Capitolo 35
Castle on the hill
Ed Sheeran
Continuo a guardarlo totalmente delusa e indignata.
Non ci credo. Il mio migliore amico non perde le staffe mai, non mette le mani addosso a nessuno e non risponde con la violenza alle persone che amo; non l'ha mai fatto.
Guarda in basso, non trovando il coraggio di ribattere e nemmeno la forza di guardarlo. Come diavolo gli è venuto in mente?
"Non ti voglio più vedere." Sputo, completamente fuori di me.
Mi ha ferita profondamente e con questo ho chiuso con le amicizie. Ho veramente scritto in fronte "traditemi", altrimenti non si spiega il perché con i legami sociali faccio totalmente schifo. A Seattle, lui era l'unico amico che avessi mai avuto perché di amiche femmine potevi contare solo per farti sistemare i capelli. Sono sempre stata indirizzata verso le amicizie maschili perché mi appagavano di più e non dovevo fingere di essere qualcun altro per paura di essere giudicata. Ho sempre creduto nell'amicizia tra maschio e femmina e vedere adesso che molto più che probabilmente è innamorato di me, il mio corpo diventa colmo di rabbia e delusione nei suoi confronti.
So che i sentimenti non si possono controllare ma se me lo avesse detto prima o per lo meno lo avesse semplicemente detto, dato che ancora non lo ha ammesso, tutto questo non sarebbe successo.
"Ally..."
"Ally un cazzo. Neanche la sapevo questa storia, ma grazie mille per avermi informata perché ora so con chi mi conviene rapportarmi o meno."
I suoi occhi si tramutano in rabbia, più volte esita nel voler ribattere, ma tutto quello che fa al momento è rivolgermi un'occhiata gelida prima di incamminarsi nella parte opposta.
Chiudo gli occhi con le vene a pulsarmi sul collo, le tempie e i polsi. Sono arrabbiata, delusa ed emotivamente provata. Arrabbiata con lui, con Dylan che non ha voluto dirmi niente e con me stessa perché ero troppo entusiasmata dal fatto di avere qualcuno su cui poter contare e invece mi stanno tradendo tutti dal primo all'ultimo.
"Hey." Sento la voce della persona che mi ha ignorata ieri sera e stamani. "Tutto bene?" Chiede, in tono preoccupato.
Alzo lo sguardo verso di lui incontrando le sue iridi azzurre a fissarmi profondamente, come a voler decifrarmi.
"No, va tutto male." Grido irritata.
Aggotta la fronte e fa un passo indietro preso alla sprovvista. "Calmati..." Esordisce facendomi ancora di più arrabbiare.
"Calmati?" Domando ironicamente. "Dimmi un po', perché non me lo hai detto? "
"Detto cosa?"
Alzo gli occhi al cielo. "Di Kyle."
Sospira, capendo subito tutto. Quanto tempo pensava di continuare a nascondermelo?
"Per questo." Mi indica con la mano. "Perché sapevo che saresti andata fuori di testa."
Mi sta prendendo per il culo? "Ovvio che mi incazzo, scusami. E' il mio migliore amico, chiunque sarebbe incazzato al mio posto."
"Beh, almeno ora hai smesso di fare la stupida e sai che quell'idiota è tutt'altro che tuo amico."
Resto impalata, doppiamente incazzata per il tono e le parole che sta usando. "Stupida lo dici a qualcun altro, punto primo." Inizio e so già che terminerò isterica. "Due: sapevi quanto è importante per me nonostante non te ne freghi un cazzo, quindi evita proprio."
Resta a guardarmi giusto il tempo di tre secondi per poi prendere e superarmi senza aggiungere mezza parola.
Fantastico, davvero!
"Dove vai?" Mi rendo conto di essere diventata una psicopatica ma mi fa troppo arrabbiare. Non sto nemmeno a chiedergli il motivo per cui non ha risposto alle chiamate, perché furiosa come sono, peggiorerò senza dubbio la situazione.
"Quando ti calmi, poi puoi rivolgermi la parola." Mi dice, lasciandomi completamente da sola nel corridoio a bollire di rabbia.
Sospiro, prendo il maledetto libro di inglese e mi fiondo alla lezione che sono sicura di non seguire. Questa notizia mi ha scombussolato completamente l'umore e con Dylan che si comporta così con me, le cose di certo non migliorano.
Faccio fatica a seguire la professoressa che parla animatamente di James Joyce con una foga e un amore solo se sei davvero appassionato di letteratura. I miei compagni appuntano da un pezzo le perle che ha creato questo gran uomo mentre io mi sono già fermata alla sua biografia.
Devo smetterla di distrarmi per il minimo problema che mi si presenta davanti. Sono già con un piede fuori da questa scuola.
Le lezioni finiscono ma la mia rabbia deve ancora sbollirsi. Per non far scappare Dylan corro immediatamente verso la sua auto e lo aspetto lì, a braccia incrociate. Cammina sorridendo con il suo amico del cavolo, Jason e si ferma ad un metro da me, proprio quando mi nota.
"Io vado." Annuncia Jason, ma lo fermo dal braccio.
"Aspetta..." Lo richiamo. Probabilmente lui è l'unico che mi può aiutare. Mi guarda in modo strano non aspettandosi minimamente il gesto.
"Mi puoi dare il numero di Ashley?" Gli chiedo, con una nota di disperazione.
"Ally..." Mi richiama in modo burbero Dylan.
L'espressione di Jason cambia completamente ma fa cenno di no con la testa verso Dylan. "Non so se può aiutarti, ma non risponde."
Vorrei dirgli che si sono lasciati ed è comprensibile che lei non gli risponda, ma poi aggiunge: "Penso abbia cambiato numero, mi da completamente la segreteria telefonica."
Aggrotto la fronte. Suo padre mi aveva detto che si sono sentiti solo un giorno prima...
Può darsi che almeno a loro abbia detto il numero nuovo. Non so...
Sono ancora più confusa di prima e non so da che parte farmi per provare a mettermi a contatto con Ashley. Se non ho il suo numero e suo padre non vuole dirmi almeno da quale parte del mondo stanno, a chi mi devo riferire?
La polizia, mi suggerisce la coscienza.
Resto a pensarci per un lungo minuto, non curante di avere due paia di occhi fissi sulla mia figura. Non credo sia una buona idea, non mi aiuteranno se proprio i suoi genitori sono tanto calmi riguardante questa storia.
E' tutto troppo tranquillo e io sono praticamente l'unica fuori di testa per questa storia. So chi è mio padre, so cosa è in grado di fare, quindi è anche pienamente giustificabile la mia preoccupazione.
"Okay..." Forzo un sorriso.
Lui accenna a voler dire qualcosa poi però saluta il suo amico con una pacca sulla spalla e alza leggermente il mento per congedare pure me.
"Ti stai leggermente fissando con questa assurdità." Commenta Dylan.
Lo fulmino con lo sguardo. "Vuoi battere il record e farmi incazzare ancora di più?"
Alza gli occhi al cielo. "Non ho voglia di discutere." Mi avvisa.
"Ah e perché io sì?" Chiedo ancora più acida del solito. Ho bisogno di una tisana.
"Sì, perché pur avendoti spiegato i motivi mi stai ancora urlando addosso."
Odio quando ha ragione.
"Mi fai incazzare."
Non risponde, mi indica solo qualcosa alle mie spalle. "Il pulmino è venuto a prenderti." Usa quel tono che io odio da morire.
Il mio livello di arrabbiatura non era solo grazie al mio carattere di merda ma appena sono andata in bagno, a farmi visita c'era l'abituale appuntamento mensile che, per tutte noi donne, è più puntuale della morte.
"Non ho voglia di mangiare." Dico alle ragazze.
