Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

capitolo 8


*LEGGETE LA N/A IN FONDO

I'm gonna love you, like I'm gonna lose you

Meghan Trainor

"Ehm.. ti cerca Ashley Stone" mi informa continuando a guardare in basso.
Il mio cuore accelera nell'udire il suo nome. Pensavo che non ci fosse a scuola. Poi, perché ha mandato questa ragazza a cercarmi? Non poteva direttamente venirmi a cercare?

Io guardo Dylan come in cerca di aiuto ma lui continua a guardare lei come incantato. Quando si accorge che lo sto guardando, distoglie lo sguardo e mi rivolge la sua attenzione. Che cosa gli prende?

Quando mi giro per chiedere alla ragazza dove posso trovare Ashley, non c'è più. È completamente scomparsa di punto in bianco. Ma che cavolo?

"Dylan, qualcosa non va?" È così strano il suo cipiglio, e soprattutto è così strana questa situazione.

Fissa dietro le mie spalle "quella ragazza... mi ricorda qualcuno, ma non mi sembra di averla mai vista qui a scuola." Confessa e io mi guardo dietro. Non c'è nessuno e la campanella è già suonata.

Onestamente pensavo anch'io di averla già vista da qualche parte ma non mi sembra di averci mai parlato.

"Perché mi ha mandato a chiamare Ashley? Sono in ansia." Ammetto e lui mi guarda addolcendo lo sguardo.

"Ci andremo dopo, insieme. Non preoccuparti" si avvicina per darmi un bacio sulla fronte. Chiudo gli occhi sotto il suo tocco e mi costringo a rimanere calma per il resto del tempo.

Dopo non aver seguito proprio niente del resto delle lezioni, mi catapulto fuori dalla classe per mettere il più rapidamente possibile libri e quaderni nel mio armadietto. Denise e Jessica mi passano davanti e non appena mi vedono si guardano e bisbigliano chissà cosa per poi mettersi a ridere spudoratamente, di modo da farmi capire che mi stanno deridendo. Ho una voglia matta di dire loro che non me ne può fottere il cazzo di cosa dicono, ma ho poco tempo da perdere. Una fa la volta faccia e l'altra è una falsa. Ho imparato che con persone del genere la miglior arma è non dare loro importanza, ignorarle e basta.

Mi mordo più volte il labbro per l'ansia e aspetto impazientemente Dylan. Ci sta mettendo tanto e questo mi fa impazzire.

Quando vedo il suo ciuffo fare capolino mi avvicino velocemente a lui che avanza con Jason. Mi chiedo se lui sa già tutto, essendo il suo ragazzo.

"Vieni" Dylan mi da la mano e io la stringo a me quasi stritolandogliela. L'ansia sta già giocando brutti scherzi.

"Ci vediamo dopo" si fanno un cenno di saluto e Jason mi saluta sorridendomi. Ricambio il sorriso, seppur forzato, e mi attacco come una fottuta sanguisuga al corpo di Dylan.

"Sei troppo tesa, cerca di stare tranquilla" mi abbraccia accarezzandomi un braccio.

Sbuffo "è che non ce la faccio a stare tranquilla. Dov'è lei, poi?" Mille domande iniziano a formularsi nella mia testa. Sarà con mio padre? Cosa avranno da dirmi? Riuscirò a stare tranquilla? I suoi genitori adottivi non hanno detto niente di questa situazione? Mio padre dov'è stato tutto questo tempo?

"Me l'ha appena detto Jason. È nel bar di fronte, insieme a tuo padre" Afferma e io mi acciglio. Allora si trova ancora qui in California? Il mio cuore accelera così forte da voler uscire dal petto. Mi sento frizzare le mani e la testa. Sono calda e lo sento tutte le volte che mi trovo nel panico. Ho paura, troppa paura e sono ancora più terrorizzata del fatto di non poterla gestire come l'ultima volta.

"Hey, guardami" Mi prende il viso a coppa con le mani congelate.

"Andrà tutto bene, io ci sarò con te." Mi assicura guardandomi direttamente negli occhi come è solito fare.

Annuisco in fretta e lui sorride per poi avvicinarsi e lasciarmi un piccolo ma lento bacio sulle labbra tremolanti. Mi lascio andare e lo stringo per la vita. Ho veramente bisogno di un appoggio, di qualcuno che mi dica che andrà bene, di qualcuno che non mi giudichi ma riesca ad ascoltarmi e basta, a sentirmi senza spiegare niente; E lui è perfetto.

"Andiamo?" Chiede dopo avermi guardata. Annuisco e faccio un profondo respiro.

