Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 7: La Nobile Antichissima Casata dei Black

La signora Selwyn era arrivata una mezz'oretta più tardi e venne servita da un balbettante signor Genner, con grande disappunto di Ive, che quella mattina aveva una particolare voglia di lavorare (cosa che non accadeva spesso) anche per dimenticare quanto successo la sera prima.

«B..b... bene, Imogen! Sono dieci G-galeoni...»

stava dicendo il signor Genner semi nascosto dalla grande scatola sopra al bancone.

«Grazie, Gred..» ringraziò lei con un pomposo sorriso sul volto rotondo «Ci vediamo!»

E se ne era andata. Successivamente la giornata era trascorsa molto lentamente. Quasi nessuno era entrato nel negozio, anzi a dir la verità solo un ragazzino di massimo dieci anni che cercava i suoi genitori. Quando finalmente Ive vide le lancette dell'orologio segnare mezzogiorno, tirò un sospiro mentre entrava nel retro del negozio dove l'altra commessa, Martha credeva si chiamasse, si stava preparando per incominciare il turno.

«Ciao Ive!»

la salutò con voce squillante.

«Martha...»

rispose lei aprendo l'armadietto per afferrare la borsa. Da una parte non vedeva l'ora di tornare a casa e sdraiarsi sul letto dall'altra... non avrebbe avuto niente da fare e i suoi pensieri avrebbero ripreso a tormentarla. Mentre scavalcava il Fermaporta Frumuloso andò a sbattere contro qualcuno che evidentemente aveva una gran fretta di arrivare al bancone. Non vide il suo volto, perché aveva il cappuccio del mantello che lo copriva e gli scoccò un'occhiataccia quando lui o lei procedette per la sua strada senza far troppo caso al fatto che l'aveva fatta cadere. Quando ormai stava per aprire la porta venne richiamata da una voce maschile.

«Ehi tu...» si voltò verso quello che aveva appreso essere un ragazzo (e che continuava a non mostrare il viso) «Per caso hai visto...»

Lei lo interruppe alzando un sopracciglio.

«Senti... se non te ne frega niente della gente che fai cadere quando cammini per strada sono affari tuoi però.... se ti serve qualcosa abbi almeno l'educazione di salutarmi e anche di chiedermi scusa dato che stavi per farmi ammazzare da questo stupido Fermaporta!»

«Ma chi ti credi di essere... ragazzina?» anche se non poteva vederlo Ive era sicura che stesse ghignando «Credi di essere ancora a scuola dove sei la più grande e puoi prenderti beffa degli altri? Beh mi dispiace deluderti ma qui siamo nel mondo reale e tu sei solo una ragazzina!»

Non conosceva il suo nome ne il suo volto ma quel ragazzo già le stava antipatico. Eppure quella voce le era vagamente familiare.

«Bene... questo vuol dire che non hai più bisogno di quello che volevi da me?» disse con una finta aria da angioletto «Adesso torno a casa...»

Si voltò tenendo la spallina della borsa con una mano per evitare che scivolasse.

«No... cosa...? Ragazzina, dove credi di andare!» disse rincorrendola mentre lei si avviava a passo svelto verso l'uscita di Diagon Alley «Uff! E va bene! Mi dispiace per averti fatta cadere...!»

Ive sorrise soddisfatta.

«Cosa vuoi?»

«Quella ragazza bionda, stamattina presto...»

«Non so niente di lei.» rispose la Serpeverde «Non era venuta per comprare quindi non ho un nome, so solo che cercava Rebastan Lestrange e Edith Smith»

Non lasciò neanche che il ragazzo la ringraziasse e riprese la propria strada.

...

Arrivata a Grimmauld Place entrò ma se ne pentì subito sentendo le urla della signora Weasley rivolte a Mundungus.

«NON SIAMO UN COVO DI RICETTATORI!»

«Che mi sono persa?»

chiese in un sussurro a Sirius che osservava la scena accanto a Kingsley.

«Dung ha portato qui i calderoni rubati che era andato a prendere quella sera che Harry è stato attaccato dai Dissennatori...»

