四十二 Gara di ballo
Avevo dimenticato di aggiornare ieri :)
Quel giovedì era una bella giornata: tirava una dolce brezza primaverile quasi estiva, l'aria era calda, la città era avvolta nel solito trambusto ma era comunque tutto molto calmo. Il cinguettio degli uccellini che svolazzavano in mezzo agli alberi calmavano, anche se di poco, l'animo feroce di Choonyee che in quegli ultimi tempi proprio non trovava pace.
Respirò profondamente e chiuse un occhio lanciando subito dopo una freccetta contro il bersaglio sul muro. Gli angoli della bocca si sollevarono leggermente in un sorriso soddisfatto quando centrò il punto.
«Ottima mira» si complimentò Jimin facendola ridacchiare leggermente. Scrollò le spalle e mise a posto le sue freccette. «Come stai?» domandò lui entrando silenziosamente nella stanza.
«Sinceramente?» Choonyee sospirò guardando il fratello annuire. «Stressata per le verifiche di fine quadrimestre che non ancora finiscono, sento che il mio cervello esploderà uno di questi giorni. Arrabbiata perché colei che considero come una sorella ha deciso di abbandonarmi di punto in bianco senza darmi uno straccio di spiegazione. Triste perché mi manca da morire e non riesco ad odiarla. In ansia perché manca solo un mese alla fine della scuola e ciò significa che Felix dovrà trasferirsi a Seoul prima di marzo e non so cosa ne sarà di noi. Un anno passa in fretta. Ecco come sto».
Jimin storse le labbra dispiaciuto per la sorella e le andò vicino posandole una mano sulla spalla, accarezzandola. «Ne avete parlato? Tu e Felix intendo».
Choonyee annuì abbassando lo sguardo sulle sue dita. «Lui vorrebbe provare una relazione a distanza e ha detto che tornerebbe per ogni festività. Ma ho paura».
«Che lui possa stancarsi?» domandò Jimin in un debole sussurro.
«Sì. O che possa trovare qualcuno di migliore a Seoul» rispose lei facendo spallucce.
«Choo, non voglio mentirti. A questa età molte relazioni finiscono prima che possano nascere, le delusioni amorose ci saranno e saranno inevitabili. Non possiamo scappare da loro. Ma per quel che so anch'esse servono a formarci, a farci capire di chi dobbiamo fidarci e di chi dobbiamo lasciar andare forse per sempre. Non sono la mamma, non so dare ottimi consigli, però...non aver paura. Lascia che il tempo passi e poi vedrai cosa fare. Goditi questi momenti con lui, non pensare già da adesso al peggio. Hai sedici anni, non sei neanche ad un quarto della tua vita. Non scervellarti troppo, cervellona».
«Da quando sei diventato così bravo ad ascoltarmi?» Choonyee rise trattenendo le lacrime che stavano minacciando di scendere lungo le sue guance.
«Ogni tanto devo tirar fuori il mio lato sentimentale e aiutarti, no?» rise dandole una spallata leggera. La ragazzina abbozzò un sorriso.
«Grazie Chim. È che sta succedendo tanto così in fretta e non riesco a reggere tutto» ammise passandosi una mano sul viso.
«Mi manca la mamma. Lei avrebbe saputo cosa fare in questa situazione» mormorò il maggiore facendo una smorfia.
«Mi hai dato un ottimo consiglio, sono sicura che lei avrebbe detto lo stesso» sorrise Choonyee girandosi a dare un veloce bacio sulla guancia al fratello. Non si mostravano spesso affetto quei due, ma momenti come quelli facevano capire ad entrambi che c'erano e ci sarebbero sempre stati.
«Dici?» chiese insicuro.
Choonyee sorrise dolcemente avvolgendo le braccia intorno a lui. «Certo. Ricordo poco del papà e la mamma ma sono sicura che almeno lei avrebbe risposto così. Tu hai fatto tanto per me Chim e, anche se non te lo dico spesso ti voglio bene e sono davvero grata di averti con me».
«Se ti azzardi a farmi piangere ti uccido» borbottò il maggiore ricambiando subito la stretta. «Ti voglio bene anche io. Ce la stiamo facendo e ce la faremo, come abbiamo sempre fatto. Non posso prometterti che tra te e Felix le cose dureranno in eterno ma con Nari...risolverete, ne sono sicuro. Siamo tutti e quattro una famiglia e lei non ti ha abbandonato, te lo assicuro» le diede un bacio sulla fronte.
