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四十六 Ci saremo fino alla fine

Una settimana era già passata e purtroppo non in fretta come speravano i nostri protagonisti. Jungkook il giorno successivo aveva saltato tutte le lezioni universitarie per rimanere accanto a sua sorella e tenerle compagnia mentre i genitori erano tornati a casa per prendere tutto il necessario per la loro bambina.

Nel corso di quei sette giorni Nari aveva ricevuto molte visite inaspettate da parte dei suoi compagni di classe ma soprattutto da parte di Min Yoongi. Quando l'aveva visto entrare nella stanza e portarle un piccolo mazzo di Non ti scordar di me era rimasta allibita e piacevolmente sorpresa dalla sua visita. Purtroppo non aveva potuto avere compagnia per molto tempo ma si era accontentata. Avrebbe tanto voluto parlare di più ma era rimasta attaccata al respiratore per tutta la settimana, costantemente monitorata da infermieri e dal dottor Bang.

Non si era neanche potuta opporre nell'avere Choonyee in camera, ma in realtà non si sarebbe opposta. Le era mancata tantissimo insieme a Jimin e non voleva neanche immaginare quanto si fosse spaventata nel vederla quasi morire davanti ai suoi occhi. Non poteva e non voleva impedirle di stare accanto a lei.

Numerose volte aveva visto entrare in camera anche Yuseong e Taehyung per sostenere Jungkook e per stare un po' con lei finché potevano. Nari non aveva potuto non notare come entrambi i fratelli guardassero con la stessa luce negli occhi Jungkook. La sedicenne aveva sorriso sotto i baffi chiedendosi quando Jungkook avrebbe fatto la sua decisione.

Sorprendentemente anche Seokjin ed Hoseok erano venuti a farle visita e finalmente aveva potuto conoscere il nuovo coinquilino dei Kim di cui Jungkook ogni tanto aveva parlato. Quel ragazzo era stata una boccata d'aria fresca per lei: l'aveva contagiata subito con il suo meraviglioso sorriso e l'aveva fatta divertire in quel poco tempo passato assieme. Si era reso estremamente disponibile e gentile nonostante si conoscessero appena e Nari l'aveva adorato dal primo momento.

Poi, quando era venuta a conoscenza della relazione che aveva con Seokjin, l'aveva adorato ancor di più. Si era da subito interessata alla loro piccola storia d'amore ed era rimasta ad ascoltare le loro vicende con gli occhi sognanti desiderando segretamente una relazione come la loro un giorno.

Non si sarebbe di certo aspettata di stringere amicizia con due nuovi ragazzi proprio in ospedale.

Una cosa che aveva trovato più strana però era che in quei giorni aveva visto qualche volta una ragazza che si aggirava per quel reparto guardando di tanto in tanto nelle camere dei pazienti e muovendosi come se conoscesse alla perfezione quell'ospedale.

Si era fermata anche a guardare all'interno della camera di Nari credendo di non essere notata ma la ragazzina l'aveva vista eccome. E quando anche l'altra ragazza se n'era accorta, se n'era andata a gambe levate. A Nari non aveva dato particolarmente fastidio ma trovava strano che una ragazza si aggirasse in quel modo a ficcanasare nelle stanze degli altri.

Ad ogni modo, era finalmente arrivato il giorno di liberarsi di quel maledetto respiratore e lei non vedeva l'ora di poter tornare a parlare normalmente. Non che non avesse parlato, ma aveva avuto non poche difficoltà a parlare con quel coso, come lo aveva definito Jungkook, e aveva evitato di parlare tanto.

«Sai quando arriveranno i risultati per i test che hai fatto?» domandò Hyunjin affondando anche il naso nella vaschetta di budino che aveva preso dal distributore automatico.

Nari lo guardò leggermente disgustata ma con un sorriso divertito sulle labbra. Scosse la testa schiarendosi la voce. «No ma so che entro oggi verrà il dottore a comunicarmeli» mormorò con un piccolo sospiro.

«Possiamo essere presenti, vero? Voglio sentire cos'ha da dire» chiese Jungkook abbassando il libro di fisica che aveva sulle ginocchia. Pur di stare con la sorella si era portato i libri dietro per studiare.

«Immagino di sì, non dovrebbe esserci alcun problema» fece spallucce la più piccola spostando lo sguardo su Hyunjin. «Sembri un bambino, sei disgustoso» ridacchiò lievemente facendolo imbronciare.

«Scusami, ma non avrei mai immaginato che il budino delle macchinette fosse così buono» ammise andando a buttare il contenitore nel cestino.

«Che ti hanno dato da mangiare in questi giorni?» domandò invece Jimin dall'angolo della stanza. C'era anche Choonyee ma non si era azzardata a dire una sola parola. L'ansia per sapere i risultati delle analisi della sua migliore amica la stava mangiando viva.