"Ah certo, la novellina deve tenersi in forma per rimanere al centro dell'attenzione." Commenta sarcastica Jenna.
"Hai rotto le palle."
Ci manca solo lei a contribuire con questa giornata di merda.
"Come hai detto?" Chiede girandosi e avvicinandosi a me.
"Quello che hai sentito. Sto sopportando le tue cazzate da un bel po' e giuro che mi sto trattenendo dal non mancarti di rispetto." Le dico.
Ormai è a quasi un palmo dal mio naso e le ragazze intervengono cercando allontanarla, tuttavia non mi faccio intimorire; non può trattare le persone così semplicemente perché le va.
"Ah sì? E sentiamo cos'hai da dire."
Sta giocando con la mia pazienza e io posso davvero essere cattiva, soprattutto nello stato in cui mi ritrovo.
"Jenna smettila." La sposta Lola, allontanandola di mezzo metro.
"Lasciala stare." Scuote la testa Bella con un'espressione rassegnata.
"Certo, lascia stare la povera cicciona, quali speranze può avere?" Grida, staccandosi dalla presa di Lola, per poi uscire e sbattere la porta dietro di sé.
Non so a quanto posso resistere con lei, ma proprio oggi mi deve stare alla larga.
Sbuffo e apro la porta anch'io per andarmene. Scendo giù al bar ma ne sto già per andare quando vedo che non c'è nessuno a parte Lucky dietro il bancone con il cellulare in mano.
"Ally!" Mi richiama sentendo i suoi passi farsi sempre più vicini.
Benissimo. "Ciao." Fingo con un tono talmente stupido che nemmeno per me è credibile. "E' chiuso il bar?" Chiedo.
Non riesco a guardarlo in faccia dopo la figura di merda di ieri. "No, noi restiamo aperti fino all'ora di cena." Mi sorride. "Hai bisogno di qualcosa?" Mi chiede.
"Un tè è possibile?"
Non ho i crampi mestruali, ma ho sempre la stessa sensazione di schifo e di pesantezza addosso. Non so come farò ad affrontare il resto della giornata...
"Certo." Mi risponde con troppo entusiasmo e si fionda nuovamente dietro il bancone.
"Non vai a pranzo?" Mi chiede una volta che mi sono messa a sedere, nel tavolo vicino.
"Non ho molta fame." Ammetto.
Dopo cinque minuti passati a guardare le notifiche sul cellulare e il silenzio tombale da parte mia, Lucky mi mette davanti la tazza di tè fumante e si siede tranquillamente al lato opposto.
Tira un sorriso e prendo la tazza per sorseggiare piano il tè. Il suo sguardo mi punge addosso e io non posso fare altro che diventare nervosa nonostante cerchi di stare tranquilla e di non incrociare troppo i suoi occhi azzurri.
"Allora..." Inizia, appoggiando i suoi gomiti sul tavolo guardandomi in modo ancora intenso.
"Vuoi dirmi come mai ieri mi stavi spiando?"
L'ansia mi fa quasi risputare il tè che sto bevendo. Sapevo che Lucky avrebbe pensato male e che non si fosse bevuto per niente la mia ridicola storia sul portafogli.
Beh, d'altronde solo un stupido potrebbe crederci.
"mh?" Chiedo con fare da finta tonta. "Di che parli?"
Alza un sopracciglio e si avvicina un po' di più. "Non ti conosco, ma riesco a dire quando una persona mente oppure no." Sposta la testa di lato aspettando una mia confessione.
Sto ormai per svuotare il sacco quando una figura dalla corporatura gigante si avvicina a passi tutt'altro che delicati.
"Che cazzo ci fai qui?" Urla Jenna con gli occhi più infuocati di sempre.
Non c'è storia.
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Gli esami sono finiti yeeeeeh 📚
(per ora) lol
Ricordo che per seguire informazioni, ora di aggiornamento e post delle vostre bellissime edit seguite le pagine.
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Alla prossima ❤
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