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CAPITOLO III.

- Buongiorno, ragazze; siete qui anche stamattina?- chiedo, andando verso le due ragazze ferme fuori dalla palestra.
- Oikawa, ti aspetto dentro- annuisco all'affermazione di Iwa-chan e continuo la mia camminata.
- Oikawa Senpai, buongiorno!- esclama Shirley. Sembra meno tesa di ieri. Dopotutto, ieri sera ci siamo divertiti in quel ristorante, nonostante la sua ansia e le continue ragazze che mi giravano attorno. Ma dopotutto, sono magnifico; non si può pretendere il contrario.
- Buongiorno- mi saluta anche la sua amica. Rim? Qualcosa di simile... Ho già fatto fatica ad imparare Schelly. Shirley. Lei. Biondina-chan, insomma.
- Siete venute a vedere i nostri allenamenti?- chiedo e loro annuiscono. Biondina-chan sembra emozionata, mentre castana-chan un po' triste.
- Non preoccuparti, vedrai che Iwa-chan tra poco cambierà idea-. Lei diventa rossa.
- Eh? N-no è che... Io...-.
- Non preoccuparti; presto lo convinceremo ad un uscire con noi- affermo, facendo l'occhiolino a Schelly. Shirley. Si, direi che rimarrò su Biondina-chan.
Lei ridacchia, diventando leggermente rossa. Dicono tutti che le ragazze sono carine quando arrossiscono, ma lei lo fa talmente spesso che in un giorno mi sono abituato. Diciamo che in generale sono una persona che si abitua in fretta... Tranne ad Iwa-chan. Penso che non imparerò mai a capirlo completamente... È troppo aperto e chiuso contemporaneamente. Ma l'intesa che abbiamo in campo non la può battere nessuno.
- Bene, allora io vado a cambiarmi; vi aspetto a fare il tifo sugli spalti, ragazze- affermo, poi mi volto e vado verso l'entrata degli spogliatoi.
- Buongiorno a tutti! Oh, ma che primini mattinieri!- esclamo, vedendo che oltre a molti veterani ci sono anche Kindaichi o Kunimi.
- Buongiorno- rispondono. Vado a posizionarmi vicino ad Iwa-chan ed inizio a cambiarmi.
- Che dite, sconfiggere un vecchio compagno potrebbe aiutarvi a ritrovare l'amore per questo sport?- chiedo mentre mi tolgo la maglietta. Loro sembrano confusi ed io sorrido.
- Vuole sfidare la Karasuno in un'amichevole- traduce Iwa-chan.
- La squadra di Kageyama?!- chiede Kindaichi.
- Esattamente. Gli daremo qualche settimana per ambientarsi, e poi lo sconfiggeremo. Che ne dite?- chiedo.
- Be', sarebbe... Bello- mormora Kunimi.   - Fargli vedere che valiamo più di quanto pensi- aggiunge Kindaichi. Sorrido.
- Allora impegnatevi; vi voglio titolari a quella partita. Sconfiggeremo il mio caro kohai e vi farò tornare voglia di giocare a pallavolo!- annuncio, allargando le braccia. E come al solito, è il mio sedere che riceve le conseguenze delle mie parole.
- Iwa-chan!- esclamo.
- Oikawa è esagerato, come sempre- afferma, guardandomi male e poi rivolgendosi ai due primini.
- Però ha ragione. Mi ricordo di voi dalle medie ed abbiamo visto la vostra partita l'anno scorso: potete dare molto di più. E se pensate che seppellire vecchi rancori possa aiutarvi a tirare fuori il vostro massimo, allora vi aiuteremo il più possibile. Ma ricordate che siamo una squadra: dobbiamo essere tutti uniti, ma anche voi dovete dimostrare di volerne fate parte. A quel punto, avrete l'appoggio dell'Aoba Joshai; dimostrate di tenere alla pallavolo e alla squadra. È l'unico requisito che vi chiediamo. E allora, vi aiuteremo ad arrivare ovunque- spalanco gli occhi.
- Iwa-chan... Sei fantastico- mormoro, commosso. Lui sbuffa.
- Non fare tutto questo teatrino- borbotta.
