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capitolo 3

She looks so perfect

Five seconds of summer

Tornare a scuola è uno strazio. Quando finalmente credi di essere riposata e tornare a scuola con la carica giusta, ti sbagli di grosso. Ti senti peggio di prima e tornare alla stessa routine non fa altro che demoralizzarti ancora di più.
Per lo meno, in classe, non sono l'unica ad essere mezza addormentata con un prof che spiega animatamente come se non aspettasse altro in queste vacanze. Seriamente.. come fanno ad avere tutta questa energia?

Quando ripenso al resto delle vacanze da capodanno mi viene l'ansia. Non so perché, ma Ashley non mi ha più richiamata da quel giorno. Sono voluta andare molteplici volte a casa sua per chiederle spiegazioni ma Dylan mi ha detto di lasciar perdere. Quando vorrà mi chiamerà...
Come faccio a rimanere con quest'ansia per tutto il tempo, prima di vedere loro due?
È ancora qui a Los Angeles? Dove vive?
Ho tante domande in testa e nessuna risposta al momento. Ora come ora non riesco nemmeno più a ragionare e non aspetto altro che questo pomeriggio per andare da Melanie. Ho bisogno di sfogarmi e avere le idee più chiare in testa.

"Signorina Rose sta forse pensando a come risolvere questa derivata?" Il professore di matematica mi fa sobbalzare sul posto cogliendomi in flagrante. Era così palese che fossi disattenta?

"Ehm? Si-no" che diavolo sto dicendo?

Lui mi sorride strafottente "venga alla lavagna alla risolverla" sorride vendicativo pur sapendo che non ci metto le mani nella matematica.

Alzo gli occhi al cielo e faccio stridere la sedia dimostrando il mio punto. Lo sa che non mi riesce la matematica e so per certa che sa pure del fatto che non so nemmeno l'argomento di cui stiamo trattando. Perché mi ha fatta alzare? Per umiliarmi, ovvio.

Titubante mi avvicino alla lavagna prevedendo scena muta.
"Prima mi dica che cos'è una derivata." Prende la sua stupida agendina e scarabocchia qualcosa.

"Non lo so" dico subito. Tanto è inutile sperare in un santo a suggerirmi la risposta perché non esiste, e tanto meno lo faranno i miei bellissimi compagni di corso.

"È dallo scorso mese che stiamo affrontando questo argomento. Mi spiega Cos'ha fatto durante le vacanze? Ha intenzione di ripetere l'anno?" Chiede e io sospiro.

"Io fossi in lei risparmierei i sospiri e mi metterei a lavoro. Per oggi è una F, vada apposto. " Risponde con sufficienza.

Cosa?

"Sta scherzando? Non ho fatto un test perché lei mi dia una valutazione"
Come diavolo farò a recuperare una F? Come?

"Abbassi il tono signorina. Io posso intertogarla quando e come voglio." Ribatte.

Con la rabbia che annebbia la vista, prendo il mio zaino ed esco sbattendo la porta. Chi si crede di essere? È chiaro che l'ha fatto perchè mi odia. Ho l'insufficienza netta in matematica e lui continua a darmi F a questo punto dell'anno.
Sto combattendo se tornare a casa oppure no, ma la mia giornata si completa quando il sorrisetto ammaliante di Denise mi deride sistemandosi davanti a me.

"Ciao" scuote i capelli.

"Togliti" cerco di sorpassarla ma lei si sposta per bloccarmi il passaggio.

"Che vuoi?" Sto praticamente urlando per la somma di stress che ho accumulato in pochi minuti.

"Whoo calmati" sta fottutamente ghignando per farmi perdere la pazienza che non ho.

"Mi stai prendendo per il culo? No, dico davvero. Sto cercando di non guardare la tua stupida faccia proprio per non prenderti per il capelli e sbatterti contro il pavimento ma tu stai giocando con ogni mio briciolo di pazienza. Quindi dimmi cosa vuoi e sparisci dalla mia vista."

Sto già fumando di rabbia per quello stronzo di matematica se ci mette pure lei credo di esplodere da un momento all'altro.

"Volevo soltanto dirti che stamattina ho visto Dylan per dargli i suoi soldi mensili. Non ti dispiace se l'ho invitato alla mia festa di compleanno vero? Perché tanto lui ha già accettato" Alza un sopracciglio e aspetta una mia reazione.

La mia pelle si accalda e io conosco bene il suo giochetto.
"Hai finito?" Chiedo.

"Di fare cosa?"

"Di giocare. Smettila di venirmi a dire queste cose con l'ovvia intenzione di scaturire la mia rabbia. Dylan sta con me, mettiti l'anima in pace" Posso vedere la sua espressione cambiare.