«Cosa da ospedale. Pastina, riso, della carne, brodo...ma era buono alla fine. Oppure era la mia incredibile fame che mi faceva sembrare tutto buono» scherzò la sedicenne alzando gli occhi al cielo.

«Il brodo era davvero buono» ammise Jungkook beccandosi un'occhiata stranita da parte della sorella. «L'ho mangiato mentre tu dormivi» ammise sorridendo imbarazzato.

«Ladro» borbottò Nari assottigliando lo sguardo. Calò di nuovo il silenzio in quella stanza d'ospedale e Nari si morse il labbro inferiore pensando ad un modo per ravvivare la situazione. Odiava vedere tutta quella tristezza nei visi dei suoi amici a causa sua.

Le aveva fatto male soprattutto vedere le condizioni della sua famiglia: i suoi genitori avevano costantemente gli occhi rossi ogni volta che li vedeva e sua madre aveva delle profonde occhiaie. Jungkook invece in quei giorni aveva mangiato a stento e aveva passato molte notti sveglio a sorvegliarla per lasciare che i suoi genitori riposassero.

«Siamo tornati» cantilenò la voce inconfondibile di Shin entrando nella stanza insieme a suo marito, il sorriso forzato sulle labbra di entrambi.

«Ti abbiamo comprato un nuovo pigiama tesoro» sorrise Hajoon posando la grande busta accanto al letto della figlia.

«Oh grazie, ma non c'era bisogno. Potevate portarmi quelli che ho già come cambio» sorrise Nari provando un leggero fastidio nel sentire il tubicino dell'ossigeno muoversi di poco.

«Li hai da molto tempo quelli, fiorellino. Hai comunque bisogno di qualcosa di nuovo» protestò Shin sorridendole dolcemente comunque.

Nari si arrese annuendo leggermente e sorridendo quando vide il pigiama fuoriuscire di poco dalla scatola. Era rosso con dei quadretti bianchi, come piaceva a lei. Le ricordava lo stile degli anni precedenti che a lei piaceva molto.

«Dovrai tenere quel coso per molto?» chiese Jungkook con una smorfia riferendosi al tubicino dell'ossigeno.

Nari accennò una lieve risata tossendo subito dopo. «Si chiama cannula nasale, Kookie. E temo di sì» fece spallucce non sapendo molto al riguardo.

Provò a parlare di nuovo ma l'entrata improvvisa del dottor Bang la fece bloccare.

«Buona sera» salutò educatamente ricevendo svariati mormorii ed inchini in risposta. «Come stai Nari?» domandò voltandosi verso la paziente.

Lei accennò un sorriso e fece spallucce. «Debole ma sono viva quindi sto bene» ridacchiò facendo sorridere di poco il dottore.

«C'è qualcosa che non va dottor Bang?» chiese allora la madre iniziando a martoriarsi nervosamente le pellicine delle dita.

«Ecco...abbiamo avuto i risultati» mormorò puntando di nuovo lo sguardo sulla ragazzina che si gelò. «Avevamo ragione Nari» e sentendo quelle parole le spalle di Nari crollarono improvvisamente e sentì la testa girare leggermente.

Tutti si voltarono verso la ragazzina preoccupati. «Abbiamo? Che significa?» chiese Jungkook alzandosi di scatto dalla sedia. Si girò verso la sorella spalancando gli occhi quando la vide abbassare lo sguardo. «Lo sapevi? Sapevi cos'avevi e non ci hai detto niente?!» esclamò sorpreso ma anche profondamente ferito.

«Jungkook, calmati adesso per favore» mormorò il dottore, poi riprese parola con il respiro leggermente tremante. «Nari ha la fibrosi cistica, è in poche parole una malattia genetica che colpisce l'apparato respiratorio e quello digerente. È dovuto da un gene alterato che il bambino sin dalla nascita eredita dai genitori. Ciò non significa che abbiate anche voi questa malattia, signori Jeon, ma avete trasmesso il gene difettoso a vostra figlia».

Shin si portò una mano davanti alla bocca sentendo già gli occhi bruciare. «E-e cosa comporta?».

«Eccessiva produzione di muco nei bronchi ed infezioni polmonari oltre che il mal funzionamento dell'apparato digerente» mormorò Nari ancora a testa bassa cercando di trattenere le lacrime. Sapere che le sue ipotesi che aveva fin dall'inizio erano vere era stato davvero devastante.

«Perché non ce l'hai detto?» sussurrò con voce debole la madre guardando addolorata la figlia. Nari strinse le labbra non azzardandosi ad alzare lo sguardo e dare una risposta.

«Perché non l'avete scoperto prima? Ha detto che si eredita sin da bambini» disse Hyunjin sentendo le labbra tremare ad ogni parola.

«La fibrosi cistica è molto conosciuta anche per essere una malattia invisibile. I sintomi potrebbero manifestarsi sin dalla nascita come potrebbero manifestarsi in età adulta» spiegò il dottore con tono di voce basso come a voler comunicare loro tutto il suo dispiacere.

«Morirà? N-Nari-» provò a parlare Hajoon ma non riuscì a continuare mentre una lacrima gli solcava il viso.

«Io...signori, un soggetto affetto da F.C. ha una durata massima di 40 anni se tutto va bene», un singhiozzo soffocato uscì dalle labbra dei presenti nell'udire quelle parole. «Ma c'è un terapia che vorremmo far seguire a Nari. È molto costosa ma...potrebbe allungarle la vita. Abbiamo molti pazienti che stanno affrontando questa terapia e la maggior parte di loro sta rispondendo bene».

«Userò i miei soldi per pagarle le cure» parlò Jungkook. Nari alzò di scatto la testa guardando incredula il fratello.

«No Jungkook, quelli sono i soldi che hai vinto e-» venne bloccata da un'occhiata di ghiaccio del fratello che la fece rabbrividire.

«Non provare a dire una sola parola, Nari» sibilò con gli occhi lucidi traboccanti di lacrime che avrebbe lasciato andare solo una volta che sarebbe rimasto solo.

«Dovrete firmare dei documenti per dare il vostro consenso. So che è molto da assimilare per cui...vi lascio soli ora. Domani mattina potete venire nel mio ufficio per discutere del trattamento» mormorò il dottor Bang congedandosi subito dopo.

«È per questo che mi hai allontanata da te? Perché sapevi di star morendo?!» una volta che la porta fu chiusa la voce di Choonyee esplose nella stanza. La ragazza avanzò verso il letto della sua migliore amica con il viso arrossato dal pianto. «Come diamine ti è saltato in mente di fare una cosa simile?! Come...come hai potuto nasconderci una cosa del genere? Credevi di potertela cavare da sola?! È una cosa mille volte più grande di te Nari! Quando avresti voluto dircelo?!» urlò gesticolando.

Nari iniziò a piangere rendendosi conto solo allora di quanto effettivo dolore aveva causato a tutti quanti. «M-mi dispiace...volevo...volevo solo allontanarvi per non farvi soffrire quando...non ci sarei stata più» sussurrò con la vista annebbiata dalle lacrime.

«Non farci soffrire?! Nari siamo la tua famiglia! Come potevi anche solo pensare di fare una cosa simile?! Tenercelo nascosto fino...fino...» Jungkook deglutì sentendo il groppo in gola aumentare solo di più. «Devo andarmene» sussurrò afferrando le sue cose in fretta e furia catapultandosi fuori dalla stanza ignorando i richiami dei suoi genitori.

«S-scusate...» sussurrò Nari portandosi le mani sul viso.

«Ti sei comportata da completa idiota ed egoista volendo fare l'altruista! Non farlo mai più cazzo, mai più! Sei una scema» pianse Choonyee stringendo immediatamente in un forte abbraccio la sedicenne che ricambiò senza esitare. «Sei una fottuta stronza» sussurrò con il viso premuto tra i suoi capelli.

Nari pianse più forte affondando il viso nell'incavo del suo collo bagnando la sua maglietta.

Hyunjin si asciugò le lacrime e si aggiunse all'abbraccio invitando con un'occhiata anche Jimin e i signori Jeon i quali non persero tempo a raggiungerli. Jimin diede un bacio sulla testa della sorellina accarezzandole la schiena abbracciando anche Nari mentre i genitori piangevano silenziosamente.

«Ti amiamo tanto, piccola. E ci saremo per te fino alla fine, te lo promettiamo. Faremo il possibile per farti vivere» sussurrò Hajoon tra i singhiozzi riempiendola di baci.

Nari annuì togliendosi il tubicino per l'ossigeno per tirare su col naso e pulirselo. «M-ma Jungkook...» sussurrò allontanandosi dall'abbraccio per soffiarsi il naso.

«Tornerà subito amore, non preoccuparti. Non ti abbandonerà mai e poi mai» la rassicurò Shin dandole un bacio sulla fronte.

«Ci saremo per sempre per te. E non ti azzardare più a tenerci nascosta una cosa simile» borbottò Hyunjin passandosi le mani sotto agli occhi.

«Perdonatemi, è che...se l'avessi ammesso ad alta voce sarebbe diventato reale ed io non volevo che diventasse reale. Non volevo ammettere di star attraversando lentamente la via della morte» sussurrò passandosi le mani sul viso per asciugarselo.

«Smettila di dirlo. Sei qui, sei con noi e ti prometto che andrà tutto bene amore mio» sussurrò Shin dandole un bacio sulla testa. Nari annuì ringraziando silenziosamente tutti.

E sperava con tutto il cuore che sarebbe andato tutto bene. 

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