Choonyee sospirò pesantemente ed annuì allontanandosi dall'abbraccio. «Tu e Felix sembrate star iniziando ad andare d'accordo» sorrise felice.
«Beh, lo vedo con un occhio diverso. Te l'ho detto: è un bravo ragazzo, ma sai che devo fare anche la mia parte per proteggerti. Si vede che ci tiene molto a te e vi auguro davvero il meglio, però se ti farà del male lo prenderò a calci nel-».
«Okay, okay ho capito» alzò gli occhi al cielo la più piccola abbozzando un sorriso divertito. «Grazie Jimin» mormorò alzandosi dal letto.
Jimin ricambiò il sorriso scompigliandole i capelli. «Dai, vai a prepararti. Fra poco dobbiamo andare alla gara di Jungkook. Voglio vedere un po' di dramma» sorrise furbo.
«Dramma? Credevo stessimo andando a vedere una gara di ballo» disse confusa Choonyee guardando divertita il maggiore.
«Oh credimi, sarà come vedere un musical» rise Jimin prima di uscire dalla camera lasciando stare la sorellina.
Il quartiere dove si sarebbe tenuta la gara di ballo pullulava di gente ma solo un piccolo gruppetto era fermo davanti ad uno spiazzale tenuto libero apposta per i partecipanti. Questi ultimi sembravano abbastanza rilassati: probabilmente avevano affrontato una cosa del genere più volte.
Coloro che invece stavano dando di matto per l'ansia erano proprio Taehyung e Jungkook. O meglio, Jungkook stava dando di mando mentre Taehyung stava cercando di farlo ragionare nonostante anche lui dentro di sé stava morendo.
«Oh mio dio, oh mio dio, non ricordo i passi. Taehyung non ricordo i passi! Qual era la canzone che dovevamo usare? E se l'avessi cancellata? Oddio, e se vomitassi davanti a tutti per l'ansia come Justin Bieber?».
Taehyung posò con fermezza le mani sulle guance di Jungkook e portò il viso pericolosamente vicino al suo guardandolo negli occhi. «Jungkook, smettila. Andrà alla grande. Non vomiterai, io non vomiterò, non vomiterà nessuno. I passi sono tutti qui dentro» gli indicò la testa. «Segui la musica e balla con il cuore come hai sempre fatto».
Jungkook deglutì stringendo le labbra sentendosi andare a fuoco per quella vicinanza ed annuì velocemente senza spezzare il contatto visivo con l'altro.
«Ti bacerei adesso se non ci fosse mia sorella» sussurrò poi Taehyung facendo un sorrisetto quando vide gli occhi del minore allargarsi. Ridacchiò lasciandolo andare e fece un passo indietro.
Nessuno dei due aveva fatto parola con Yuseong di quel che era successo durante le prove e non sapevano neanche se gliel'avrebbero detto prima o poi.
Jungkook si schiarì la gola con un colpo di tosse nervoso e si girò verso il piccolo pubblico che si era creato ed incontrò immediatamente lo sguardo di Yuseong. La ragazza aveva un'espressione più che infastidita sul volto avendo visto ciò che aveva fatto il fratello, ma lei non sapeva per cui si costrinse a pensare che non l'aveva fatto per provocare Jungkook. Si affrettò a sorridere quando notò il ragazzo guardarla.
Lui ricambiò dolcemente spostando poi lo sguardo su sua sorella che immediatamente alzò in alto i pollici, gli occhi quasi del tutto chiusi segno che sotto quella mascherina si espandeva un gran sorriso. Jungkook soffocò una risata ed iniziò a fare dei piccoli saltelli.
Presto arrivarono anche i due fratelli Park posizionandosi in prima fila. Jimin corse dai suoi amici stritolandoli in un grande abbraccio augurando loro buona fortuna prima di affrettarsi a tornare al suo posto.
Choonyee nel mentre si stava guardando intorno e si congelò quando vide la figura di Nari a pochi metri da lei che teneva in mano il cellulare pronta a registrare l'esibizione di Jungkook e Taehyung.