«Ohhh» 

«...DEL TUTTO  IRRESPOSABILE, ABBIAMO GIÀ ABBASTANZA PROBLEMI SENZA CHE TU CI PORTI IN CASA DEI CALDERONI RUBATI»

«Sei nei guai Dung» mormorò Ive facendo in modo che l'uomo la sentisse, prima di sgusciare nel corridoio che portava alle scale. Non poté fare a meno di notare i gemelli Weasley osservare la scena affacciati alla porta del salotto «Possibile che voi due non riusciate a fare a meno di farvi i fatti degli altri?»

esclamò alzando un sopracciglio. Ma i due non l'ascoltavano, George teneva lo sguardo basso sulle sue mani mentre Fred allungava lo sguardo verso il corridoio. 

«Oh oh...» disse preoccupato il secondo «Quegli idioti la stanno lasciando andare a briglia sciolta... si sta surriscaldando. Se non vuoi finire sommersa dalle sue urla e da quelle dei quadri che si stanno svegliando, ti conviene entrare Ive»

Ive ci pensò due secondi. Non voleva stare nella stessa stanza con George, era rimasta offesa dalla scena della sera precedente ma probabilmente avrebbe fatto una brutta fine rimanendo la così si affrettò dentro il salotto, notando che era stato riordinato durante la mattinata. Dietro di lei mentre Fred chiudeva la porta riuscì a sgattaiolare Kreacher con le sue orecchie da pipistrello piene di peli bianchi e il sudicio straccio legato in vita. Avanzava ingobbito, trascinando i piedi senza badare a nessuno dei presenti. Ive alzò gli occhi al cielo sentendolo borbottare insulti.

«...puzza come una fogna e in più è un criminale, ma lei non è meglio, brutta vecchia traditrice del suo sangue con i suoi mocciosi...»

«Quanto tempo che non ti vedevo alzare gli occhi al cielo»

sussurrò una voce all'orecchio della Serpeverde e lei si girò lanciando un'occhiata truce a Fred.

«Oh mia povera padrona» continuava Kreacher « Se sapesse, se sapesse la feccia che hanno portato in casa sua... oh vergogna.. Sanguemarcio e lupi mannari e traditori e ladri, povero vecchio Kreacher, che cosa può farci...»

«Ciao Kreacher!»

lo salutò Fred con una voce un po' più alta del normale chiudendo la porta di scatto mentre George si manteneva silenzioso. L'elfo fece un sussulto di sorpresa molto enfatico e decisamente finto.

«Kreacher non aveva visto il padroncino» rispose voltandosi «perfida piccola canaglia traditore del suo dangue, ecco cos'é»

«Scusa?» finalmente George aveva aperto bocca «non ho sentito l'ultima parte...»

«Kreacher non ha detto niente» affermò l'elfo facendo l'ennesimo inchino «Ed ecco il suo gemello... piccoli mostri. Ed ecco la Sanguemarcio... Oh se la mia padrona lo sapesse! » disse drizzandosi a guardare Granger «Oh come piangerebbe... c'è un ragazzo nuovo, Kreacher non sa come si chiama. Che cosa ci fa qui? Kreacher non lo sa...»

«Kreacher, questo è Harry» disse la Granger esitante «Harry Potter»

gli occhi di Kreacher si allargarono mentre i suoi borbottii diventavano arrabbiati.

«La Sanguemarcio parla a Kreacher come se fosse sua amica, se la padrona sapesse di simile compagnia, che cosa direbbe...»

«Non chiamarla Sanguemarcio!»

esclamarono Ronald e sua sorella arrabbiati.

«Non importa» mormorò la diretta interessata, era convinta che Kreacher non sapesse quello che diceva (aveva fondato già dall'anno precedente un'associazione contro l'abuso degli elfi domestici) «Non è del tutto in se, non sa...»

«Non illuderti Hermione...» intervenne Fred «lui sa esattamente quello che dice»

«Davvero? Harry Potter?» continuava a bofonchiare l'elfo «Kreacher vede la cicatrice, dev'essere vero, quello è il ragazzo che ha fermato il Signore Oscuro, Kreacher si chiede come l'ha fatto...»

«Ce lo chiediamo tutti...»

disse George. 

«Che cosa vuoi comunque?» 

chiese Fred.

