Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 8: Sicurissima, ma proprio issima issima issima




La mattinata di lezione procedette abbastanza tranquilla e purtroppo giunse l'ultima ora. Incantesimi. Materia abbastanza piacevole, se la si metteva in confronto con Storia della Magia o Trasfigurazione. Abbastanza piacevole finché non hai due gemelli dai capelli rossi rompiscatole che ti tirano palline di pergamena dal banco dietro al tuo. E, per sua sfortuna, Ive si trovava proprio in quella situazione.

Era forte la tentazione di girarsi e sbraitargli contro di smettere. Ma non lo fece, principalmente per due motivi: Primo, non avrebbero smesso comunque. Secondo sarebbe stata sgridata da Vitious. Alzò invece la mano, per farsi notare dal professore intento a spiegare gli incantesimi di appello.

«Si, signorina Lestrange?H qualche domanda riguardo a questo incantesimo?»

«Non professore, ma c'è qualcuno qui dietro» fece un cenno con la testa verso il banco dei Weasley «Che non la smette di tirare pezzi di pergamena contro la mia schiena, ostacolando la mia concentrazione»

disse, cercando di essere il più cordiale possibile per passare come l'angioletto a cui è stato fatto un torto.

«Va bene signorina Lestrange, se vuole può spostarsi acanto alla signorina Smith»

Ive spalancò gli occhi. Non si aspettava quello. Avrebbe voluto che il professore rimproverasse i due ragazzi, ma fu costretta a spostarsi per non fare brutta figura.

«Ciao»

le disse Emily non appena la Serpeverde si sedette al suo fianco.

«Solo perché sono seduta vicino a te non vuol dire che dobbiamo parlare, Smith» rispose acida Ive «Quindi lasciamo in pace»

La Grifondoro sospirò annuendo. Per il resto della lezione Ive osservò attentamente i suoi tratti, così simili a quelli del fratello Edward ma con qualcosa che la rendeva completamente diversa. Non era tanto per i suoi capelli che, a differenza di quelli di Edward, erano di un caldo color paglia quanto per i suoi occhi che erano scuri, identici al fratello, ma con un luccichio che lui non aveva.

Quando l'ora terminò Ive uscì dall'aula, preparandosi psicologicamente ad un pomeriggio assieme a Fred Weasley.

«Ciao Lestrange!» parli de diavolo... «Pronta al pomeriggio più entusiasmate della tua vita?»

«O forse per il più esasperante!»

ribatté la Serpeverde fissando il rosso

«Quanto sei acida!»

esclamò lui scocciato facendole alzare gli occhi al cielo come suo solito. I due si diressero verso la biblioteca.

...

Ive era concentrata sulla pagina ingiallita del libro "Tutto sulle Creature più Oscure" mentre Weasley la fissava pensoso. Rivolse uno sguardo al ragazzo, che subito ne approfittò per attaccare discorso

«Comunque l'ho capito che ti piace...» disse facendo alzare un sopracciglio alla Serpeverde «Mio fratello»

continuò. Ive scoppiò a ridere.

«Tuo fratello!?»

esclamò

«Si, George...»

«Cosa?! Ma stai scherzando spero!»

«In realtà ero serio...»

Ive smise di ridere

«No» disse e il rosso alzò un sopracciglio, interrogativo «Non mi piace tuo fratello»

lui non ribatté e rimase ad osservarla mentre faceva la ricerca. Passarono alcuni minuti in un silenzio interrotto solo dal fruscio delle pagine e dal suono della penna che sfrega la carta. Poi il Grifondoro riprese parola.

«Senti... ma sei proprio sicura che George non ti piace?»

le chiese

«Si»

rispose fredda lei, senza staccare gli occhi dal libro

«Ma proprio sicura sicura?»

«Si»

«Sicurissima?»

«Sicurissima»

«Ma proprio issima, issima, issima?»

«Ho detto di si»

«Ma proprio sicura sicura sicura, che proprio non ci sono dubbi?»

«Si»

«Ma sicura che non più sicura non si può?»

«Si»

«Sicura sicura sicura?»

«Si, Weasley! Sicura che non sono mai stata più sicura! Adesso per Salazar perché non la smetti di chiedermelo e fai qualcosa di utile!? Per esempio... mhmm non saprei.... a ecco! Per esempio aiutarmi a fare questa maledettissima ricerca che per colpa della tua dannata boccaccia dobbiamo fare in coppia!»

sbottò lei stanca delle cavolate che uscivano dalle corde vocali del rosso.

«Ok...» alzò le mani in segno di resa «Ma calmati, che sennò ti si alza la pressione»

aggiunse ironico, guadagnandosi uno sguardo assassino dalla Serpeverde.

...

Quel pomeriggio alla fine era andato relativamente bene, tra insulti di Ive e battutine insopportabili del Weasley i due avevano finito la ricerca.

Uscita dalla biblioteca, Ive era passata da Sirius per salutarlo e lasciargli una coscia di pollo e un po' d'insalata che era riuscita a soffiare durante il pranzo.

Poi era tornata nella Sala Comune e aveva passato la serata a giocare a gobbiglie e scacchi magici con i suoi compagni Serpeverde.

...

La mattina seguente Ive fu svegliata dal suono trillante della voce di Megan, una delle sue compagne di stanza, che era quasi più fastidioso di quello di una sveglia.

«Lestrange sbrigati che facciamo tardi!!!!»

Megan era una delle persone più insopportabili che avesse mai conosciuto. Aveva i capelli biondo scuro e gli occhi azzurri, sempre contornati da una quantità esagerata di trucco babbano. Faceva finta di essere purosangue, ma tutti sapevano che sua madre era una nata Babbana. Da non tralasciare il fatto che avesse una cotta per Edward, che la rendeva ancora di più fastidiosa agli occhi di Ive. La mora mugugnò.

«Dove sono le altre?»

chiese

«Isla è già scesa per spiare Montague e Charlotte è in bagno»

Isla era una ragazza dolce, fin troppo per essere Serpeverde, ma molto vendicativa. I tratti del suo volto erano infantili e non sembrava avere quindici anni. Aveva i capelli rossi, un grosso paio di occhi marroni e un'enorme cotta per Montague il capo della squadra di Quidditch infatti chiedeva sempre a Ive di parlare di lei al ragazzo quando andava agli allenamenti.

Charlotte invece aveva i capelli tinti di un verde acceso, era a più estroversa delle quattro ed era l'unica Serpeverde che Ive sapesse aver fatto amicizia con dei Grifondoro, infatti andava abbastanza d'accordo con i gemelli Weasley e Lee Jordan. Inoltre odiava le cose da ragazze, sembrava quasi un maschio( si era perfino comprata un paio di pantaloni al posto della gonna della divisa). Probabilmente l'unica cosa su cui lei e Ive andavano d'accordo era considerare Megan la persona più antipatica del mondo.


«Ti vuoi muovere!»

esclamò ancora la bionda, strappandole via le coperte

«Sto arrivando, santo Salazar!Un attimo!»

ribatté lei stropicciandosi gli occhi mentre si metteva seduta per indossare le pantofole nere posate di lato al suo letto.

«Un attimo?! Un attimo!? Ma sei seria Lestrange? Mancano solo dieci minuti alle lezioni e tu sei seduta sul letto ancora in pigiama, senza trucco e con i capelli che sono un disastro!»

Ecco un'altro difetto di Megan: era una maniaca dell'ordine. Nonostante odiasse Ive a tal punto da chiamarla per cognome non sopportava l'idea che lei arrivasse in ritardo a lezione, o che non ci arrivasse proprio, o che avesse la camicia fuori dalla gonna o la cravatta sopra il maglioncino, o che i suoi capelli non fossero perfettamente pettinati o che sul suo volto non ci fossero almeno una passata di mascara una linea di eye-liner e un filo di rossetto. Insomma voleva che fosse tutto perfetto.

La ragazza sbuffò e cominciò a prepararsi.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Hola malandrini questo capitolo si conclude qua ma prima ecco le foto delle tre compagne di stanza della nostra Ive:

Alourrrr (che dovrebbe essere una variante francese inventata di 'allora')

Ho tolto le foto primo, perché i prestavolto sono cambiati e secondo, perché a breve (si fa per dire) sorpresona delle sorpresone (anche qui si fa per dire, perché probabilmente non frega niente a nessuno) farò dei disegni dei vari personaggi.

Coooomunque,

Il cringe si va sfoltendo, questo capitolo è più simile al suo corrispettivo revisionato di quanto ricordassi (ha anche lo stesso titolo -u-)

Bye

_lasilviadel2023


Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro