Capitolo 27: Che c'entrava lei?
L'Hogwarts Express si fermò alla stazione di Hogsmeade e tutti gli studenti di ritorno dalle vacanze scesero trascinandosi dietro i loro bauli. Ive pensò che era strano non essere disturbata dai soliti scherzi dei gemelli Weasley, che negli anni precedenti non avevano perso tempo a cercare di disturbarla ostacolando una cosa che già non le veniva facilmente ovvero trasportare i bagagli. Infatti tutti gli altri erano tornati ad Hogwarts con il Nottetempo, accompagnati da Remus e Tonks.
Il giorno seguente non sarebbe potuto iniziare peggio visto che proprio all'inizio della mattinata i Serpeverde avevano due ore di Difesa Contro le Arti Oscure. Ive prese posto accanto a Charlotte che era accasciata sul banco con aria sconsolata.
«Come faremo a superare i M.A.G.O.?»
continuava a borbottare la ragazza dai capelli verdi. Ive si sentiva un po' in colpa per non aver invitato anche lei nell'ES, ma non si fidava abbastanza e poi Charlotte non era molto brava a tenere i segreti se lo sarebbe facilmente lasciata sfuggire con qualcuno (e se quel qualcuno era di Serpeverde sarebbe stato un bel problema visto che la maggior parte dei membri di quella casa stavano con la Umbridge).
La lezione fu come al solito noiosa e straziante. Ormai sapevano già cosa dovevano fare e la Umbridge non doveva nemmeno più dirgli niente. Gli unici rumori nella stanza oltre ai passi della professoressa erano i mormorii di chi non era capace a leggere a mente ed erano piuttosto fastidiosi per Ive.
Nei corridoi molti membri dell'ES si avvicinarono ad Harry per chiedergli se quella sera ci sarebbe stata la riunione e il Grifondoro ribadiva che li avrebbe avvisati tramite i Galeoni falsi. Zacharias Smith si era appena allontanato dopo che il corvino aveva mentito dicendo che quella sera avrebbe avuto ripetizioni di Pozioni (in realtà Silente aveva preteso che facesse lezioni di Occlumanzia con Piton). Poi una delle persone di cui Ive meno gradiva la vista si avvicinò a lui.
«Ciao, Harry!»
Esclamò con quella vocina fastidiosa che un anno prima ridacchiava alle battute di Cedric. Dalla sua postazione, appoggiata al muro accanto alla scalinata che portava al quarto piano, Ive vide Ron e Hermione allontanarsi verso la biblioteca.
«Oh... ciao»
Aveva mormorato Harry.
«Come sono andate le vacanze?»
Chiese Chang.
«Abbastanza bene»
rispose lui nervoso.
«Le mie sono state tranquille» disse invece la Corvonero «Ehm... c'è un fine settimana ad Hogsmeade il mese prossimo...»
Aggiunse con aria imbarazzata. Ive aggrottò la fronte: sperava vivamente che Harry rifiutasse ma era quasi sicura che avrebbe accettato.
«Beh immagino tu voglia...»
Balbettò il Grifondoro.
«Si» esclamò lei «Cioè... se a te va...»
Dalla faccia che fece Harry era evidente che non si riferivano alla stessa cosa. Ive decise che quella scena era troppo ridicola per restare a guardarla e si mise alla ricerca di Summer per andare insieme a Incantesimi, che Serpeverde aveva in comune con Corvonero.
...
Il mattino seguente Ive non poté fare a meno di notare che tutti la guardavano in modo strano mentre si dirigeva, in ritardo, verso il tavolo di Serpeverde. Quella mattina, stranamente, Megan non l'aveva buttata giù dal letto. Ma forse era perché doveva incontrarsi con il "suo" Edward e non aveva tempo da perdere nel cercare di convincere sia la mora che Charlotte a smettere di dormire. Così le due Serpeverde stavano camminando insieme tra i tavoli per raggiungere quello verde argento. Agli altri tavoli intanto molti sguardi spaventati si spostavano fugaci dalla Serpeverde al giornale del giorno. Era piuttosto frustrante, chiese a Charlotte se ne sapeva qualcosa ma lei alzò le spalle. Rivolse un'occhiata al tavolo di Tassorosso, dove Tamsin la osservava preoccupato. Lei aggrottò le sopracciglia interrogativa e il ragazzo le fece cenno di leggere il giornale.
Lo prese in prestito da un ragazzino del terzo anno seduto accanto a lei. Sulla prima pagina c'erano una serie di foto, dieci. Non le ci volle molto per riconoscere la donna dai lunghi capelli neri arruffati, con le palpebre pesanti e le labbra sottili, che la fissava attraverso la fotografia con un'espressione beffarda. Un brivido le percorse la schiena quando lesse il titolo dell'articolo.
