Capitolo 21
Heaven is a place on earth with you
LANA DEL REY
Dylan è di fronte a me con lo sguardo corrucciato e le braccia conserte. Il suo ciuffo copre quasi i suoi occhi e i suoi respiri profondi fanno leggermente volare all'insù i suoi capelli.
Niente al mondo avrei voluto a parte questo: trovarlo di fronte a me e nella mia mente contorta anche consolarmi e dirmi che andrà tutto bene tra noi due, che avremo un'altra chance e che ci scorderemo di tutto quello che è successo.
"Perché non sei venuta a lezione?" Chiede invece.
Torno a nascondere il mio viso appoggiando la testa sulle ginocchia. "Non sono affari tuoi." Rispondo sgarbatamente.
Lo sento sospirare e poi avvicinarsi alla mia figura.
Alzo di poco la testa per sbirciare e lo trovo inginocchiato di fronte a me, a poca distanza dal mio corpo. "Perché sei qui?" Chiede mettendo la testa di lato.
Come speravo di non fare, inizio a singhiozzare e piangere senza sosta. E' difficile controllarmi quando si parla di mio padre soprattutto quando devo confrontarmi con una persona che non ne sa niente. Lui è l'unico che sa quasi tutto di me ed probabilmente anche l'unica persona che potrebbe capirmi senza giudicarmi; perché questo è quello che ha fatto dal primo momento che mi ha conosciuta.
Sento le sue mani appoggiarsi sulle mie braccia e scivolare lentamente sulle mie mani. Me le prende e cerca di togliermele dal mio viso.
Alzo lo sguardo verso il suo e la freddezza con cui ho avuto a che fare quest'ultima settimana svanisce e lascia spazio alla sincerità e all'amore che vedevo sempre in lui. Non può ingannarmi con quegli occhi; mi dicono tutto, non mentono e paradossalmente mi trasmettono il contrario di quello che so che lui non vorrebbe.
Di una cosa sono fermamente certa: io in lui ho lasciato qualcosa da ricordare, che sia amore o qualsiasi sentimento molto vicino ad esso, io sono qualcuno di importante per lui; per quanto stento ancora a credere ad una cosa del genere.
La testa mi dice di rimanere con i piedi per terra mentre il cuore e l'istinto mi spingono ad aprirli le mie porte piene di vulnerabilità. Con lui essere se stessi è un'impresa e mi trovo sempre in bilico tra il voler ragionare e il semplicemente non ragionare.
Le lacrime continuano a fluire sulle mie guance e l'istinto mi sprona a buttarmi sulle sue braccia e piangere. Lo stringo forte a me chiudendo gli occhi e assaporando il suo profumo.
Resta interdetto, con le braccia ancora tese mentre io continuo a stringermi al suo corpo. Tocca la mia schiena con una mano facendomi percepire quanto non voglia farlo.
"Abbracciami." Sussurro piano, ma continua rimanere nella sua stessa posizione.
Mi sento così distante a lui nonostante l'estrema vicinanza dei nostri corpi e mi fa male, mi fa male tantissimo. Quando anch'io mi decido a volermi staccare da lui, sento entrambi le sue mani bloccarmi e attaccarmi completamente al suo corpo.
Migliaia, forse milioni o anche miliardi di sentimenti inspiegabili giocano attorno al mio corpo in tutti i punti e continuamente. Mi sento rilassata ma anche elettrizzata perché questo era tutto ciò di cui avevo bisogno. Non importa cosa ci sarà dopo o cosa c'è stato prima, io voglio solo questo e ho bisogno di questo.
Il tempo sembra non bastare mai e non esistere nemmeno, forse ho sentito qualche campanella suonare ma rimanere abbracciati in questo modo sembra valerne ogni singolo secondo. La mia mente è una carta bianca e il mio corpo è l'unico in funzione, l'unico in movimento, l'unico in grado di essere vivo grazie alla presenza del suo.
Quando le mie lacrime si seccano sulle guance e il cuore riprende a battere un po' più regolare, mi stacco dall'abbraccio tornando al mio angolo.
Lui mi guarda per qualche secondo e poi si avvicina mettendosi a sedere accanto a me.
"Perderai tutte le ore di lezione." Lo avviso tirando su col naso.
"Non mi importa. Voglio sapere perché sei qui e cosa ti succede." Dichiara facendomi girare verso di lui.
Ha la fronte di nuovo corrucciata concentrato a guardarmi e non riuscendo a sostenere quello sguardo torno di nuovo a guardare la porta di fronte.
Il silenzio piomba e nessuno accenna a voler dire qualcosa, finché non mi ritrovo a chiedere una domanda alla quale non sono mai riuscita a dare risposta.
