Sette
-Quale sarebbe questo nuovo posto in cui mi stai trascinando adesso?- Domanda Oikawa guardandosi attorno incuriosito ed arricciando il naso contrariato dal totale silenzio e indifferenza nei suoi confronti che continua a mantenere l'altro ragazzo.
-Iwa-chan, se mi stai portando di nuovo in qualche antro angusto, triste e fammelo pure dire... da vecchi... pieno di libri polverosi, quadri e gente depressa che istiga al suicidio, io mi metto seriamente ad urlare!- Dichiara il modello alzando il tono di qualche tacca e sbattendo il piede capricciosamente per terra.
Iwaizumi sbuffa infastidito senza girarsi e senza diminuire la velocità dei suoi passi.
-Ma quanto sei fastidioso! Un pò di cultura non ti farebbe mica male, sai?-
-Neppure a te un pò di sesso allora.
Da quanto tempo non ne fai?- Domanda pacato emettendo un lungo sospiro di sollievo quando vede l'altro fermarsi di colpo di fronte a lui.
Si esamina le scarpe accuratamente ignorando di proposito un rossissimo Iwaizumi che si è voltato verso la sua direzione e lo sta fissando a bocca aperta con espressione scioccata, colpito in pieno dalla sua ultima esternazione.
-Dovresti seriamente dirmi quando hai intenzione di farmi fare queste strane gite. Le mie scarpe non sono adatte per incursioni notturne in mezzo ai sassi o nella sabbia.-
-Potevi non metterti i mocassini di marca, no? Stavamo andando ad una mostra, non a una sfilata!.- Lo rimprovera seccato incrociando le braccia davanti al petto.
-Ma io...- ribatte prima d'incastrare la punta del piede in un masso e sbilanciarsi in avanti aggrappandosi ad Iwaizumi che si è subito fiondato in avanti per aiutarlo a non crollare per terra.
Le mani si attaccano svelte alle braccia muscolose, ed i visi si avvicinano.
Gli occhi castani si incastrano in quelli verdi dell'altro ed i nasi sono veramente troppo vicini.
Oikawa dirige apposta lo sguardo verso il basso, guardando le labbra dell'altro ragazzo con malcelata voglia prima di essere scaraventato da questo in posizione eretta in malo modo.
-Cerca di stare più attento, no?!
Non voglio mica rischiare che tu ti faccia male e la tua agenzia poi mi chieda i danni.- Borbotta Iwaizumi girandosi di spalle e riprendendo a camminare chiudendosi di nuovo in un mutismo imbarazzante.
Oikawa sospira piano, scuotendo la testa affranto e seguendolo senza dire più nulla, fino ad emettere un verso sorpreso quando inizia a riconoscere alcuni punti che aveva già percorso la scorsa volta.
-Ah, ma stiamo andando nella tua spiaggia privata! Potevi dirmelo allora e ti avrei seguito più volentieri.-
-Per essere precisi, stiamo andando in un posto vicino alla mia spiaggia.- Dichiara lascivo con un enorme sorriso divertito sul volto.
La perplessità permeane sul viso del modello che osserva come stiano salendo sopra uno strapiombo, in mezzo a sabbia mischiata a vegetazione marittima e a scogli che scendono a picco sul mare.
-Stai cercando di uccidermi?- Domanda andando quasi a sbattere contro la schiena dell'altro che si è fermato ad ammirare contento qualcosa.
Segue lo sguardo dell'altro, seguendo le spaccature del terreno in mezzo ai massi e restando estasiato dal panorama mozzafiato.
Una panchina isolata si staglia in mezzo al nulla rendendone l'insieme veramente particolare.
Il libraio gli fa un cenno soddisfatto, prima di raggiungerla e lasciarcisi cadere sopra.
Appoggia la schiena socchiudendo gli occhi e ispirando soddisfatto il profumo del mare che arriva a zaffate mosso dal vento.