Stringo la sua mano e mi avvio attraversando tutto il corridoio. Ho le gambe come gelatina e se non fosse per il fatto che sono aggrappata come un'appiccicosa sanguisuga a Dylan, sarei molto probabilmente già a terra.

Il bar è proprio di fronte la scuola ed è sempre pieno zeppo di gente dopo le lezioni. Questo almeno aiuta un po' a calmarmi.

Entriamo dentro e cerco con la testa due persone dai capelli biondi e mi ci vuole poco per capire che sono seduti in un tavolo dalla parte opposta. Tiro per la manica Dylan che a sua volta mi da un'occhiata. Lo guardo terrorizzata e gli indico con un cenno della testa mio padre e Ashley.

Si avvicina al mio viso e mi da un piccolo bacio sulla guancia incoraggiandomi con lo sguardo. Sorrido e lentamente ci avviciniamo al loro tavolo. I battiti aumentano superando il rumore dei miei passi e cerco di respirare profondamente cercando di non farmi prendere dal panico. Ashley si volta improvvisamente verso di noi e la stessa cosa fa mio padre facendomi deglutire.

"Allyson" dice alzandosi.

Odio questo nome... mi chiamava così quando ero piccola, prima della morte di mamma.

Quando cerca di avvicinarsi istintivamente faccio un passo indietro chiarendo di voler mantenere le distanze.

"Vuoi sederti?" Mi invita con lo sguardo. Uno sguardo che non ricordavo avesse quando abitavo in casa sua.

Senza aggiungere una parola mi siedo nella parte opposta davanti al suo posto. Dylan prende posto accanto a me cercando la mia mano che io stringo subito.

Lo osservo, è vestito bene, in giacca e cravatta e i capelli biondi tirati all'indietro. Mille domande balenano la mia mente, ma allo stesso tempo sono come un blocco di ghiaccio.

"Molto probabilmente ti starai chiedendo del perché sono qui." Inizia a parlare mio padre osservandomi attentamente.

"Non starò qui, puoi stare tranquilla." Mi informa accennando un sorriso strano.
"Ti piace Ashley?" Chiede improvvisamente accarezzandole i capelli e lei stranamente non si ritrae.

Le lancio un'occhiata e lei abbassa la testa.
"Che razza di domanda è?" Chiedo scocciata.

"Calmati..." sussurra Dylan facendo pressione con la mano.

"No, non riesco a stare calma" sbotto ad alta voce ormai già troppo pentita di aver accettato di essere qui.

Si stanno tutti comportando come se la situazione fosse fra le più normali. Che diamine significa tutto questo?

"Tu.." indico Ashley. "Mi vuoi spiegare?" Chiedo e lei sorride normalmente a papà.

Perché sta sorridendo?

"Papà si è risposato. Abbiamo deciso di passare una settimana di vacanze insieme, ci chiedevamo se volessi venire anche tu. Sua moglie ha un figlio della nostra età, e prossima settimana lo conoscerò." Dice con naturalezza.

Spalanco gli occhi per le troppe informazioni. Sono già sconcertata dal fatto che si è risposato. E Ashley.... che cosa mi sono persa in questi giorni di totale assenza, non ci sto capendo veramente niente.

Mi alzo dal tavolo e lo stesso fa Dylan. "Lo sai? Tutto questo non è normale. Cos'è improvvisamente questo cambio radicale? Ashley che diavolo ti prende, si può sapere?" Indico papà ancora con gli occhi spalancati- "Vuoi andare in vacanza con quest'uomo che fino a poco tempo fa non sapevi nemmeno della sua dannata esistenza, lo chiami come se nulla fosse, mi buttate le notizia che si è risposato così dal niente e ne parlate come se tutto questo fosse la cosa più naturale del mondo?" Chiedo indignata.

"È nostro padre, non dovresti parlare così." Che cosa?

Sbatto più volte le ciglia sperando di aver udito male. Ma che diavolo le prende?

"Tu non sei normale. A che gioco state giocando? I tuoi sanno di questa situazione?" Non ci credo, non voglio veramente crederci. Tutto questo è pazzesco.

"Si, lo sanno. Voglio solo recuperare il tempo perso."

"Recuperare il tempo perso? Ti prego, dimmi che tutto questo si tratta di uno scherzo. Ti hanno venduta." Urlo ormai attirando l'attenzione di tutto il bar, ma non me ne può importare di meno. -"Ti hanno venduta a un'altra famiglia, si può sapere che problemi hai?" Mi passo una mano nei capelli.

"Io di sicuro problemi non ne ho, sei tu che te li fai." Afferma normalmente.

Scuoto la testa e guardo un attimo mio padre che mi fa un ghigno di vittoria. Lo sapevo. Lo sta facendo di nuovo, sta giocando sporco, e questa volta ha di nuovo il coltello dalla parte del manico.

"Portami via da qui." Chiedo con il terrore attraversarmi la pelle.

Dylan mi prende la mano senza farselo ridire due volte e mi catapulto cercando aria nuova.
Corro fuori staccandomi e mi metto le mani fra i capelli. Dylan ha un espressione sconvolta esattamente come la mia e so che sta cercando in tutti i modi di dissimulare.

"Che diavolo è successo? Non capisco." Sto per mettermi a piangere dalla disperazione.

È così tanto manipolatore da farle cambiare idea sul suo conto. Chiunque venisse a scoprire che i propri genitori biologici ti hanno venduto per soldi ad un'altra famiglia reagirebbe tutt'altro modo da come si è comportata lei.

"Questa volta non so che dirti." Ammette avvicinandosi a me.

"La sta manipolando Dylan, l'hai vista? Sembrava completamente dalla sua parte."

"Vieni qui." Chiude gli occhi per un secondo e apre le braccia per accogliermi.

"No." Mi mordo il labbro nervosamente, battendo il piede guardando da una parte all'altra, sperando miracolosamente di essere in un incubo e basta.

Sospira e si avvicina avvolgendo le sue braccia attorno al mio corpo.
"Dimmi che tutto questo non è vero." Dico nascondendo il mio viso sul suo petto.

"Shh.." Mi accarezza la schiena "stai tranquilla. Andiamo a casa, ora e poi ne riparliamo." Sussurra dandomi un bacio sulla tempia.

Chiudo gli occhi e mi stringo più a lui annusando la sua colonia per riuscire a tranquillizzarmi. Ora, sono terrorizzata come in nessun altra occasione. Cosa cavolo è successo in questi giorni di totale assenza? Cosa?

Riapro gli occhi, vedendo l'immagine offuscata di una persona molto familiare. Cerco di focalizzare bene la figura e capisco che si tratta della ragazza che Ashley ha mandato a chiamarmi. È nel muro accanto alla scuola che mi osserva molto attentamente. Alzo lo sguardo verso Dylan. "Dylan" lo chiamo.

"Mmh" mi rivolge lo sguardo.

"La ragazza di prima Theresa, ci sta guardando." La indico con un cenno del capo girandomi a guardarla, ma non c'è più.

"Dove?" Chiede guardando da una parte all'altra.

Mi stacco girando la mia testa per cercarla ma è completamente sparita dal niente.
"Era la" dico confusa indicando dove l'avevo vista.

Dylan mi guarda con compassione "Dai, andiamo" dice prendendomi la mano.

"Ally" sento chiamare il mio nome da una voce maschile.

Mi giro e trovo Hardin corrermi incontro.

////////
Okay, ragazzi/e.
Mi scuso moltissimo con tutti voi per la mia improvvisa assenza e per non aver avvisato nessuno. Sono stati due mesi troppo impegnativi e questo lo sarà ancora di più.
Ho ricevuto molti messaggi dove molte di voi hanno detto di essere molto deluse dal mio comportamento, ma solo adesso li ho letti tutti. Ecco, questa è l'ultima cosa che vorrei. Mi dispiace se sono stata assente e sopratutto per non aver risposto ne dato spiegazioni a nessuno in questi due mesi. Non è soltanto la scuola (sono al 5 anno quindi dovrei impegnarmi di più), ma sono anche alcuni impegni che mi sono presa fuori dalla scuola. Anche quando ho tempi libero, mi capita di avere dei blocchi e scrivere diventa l'ultima cosa vorrei fare in quel momento. Non so se capita anche voi, ma a volte sono così chiusa nella mia mente che non riesco ad avere quella concentrazione e naturalezza adatta per iniziare a scrivere. Se fosse per me aggiornerei sempre, tutti i giorni, ma per il tempo o la poca fantasia non riesco a mettere in fila due parole. D'ora in poi cercherò di fare del mio meglio sperando di non deludere nessuno di voi. In questi due mesi ho anche lavorato sull'altra storia, perché spero di portare una bella notizia per me è per voi, ma per adesso chiedo solo un po' di comprensione da parte vostra. So che scoccia quando inizi a leggere una storia che ti incuriosisce e ti prende e lo "scrittore" si ferma improvvisamente facendo passare molto tempo; è capitato anche a me in quanto appassionata lettrice come voi. Non so.. mi dispiace per tutto, e spero comunque possiate apprezzare tutto lo sforzo che ci sto mettendo per accontentare tutti.

Vi voglio bene.

Yous ××

Pagina instagram: official_youreworthit
Profilo personale: yousrarabah

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro