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Capitolo 32: Che Stress i M.A.G.O.

Della fuga di Fred e George si parlò a lungo, erano ormai diventati gli idoli di chiunque a scuola, tranne che della maggior parte dei Serpeverde. Nel periodo in cui le due non si erano parlate l'assenza di Charlotte si era fatta parecchio sentire e le lezioni erano molto più piacevoli dopo che erano tornate a parlarsi.

I M.A.G.O. si avvicinavano sempre di più e lo studio cominciava a essere più pesante mentre i compiti aumentavano. Sommersa dai centoventi centimetri di Pozioni che aveva appena finito di scrivere Ive passò al ripasso di Trasfigurazione. Lasciò Difesa Contro le Arti Oscure per ultima. Anche la mancanza dell'ES si sentiva parecchio, le lezioni della Umbridge non erano niente in confronto a quelle di Harry o di Remus al quinto anno. Persino Barty, anche se non era Moody, era riuscito a dare lezioni più interessanti di quelle. Forse l'unico professore che avrebbe potuto raggiungere la Umbridge era Allock, ma lui era meno cattivo.

Grifondoro vinse la partita contro Tassorosso e Ron fu sorprendentemente bravo (Ive aveva fatto il tifo per loro, sia perché erano suoi amici sia per infastidire Edward ora che poteva farlo). Tuttavia alla Serpeverde non sfuggì la silenziosa fuga di Harry ed Hermione insieme ad Hagrid nel bel mezzo dell'incontro. Sperò solamente che il Mezzogigante non avesse combinato casini con la missione che Silente gli aveva affidato: portare i giganti dalla loro parte prima che lo facesse Voldemort.

La sera prima degli esami la Sala Comune di Serpeverde era piena di studenti del quinto e del settimo anno che ripassavano (probabilmente erano molti di più e qualcuno aveva preferito la biblioteca, come Benjamin ed Edward). Nelle settimane precedenti gli insegnanti avevano smesso di assegnare compiti e tutte le lezioni venivano spese nel ripasso degli argomenti principali. Il pomeriggio Ive studiava quasi sempre al Lago Nero, l'aiutava a concentrarsi.

Anche se gli esami da sostenere erano parecchi di meno di quelli per i G.U.F.O. Ive notò spiacevolmente che lo studio era molto di più. Quando mancavano pochi minuti alle due di notte, Ive era riuscita a ripassare tutto il programma di Trasfigurazione per il primo esame del giorno seguente. Charlotte non aveva resistito così tanto e a l'una e dieci circa era crollata su una delle poltrone della Sala Comune.

Quella mattina Ive si svegliò molto presto (in realtà non sapeva nemmeno se si era realmente addormentata). Sembrava la giornata perfetta, si disse Ive, il sole splendeva il lago era apparentemente calmo e se tendeva le orecchie forse riusciva a sentire il canto degli uccellini. E probabilmente sarebbe stata la giornata perfetta se l'ansia per l'esame non avesse attanagliato lo stomaco di Ive per tutto il tempo mentre si vestiva e scendeva a colazione con Charlotte.

La ragazza con i capelli verdi continuava a parlare (parlava decisamente troppo per una persona che dovrebbe essere agitata per gli esami più importanti della sua vita) ma Ive non la sentiva, era come rinchiusa in altra dimensione. Solo lei e la sua ansia. Non si accorse nemmeno di quello che mise nel piatto, probabilmente qualcuno avrebbe potuto versarle del veleno nel succo di zucca e lei non ci avrebbe fatto caso.

Dopo colazione i ragazzi del settimo anno rimasero in attesa nella Sala d'Ingresso dato che la Sala Grande era occupata da i loro compagni dei quinto anno che erano ormai al terzo giorno di G.U.F.O.

«Che stress i M.A.G.O.!»

esclamò Summer sfogliando convulsamente il libro di Trasfigurazione mentre Ive provava alcuni incantesimi su cui era meno preparata. Tamsin invece non era tanto nervoso, ma probabilmente era perché aveva già vissuto quell'esperienza.

Due ore dopo erano seduti in piccoli banchi nella Sala Grande (i tavoli delle Case erano scomparsi) e la Preside stava raccomandando loro di non copiare. L'esame teorico non fu poi così difficile, alla fine bastava imparare a memoria le formule e il loro effetto ma era quello pratico del pomeriggio che fece stare Ive in ansia durante tutto il pranzo.

Nella lunga attesa all'interno di una saletta accanto alla Sala Grande la Serpeverde non fece altro che camminare avanti e indietro nervosa. Non era male in Trasfigurazione, nonostante l'avesse sempre odiata dal primo anno, ma doveva assolutamente passare quell'esame.