Oikawa osserva interessato il volto disteso dell'altro, prima di avvicinarsi e sedersi di fianco a lui, stendendo le lunghe gambe e sgranchiendosi le braccia portandole in alto e con un moto disinvolto, appoggiarle dietro alla schiena di Iwaizumi.
-Come mai ti piace tanto questo posto?-
-E' per la panchina.-
Il modello alza un sopracciglio confuso abbassandosi per osservarla meglio: è arrugginita, alcune parti sono state mangiate dalla salsedine e mancano addirittura, a tratti, proprio pezzi interi di vernice... inoltre deve essere lì da tantissimo tempo visto che mancano persino alcuni bulloni che farebbero da ancoraggio a terra.
La osserva di lato prima di notare una piccola targhetta assicurata sopra.
" A Marta che amava questo posto da Matteo che amava invece lei"
Oikawa sbatte le ciglia meravigliato alcune volte prima di alzare lo sguardo e farlo scorrere sul profilo perfetto dell'altro, facendolo scivolare sulle labbra piene, sulle guance arrossate e sui capelli scurissimi che si muovono liberi cullati dal vento.
-Non pensavo che fossi così romantico.- Sussurra deglutendo ipnotizzato dalla bellissima veduta che ha davanti.
-Ed io non pensavo che non ti piacesse il mare.
Guarda che la bella vista è di fronte a te.-
-Ma io sto già guardando tutto quello che mi interessa in realtà.- Dichiara lui serio facendo girare Iwaizumi meravigliato dalla risposta sicura che ha ricevuto in cambio.
Sono due giorni che il modello gli manda dei segnali che a suo parere iniziano ad essere abbastanza forti ed inequivocabili, se non fosse che chi li sta inviando è un manzo figo da far paura ed etero fino alla punta dei capelli.
Non si è mai fatto scoprire in relazioni amorose ma ad ogni cena presenzia con donne bellissime.
Lo osserva serio senza distogliere lo sguardo e anzi, prendendo coraggio ed avvicinandosi piano e lentamente con il viso, millimetro dopo millimetro fino a che i fiati si fondono insieme e gli archi di cupido si toccano.
La decisione è stata presa, il dado è stato tratto: è inutile scappare e se è stata una sua impressione sbagliata si sposterà e se vorrà pensare che lui faccia schifo, che sia un deviato come è già successo con gli altri, se ne farà una ragione e basta.
Ma almeno non rimarrà con il dubbio per tutta la vita di aver frainteso il cointesto.
Si ferma a guadarlo negli occhi ancora qualche istante... madonna santissima se è bello.
Il suo odore di bagnoschiuma e di uomo che gli sbatte sul naso, i lunghi capelli castani che cadono pigri sulla fronte e quelle mani che si sono appoggiate alla sua gamba e la sfiorano, sciogliendosi in tenere carezze.
Aspetta ancora... e ancora... godendosi il momento magico.
Vorrebbe seriamente gustarselo appieno, ma quando la mano del modello si alza e si insinua in mezzo ai suoi capelli, aggrappandosi con le dita alle ciocche e strattonandole in avanti, non capisce veramente più nulla.
Le labbra che premono sulle sue, la bocca che invitante si apre e fa congiungere le lingue che si sciolgono insieme, e quel sapore squisito che sembra perfetto.
Sarà la cosa peggiore che abbia mai fatto, Iwaizumi già lo sa: Oikawa deve andarsene, Oikawa non è alla sua portata, Oikawa si starà soltanto divertendo.
Lo prende dalle guance e lo tira più vicino, approfondendo il bacio e beandosi del gemito gutturale che lascia involontario le labbra del modello.
Sarà un massacro, ma forse per una volta sarà anche quello che voleva fare più di tutto.
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E rieccomi.
Mi rendo conto che non sto dando alla storia il giusto peso che merita nella mia testa, quindi penso che mi prenderò un pochino di spazio dalle altre per continuarla, spero, più costantemente.
In mezzo ci inserirò magari qualche OS sfuggente, qualche capitolino di altre storie sparse, prima di finirla e dedicarmi poi totalmente ad altro.
♥
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