"Questo è da vedere. Insomma, guardati" mi indica sventolando la sua mano "non ci vorrà molto tempo prima che si stanchi di te. Sei un po' uno di quei vestiti che non vedi l'ora di comprare ma già dopo uno o due volte che lo indossi ti stanchi e lo lasci accantonato nell'armadio. I ragazzi come lui provano l'ebrezza di stare con  qualcuno di diverso ma tu sei monotona, piangi in continuazione e non fai altro che creare problemi. Pensi che non si stancherà di tutto questo? Non perderci tempo... lascialo andare per qualcosa di migliore. Qualcuno di migliore"

Le sue parole si ripetono nella mia mente creandomi un grosso groppo in gola.
Sei monotona ... si stancherà di te.
Cerco di non farmi entrare le sue parole nella mia mente ma è troppo difficile quando hai la sensazione che tutto ciò sia vero. Mi lascerà? Per stare con lei? Ha davvero accettato di andare al suo compleanno pur sapendo che la odio?

"Qualcuno di migliore?" Ripeto "fammi indovinare, qualcuno come te?" Sto ancora cercando di riprendermi da ciò che ha appena detto.

Lei mi guarda con sufficienza "se tu lo lasciassi respirare, scommetti che correrebbe a gambe levate da me?"

Sta solo cercando di istigarmi.. ripeto nella mia mente ma la verità è più forte di qualsiasi altra immaginazione.

"Sei una ragazza problematica Ally? Perché trascinare qualcun'altro nei tuoi problemi?" Ho lo sguardo perso nel vuoto che non mi rendo conto del fatto che mi sta accarezzando i capelli.

"Non lo meriti. Fattene una ragione" il suo sorriso dolce mischiato alla durezza delle sue parole mi confondono.

Il peso dentro di me si è moltiplicato per mille e da codarda come sono, invece di risponderle mi allontano senza guardarmi indietro. Le sue parole inondano la mia mente senza riuscire a scacciarle  via.
Non ho la forza per riuscire a continuare le lezioni, così prendo un taxi e mi faccio portare a casa.

Non lo meriti.. io l'ho sempre pensato ma sentirlo dire come conferma fa ancora più male.
I suoi vestiti sono posizionati accanto ai miei e il suo profumo mi ricorda quanto volte è stato accanto a me. Ho mai pensato a lui? Alla sua famiglia?
Lui ha sempre avuto problemi con loro ma sono stata troppo egoista per focalizzarmi su ciò che succede nella mia di vita.

La porta si apre e io richiudo tutto come se stessi facendo qualcosa di male.

"Ally?" La sua voce mi richiama.

Mi guardo allo specchio. Sei un po' uno di quei vestiti che non vedi l'ora di comprare ma già dopo uno o due volte che lo indossi ti stanchi e lo lasci accantonato nell'armadio.

Prendo l'elastico e mi lego i capelli in una crocchia disordinata.
Titubante, trascino i miei piedi al piano inferiore notando Dylan in piedi a cercarmi con lo sguardo.

"Perché sei tornata da sola?" viene verso di me con lo sguardo confuso.

"Sono uscita prima" non so con quale forza sono riuscita a ritrovare la voce.

"E come mai?"

Sospiro "il professore di matematica mi ha interrogata e mi ha messo una F perché non sapevo niente" dico ma poi mi mordo la lingua.

Alza gli occhi al cielo.
"Sei messa malissimo con la matematica. Dopo pranzo posso darti una mano" si offre.
Si stancherà si te...

"Oh non preoccuparti non è chissà cosa. Mi basta ripassare e tornerò volontaria." Dico con un sorriso più finto di quello di Denise.

"Sicura?" Chiede studiandomi con lo sguardo.

Annuisco abbassando lo sguardo.
Lui si avvicina e mi prende per la vita "mi sei mancata oggi" dice e mi bacia la fronte.
Lo stringo a me sentendomi più lontana che mai. Lontana spitualmente dalla sua persona.

"Andrai al compleanno di Denise?" Chiedo e lui si stacca per guardarmi negli occhi.
"Le ho detto di sì solo per non starla più a sentire, ma se vuoi non ci andrò." Si giustifica troppo velocemente.

Si stancherà di te...  chiudo gli occhi, dannazione.

"No, puoi andarci.." Perché l'ho detto?

Lui mi osserva stranito "Sei un po' strana oggi, stai bene?"

Forzo un sorriso "No, dico davvero, puoi andare" il mio cuore è più pesante di una pietra.

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Le insicurezze ci perturbato ogni stato emotivo. Date valore a voi stessi, e non ammaliatevi da persone che sembrano apparentemente perfette (:

Come affronterà questa cosa Ally? Stava quasi andando tutto per il verso giusto.

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PROFILO PERSONALE: yousrarabah ❤

Sto aggiornando anche l'altra nuova storia. Abbastanza diversa da questa, visto che è raccontata dal punto di vista dell'antagonista/protagonista. Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate. Si chiama Ambition e la potete trovare nel mio profilo (:

See you soon ❤

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