«Dai Ive calmati...» Summer la bloccò per le spalle «Sono sicura che ce la farai!»

«Beh se va male puoi sempre venire a darmi una mano alla libreria»

La Corvonero lanciò un'occhiataccia a Tamsin che alzò le mani in segno di scusa.

«Lestrange Ive»

Chiamò la professoressa McGranitt dalla soglia della porta, invitandola a uscire dalla saletta. Mentre il suono dei suoi passi verso uno dei tre esaminatori rimbombavano nel sottile brusio, Ive lanciò un'occhiata all'altra parte della stanza, dove stavano entrando un paio di ragazzi dei G.U.F.O.

Quando uscì dalla Sala Grande Ive era decisamente più rilassata. Era certa che fosse andata abbastanza bene, a parte il fatto che aveva evocato soltanto metà della teiera che l'esaminatrice le aveva chiesto, però era riuscita a farla evanescere perfettamente e a trasformare un cuscino in un gatto.

«Come è andata?»

chiese la Serpeverde a Summer quando, una mezz'oretta dopo, la vide uscire dalla stanza.

«Spero bene»

sospirò lei. In poco tempo anche Tamsin le aveva raggiunte e i tre erano usciti a ripassare in cortile.

«Domani che abbiamo?»

il Tassorosso si lasciò cadere con naturalezza su una panchina.

«Antiche Rune»

rispose Ive aprendo il rispettivo libro per un lungo ripasso.

«Ah perfetto, quindi ho la giornata libera»

Infatti Tamsin aveva già preso quel M.A.G.O. l'anno precedente.

«Oppure hai una giornata per studiare Storia della Magia» ribatté Summer «Non avevi detto che volevi provare a superare anche quell'esame? Che poteva esserti utile?»

Tamsin sbuffò borbottando qualcosa di simile a un "devi sempre fare la guasta feste" e fece scoppiare a ridere le due ragazze.

L'esame di Antiche Rune andò bene, anche se Ive aveva rischiato di carbonizzare il foglio attivando male la Runa del Fuoco nella parte pratica. Il giorno dopo Storia della Magia fu uno dei più noiosi ma, fortunatamente, anche uno dei più brevi dato che non esisteva un'esame pratico. Giovedì Ive si stava dirigendo da sola ad Artimazia, dato che nessuno degli altri due frequentava quella materia, quando qualcuno le si parò davanti. La Serpeverde sbuffò vedendo suo cugino e Benjamin.

«Allora cuginetta come vanno gli esami?»

Chiese Draco. Ive alzò gli occhi al cielo, era davvero assillante e la Serpeverde rabbrividì al pensiero che era stata anche lei così.

«Beh sicuramente meglio di come vanno a te, visto che usi metà di quella poca materia grigia che ti ritrovi ideando piani per fare espellere Harry e l'altra metà per sistemarti i capelli»

Ribatté in tono acido.

«Harry?» fece divertito Benjamin «E da quando è Harry e non Potter?»

«Da quando siamo amici»

rispose sicura la mora. Draco scoppiò a ridere.

«Siete amici? Cavolo cuginetta, non credevo che tu potessi cadere così in basso da essere amica di Potter!»

«Già, e io non credevo che voi poteste cadere così in basso da adulare quella viscida rospa solo per sentirvi superiori» il suo tono era calmo ma letale «E adesso, se non vi spiace, avrei un M.A.G.O. di Artimazia da fare e non vorrei fare tardi. Perciò levatevi di mezzo o vi schianto»

«Non lo faresti»

Sghignazzò Draco, ma Benjamin aveva già un'espressione preoccupata dipinta sul volto.

«Volgiamo vedere? Stupeficium »

Lo disse con una certa naturalezza, quasi disumana. Come se non avesse appena scaraventato due persone contro un muro in un colpo solo. Come se quella cosa non avesse potuto portare parecchie conseguenze negative.

〰️〰️〰️
HOOOOOOOLLLLLLLAAAAA!

Sto scrivendo questo capitolo in macchina, dal telefono, quindi ci saranno senz'altro errori di battitura anche dovuti al correttore. 

Ho una domanda per voi: cos'è secondo voi l'analessi?
In realtà è una cosa che tutti conosciamo ma nessuno la chiama così, solo la mia prof di italiano.

L'analessi è semplicemente il flashback. Ma la mia prof vuole complicarci la vita facendoci usare un nome a cui non siamo abituati.  Che po nemmeno il correttore automatico me la da giusta la parola analessi

A parte questo piccolo sclero, che ne pensatele capitolo?

spero vi sia piaciuto

bye

_silvia

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