"Perché sono così?" Il mio sguardo si perde nel vuoto.
Non dice niente, le parole rimbombano nella mia testa e restano lì, senza una risposta come sempre.
"Non posso risponderti a questo, ma posso dirti una cosa certa che non vale solo per te: forse non sai davvero nemmeno come sei, e stai ancora cercando te stessa. E' questo più o meno il nostro obiettivo nella vita, sapere chi siamo realmente. Non lo so nemmeno io."
Mi giro verso di lui e scuoto la testa. "Io non credo." Prendo un respiro. "Non lo credo perché provando a guardare avanti io non riesco a vedere nient'altro se non questo: quella che sono ora." Rispondo, riflettendo la realtà dei fatti.
"Mi dispiace se te lo dico, ma sei tu che vuoi essere così, a volte bisogna fare dei cambi per migliorarsi e per stare bene." Dice.
"Tu l'hai fatto?" Suono abbastanza rude anche se non volevo. Ho dei grandi difetti, lo so bene. Ma odio i consigli fatti a sproposito, bisogna essere i primi a darne atto prima di parlare alle altre persone.
"Sì, l'ho fatto. Ho finalmente chiuso ogni rapporto con mio padre, Jason mi ha trovato un lavoro come assistente di un avvocato che conosce bene e appena prenderò la mia prima paga, cambierò casa. Non accetterò nessun centesimo perché è obbligato a mantenermi." Dichiara facendomi rimanere a bocca aperta.
Credevo avesse iniziato a risolvere i conflitti che aveva con lui e la sua famiglia, me lo ha detto proprio lui.
"So che pensavi ci stessimo riavvicinando ma non è stato così. Be' io ero anche disposto, ma mi ha letteralmente proibito di tornare a casa sua e farmi rivedere." Risponde.
"E' andata così e non importa, continuerò a seguire la mia strada, d'altronde non ho mai avuto bisogno di lui. Finirò il liceo e andrò alla facoltà di giurisprudenza come ho sempre voluto."
Non so cosa dire, non me lo aspettavo ad essere sincera.
Ammiro molto come ha deciso di prendere in mano la sua vita nonostante suo padre abbia deciso di tagliarlo fuori. So che non è contento della situazione, posso leggerglielo negli occhi, ma il suo coraggio è qualcosa che io non avrò mai.
"Questo è per dirti che possiamo contare solo su noi stessi. Non puoi aggrapparti a nessuno, nemmeno alla persona della quale ti fidi ciecamente perché non puoi sapere cosa ti aspetta dopo. Se non decidi tu di voler cambiare, non saranno gli altri a farlo per te, Ally."
Rimango ad ascoltare le sue parole e all'improvviso sento una piccola speranza dentro di me. Ha ragione: se resto a piangermi addosso e non cerco di cambiare, chi potrà farlo per me? In questo modo sto solo combattendo contro me stessa e prima o poi finirò per perdere.
"Perché mi stai aiutando, dopo tutto?" Pretendo di sapere.
Sospira e si guarda davanti.
"Perché nonostante tutto i miei sentimenti nei tuoi confronti non sono cambiati per niente. " Dichiara e il mio cuore inizia a pulsare forte.
"Non lo negherò mai questo, per quanto possano andare male le cose tra di noi, non negherò di amarti." Continua.
Sono combattuta e allo stesso tempo felice. Non ho mai smesso di credere ai suoi sentimenti verso di me, mi bastava percepirlo nel suo sguardo, ma sentirglielo anche dire forse è tutt'altro. Mi da la forza di migliorare e di seguire i suoi consigli.
"Allora perché deve essere così difficile?" Domando.
Si muove a disagio e poi si alza mettendo apposto il suo ciuffo. "Dedica del tempo a te stessa prima e vedrai che le cose saranno diverse." Dice, prima di incamminarsi alla porta. La apre piano, si gira a guardarmi per qualche secondo e poi esce.
So già cosa fare, adesso.
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Per la mia grande assenza ho deciso di pubblicare un nuovo capitolo.
Che ne pensate?
Secondo voi cosa succederà a questo punto?
VI RICORDO CHE SE VOLETE RIMANERE AGGIORNATI SULLA STORIA, SEGUITE LA PAGINA @official_youreworthit SU INSTAGRAM. IERI HO ANCHE FATTO UNA DIRETTA E HO RISPOSTO AD ALCUNE DELLE VOSTRE DOMANDE :)
Se volete seguitemi anche su @yousrarabah il mio profilo personale :)
CI VEDIAMO PRESTO!
Yous. ❤
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