"EVASIONE DI MASSA DA AZKABAN, IL MINISTERO TEME CHE BLACK SIA IL 'PUNTO DI RIFERIMENTO' PER GLI EX MANGIAMORTE"
Se non fosse stata troppo presa a realizzare che sua madre era fuggita da Azkaban, probabilmente avrebbe pensato che quelli del Ministero erano degli idioti, dato che tutti i fuggitivi odiavano Sirius e invece era proprio a lui che veniva attribuita la colpa.
"Il Ministero della Magia ha annunciato nella tarda serata di ieri un'evasione di massa da Azkaban. Parlando con i giornalisti nel suo studio privato, il Ministro della Magia Cornelius Caramell ha confermato che dieci prigionieri dell'ala di massina sicurezza sono evasi nelle prime ore della serata di ieri e che il Primo Ministri Babbano è già stato informato della natura pericolosa di questi individui. «Ci ritroviamo purtroppo nella stessa situazione di due anni e mezzo fa, quando fuggì il pluriomicida Sirius Black» Ha dichiarato Caramell «E riteniamo che le due evasioni siano collegate. Una fuga di questa entità suggerisce un aiuto esterno e occorre ricordare che Black, il primo a fuggire da Azkaban, sarebbe nella posizione ideale per aiutare gli altri a seguire le sue orme. Pare che questi individui, tra cui anche la cugina di Black Bellatrix Lestrange, si siano raccolti attorno a lui facendone il loro leader."
Ive interruppe un attimo la lettura, con gli occhi spalancati. Quando mai Bellatrix Lestrange avrebbe scelto Sirius Black come leader? Insomma tutti sapevano che i Black, Bellatrix in particolare, lo consideravano solo un traditore. Il Ministro avrebbe fatto di tutto per non ammettere che Voldemort era tornato e che aveva fatto scappare lui i Mangiamorte.
"Stiamo comunque tentando il possibile per ritrovare i criminali e raccomandiamo a tutta la comunità dei maghi la massima cautela. Per nessun motivo questi individui devono essere avvicinati"
Sbatté con violenza il giornale sul tavolo. Quell'articolo le aveva dato forse più fastidio di quelli della Skeeter. Forse più la reazione degli altri studenti che l'articolo in se. Quello della Skeeter era puro gossip. Ciò che dava fastidio a lei invece era come gli sguardi di tutti gli studenti si erano posati su di lei dopo aver letto della fuga di sua madre. Insomma cosa c'entrava lei? Passò il giornale a Charlotte che glie lo aveva chiesto per poter dare una sfogliata.
L'amica portò l'attenzione di Ive sull'annuncio della morte di un membri del Ministero, Broderick Bode. Ive lo aveva già sentito nominare, non era un membro qualsiasi del Ministero lavorava nell'Ufficio Misteri. E se non fosse stato un caso che qualcuno spedisse un Tranello del Diavolo al posto di un'innocua pianta decorativa? Ive avrebbe tanto voluto potersi mettere in contatto con l'Ordine, ma da quando la Umbridge intercettava la posta non era più sicuro farlo via gufo.
...
Nei giorni seguenti la notizia della fuga dei Mangiamorte era quasi l'unica cosa di cui si parlava a tavola, nei corridoi e anche in classe nell'attesa che i professori arrivassero. Uscì anche l'ennesimo Decreto Didattico nel quale l'Inquisitore Supremo impediva ai professori di dare agli studenti informazioni che non fossero legate alla loro materia.
Durante una lezione di Difesa Contro le Arti Oscure di Grifondoro e Serpeverde, Lee Jordan non perse tempo a farle notare che, in base alle nuove regole, non poteva sgridare i gemelli Weasley perché giocavano a Sparaschiocco sul fondo dell'aula, dato che ciò non aveva a che fare con la materia che insegnava.
Le lezioni dell'ES invece procedevano abbastanza bene, anche se erano piuttosto rade a causa del Quidditch e delle lezioni di Occlumanzia di Harry.
Quel weekend, nel giorno di San Valentino, ci sarebbe stata una gita ad Hogsmeade. Charlotte all'insaputa di Ive le aveva organizzato un appuntamento con un Serpeverde un anno più piccolo di loro. Ive non lo conosceva, non aveva nemmeno mai sentito il suo nome tra i vari pettegolezzi. Charlotte diceva che era un tipo timido, uno di quelli che se ne stanno sempre soli in fondo all'aula a coltivare una qualche misteriosa passione. Quando Ive si era lamentata della cosa, la ragazza dai capelli verdi aveva insistito col fatto che dove a distrarsi e che quello sarebbe stata l'occasione. Aveva fatto leva sul fatto che questo ragazzo non era uno con molta autostima e che sarebbe caduto nello sconforto se lei avesse disdetto. Era tutta la settimana che Tamsin non la finiva di scherzare sulla cosa, prendendola in giro mentre Summer gli tirava occhiatacce. Il ragazzo si chiamava John Breemer e Ive doveva ammettere che oggettivamente era carino. Forse solo troppo silenzioso...
