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Capitolo 14: Semplicemente Terribile

Dal capitolo precedente:

Come avrebbe potuto non riconoscerlo?

«Che ci fai tu qui?»

gli chiese semplicemente.

Eccome se l'aveva riconosciuto. Anche se il colore dei capelli, non più blu, l'aveva confusa inizialmente.

«Sono stato bocciato ai M.A.G.O. » rispose Tamsin come fosse la cosa più normale del mondo. Ive lo guardò con gli occhi spalancati «Beh... sai dopo quello che era successo non avevo l'umore giusto per stare sui libri e sono riuscito a cavarmela solo con un paio di materie e poi...»

la voce gli si spense, come se stesse per aggiungere qualcosa che non avrebbe dovuto dire.

«E poi?»

lo incitò la Serpeverde.

«Beh ho pensato che probabilmente tu ti sentivi sola, dopo anche la partenza del tuo amico di Durmstrang e che magari avresti gradito un po' di compagnia...» abbassò lo sguardo, come se se ne vergognasse. Ive lo fissava intensamente, incredula al fatto che qualcuno potesse fare così tanto per lei. «Così ho chiesto alla Sprite di poter ripetere l'anno così avrò l'occasione di recuperare qualche altro M.A.G.O. e di stare con te per l'ultimo anno»

La guardò pochi secondi. Aveva gli occhi lucidi e sembrava volerle chiedere se avesse fatto la cosa giusta, se lei gradisse la sua presenza. La ragazza lo avrebbe abbracciato, per fargli capire  quanto fosse felice di averlo lì, se solo la McGranitt non fosse entrata proprio in quel momento, zittendo il brusio degli studenti di Serpeverde e Tassorosso. La lezione di Trasfigurazione divenne la preferita di Ive in meno di due minuti. Tamsin era molto buffo e spesso la ragazza dovette trattenere più di una risata mentre la McGranitt passava tra i banchi per controllare.

 L'ora seguente si rivelò essere buca per entrambi, così corsero a rilassarsi in giardino. Ive scoprì che Tamsin era ritornato al suo colore di capelli naturale (castano scuro) perché il blu gli ricordava come se li fosse tinti dopo aver perso una scommessa con Cedric, per poi scoprire che gli piacevano. Inoltre capì che al Tassorosso non interessavano così tanto i M.A.G.O. perché avrebbe voluto aprire un negozio di libri magici e Babbani, quindi gli sarebbero bastato gli esami che aveva passato (Astronomia, Rune Antiche e Babbanologia). Ive era rimasta piuttosto sorpresa da questa ambizione, non se lo sarebbe aspettato da Tamsin. Si immaginava più qualcosa tipo "Grande Giocatore di Quidditch" ma il Tassorosso le aveva ripetuto più e più volte che lui aveva sempre preferito rimanere dietro le quinte.

Un velo di malinconia la avvolse mentre rientrava nel castello, salutando il suo amico, e si dirigeva verso i sotterranei per le due ore di Pozioni. Piton fu abbastanza chiaro sui M.A.G.O. e sulla loro importanza prima di mostrare agli alunni la ricetta della Pozione Rivedi-Pensieri. Ive guadagnò una ventina di punti per Serpeverde e salì soddisfatta verso l'aula di Difesa contro le Arti Oscure. Fortunatamente c'erano i Corvonero con i Serpeverde e avrebbe avuto Summer come aiuto per sopportare quella Umbridge. Ripensò a quello che le aveva detto Hermione quella mattina. Effettivamente ricordava di averla già vista da qualche parte, su un giornale forse...

Incontrò Summer nei corridoi e le riferì quello che sapeva, anche se la Corvonero non avrebbe avuto problemi dato che non era impulsiva come Ive e non avrebbe osato rispondere ad una professoressa. Però sarebbe stata utile per frenare Ive nel caso avesse parlato troppo. L'aula era esattamente la stessa in cui l'anno precedente aveva insegnato Barty Crouch Jr. nei panni di Malocchio e due anni prima Remus. La professoressa Umbridge era seduta dietro la cattedra e osservava attentamene la pagina di un libro. Quando vide che i banchi erano tutti occupati un sorriso rivoltante si allargò sulla sua piccola faccetta da rospo. Si alzò chiudendo il libro e prendendo la bacchetta e incrociando le mani davanti al corpo. Il rosa shoking del suo vestito  accecò Ive anche se lei era dall'altra parte della stanza. 

«Buongiorno!» esclamò con una voce che fece venire alla mora la voglia di suicidarsi. La classe rispose con uno svogliato mormorio. «Ehm ehm...» tossicchio falsamente lei «Gradirei una risposta adeguata!»

«Buongiorno...»

ripeterono in coro tutti, sempre con scarso entusiasmo.

«No. Forse non ci siamo capiti!» esclamò con una vocina adirata serrando le labbra a papera «Gradirei, e quando dico gradirei intendo che vi sto dando un ordine, gradirei essere salutata come è giusto fare con un'insegnante! Buongiorno, professoressa Umbridge!»