Andare o non andare? Ecco cosa stava pensando in quel momento la ragazzina. Voleva così tanto correre da lei e risolvere una volta per tutte ma sapeva che Nari se ne sarebbe accorta e sarebbe scappata via, come sempre. D'altra parte però non voleva perché non era di certo lei quella che doveva fare il primo passo per scusarsi. Di cosa doveva scusarsi poi?
Per un momento i piedi si erano mossi da soli nella direzione della sua migliore amica ma si era bloccata non appena la voce di quello che doveva essere il presentatore rimbombò nell'aria.
Sospirò e si rimise al suo posto accanto al fratello. L'uomo fece un breve discorso ringraziando i gareggianti e chi era venuto ad assistere alla gara, poi annunciò anche i vari premi per i primi tre posti, infine presentò il primo gruppo lasciando spazio ad esso.
«Cazzo sono bravi» borbottò Taehyung sistemandosi i capelli leggermente ondulati che gli aveva acconciato Yuseong.
«Lo sono» deglutì nervoso Jungkook sbuffando subito dopo. Sentiva lo stomaco in subbuglio e il corpo tremare.
Taehyung era quasi nella stessa situazione ma grazie alle diverse mostre che aveva fatto aveva imparato a domare l'ansia. Notò le condizioni del ragazzo accanto a lui e senza dirgli niente gli prese la mano accarezzandogli il dorso.
Jungkook abbassò lo sguardo sulle loro mani e arrossì mentre sorrideva come un ebete.
Nari non si era affatto fatta sfuggire quella scena per questo sorrise lasciandosi scappare una risatina. Non l'aveva mai detto a suo fratello per mantenersi imparziale e per non influenzarlo ma nel profondo tifava per Taehyung. Non che Yuseong le stesse antipatica, anzi la adorava, ma credeva che Taehyung fosse quello giusto per Jungkook.
Più i minuti passavano e più i due ballerini si facevano prendere dall'ansia. Sembrava non arrivare mai il loro turno nonostante fossero quarti e non ultimi.
Poi improvvisamente l'uomo di mezza età chiamò i loro nomi e sobbalzarono. «Tocca a noi? Oh santo cielo» sussurrò Jungkook sistemandosi gli indumenti di scena che avevano scelto lui e Taehyung.
Il pubblico applaudì mentre Yuseong, Seokjin, Hoseok, Jimin e Choonyee esplosero in urla e rumorosi applausi. Nari dovette limitarsi ad applaudire e saltare per evitare di tossire di nuovo.
La base della canzone partì ed i due si lanciarono uno sguardo d'intesa e incoraggiante posizionandosi. Chiusero gli occhi e, come aveva detto Taehyung a Jungkook precedentemente, si lasciarono trasportare dalla musica ballando con il cuore.
I loro corpi si muovevano fluidamente ed in sincronia, rispettando alla perfezione il ritmo della musica. Tutti applaudirono di nuovo quando i due ragazzi fecero un salto all'indietro atterrando perfettamente in piedi.
Sorrisero soddisfatti e continuarono la loro coreografia. Ad un certo punto Jungkook si stese a terra, mentre Taehyung era in piedi davanti a lui, e sollevò di colpo il bacino guardando dritto negli occhi l'altro.
Il castano arrossì impercettibilmente distogliendo lo sguardo ed eseguendo i suoi passi.
Poco dopo terminarono la loro esibizione e fecero un profondo inchino per poi uscire di scena accompagnati dagli applausi dei presenti e del presentatore.
«Wow, è andata» sospirò Jungkook ridendo e asciugandosi il sudore con un asciugamano. Taehyung annuì imitandolo e battendogli il cinque.
«Siamo stati grandi. Visto? Non hai vomitato» gli strizzò l'occhiolino ridendo insieme a Jungkook iniziando a scherzare.
Yuseong li stava osservando in silenzio sentendo un nodo formarsi alla bocca dello stomaco e tanti dubbi insinuarsi nella sua mente notando gli sguardi e i sorrisi che Taehyung rivolgeva a quello che sperava sarebbe diventato presto il suo ragazzo.
Si avvicinò a Nari e preoccupata le batté una mano sulla spalla delicatamente. «Oh hey Yuseong» le sorrise Nari ma ovviamente la maggiore non poteva vederlo.
«Ciao Nari. Bella esibizione, vero?» lei sorrise girandosi a guardare il ragazzo solista che stava eseguendo la sua performance in quel momento.
«Sì, sono tutti molto bravi. Spero che Kookie e Tae possano vincere» incrociò le dita speranzosa.
«Sì, lo spero anche io» annuì Yuseong tornando a guardare la ragazzina. «Senti Nari...non vorrei sembrare invadente, ma ecco uhm...per caso sai se Jungkook prova ancora qualcosa per Taehyung?» si grattò la nuca.
Negli occhi della sedicenne si fece spazio un lampo di panico ma si affrettò a nasconderlo con un'espressione falsamente confusa. «Non mi pare, so che tu volevi cercare di ufficializzare le cose con lui. Perché me lo chiedi?» mentì spudoratamente sentendosi in colpa, ma si disse che era per proteggere suo fratello.
Yuseong sospirò di sollievo e le sorrise amabilmente. «Era solo un dubbio, più che altro ho paura che possa preferire mio fratello a lui» scosse piano la testa.
Nari rise nervosamente grattandosi la punta del naso. «Figurati» mormorò spostando lo sguardo sui due soggetti della loro conversazione. Si fece scappare un sorriso nel vedere Jungkook così felice.
«Bene signori e signore, volevo ringraziarvi ancora per il vostro supporto e partecipazione! Volevo anche complimentarmi con tutti voi partecipanti: siete stati magnifici! Ma senza perdermi troppo in chiacchiere, ora andiamo ad annunciare le persone che si aggiudicheranno un posto sul podio» disse il presentatore al microfono camminando verso il banco dove vi erano tre giudici.
Fece un breve inchino prendendo una busta bianca e tornò al centro del piccolo spiazzale. «Invito tutti i partecipanti a raggiungermi» e detto ciò si creò un semi cerchio dietro l'uomo.
Taehyung prese di nuovo per mano Jungkook ma quella volta per frenare la propria ansia ed il suo tremolio. Jungkook gli strinse forte la mano tenendo la testa bassa e gli occhi strizzati pregando di comparire insieme all'amico in quella busta.
«Al terzo posto abbiamo...Rylee e Woojoon! Congratulazioni ragazzi, avete vinto 6636635¹ won» esclamò sorridendo alla coppia che applaudì insieme al pubblico inchinandosi felice.
Jungkook strinse più forte la mano di Taehyung continuando a mormorare una serie di "ti prego" mentre sentiva la tensione salire alle stelle. «Voglio solo dirti che se non saremo in classifica siamo stati comunque grandiosi Kook. E tu sei stato brillante» sussurrò Taehyung nel suo orecchio abbozzando un sorriso.
«Il secondo posto va...a Taehyung e Jungkook! Voi vi aggiudicate 13273269², bravissimi» si congratulò l'uomo. I nominati alzarono di scatto la testa increduli mentre tutto intorno a loro diventava ovattato.
Non ascoltarono neanche chi era arrivato al primo posto, erano completamente persi. «Taehyung...siamo arrivati al secondo posto» mormorò Jungkook con gli occhi grandi quanto due biglie.
«Abbiamo vinto il secondo posto!» urlò subito dopo Taehyung saltando e girandosi verso Jungkook con gli occhi che brillavano. «Hai sentito Kook? Ce l'abbiamo fatta!» urlò abbracciando Jungkook.
Il minore sorrise ampiamente ricambiando la stretta e ridendo felice come non mai. «Ce l'abbiamo fatta» ripeté lui sentendo distintamente le voci dei loro amici urlare con tutta la forza che avevano.
E poi successe. Forse la colpa fu dell'adrenalina, della felicità del momento, dei loro sentimenti che erano esplosi insieme alla gioia. Non seppero neanche chi iniziò per primo, forse insieme, ma si ritrovarono entrambi a baciarsi, per la seconda volta, in quella piazza davanti a tutti.
I loro amici spalancarono la bocca fermandosi improvvisamente dall'esultare. Il sorriso di Yuseong cadde all'istante e gli occhi le diventarono lucidi prima che potesse rendersene conto.
«Oh cazzo» imprecò Nari con le mani ancora a mezz'aria. Erano nella merda.
1. 6636635: corrispondono a circa 5.000 euro.
2. 13273269: corrispondono a circa 10.000 euro.
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