Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Prologo

REVISIONATO

♥︎♥︎♥︎

Era una corsa contro il tempo, lo sapeva bene, ma doveva provarci. Non poteva assolutamente permettere che finissero nelle mani dei Mangiamorte.

Lanciò uno sguardo ai due fagottini di coperte che giacevano poco distanti da lei contro il muro spoglio e rovinato di quel nascondiglio, dove ormai vivevano da più di un anno.

Così diversi tra loro quei due visini, così diverso l'azzurro dei loro occhi, così diversi i lineamenti delle guance e il taglio delle palpebre, seppure terribilmente simili.

Tirò più forte il masso che chiudeva il piccolo incavo del muro, ma quello non si mosse.

Aveva le dita graffiate dalle affilature della pietra, i polpastrelli le dolevano e un rivolo di sangue colava sul palmo destro.

I capelli, biondissimi, le ricadevano fastidiosi intorno al viso, imbrattati di tutta la polvere accumulata in quei mesi.

Passò una mano sul volto, disperata, sentendo il liquido viscoso trasferirsi dalla mano alla fronte già impregnata dal sudore.

Sentiva i passi rimbombare dal piano di sopra, rapidi e decisi stivali neri che aveva imparato a conoscere bene negli anni.

Stavano arrivando, erano sempre più vicini a lei, a loro.

Ricominciò a tirare con le mani che pulsavano dal dolore, le nocche bianche per la stretta e le gocce fredde del sudore che percorrevano la colonna vertebrale.

«Che succede?»

La bambina dai capelli neri, la più grande delle due, si era liberata dal bozzo di coperte in cui l'aveva avvolta e la fissava con la fronte aggrottata. Materialmente, non le somigliava molto ma c'era quel qualcosa che la spingeva a tenerla stretta a se, quel qualcosa che le accomunava.

«Stai ferma!»

Le intimò sottovoce continuando a tirare forte. Il masso si era spostato di qualche centimetro, ma non era di certo abbastanza perché potesse infilarci le due bambine.

«Che stai facendo?» insistette la piccola avvicinandosi. Era testarda, quella bambina, e lei lo sapeva bene perché lo era anche lei. «Perché c'è quel sangue?»

A differenza di quanto ci si sarebbe aspettato, non era paura quella nella sua voce. Quella bambina non si spaventava a viste del genere. Quella bambina era cresciuta troppo in fretta, lo pensava sempre, condannata ad una vita violenta, schierata dalla parte sbagliata di una terribile guerra fin dalla più tenera età. Non aveva nemmeno mai stretto tra le braccia un pupazzo o una bambola, come invece faceva in quel momento l'altra bambina, quella dai capelli biondi, ancora avvolta nel suo fagotto.

Di scatto il masso rotolò di lato e la ragazza si alzò. La pietra le era finita sul piede, graffiandola anche lì, ma poco importava.

Corse verso la bambina bionda e la prese tra le braccia, un'ultima volta. Lasciò scorrere gli occhi sul volto piccolo e pallido, ingrigito da quella sorta di prigionia che l'aveva accompagnata per tutta la sua breve vita.

Si era preparata a quel momento, sapeva che sarebbe arrivato, che prima o poi avrebbe dovuto lasciarle andare. Ma non ce la faceva.

Accarezzò un'ultima volta la guancia paffuta della bambina che teneva tra le braccia. La bambina bionda era forse un tantino più robusta di quanto alla sua età dovesse essere. Sfiorò con le dita sporche di sangue i radi filamenti dorati che si diradavano disordinati dalla testolina fragile.

I passi si facevano più vicini. Se fosse stato qualcun altro ad essere incaricato di ucciderla, probabilmente non avrebbe avuto paura, forse avrebbe anche tentato di affrontarlo. Ma quei passi li conosceva bene, aveva sentito passi identici per tutta la vita. Se era proprio lei che stava arrivando, e ne era più che sicura, non aveva via di scampo.

Risvegliata da quello stato di trance, pose la bambina nell'incavo scavato nel muro, accanto alle boccette di liquido argenteo. Quel nascondiglio lo aveva fatto lui prima di morire, diceva che sarebbe ritornato utile in futuro. Ci sarebbero state quattro persone, scomode e rannicchiate, ma quattro persone e di certo due bambine e un elfo domestico non sarebbero stati un problema.

«Dai sbrigati vieni qui!»