«Kreacher pulisce!» 

squittì evasivo lui

«Questa è bella!» Commentò Sirius, appena entrato dalla porta alle loro spalle. Guardò torvo l'elfo che stava facendo un inchini, il suo naso contorto in un grugno toccava quasi a terra. «Tirati su!» gli ordinò malamente Sirius «Allora, cosa hai in mente?»

«Kreacher pulisce» ripeté l'elfo «Kreacher vive per servire la nobile Casata dei Black...»

«Che diventa sempre più nera...»

aggiunse Sirius.

«Il padrone ha sempre amato scherzare...» gracchio Kreacher con quella che sarebbe dovuta sembrare una risata «Il padrone quel perfido porco ingrato, ha spezzato il cuore di sua madre»

Borbottò poi.

«Mia madre non aveva un cuore, Kreacher» intervenne l'uomo freddamente ironico «Si teneva in vita per puro dispetto»

Kreacher si inchinò di nuovo.

«Come vuole il padrone...» mormorò furioso «Il padrone non è degno di togliere il fango dagli stivali di sua madre, oh mia povera padrona, che direbbe se vedesse Kreacher servire lui, come lo odiava, che delusione che è stato...»

«Adesso basta Kreacher!» lo interruppe Ive. Nessuno sapeva per quale motivo ma lei era l'unica a cui Kreacher dava veramente ascolto e anche l'unica che non insultava costantemente con i suoi borbottii «Sirius ti ha chiesto che cosa hai in mente, rispondigli!»

«Subito padroncina!» abbassò lo sguardo torturandosi le mani e si rivolse a Sirius «La padrona non perdonerebbe mai Kreacher se venisse buttato via l'arazzo, sono sette secoli che è in famiglia, Kreacher non permetterà al padrone e ai traditori del loro sangue e ai mocciosi di distruggerlo...»

«Lo supponevo» disse Sirius , scoccando un'occhiata all'arazzo in questione «Mia madre deve aver scagliato un altro incantesimo di Adesione Permanente lì dietro, non ne dubito, ma se solo posso sbarazzarmene lo farò. Adesso vai via Kreacher»

Kreacher stavolta non ribatté e lasciò la stanza sempre con andatura sbilenca e strascinando i piedi, mentre continuava a borbottare contro Sirius.

«Torna da Azkaban per dare ordini a Kreacher, oh la mia povera padrona, oh che cosa direbbe se vedesse la casa e ora chi ci vive, se vedesse i suoi tesori buttati, ha giurato che non era suo figlio e dopo è tornato, dicono che è anche un'assassino...»

«Continua a borbottare e lo diventero!»

gli ringhiò dietro Sirius mentre l'elfo scompariva dietro la porta.

«Sirius, non è a posto col cervello» intervenne Granger supplichevole «non credo che capisca che possiamo sentirlo»

«È rimasto solo per troppo tempo... a prendere ordini dal ritratto di mia madre, ma p sempre stato un sudicio piccolo...»

«Se solo potessi liberarlo...» disse Granger «forse...»

«Non possiamo liberarlo!» ribatté Ive «Sa troppe cose sull'Ordine»

«E comunque lo shock lo ucciderebbe, prova suggerirgli di andare via di casa e vedi come reagisce...»

aggiunse Sirius attraversando la stanza a grande passi  per raggiungere l'arazzo in fondo. Ive rimase a fissarlo appoggiata alla prete accanto ad una vecchia credenza, con lei anche i gemelli. L'arazzo dimostrava tutti gli anni che aveva, nonostante ciò il filo dorato brillava ancora abbastanza da lasciar intravedere l'albero genealogico della famiglia Black.

La Nobile e Antichissima Casata dei Black

'Toujours pur'

«Ma tu non ci sei»

Protestò Potter accanto a Sirius.

«Pff!» ridacchiò Ive «E secondo te sua madre ce lo lasciava dopo che è stato smistato in grifondoro e che è scappato di casa? Non hai capito i Purosangue, Potter»

sbottò divertita e poté giurare di aver visto una scintilla di malinconia negli occhi di Sirius, ma non ci fece caso.

«Ero qui» disse indicando una bruciatura sull'arazzo che aveva causato un buchetto rotondo «La mia cara dolce madre mi ha incenerito  dopo che non scappato di casa... Kreacher ha una vera passione per bofonchiare questa storia.»

«Tu sei scappato di casa?»

«Avevo quasi sedici anni, non ne potevo più...»

Ive aveva perso la concentrazione, fissa a guardare la propria immagine su quel''arazzo. Le dava una sensazione strana... come se quello non fosse il suo posto... come se fosse stata aggiunta di fretta, all'ultimo minuto con una linea che la collegava a Bellatrix e Rodulphus. 

«Stai scherzando!»

risvegliata dall'esclamazione di Potter sbatté un paio di volte le palpebre.

«Vedi di abbassare la voce, Potter»

borbottò poggiandosi di nuovo alla parete. Ma il Grifondoro non le diede attenzione.

«I tuoi genitori... erano anche loro dei Mangiamorte?»

stava chiedendo a Sirius.

«No, no, ma credimi, erano convinti che gli ideali di Voldemort fossero giusti. Consideravano Regulus un eroe per essersi unito a lui»

Regulus era il fratello minore di Sirius, ucciso da Voldemort una quindicina di anni prima.

«L'ha ucciso un Auror?»

chiese Potter.

«No» rispose Ive prima di Sirius «Voldemort»

«Probabilmente qualcuno l'ha fatto per suo ordine» aggiunse l'uomo «Non penso che fosse così importante da far scomodare Voldemort in persona»

«Il pranzo!» annunciò la signora Weasley. Fred e George accanto a Ive scattarono verso la porta ma lei rimase lì, notando che anche Potter non accennava a scostarsi dall'arazzo. «Ive... ehm... credo tu sia... ehm... affamata dopo...»

«Sono a posto»

la interruppe e tornò a concentrarsi su Sirius e Potter. Pensò che fossero davvero belli insieme. Lei non aveva un padrino... o almeno non credeva di averlo. La temibile Bellatrix Lestrange avrebbe mai potuto pensare a cercare un padrino per la figlia nata nel bel mezzo di una guerra di cui lei era quasi protagonista?

«Vedo che Tonks non c'è...»

stava dicendo Sirius.

«Beh che ti aspettavi, Sir?» intervenne la Serpeverde e percepì la sorpresa dei due alla scoperta che lei fosse là «Ceh... voglio dire: Andromeda è stata diseredata perché dovrebbe esserci sua figlia sull'arazzo?»

Si avvicinò di nuovo a loro.

«Tu e Tonks siete parenti?»

chiese Potter a Sirius.

«Si... è la figlia della mia cugina preferita Andromeda.»

rispose lui indicando un'altra bruciatura poco distante dalla sua. Ive seguì lo sguardo di Potter che scivolava lungo la sottile linea dorata che collegava Andromeda a Narcissa .

«Sei imparentato con i Malfoy!» non diede il tempo all'uomo di rispondergli «Ma quindi... vuol dire che...»

riportò lo sguardo sull'arazzo fissando stavolta la linea che collegava Andromeda a Narcissa, poi lo portò su Ive.

«Che siamo parenti?» chiese lei alzando un sopracciglio «Non pensavi che la persona che hai odiato fin dal tuo primo anno ad Hogwarts e il tuo amato padrino, per il quale daresti qualsiasi cosa, fossero parenti? Be lo siamo!»

Sputò acida. Sentiva lo sguardo di Sirius bruciare addosso, ma non era uno sguardo di rimprovero come si aspettava era quasi triste... 

«In realtà...»

provò a spiegare lui, ma la Serpeverde non glie ne diede il tempo.

«Neghi che sia così? Neghi di avermi odiato e di odiarmi ancora, forse più di quanto odi Draco? Beh è inutile si percepisce a pelle che mi odi. L'hanno capito tutti, a scuola e anche qua. Io lo percepisco da primo giorno che mi hai incontrato»

ˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇˇ

Hollllllalalaalala!

Come va questa mattinata? Siete in videolezione? 

Ho deciso di fare un piccolo sondaggio sotto ogni capitolo, perciò scrivete nei commenti la vostra Casa di Hogwarts!

Detto questo, che ne pensate del capitolo?

Chi sarà il misterioso ragazzo sotto al cappuccio?

Come andrà a finire tra Harry e Ive?

Fatemi sapere le vostre opinioni nei commenti

bye

_silvia




Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro