四十一 L'alba dei sentimenti
La musica era alta, molto alta, così alta da coprire i loro pensieri che martellavano loro la testa facendogli venire un'emicrania. Per entrambi l'unico modo per sopprimere quei pensieri era ballare, ballare fino allo sfinimento. Fino a che i muscoli non avrebbero bruciato, fino a quando le magliette non erano un bagno di sudore, fino a quando sarebbero stati così stanchi da non riuscire a pensare.
«Jungkook...Jungkook ti prego basta. Sono...sfinito» ansimò Taehyung piegandosi in avanti con le mani posate sulle ginocchia e la bocca aperta per riempire i suoi polmoni con più ossigeno possibile.
Jungkook fece una giravolta e si fermò con il fiatone. Stavano provando da tre ore ed entrambi non sentivano più le gambe. Taehyung fece un verso acuto prima di lasciarsi cadere a terra a braccia aperte facendo ridere il più piccolo.
«Siete stati grandi ragazzi, ma davvero adesso riposate» disse Jimin spegnendo la sua telecamera. Nel suo tempo libero adorava filmarli mentre facevano le prove.
«La gara è domani e-» Jungkook venne interrotto subito dal suo migliore amico di una vita.
«E vuoi che sia tutto perfetto, lo sappiamo Jungkook. Ma se vi distruggerete oggi, domani non avrete neanche le forze di alzarvi dal letto. So che non me ne intendo molto di ballo ma sono due anni che vi vedo allenarvi e fidatevi se vi dico che siete spettacolari. Sarete sul podio, ma non ammazzatevi» li rimproverò Jimin con quella sua voce zuccherosa.
Jungkook sbuffò sonoramente passandosi una mano nei capelli bagnati dal sudore tirandoli indietro. «Hai ragione» borbottò interrompendo la canzone dal cellulare.
«Come sempre» si vantò il maggiore tra i tre abbassando lo sguardo sulla sua telecamera iniziando ad eliminare piccoli filmati usciti male.
Sia Taehyung che Jungkook alzarono gli occhi al cielo ridendo. «Al volo Tae» lo avvisò il minore. Il ragazzo fece in tempo a mettersi seduto ché una bottiglietta d'acqua gli atterrò sulle gambe mancando per poco la zona rossa.
«Hai una mira impeccabile, coniglietto» rise Taehyung prendendo la bottiglietta, bevendo grandi sorsi.
Jungkook rise imitando il suo gesto. Jimin inarcò un sopracciglio facendo passare lo sguardo sui suoi due amici. «Coniglietto? Adesso vi date anche soprannomi? Mi sento escluso!» protestò sporgendo il labbro inferiore.
«Ma sta' zitto, bambino voglioso di attenzioni» rise Taehyung rimettendo il tappo alla sua bottiglietta mezza piena. «È solo un soprannome, ed è per i suoi denti. Non sembra un coniglietto adorabile?».
«Vero, proprio adorabile» ridacchiò Jimin. Jungkook si sentì in imbarazzo e diede loro le spalle borbottando qualcosa. Si tolse la maglietta zuppa di sudore e la buttò nella sua sacca. «Poi si toglie la maglietta e smette di essere adorabile. Wow Kook, hai dei muscoli sulla schiena invidiabili!» esclamò Jimin osservando il suo migliore amico.
Taehyung intrappolò tra i denti il suo labbro inferiore facendo scorrere languidamente lo sguardo sul corpo del più piccolo notando quanto fosse più muscoloso ed allenato del suo.
«Finiscila» sbuffò Jungkook riafferrando la maglietta puzzolente e lanciandola in testa a Jimin che iniziò ad urlare con voce acuta.
«Che schifo! Puzzi a morte Jungkook! Devi farti una cazzo di doccia. Te lo scordi che entro in macchina con te! Dio mio» urlò l'aspirante regista buttando a terra la maglietta.
Jungkook rise sonoramente riprendendosi la maglietta e rimettendola nella sua sacca. «Scusami hyung» finse un tono innocente prendendo un asciugamano e passandoselo nei capelli e sul petto.
«Moccioso» sbuffò Jimin alzandosi per poi stiracchiarsi. «Vado a prendervi qualcosa da mangiare nel bar qui accanto. Tu cosa vuoi?».
«Vedi se hanno una fetta di pizza al prosciutto, altrimenti prendi un cornetto» fece spallucce Jungkook arricciando il naso constatando che effettivamente puzzava a morte.
Jimin annuì girandosi verso Taehyung. «Tu Tae?» chiese ma il ragazzo non lo sentì, lo sguardo fisso ancora su Jungkook. «Taehyung?» lo richiamò cantilenando leggermente. Di nuovo il ragazzo dai capelli castani non parve sentirlo, assorto nei suoi pensieri per niente innocenti. «Terra chiama Taehyung» riprovò Jimin divertito posizionandosi davanti a lui.
Solo allora il minore parve risvegliarsi. Le sue gote si tinsero di un rosso intenso mentre portava lo sguardo in alto su Jimin. «Sì?».
Jungkook strinse le labbra per trattenere un sorriso per far finta di niente ma il rossore sul suo viso lo tradì.
«Sto andando a prendere qualcosa da mangiare, vuoi qualcosa in particolare?» ripeté Jimin in tono divertito.
«Una ciambella alla crema» mormorò distogliendo subito lo sguardo da quello di Jimin. Quest'ultimo annuì facendo un sorrisetto per poi prendere il portafoglio e lasciare la sala da ballo.
Taehyung si schiarì la gola abbassando lo sguardo sul pavimento cercando di non puntarlo su Jungkook. Cadde così un silenzio imbarazzante spezzato solo dagli spruzzi del deodorante di Jungkook che si stava spruzzando addosso.
«Allora domani è il gran giorno» parlò Taehyung per primo senza alzare lo sguardo sul ragazzo. Jungkook si infilò la maglietta pulita e annuì sedendosi in un angolino.
«Già. Questa sera dovrò bermi come minimo tre camomille per dormire tranquillo» rise passandosi nuovamente una mano nei capelli ancora umidi.
«Stessa cosa» rise Taehyung a sua volta giocherellando con le proprie dita. E di nuovo rimasero entrambi in silenzio, annegando nel loro imbarazzo non sapendo cosa dire.
Taehyung alzò finalmente lo sguardo sulla figura del suo amico e, senza essere notato, si avvicinò a lui strusciando il sedere sul pavimento non esattamente lindo e pinto. Jungkook lo notò con la coda dell'occhio ma decise di rimanere a fissare la sua bottiglietta d'acqua davanti a lui la quale era diventata improvvisamente interessante.
Il cuore del maggiore parve accelerare la sua corsa e le gambe iniziarono a tremare quando un pensiero si fece spazio nella sua mente. Iniziò a torturarsi il labbro inferiore facendo dei respiri profondi. Fanculo. «Jungkook scusami ma devo farlo. Ti do il permesso di prendermi a pugni dopo».
Il minore alzò di scatto la testa guardandolo confuso ma non ebbe il tempo di dire nulla perché si ritrovò improvvisamente due labbra sulle sue. Lo stomaco si strinse in una morsa soffocante mentre il suo muscolo cardiaco sembrava essere del tutto impazzito. Chiuse gli occhi e senza pensarci due volte mosse le labbra contro quelle del ragazzo.
Se stava sognando desiderava non svegliarsi mai più. Le labbra di Taehyung erano esattamente come le aveva sempre immaginate: leggermente screpolate ma piacevoli al tatto e con un leggero sapore di fragola dato dal burrocacao che il ragazzo metteva spesso.
Una mano di Taehyung finì dietro la nuca del ragazzo per attirarlo maggiormente a sé. Con un leggero morso al labbro inferiore Taehyung gli fece schiudere le labbra approfittandone per insinuare la sua lingua all'interno della sua bocca. Presto entrambi i muscoli si incontrarono dando vita ad un bacio bagnato.
Il maggiore si spinse contro Jungkook posando una mano sul suo fianco. Il minore posò una mano sulla sua guancia ed una sulla sua coscia stringendo la presa. Quel bacio era vorticoso, gli stava girando la testa.
Ma prima che potessero andare più lontani, Jungkook si allontanò da lui con uno schiocco. Avevano l'affanno e l'incredulità era dipinta negli occhi scuri di entrambi. Nessuno dei due si aspettava una cosa simile: Taehyung era sicuro di venir respinto nell'immediato mentre Jungkook non si aspettava proprio quel bacio.
«Perché?» sussurrò Jungkook posando una mano sul suo petto impedendogli di riavvicinarsi.
Taehyung serrò le labbra deglutendo a fatica. «Volevo capire se...erano reali i sentimenti che provavo per te» sussurrò, come se alzare la voce avrebbe spezzato la magia del momento. Anche se il posto in cui erano non aveva niente di romantico.
«E?», la voce di Jungkook tremò insieme alle sue labbra.
«E penso proprio che tu mi piaccia» rispose con un piccolo sorriso che però svanì rendendosi conto dell'espressione seria e sofferente di Jungkook.
«Cavolo Tae, hai un tempismo perfetto. Se te ne fossi accorto due mesi prima sarebbe stato meno complicato» sbuffò una risatina passandosi le mani nei capelli.
Taehyung abbassò lo sguardo tirandosi indietro non potendo non dargli ragione. «Mi dispiace...stavo diventando geloso di te e mia sorella e volevo solo fare chiarezza» mormorò. «Ti piaccio anche io?» domandò poco dopo, un piccolo sorrisetto che aleggiava sulle sue labbra.
«Cazzo Taehyung, certo che mi piaci! Da un anno buono! Ma credevo che fossi etero invece ora mi baci dicendo di piacerti ma c'è tua sorella» esclamò frustrato Jungkook facendo scivolare le mani sul suo viso.
«Yuseong non mi ha detto che avevate ufficializzato la vostra relazione» disse confuso Taehyung come se fosse stata un'ottima giustificazione per averlo baciato di punto in bianco.
«No ma proprio qualche giorno fa mi ha confessato di provare qualcosa per me e...fanculo anche io provo qualcosa per lei sul serio, ma ci sei anche tu e- Dio, è tutto così confuso qui dentro» Jungkook si lamentò indicandosi la mente.
«Mentirei se ti dicessi che se l'avessi saputo non ti avrei baciato, ma volevo davvero farlo Jungkook» ammise avvicinandosi di nuovo. Posò le dita sotto al suo mento e gli alzò il viso per guardarlo negli occhi. «Sei la prima persona che mi piace dopo anni, se ho anche solo una piccola possibilità di poterti conquistare la userò. A costo di mettermi contro la mia stessa sorella» disse deciso tant'è che Jungkook si spaventò per quanta serietà aveva usato.
«Non voglio mettervi uno contro l'altro» Jungkook scosse la testa mantenendo lo sguardo incatenato in quello del maggiore.
«Non m'impedirai di conquistarti, Jungkook. Farò il possibile. Ma voglio anche che sia tu a decidere».
Jungkook sospirò annuendo. Ma in che dannato guaio si era cacciato.
Taehyung fece per baciarlo di nuovo ma sentì Jimin canticchiare fuori dalla sala e si sbrigarono ad allontanarsi fingendo di essere indaffarati per i fatti propri.
«Ho portato il cibo!» esclamò il più grande entrando nella sala e consegnando ai due i sacchetti. Lo ringraziarono silenziosamente e presero a mangiare. Jimin li guardò straniti ma cercò di non farci troppo caso ed iniziò a mangiare a sua volta.
«Quindi è per questo che c'era quel silenzio imbarazzante quando sono entrato. Kook fa conquiste!» esclamò Jimin con un sorrisetto malizioso.
Jungkook alzò gli occhi al cielo aspettandosi quella reazione dal suo migliore amico. «Non è una cosa bella essere nella mia situazione» disse ad alta voce per farsi sentire mentre si risciacquava il corpo.
Subito dopo l'allenamento erano entrambi andati a casa di Jimin e Jungkook si era fatto una doccia fresca. Beh Jimin l'aveva praticamente buttato in bagno.
«Però puoi scoparti due persone» constatò il maggiore incrociando le gambe a terra poggiando la schiena contro la porta del bagno.
«No Jimin, no. Non sono come uno di quei ragazzi popolari nei film che si fotte mezza scuola prima di trovare improvvisamente la sua dolce metà. Mi piacciono entrambi e non posso andarci a letto, soprattutto sapendo che sono ricambiato!» sbuffò chiudendo l'acqua ed uscendo dal box doccia.
«Beh effettivamente Taehyung dava l'impressione di un gay represso» borbottò Jimin posando una mano sotto al proprio mento.
Jungkook inspirò profondamente per non perdere le staffe ed iniziò ad asciugarsi il corpo e i capelli. «Jimin».
«Però lasciami dire che anche tu sei scemo Kook. Il ragazzo di cui sei innamorato ti bacia e tu poi ti scansi? Potevi farti scopare in quella dannata sala!» protestò Jimin scuotendo la testa.
«Ho qualcosa che si chiama principio morale, hyung. E comunque chi ti dice che mi sarei fatto scopare? Magari sono io a dominare!».
Jimin scoppiò in una fragorosa risata battendo una mano sulla propria coscia. «Sei davvero divertente Kook. Sei troppo sottone per Taehyung per metterglielo in culo, diciamocelo» asserì Jimin guardandosi le unghie della mano sinistra.
Jungkook aprì di scatto la porta facendogli perdere l'equilibrio e cadere a terra. «Alzati scemo» borbottò sorpassandolo e dandogli di proposito un lieve calcio. Jimin rise alzandosi facendo un piccolo balzo.
«Quindi che hai intenzione di fare?» domandò una volta scesi al piano inferiore buttandosi sul divano per giocare un po' prima che Jimin dovesse andare a prendere sua sorella dalle lezioni di tiro con l'arco.
«Non lo so. Riflettere immagino. Yuseong mi ha dato del tempo per pensare sulla nostra futura relazione e lo farò» disse Jungkook deciso per poi prendere il controller.
«Sappiamo tutti cosa farai alla fine quando ti troverai in crisi» lo prese in giro Jimin impostando il gioco alla tv.
«Non chiederò aiuto a Nari questa volta, posso cavarmela da solo» brontolò arricciando il naso.
«Scommetto 13255¹ won che lo farai prima o poi» rise il suo migliore amico.
«Andata» borbottò Jungkook roteando gli occhi.
1. 13255: corrispondono a circa 10 euro.
OHAYOO
Beh, beh BEH i Taekook si sono baciati e adesso le cose sono un tantiiiino più complicate :).
Se foste nei panni di Jungkook cosa sarebbe la cosa più logica che fareste?
Il mio lato da Taekooker comunque in questo capitolo ha urlato e non poco AHAHAHA.
Ditemi la vostra eee grazie ancora alle piccole povere anime che mi seguono su questa storia. Ve se ama e sappiate che fra una decina di capitoli la vostra tortura avrà una fine💕
-盖亚🌺
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