- Grazie mille, Iwaizumi Senpai: daremo del nostro meglio, è una promessa- afferma Kindaichi e Kunimi annuisce.
- Molto bene; allora visto che siete pronti andate a montare la rete mentre i vostri Senpai finiscono di vestirsi!- ordino. I due annuiscono ed escono dallo spogliatoio.
- Quei due sarebbero una bella coppia- affermo.
- Cosa intendi?- mi chiede. Mi porto il sito sotto il mento, iniziando a pensare.
- Kunimi è una persona silenziosa, che assimila ciò che ha attorno e reagisce con la ragione. Kindaichi invece è più aperto al dialogo e punta molto a migliorare le sue qualità già esistenti; in campo sarebbero un duo fantastico. Peccato siano entrambi schiacciatori, ma anche così si potrebbe combinare qualcosa... Terrò in mente questo contrasto- affermo.
- Per il momento finisci di cambiarti, capitano- mi ricorda lui. Mi rendo conto di essere ancora senza maglietta e mi affretto a mettermi quella della divisa. Per un attimo, davanti gli occhi mi compare l'immagine di Iwa-chan ieri sera; non ci avevo fatto caso ultimamente, abituato come sono a vederlo, però in quel contesto devo ammettere che mi ha colpito quanto sia sviluppato il suo fisico. Ed è anche ben dotato... Nonostante ci conosciamo da anni, anche quando eravamo piccoli non ci siamo mai cambiati totalmente uno davanti all'altro, per cui non ci avevo mai pensato. Però... Devo fargli i complimenti. Mi sento quasi inferiore... Anche se sono certo di essere messo bene quanto lui.
- Ti sei incantato?- una mano mi viene sventolata di fronte al volto e sussulto, rendendomi conto di essermi bloccato.
- Certo; andiamo, Iwa-chan- affermo, iniziando a camminare. Sento il suo sguardo su di me e stranamente mi sento leggermente a disagio... Ok, concentrati sulla pallavolo, Oikawa. Hai scoperto che il tuo migliore amico è più sexy di quanto pensassi, ma non importa: in quanto a donne, sono messo meglio di lui. Anzi, devo trovare un modo per farlo interessare a Res... Ris. L'amica di biondina-chan. Così potremo fare tante divertenti uscite a quattro.
- Buongiorno a tutti ragazzi!- esclamo, entrando in palestra.
- Non fare la star e aiutaci a montare la rete- mi richiama Watari. Sbuffo.
- Avete il ciclo sincronizzato con Iwa-chan?- un ennesimo calcio da quest'ultimo mi convince ad andare ad aiutare gli altri senza proferir parola.
Noto le due ragazze sugli spalti, così rivolgo loro un saluto ed un sorriso e poi mi concentro sui miei compagni.
- Bene ragazzi; oggi dopo il riscaldamento vorrei provare qualche tecnica nuova. Ci state?- loro annuiscono e sorrido. È il momento di iniziare a tirare i fili.
- Perfetto: allora, iniziamo!- trasformerò questa squadra: diventeremo i più forti. Ad ogni costo.
Iwa-chan mi passa di fianco, seguendo il gruppo di corsa. Si, con lui al mio fianco posso farcela.

Schiaccio giù il pallone ed osservo Kunimi mentre riceve. Non ha una brutta tecnica, però...
- Devi muoverti un po' di più; è giusto come prendi la palla, ma non devi rimanere indietro, o basterà un minimo di forza a sbalzarti via. Riproviamo!-.
- Si!-. Oikawa mi ha affidato il primino per aiutarlo a imparare i movimenti della ricezione mentre lui si occupa dell'altro; anche se non ricordo bene quando sono diventato uno schiacciatore ai suoi ordini. Ma dopotutto è il capitano, devo ascoltarlo per forza... Però a casa posso menarlo. Si, penso proprio che farò così.
- Ok ragazzi, basta così-. Fermo il pallone e ci raccogliamo tutti attorno all'allenatore.
- Come immagino il vostro capitano vi avrà anticipato, aveva in mente di organizzare un'amichevole con una squadra locale ed io ho accettato la proposta. Ancora non sappiamo quando sarà, ma dato che poi ci sarà il torneo invernale vorrei farla tra un paio di settimane, in modo poi da poterci concentrare sui miglioramenti da apportare alla squadra. Durante il tempo in mezzo, sceglierò i titolari per l'amichevole, e probabilmente saranno gli stessi del torneo; per cui, da domani vi voglio ancora più carichi di oggi. Potete andare- ringraziamo il coach, poi ci dirigiamo verso lo spogliatoio.                - Vai al lavoro, Iwa-chan?- mi chiede Oikawa, notando che mi sto cambiando velocemente.                                                    - Si- rispondo, infilandomi la felpa - sarai a caso quando torno?-. Lui ci pensa un attimo su.                                                          - Sicuro di non voler venire con noi a mangiare dopo?-.                     
- Noi chi?- gli chiedo.                                      - Io, biondina-chan e castana-chan-. Alzo un sopracciglio.                   
- Biondina-chan e castana-chan?- chiedo.  - Sono più facili da ricordare dei loro veri nomi- risponde, scrollando le spalle. Scuoto la testa; non cambierà mai.              - Divertitevi- gli auguro, uscendo dalla stanza. Ignoro le due ragazze che stanno aspettando mr. divo fuori dalla palestra e mi dirigo verso il mio lavoro.
Mentre cammino, tiro fuori il cellulare e le cuffiette e metto su un pò di musica, giusto per sciogliere i muscoli. Oikawa mi fa impazzire, e per quanto la pallavolo mi aiuti a sfogarmi la sua presenza lì non mi aiuta a tranquillizzarmi del tutto. Ora, con la scelta dei titolari imminente e il fatto che sono al terzo anno, ho più bisogno che mai di un modo per scaricare la tensione.                                                            - Buongiorno- saluto, entrando in palestra e ricevendo qualche saluto dai presenti. Lascio la mia borsa vicino ad una delle panche utilizzate dagli allenatori e mi guardo intorno, cercando qualche lavoro da iniziare a fare. Noto che sta arrivando il gruppo di boxe, così inizio ad andare a prendere i sacchi da appendere al soffitto.                                      - Sei stato molto veloce oggi, Iwaizumi- afferma il coach Kenji quando, cinque minuti dopo, al suo arrivo trova tutti i sacchi sistemati.                                              - Gli allenamenti non hanno ancora iniziato ad essere estenuanti- rispondo, affiancandolo. Osservo la squadra iniziare a scaldarsi.   
- Ti andrebbe di darmi una mano ad allenare le matricole? Non ti chiedo di combattere; solo di fargli vedere qualche tecnica di base- aggiunge subito. Lo fisso, poi sospiro; dopotutto, mi ha dato questo lavoro nonostante non fossi qualificato, gli devo un favore.                                          - Va bene- rispondo.                                        - Perfetto: ragazzi, venite qui- in pochi secondi, tutto il gruppo ci ha circondati.  - Le matricole seguano Iwaizumi; è un mio aiutante ed un bravo boxatore. Vi farà vedere un paio di tecniche base da iniziare ad allenare- poi si volta verso di me - fagli fare qualche pugno di riscaldamento- annuisco e mi dirigo verso i sacchi da boxe. Questi ragazzi hanno qualche anno meno di me, ma nonostante sia abituato a trattare con dei novellini è la prima volta che insegno la boxe a qualcuno. Oikawa mi aveva chiesto di insegnargliela, ma si è arreso dopo una decina di minuti; la forza fisica gli piace solo quando batte.                          - Osservate molto bene i miei movimenti. E mentre tirate, ricordatevi che qui avete contro un sacco, ma un giorno sarete su un ring con davanti un vero avversario; per cui, non risparmiatevi- affermo mentre faccio vedere loro come fare. Dopo avermi osservato, vanno davanti agli altri sacchi ed iniziano a ripetere l'esercizio. Io passo tra loro e correggo quelli che sbagliano, provando a dare loro qualche consiglio per migliorarsi. Devo ammettere che è bello riuscire ad aiutare i meno esperti; a furia di seguire le indicazioni di Oikawa me n'ero quasi dimenticato.                                                      - Sei stato molto bravo, Iwaizumi- si complimenta il coach alla fine dell'allenamento.                                            - Molti di loro hanno già un talento naturale; bisogna solo capire come sfruttarlo al meglio- affermo. Dopotutto, succede la stessa cosa in ogni sport.          - Il prossimo weekend faremo qualche incontro dimostrativo... niente di serio, solo un modo per fare vedere alle matricole come funziona sul ring. Ti andrebbe di partecipare? E prima che tu risponda di no: sarebbe in orario lavorativo, non dovresti andarci forte e a mio parere potrebbe aiutarti a sfogarti. Mi sembri molto meno teso dopo due ore a tirare pugni- lo fisso. Vorrei rispondergli di no, ma non ha tutti i torti.                                                 
- Ci penserò- dico infine. Lui sorride.          - Mi sembra già un buon passo avanti- risponde. Annuisco.               
- Con permesso, io andrei- affermo.            - Va bene; ci vediamo al tuo prossimo turno- mi saluta. Annuisco, passo a prendere la mia borsa ed esco dalla palestra. Mentre cammino, sbuffo al pensiero che dovrò cucinarmi qualcosa quando arriverò a casa; non ho proprio voglia di mettermi ai fornelli... ma dato che quell'idiota sarà in giro a fare il galletto, non mi rimane altra scelta. Così, mi rassegno e inizio a pensare a cosa potrei fare; anche se ormai sono arrivato. Infilo la chiave nella tocca ed apro la porta, rimanendo stupito quando sento un insolito profumo di curry.            - Oh Iwa-chan, sei tornato!- Oikawa sbuca dalla cucina con indosso un paio i pantaloni, un grembiule e... niente sotto.  - Oikawa? Non eri con le tue nuove amiche?- gli chiedo, raggiungendolo in cucina mentre lui torna ai fornelli.            - Si ma sai... alle ragazze bisogna lasciare un pò di suspence, o diventa subito noioso. E poi era un pò che non cucinavo per te, o mi sbaglio?- sollevo il sopracciglio.                                                      - Solitamente tu provi a cucinare e io rimedio ai tuoi danni- gli ricordo.              - Insomma Iwa-chan! Non puntualizzare su tutto. È vero, potrei aver comprato qualche ingrediente e seguito ricette semplici ma... apprezza lo sforzo!- esclama. Mi sfugge un sorriso.                    - Grazie, Oikawa- lui si volta di scatto, sorpreso.                                     
- Non ti ci abituare. Vado a cambiarmi mentre tu finisci di cucinare; cerca di non fare esplodere la casa proprio ora che sono tornato- affermo, uscendo dalla stanza. Lascio la borsa e le scarpe all'ingresso, poi vado in camera mia e mi cambio. Togliendo la maglietta, noto il livido che mi ha lasciato mio padre: ha perso le staffe. Di nuovo. Per questo ho sempre odiato il combattimento: non voglio diventare come lui, quando sarò grande. Anche se ancora non ho pensato alla questione figli e... non penso potrò averne, diventare un uomo violento come lui non rientra comunque nei miei piani. Però... è anche vero che la boxe mi ha aiutato, parecchie volte, a difendermi.                               
- Iwa-chan, è pronto!-.                                    - Arrivo!- mi infilo velocemente una nuova maglietta e torno verso la cucina. Mi fermo un attimo sulla soglia ad osservare il mio coinquilino. La mia vita ultimamente sta girando quasi interamente intorno a lui... non dico di non amare la pallavolo. Ma ogni cosa che faccio è votata a stargli vicino e tenerlo al sicuro da altre delusioni, come quella di sua madre. So che non vorrebbe che combattessi ma... mi chiedo se sia il caso di iniziare ad immaginare un mondo che non giri attorno a lui.                           
- Ecco qui; tutto nei piatti. Hai visto che migliore amico perfetto sono?- annuisco e vado a sedermi a tavola. Si, tu sei il mio migliore amico; e per questo devo starti vicino. Ma... non posso continuare a vivere per te. Non finchè tu riuscirai ad accorgertene; non finchè i nostri sentimenti saranno così diversi. Se non saranno loro a cambiare... allora dovrò farli cambiare io.                                                                             

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