Ive alzò gli occhi al cielo, trattenendo l'istinto di scagliarle qualche fattura.

«Buongiorno, professoressa Umbridge...»

Il rospo non sembrava soddisfatto, ma decise di chiudere un occhio. Agitò la bacchetta verso la lavagna. Vi comparve un lungo poema sui M.A.G.O. nessuno sembrava intenzionato a leggerlo. Ma nemmeno lei diede il tempo di farlo, riagitò quasi subito la bacchetta e cambiò la scritta. 

«Allora!» gracchiò «Come ho già detto alle altre classi, l'insegnamento della Difesa Contro le Arti Oscure non è stato dei migliori...» ricevette un'occhiataccia da Ive ma fortunatamente non se ne accorse. «Piuttosto discontinua e assolutamente inadeguata per dei ragazzini!» fece una faccia che doveva sembrare schifata ma Ive pensò che avrebbero dovuto essere più schifati loro che lei. «Dovremo ripartire da capo e approfondire bene tutto il programma ma non potremmo mai visto il breve tempo a nostra disposizione, perciò vedremo velocemente i passaggi più importanti per quanto riguarda la mia materia.»

Ive si era sforzata di ascoltare, non tanto per interesse ma ma perché piacere alla professoressa e avere un buon voto le era necessario per diventare Auror, ma le sembrava che la Umbridge non stesse dicendo niente che parlasse senza esprimere un reale concetto. Alla fine della lezione non avevano concluso molto, avevano avuto quell'ora per riassumere i primi due capitoli del libro in meno di cinque pagine e per la volta successiva dovevano impararli.

«Semplicemente terribile»

commentò Summer mentre uscivano dall'aula, facendo bene attenzione che la sua voce si confondesse con il chiacchiericcio dei corridoi. 

«Sarà difficile trattenersi» aggiunse Ive «Con quella faccia da rospo ti viene voglia di schiantarla solo per non vedere quanto è brutta»

Le due vennero affiancate da Charlotte e Benjamin.

«È fantastica la nuova professoressa vero?»

Esclamò entusiasta il biondo.

«Ahhh» ringhiò la ragazza «Ma smettila! Sembra un rospo infilato in una bomboniera!»

«Andiamo Char... Non ti va a genio solo perché vuole che tu indossi la gonna della divisa come le altre ragazze!» ribatté Benjamin «Io la conosco, grazie a mio padre è stato proprio lui a convincere il resto del consiglio a sceglierla come insegnante! Ed è fantastica!»

«Ehm...Ben..» mormorò Ive «La Umbridge non è proprio quel tipo di persona che definire...»

Ad interromperla fu proprio il rospo rosa.

«Signor Jones!» urlicchiò facendosi strada in mezzo agli studenti (tra i quali si sarebbe potuta confondere per la sua altezza) «Signor Jones! Lei è il caposcuola di Serpeverde, o sbaglio?»

«Non sbaglia, professoressa!»

esclamò soddisfatto e anche un po' nervoso il ragazzo.

«Bene bene, vorresti seguirmi nel mil ufficio? Avrei un paio di cosucce per te. Non preoccuparti rilascerò una giustifica per le tue lezioni successive.»

E così Benjamin si avviò al seguito di quella rivoltante e minuta professoressa mentre Charlotte si sbatteva una mano sulla fronte.

«È ossessionato dall'idea di dover fare bella figura, così che lei possa fare buona parola su di lui al Ministero» borbottò «È completamente fuso! Non è che potresti dirgli qualcosa?»

aggiunse riferita ad Ive

«Lo fare... ma... Ho paura di litigare anche con lui... sai l'ho visto più dalla parte di Edward che dalla mia e probabilmente na discussione del genere lo spingerebbe ad allearsi con lui del tutto... scusami...»

Charlotte scosse la testa. Continuarono la strada verso la Sala Grande tutte e tre insieme poi Summer si separò dalle altre due.

«Dov'è Ben?»

chiese burrascoso Edward a Charlotte, senza degnare Ive della minima attenzione, quando le due Serpeverde raggiunsero il tavolo.

«Con la Umbridge»

Il moro borbottò qualcosa di incomprensibile. E Ive era sicura di aver sentito le parole Umbridge e Volemort. 

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Hollaaa!!!

E così Tamsin è stato bocciato! Che ne pensate?

E dell'ammirazione di Benjamin per la Umbridge? Proprio a proposito del nostro amatissimo (si fa per dire) rospo rosa, volevo anticiparvi che molte delle scene i cui sarà coinvolta sono ispirate a scene realmente accadute con i miei professori (non necessariamente a me ma anche ai miei compagni)

Non ci posso credere! ogni volta che pubblico un capitolo mi dimentico di mettere il titolo e devo ripostarlo!

Comunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto <3

bye

_silvia

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