Quando giunse nella Sala D'Ingresso, il luogo accordato per incontrarsi, non vedeva Breemer da nessuna parte. Il ragazzo arrivò poco dopo stretto in un mantello pesante e in una felpa Babbana.
«Ehm... c-c-ciao»
Balbettò.
«Ciao» rispose Ive facendo un sorriso gentile. Si sentiva strana, quel tipo la guardava in un modo strano. «Andiamo?»
Chiese per interrompere quel silenzio imbarazzante. Lui annuì e così si incamminarono verso il villaggio. Breemer sembrava quasi volesse chiederle qualcosa, me non avesse il coraggio di chiederla.
«Ehi... tu... ehmm.. do-do-d-dove vorresti a-a-andare?»
Chiese infine.
«Dove ti pare»
rispose e nella sua testa aggiunse 'Tanto questo appuntamento fa già schifo così' ma non lo disse ad alta voce. Fecero un giro per le strade osservando i negozi solo dalle vetrine, senza entrare. Alla fine Breemer scelse di entrare da Madame Puddifoot (non ricordo il nome della vecchia traduzione visto che io ho solo la nuova), un locale terribilmente sdolcinato per le coppiette di innamorati. Ive ricordava di esserci stata una volta con Cedric, ma non ci erano più tornati. Per San Valentino era ancora più carico di fiocchetti e nastrini.
I due si stavano godendo le loro Burrobirre con una fetta di torta, quando poco più in la qualcuno scoppiò in singhiozzi ad un tavolo vicino e Ive per poco non scoppio in una sincera risata vedendo di chi si trattava.
«Io credevo» pianse Cho Chang, seduta di fronte a Harry «io credevo che tu a-avresti... capito! Io ho bisogno di parlarne! E sono sicura che anche tu, insomma tu eri.. eri lì, n-no?»
«Io...» il Grifondoro appariva abbastanza disperato, come se non sapesse come farla calmare «Io ne ho parlato, con Ron e Hermione... ma...»
«Oh tu ne parli con Hermione Granger?» lo interruppe Cho in preda alle lacrime. «Ma non vuoi parlarne con me! Forse allora è meglio se paghiamo e tu vai da Hermione Granger, visto che è quello che vuoi»
Ive avrebbe volentieri continuato a osservare quella scena ma il suo accompagnatore attirò la sua attenzione.
«Le due persone che odi di più accoppiate» disse John e Ive aggrottò la fronte. «Tutti sanno che odi la Chang perché si è messa con Cedric Diggory dopo che lui ti ha lasciata e riguardo a Potter... beh credo non ci sia bisogno di dirlo.»
Quel ragazzo era straordinariamente informato.
«Già» annuì Ive «Tutti sanno tutto di me... ma io di te non so niente, raccontami un po' quanto ti ha pagato Charlotte per costringerti a uscire con me?»
chiese con un ghigno. John divenne, se possibile, ancora più nervoso di prima.
«Oh...beh, in realtà... lei non mi ha... costretto, ceh si forse mi ha costretto... ma a me... ehm... a me non dispiace, voglio dire»
Era veramente impacciato. Il perché Ive lo scoprì solo quella sera quando si fermò in Sala Comune a parlare con Charlotte. John infatti aveva sempre avuto una cotta per Ive ma era troppo timido per iniziare un qualsiasi discorso così Charlotte aveva organizzato tutta l'uscita per lui e quando glie lo aveva detto aveva usato una scusa simile a quella usata con Ive per convincerlo a non disdire.
Anche se l'atmosfera era stata tesa non era andata così male, se non altro le era andata meglio che a Harry. Lui e Cho avevano avuto quel litigio perché Harry era dovuto andare da Hermione per rilasciare un'intervista alla Skeeter che poi sarebbe stata pubblicata dal padre di Luna Lovegood sul Cavillo.
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HHHHHHooooooooooooooooollllllllllllllllaaaaaaaaaa!
Come va? Io tutto bene, ho iniziato a leggere "lo hobbit" dopo aver visto il film e rimango dell'opinione che sia meglio vedere prima il film e poi leggere il libro. Perché con Shadowhunters ho fatto il contrario e non riesco a vedere ne i film ne la serie perché sono troppo diversi dal libro, Voi che ne pensate?
Comunque aspetto le vostre opinioni about the capitolo e no John Breemer non sarà importante per la storia in realtà mi serviva solo come scusa per far sentire a Ive il litigio tra Harry e Cho. Comparirà poco e sempre sullo sfondo e no non si metterà con Ive (sorry per lui ma per Ive ho già altri piani)
a presto (molto probabilmente con un annuncio e non con un capitolo)
bye
_silvia
p.s. stavo per dimenticarmi come al solito di dare un nome la capitolo prima di pubblicarlo
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