NARRATORE: Amber Anderson
Oggi è venerdì , il giorno in cui c'è la festa più bella di sempre. La festa si svolgerà nella enorme villa di Vivien alle 8.30. Io sono pronta e insieme a Misia e Jeanette andiamo alla festa
Questo è il mio vestito con tacchi e trucco rosso:

Questi sono i vestiti di Jeanette e Misia, blu e fluorescente

E tutte e tre avevamo la stessa acconciatura:

Siamo entrate nella enorme villa di lusso di Vivien, che ci ha accolto calorosamente
Ha un vestito bellissimo

La casa è una meraviglia ed è già piena di persone, e la maggiormente era in piscina.
- Ragazze venite in piscina, l'acqua è riscaldata, qua fa molto freddo- ci dice Liam, il ragazzo di Vivien.
- Cavolo! Ragazze, io l'ho dimenticato... mi dispiace, andrò dentro nella camera di Vivy, ciaoo - dissi io. Non volevo assolutamente mettermi in costume con tutti quei germi nella piscina, bleah.
Andai nella stanza enorme di Vivien, ci stava un enorme pianoforte, con all'interno disegnata una notte stellata, proprio come quella sera, e due ragazzi che stavano guardando le stelle.
Mi misi a suonare il pianoforte sulle note di " Someone you loved"

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NARRATORE ESTERNO

"Bella canzone, Anderson, sei molto brava al pianoforte, peccato che la canzone sia molto depressa, suonami un pezzo un po' più rock!" La sorprese dal nulla Boulevard.
La stupii che uno come lui, non sarebbe andato in piscina in mezzo alle tante ragazze. Rimase colpita anche dalle parole: " Boulevard, non aspettarti niente da me, sono solo venuta per rilassarmi e stare tranquilla, e se sei venuto qua solo per rompere le scatole alla gente, vattene via, anzi vado via io" disse infuriata.
" Va bene, così lascerai la festa solo perché un ragazzo ti ha infastidito, vedo che sei molto permalosa. Amber non aspettarti che ti corra dietro come un cagnolino, perché io non sono come quei rimbambiti che ti corrono dietro, pensi che il mondo giri solo intorno a te, e quando arriva uno più bravo di te, pensi che ti rispetti, ma non è così. Ricky Boulevard non rispetta nessuno, tantomeno gli corre dietro. Quindi principessina torna al tuo castello" disse calmo ma con pura verità che la fece rabbrividire. Era una stupida ragazza popolare che pensava di essere chissà chi. Si mise a piangere e uscii dalla casa prendendo un taxi. Volevo andare via da quel posto. Quindi andò in un bar fuori città. Era seduta davanti al bancone, quando un uomo alto e possente la invito a ballare, e poi a venire a casa sua. Lei sapeva benissimo che voleva fargli, ma era talmente ubriaca da non pensarci su, entrando nell'appartamento e l'uomo la condusse in cucina ma Amber gli diede una spallata e si girò :" Vedo che non hai più la forza di prima, sei solo un codardo sfruttatore e la tua ora è arrivata" disse lei sopraffatta dall'alcol. " Non pensare che sia debole, perché potrei anche chiamare la polizia, ma sarebbe inutile, visto che sei un avvocato molto bravo" disse osservando la targhetta infilata in malo modo nella tasca dell'uomo.L'uomo perse l'equilibrio e cade dalla finestra aperta del tredicesimo piano. La ragazza spaventata scese di corsa dal condominio e sparì nell'ombra.
Narratore: Amber Anderson
Il giorno dopo mi svegliai avvinghiata alla mia amica Jeanette, nella sua stanza. Ricordai solo che la sera precedente ero andata alla festa di Vivien, e poi un vuoto. Andai nel suo bagno, feci una doccia, e appena uscita, vedendo il mio vestito strappato, ricordai quella tremenda notte. Speravo che nessuno fosse venuto a saperlo, ma accendendo la Tv, vidi la notizia di un avvocato morto a terra. Senza dubbio sarei finita in carcere. Ma chi sarebbe venuto a saperlo? Se avrei cancellato le prove non sarei dovuta finire dietro le sbarre, e avevo un ottimo aiuto per farlo: le mie amiche nonché spie, Chloe e Camila che gli avrebbero salvato il sedere come sempre.