Si rivolse in un sussurro alla bambina più grande.

«Perché? Che succede?»

La mora rimaneva ferma, le spalle contro il muro, decisa a capire cosa stesse accadendo.

«Non fare storie»

Imprecò sottovoce vedendo che la bambina non si muoveva. Si avvicinò a lei per prenderla in braccio e farla entrare a forza, ma i passi erano più vicini che mai e i richiami di una voce agghiacciante giungevano terrificanti nel sotterraneo buio.

«Non ci voglio entrare!» esclamò la bambina «Perché vuoi chiuderci la, che succede?»

«Entra, sbrigati non c'è tempo»

La spingeva, ma la bambina opponeva resistenza, accidenti se era testarda quella bambina.

Poi fu un secondo, la porta del sotterraneo si spalancò di colpo e, in preda al terrore, lei si voltò poggiando la schiena contro lo stretto ingresso del nascondiglio segreto, per nasconderlo.

Strinse la piccola dai capelli neri tra le braccia, mentre la straziante consapevolezza che non era riuscita a salvarla le attanagliava il cuore.

Era pronta a morire, lo era da quando quel giorno aveva deciso di fare quel che aveva fatto, ma non poteva lasciare che prendessero anche la bambina.

Figure incappucciate invasero la stanza. Una risata agghiacciante uscì dalle labbra di quella più avanti e lei la riconobbe subito.

Si rannicchiò su se stessa. Le veniva difficile pensare che un tempo era amica di quella donna, sempre se donna si poteva definire quell'essere crudele e spietato.

«È inutile che provi a nasconderti nell'ombra. Ti abbiamo trovata, traditrice!»

Si tolse il cappuccio, mostrando l'affascinante volto dai lineamenti sottili incorniciato dalla massa prepotente di ricci neri.

«Kreacher » Mormorò la ragazza tentando di non farsi sentire. Quasi credeva di non averlo detto, tanto quel sussurro era flebile e stanco. L'elfo domestico apparve alle spalle dei Mangiamorte, osservandola. «Portala via...»

Le labbra si muovevano appena, il suono già debole di disperdeva nel sotterraneo sotto le prese in giro della donna che aveva davanti.

La ragazza appoggiò una mano al muro, come ad indicare la piccola dai capelli biondi che vi giaceva.

L'elfo domestico capì, l'avevano ripetuto fino allo sfinimento quel piano, e con uno schiocco delle dita sparì.

La morte era vicina, poteva quasi vederla, sfiorarla con la punta insanguinata delle dita. La donna che aveva davanti stringeva la bacchetta. Sapeva che non si sarebbe limitata ad un 'Avada Kedavra' che non le avrebbe concesso quella morte indolore in cui aveva sperato per sfuggire alla tortura di quella vita sotterranea. No, Bellatrix Lestrange l'avrebbe fatta soffrire ancora prima di ucciderla e avrebbe trovato il modo di farla soffrire anche dopo, ne era sicura.

Ma, nonostante fosse consapevole di quello a cui stava andando incontro, nonostante non fosse riuscita a salvare la bambina dai capelli scuri, una piccola parte di lei trovò pace sentendo un altro schiocco alle proprie spalle, segno che Kreacher se n'era andato portando con se l'altra bambina.

♥︎♥︎♥︎

Ehilaaaaa

Ho deciso di mettere a questa storia un prologo un po' più intrigante e trasformare quello che prima era il prologo nel primo capitolo.

Ho dei progetti per questa storia che però metterò in pratica con calma nel corso del prossimo anno perché adesso vorrei concentrarmi bel concludere la storia.

Sto pensando di 'compattare' la storia e trasformare cinque libri in tre. Non c'è una ragione specifica solo mi sono accorta revisionando questo libro che è un po' troppo noioso e benissimo unire a quello successivo

Per adesso la lascio così, interrompo anche la revisione e mi concentro su 'Under the Hood'

Poi magari a settembre con calma penserò a questo cambiamento, per adesso sistemerò la storia in modo che fili e che non ci siano buchi troppo grandi anche se credo si possano riconoscere lo stesso quali sono i capitoli già revisionato ( in un certo senso lo spero anche perché significherebbe che sono migliorata rispetto a quando ho cominciato).

Nel frattempo spero che questo prologo vi piaccia, è solo un assaggio di come sarà la storia in futuro <3

Bye

_silvia

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro