Music is like a painting
Noemi se n'è andata un quarto d'ora fa.
In inglese piuttosto buono mi ha spiegato che ci saremmo visti due volte a settimana per cinque settimane. Ho fatto un rapido calcolo: dieci lezioni. Ero un po' scettico. Mi sarebbero bastate dieci lezioni per imparare l'italiano? Non sapevo neppure chiedere che ore erano! E con i miei dubbi ho provato a fare i compiti che ci aveva dato il professore di chimica.
Finalmente è arrivata ora di cena. Sento mia mamma chiamarmi a gran voce, ma scendo solo al secondo urlo. Appena mi siedo al tavolo, lei inizia a parlarmi di Noemi, di come è entusiasta di aver trovato una ragazza disposta a darmi una mano per pochi spiccioli. Dice che secondo lei è anche molto brava. Ha visto che si destreggia bene con l'inglese e questo è una cosa buona. Sarà più facile aiutarmi nelle traduzioni.
Spero solo di non morire di noia.
La prima lezione sarebbe stata Venerdì. Manca ancora un giorno. Non so nulla sulla mia insegnate privata. Anni? Boh, tento a dire quindici, no forse sedici. Da dove viene? Boh. Che scuola frequenta? Non ne ho la più pallida idea. Beh, ci sarebbe stato tempo per quello. E con quei pensieri mi addormento in un sonno profondo.
La mattina successiva mi alzo prima che mi chiami mia madre. Un evento più unico che raro, ma oggi va così. Mi vesto con una maglia dei Nirvana, skinny jeans neri e una bandana rossa. Mi lavo il viso e scendo le scale lentamente. Quando mi siedo al tavolo realizzo che c'è troppo silenzio in questa casa. E solo ora noto che mia madre non è seduta al suo solito posto. Vedo solo un foglietto scarabocchiato e decifro la scrittura:
"Ciao amore,
sono uscita a fare un giro per la città, nella speranza di trovare qualche annuncio pubblicitario che cerchi una nuova lavoratrice.
Ti voglio bene, piccolo ♥
La tua mamma"
Fantastico, conoscendola, fino all'ora di cena quella donna non rincaserà. Questo significa due cose: o muoio di fame, o mi cucino qualcosa che risulti commestibile. Scelgo la seconda, perché ci tengo troppo a vivere. Lavo la ciotola dei cereali, oramai vuota, indosso le All Star basse nere, il mio cappotto e apro la porta di casa, dirigendomi verso la scuola. Anche questa mattina incontro Lucas e mi dice che oggi ha l'interrogazione di italiano e che non ha studiato nulla. Lo vedo in panico. Mi dispiace moltissimo non potergli dire parole rassicuranti, ma gli appoggio una mano sulla spalla, come segno della mia vicinanza.
« Grazie.» io gli sorrido e, ricordandomi uno scambio di battute avvenuto ieri tra mia mamma e Noemi, tento una risposta:
«P-Pr-Prego.» lui mi guarda con una nota sorpresa, ma poi lascia che le sue labbra si incurvino verso l'alto.
Durante l'ora d'inglese, la prof ha continuato a farmi domande, forse per mettermi a mio agio, forse "ha sfruttato" la fortuna di avere un madrelingua in classe. Rispondevo abbastanza volentieri. Mi è dispiaciuto vedere il palese disinteresse dei miei compagni, ma poco importava. L'unico attento era Lucas, tutto sorridente perché aveva preso sette in italiano. Ero contento per lui, anche se non ho capito molto... anzi non ho compreso proprio nulla. Spero davvero che Noemi mi possa aiutare, altrimenti sono nei guai.
Questo pomeriggio Lucas mi accompagna a casa. Deve andare in cartoleria a compare qualcosa, credo. In un inglese stentato ha detto:
"I...I have to... buy... a block notes..." (Devo comprare un taccuino.)
Io ho annuito.
Adesso sono in salotto. Non ho compiti per domani: sospiro felice. Questi giorni di scuola sono stati davvero stancanti, soprattutto perché ho problemi con la lingua. Indosso le mie cuffie, che mi portano in mondi lontani, totalmente differenti tra loro, ma sempre con quel minuscolo particolare che li accomuna. Esattamente come i dipinti. I Blink-182 stanno componendo un paesaggio dai colori scuri sulla tela del primo mondo in cui viaggio. Amo letteralmente "I miss you". È una delle mie fonti d'ispirazioni principale. Però ha sempre quella nota cupa che mi fa disegnare con tratti tristi e sfocati. Esattamente come è la vista dopo un pianto.
Sento un tocco lieve sulla spalla. Apro gli occhi di scatto e incontro lo sguardo di mia madre. Non l'ho sentita rientrare: mi devo essere addormentato. Mi sorride affettuosa, accarezzandomi una guancia e lasciandoci un lieve bacio. Un'increspatura naturale della labbra mi trasforma il viso, dapprima mezzo addormentato, ora contento di rivederla.
« Ciao caro, come stai?»
« Bene. Tu? Com'è andata la ricerca?»
« Avrò più fortuna domani con indosso il mio completo azzurro Tiffany, tesoro...» mi metto seduto e le do un abbraccio incoraggiante.
« Sarai stanca, immagino... Mi dispiace non ho ancora preparato la cena...»
« Ci ho già pensato io, piccolo. Stasera pizza!» amo l'allegria di mia madre. È capace di mettere di buon umore persino un pessimista. Molti mi dicono che ho preso il suo carattere. Sono orgoglioso di questo.
Note dell'autrice:
Hi! (Oops!)
Come state? Tutto bene?
Alloora, questo è l'ultimo capitolo introduttivo. Mi serviva per presentare un po' i personaggi, mostrando i loro tratti e come si stanno relazionando tra di loro.
La prossima volta vedremo cosa si inventerà Noemi per aiutare Ashton con l'italiano.
C'è una domanda che vorrei farvi: vi piace il personaggio dell'insegnante privata? So che non ho detto molto di lei, ma pian piano ve la presenterò.
Comunque ci terrei a ringraziarvi per le 29 visite ricevute. Lo so, per alcuni non sono molte, ma per me valgono moltissimo. Sono una novellina del sito, quindi non sono molto conosciuta, ma ci sarà tempo per presentarci!
Okay, basta annoiarvi con ciance varie! Fatemi sapere se vi piace con un voto piccolo piccolo e un commentino♥
All the lovexx
Deepred23.
Voilà "I miss you"! Metto sia l'originale dei Blink-182, sia la cover dei 5SOS. Perchè la voce di Calum è qualcosa di paragonabile solo a quella di Tommo. Andate avanti a leggere gli altri capitoli per capire cosa intendo!♥
https://youtu.be/s1tAYmMjLdY
L'originale ↑↑↑
https://youtu.be/GtDdx3UW5PA
Cover dei 5SOS ↑↑↑ (Voce di Caluuuuummmmm ♥.♥)
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro