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I'm really sorry, Michael...



Oggi è lunedì. Sono riuscito a superare il weekend. Ancora non riesco a crederci.

È stato... semplicemente incredibile. Ho fatto un'enorme figura di m... con quello che poi si è rivelato essere il ragazzo di Lucas, Michael. Se solo ci ripenso... vorrei sotterrarmi! Soprattutto per come l'ho trattato! Oh Dio... Non se lo meritava proprio...


" Mi sono alzato storto stamattina. Ho dormito male a causa dei molteplici pensieri che si accavallavano l'uno sopra l'altro. Un nervoso... da quando Noemi aveva lasciato questa casa, nel tardo pomeriggio, tutto ha perso colore. Persino le vivaci chiacchiere di mia madre raggiungevano come un'eco lontano le mie orecchie. Dopo cena, ho lasciato mia mamma sparecchiare, mentre io salivo in camera mia, sentendomi come un canarino in gabbia. Ho iniziato a camminare avanti ed indietro per la stanza, con la musica che rimbombava in quelle quattro mura, come a voler riempire il mio cervello di qualcosa che non fosse né il vuoto assordante, né, tanto meno, i pensieri su Lucas, il suo ragazzo e quella dolce e paziente ragazza che mi fa da personale insegnante di italiano. Tra i vari pezzi n'è passato uno dei Led Zeppelin, "Whola Lotta Love".  Alla fine, dopo una lunga ed estenuante battaglia, sono stato vinto da essi. Mi sono buttato, sconfitto e con un sonoro sbuffo, sul letto, lasciandoli liberi di uscire dal vaso di Pandora in cui li avevo rinchiusi a forza fino a quel momento.

Mi devo essere addormentato molto tardi, infatti adesso sono stanco e scontroso con il mondo intero. Non riesco neppure a disegnare! E sì che avevo trovato persino il fiore giusto per mia moglie... Pff... Sì, certo, come no... Parlo come se fossi certo che Noemi sarà la donna della mia vita, quando in realtà non so neppure cosa provo di preciso per lei. Non so se ridere o piangere. Nel dubbio, sono andato a fare colazione. Fortuna voleva, mia madre mi aveva preparato un paio di fette con la Nutella e del latte. Oggi viene a casa verso la una e mezza, così possiamo pranzare insieme.

Decido di impiegare il tempo svolgendo gli esercizi di matematica. La professoressa questa volta non si è per nulla risparmiata. Una ventina di scomposizioni di polinomi, tutte per lunedì.

La sera decido che è ora che io vada a fare un giro per la città. So che forse alcuni mi prenderanno per pazzo, ma camminare mi fa bene, soprattutto dopo che il Sole è tramontato. Ma non di certo in 10mq di stanza. Ho indossato una felpa col cappuccio, calato sulla testa, un paio di pantaloni della tuta e il primo paio di scarpe che ho trovato. Ho salutato velocemente mia madre, che mi ha fatto un occhiolino, dicendomi qualcosa sul fatto di non voler diventare nonna.

Lungo il tragitto verso una meta ignota vado a sbattere contro qualcuno, fermo davanti a quella che dovrebbe essere una gelateria. Mi massaggio il punto offeso e impreco a denti stretti. Alzo lo sguardo verso l'ostacolo e mi si palesa dinanzi agli occhi un ragazzo con i capelli biondo-azzurri e un piercing al sopracciglio, vestito come uno di quelli che puoi tranquillamente definire "Bad-Boy".

« Hey amico, stai attento a dove vai!» mi canzona lui.

« You're right , I must be careful not to step shits like you.» (Hai ragione, devo stare attento a non pestare le merde come te.) rispondo alterato, non pensando minimamente che il mio interlocutore possa capire l'inglese.

« Hey, fly down baby. Mother did not teach you to give respect to people older than you?» (Hey, vola basso, piccolo. La mamma non ti ha insegnato a portare rispetto a persone più grandi di te?) mi risponde a tono il biondino, ma ho i nervi a fior di pelle e mi lascio sfuggire:

«Of course, a big asshole...» (Certo, un grande stronzo...)

« Do a thing. Take a chamomile and not break the balls to me , little woman menstruating. Then, we can try to do a conversation(Fai una cosa. Prendi una camomilla e non rompermi le palle, donnetta mestruata. Poi, possiamo provare a conversare.)

Qualcosa scatta nel mio cervello. Tra tutti gli inutili monologhi di Lucas su Michael, mi viene in mente quando prova a darmi una sua descrizione fisica. Non c'è che dire, corrisponde al dettaglio.

« E-Excuse me... A-Are you... Michael(S-Scusami... S-Sei... Michael?)

« Yes... But why (Sì... Ma perché?)

« Oh God...» (Oh Dio...)

Faccio per girare i tacchi e correre via, ma una voce ferma entrambi sul posto.

« Mikey! Mikey, eccomi! ... Oh... Ashton! Cosa ci fai qui?»

Io rimango impietrito. Non sono cosa dire. Già, che ci faccio lì? Ho appena litigato con il suo ragazzo a causa del mio cattivo umore, vorrei sotterrarmi, ma ora posso solo tornarmene a casa.

« Conosci questo ragazzo?» sento chiedergli a Lucas e lui annuisce, presentandomi come suo compagno di classe e amico.

In quel momento, mentre speravo che una tegola mi cadesse in testa, ho solo balbettato un saluto abbozzato, correndo via.

Mi sono chiuso in casa, col fiatone, e sono filato in camera mia, buttandomi sotto le coperte.

Gli avrei chiesto scusa lunedì mattina, mi sono detto, tranquillizzandomi in parte."


Ora si spiega il motivo della mia ansia, mentre aspetto un qualunque cenno da parte di Michael, sia positivo che negativo.

« I Know, I behaved badly... like an asshole, if you prefer... but I'm really sorry now. We can start all over again, introducing ourselves and trying to be friends?» (Lo so, mi sono comportato malissimo... come uno stronzo, se preferisci... ma sono davvero dispiaciuto adesso. Possiamo ripartire daccapo, presentandoci e provando ad essere amici?)

Finalmente apre bocca per la prima volta da quando abbiamo... ho iniziato a parlargli.

« And tell me... why should I forgive you?» (E dimmi... perché dovrei perdonarti?) mi domanda con le braccia incrociate al petto. Effettivamente, perché dovrebbe? Trattengo uno sbuffo. In fondo l'ho cercato per mezza scuola per chiedergli scusa e adesso fa tutte queste storie? ...No Ashton. Sei tu che hai torto marcio e stai tentando di coprirti dietro scuse inutili. Piuttosto, evitiamo di fare anche la figura dello stupido e rispondiamogli.

« Because I'm really sorry now, I told you. Last Saturday night I felt very confused and bad. I've got many thoughts in my head that don't let me to sleep quietly at night. I'm sorry, Michael, but I'll understand your decision to hate me.» (Perché sono veramente dispiaciuto ora, te l'ho detto. Lo scorso sabato sera mi sono sentito molto confuso e male. Ho tanti pensieri nella mia testa che non mi permettono di dormire tranquillamente la notte. Mi dispiace, Michael, ma capirò la tua decisione di odiarmi.) gli ho detto tutto ciò che avevo da dirgli; alla fine è questa la verità. Sto per andarmene, ma lui afferra saldamente la mia spalla e, con un sospiro quasi rassegnato, mi perdona. Ci stringiamo la mano proprio mentre suona la campanella.

Ritorno in classe con il cuore un po' più leggero. Alla fine, se mi ha scusato per il mio pessimo comportamento di sabato, sarà un ragazzo dal cuore d'oro, adatto a Lucas.



Note dell'autrice:

.

..

...

Oookaaay... Ehm... C-Cosa ne pensate? No, dico sul serio, come l'avete trovato? L'ho scritto di getto, a metà tra l'ansia e la rabbia, ma non chiedetemi il perché. Too Long Story... Spero che non ci siano errori, perlomeno... 

Cooomunque, volevo ringraziarvi per le 406 visite! No, cioè... Fantastico! Grazie mille a tutte quante! Posso dirlo? Sì, dai, posso. VI ANOOOOOOOO!!!!!!!!! ♥

Vi ricordo di passare a buttare un'occhiata alle altre mie storie, tra le quali potete trovare anche una raccolta di disegni.

Bye, sweetie!

-DR23.


https://youtu.be/Q0utAHY3xo4

Whola Lotta Love by Led Zeppelin, babies! All for you! 

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