二十七 Colpo di fulmine?
Choonyee spalancò gli occhi a quel contatto inaspettato ed in men che non si dica divenne rossa più di un peperone. Lee Felix mi sta baciando. Lee Felix mi sta davvero baciando e non è un sogno! Chiuse gli occhi dimenticandosi di tutte quelle persone per un attimo e ricambiò il piccolo bacio.
Tutti poi applaudirono ridendo quando i due si allontanarono, ma qualcuno invece era completamente sotto shock. Nari, Jungkook e Hyunjin avevano la bocca spalancata e fissavano increduli i due ragazzi sul palco i quali si erano girati facendo un breve inchino prima di scappare via. Jimin invece aveva il viso contratto dalla rabbia e nella sua mente stavano vorticando i numerosi metodi per uccidere quel giovane ragazzo.
«Jimin?» domandò Jungkook accanto a lui smuovendolo di poco vedendo che era rimasto completamente immobile.
Senza dire nulla il maggiore si alzò come una molla dalla sedia bianca e si diresse furioso dietro le quinte.
«Prevedo guai» mormorò Nari seguendo con lo sguardo il fratello della sua migliore amica.
«Tu!» esclamò Jimin puntando un dito contro Felix il quale iniziò a tremare. Si era completamente dimenticato di Jimin in mezzo al pubblico e soprattutto si era dimenticato di come avrebbe reagito.
«J-Jimin hyung, ciao. Senti...mi dispiace» iniziò il ragazzo facendo dei passi indietro mentre il più grande compiva dei passi in avanti.
«Reputati un moccioso morto» sibilò Jimin stando per fiondarsi sopra di lui ma Choonyee si mise in mezzo colpendogli così forte il petto da farlo fermare.
«Tu non farai proprio un bel niente» lo ammonì guardandolo malissimo. «Jimin, apprezzo il fatto che da quando mamma e papà non ci sono più ti sei fatto in quattro per proteggermi e per fare in contemporanea sia il genitore che il fratello, ma stai davvero esagerando. Non sono più una bambina e posso benissimo fare delle scelte da sola, non puoi mantenere alla larga tutti i ragazzi solo per paura che possano ferirmi. Devo fare le mie esperienze e tra queste c'è anche il dolore causato da un ragazzo. Lasciamelo provare Jimin, te lo chiedo per favore» disse con gli occhi lucidi colpendo nell'anima il fratello.
«So che mi vuoi bene, so che lo fai per il mio bene ma è troppo. Felix è un ragazzo magnifico ed è anche il primo ragazzo che si è avvicinato a me perché gli interesso e non perché devo fargli i compiti. E sai che mi piace. Ti prego, prova a rilassarti e lasciami essere felice. Me lo merito dopo tutto, no? Come anche tu meriteresti di trovarti una ragazza» .
Jimin alla fine del monologo della sorellina quasi si mise a piangere. Non si era accorto che i suoi modi di fare iperprotettivi stavano impedendo a Choonyee di essere felice. Era geloso e voleva solo proteggerla dal male del mondo ma riconosceva che Choonyee aveva ragione: doveva fare le sue esperienze e Jimin glielo doveva permettere.
«Mi dispiace Choo...non volevo farti sentire così» sussurrò davvero dispiaciuto e sobbalzò quando sentì il forte rumore della batteria vicino al suo orecchio. «Ragazzini» sbuffò guardando male il ragazzino sul palco che si stava esibendo.
Choonyee scosse la testa e abbozzò un sorriso. «L'importante è che ora tu non commetta più gli stessi errori, Chim. Non mi perderai per un ragazzo, voglio che questo ti entri bene in testa».
Jimin annuì e l'abbracciò dandole un bacio sulla fronte. «Mamma e papà sarebbero fieri di te» le sussurrò facendola sorridere come non mai. «Ora...ti lascio al tuo principe azzurro. Hey, dopo dobbiamo parlare riguardo al tuo primo bacio signorina» le disse facendole l'occhiolino allontanandosi. Poi se ne andò, non prima di aver fatto segno a Felix che lo teneva d'occhio.
«Allora Park» la richiamò il ragazzo dietro di lei facendola voltare. «Ti piaccio?» domandò con un sorrisetto furbo.
Choonyee arrossì ridendo e abbassò per un attimo lo sguardo. «Mi sembrava piuttosto ovvio, stupido. Quello che non sapevo è che ricambiavi» mormorò avvicinandosi di poco a lui.
«L'ho capito da poco a dire il vero. Avevo in mente da un po' di compiere quel gesto per farti capire che mi piacevi e...beh non so con quale coraggio ma l'ho fatto» rise prendendole la mano e guardandola dolcemente.
«Sono la tua ragazza ora?» domandò innocentemente facendo ridere dolcemente il ragazzo dai capelli tinti.
«Mi piacerebbe molto se tu lo fossi» disse Felix. Choonyee sorrise più felice che mai e, in un impeto di coraggio, si alzò sulle punte per baciarlo.
Fu un semplice bacio a stampo, più lungo del precedente, ma che fece battere veloce i cuori di entrambi.
«Ora devo andare da Nari, torno subito d'accordo?» gli sorrise la sedicenne prima di dargli le spalle e andare in prima fila alla ricerca della sua migliore amica. Purtroppo però il sorriso le cadde dalle labbra quando si accorse che sia il posto di Nari sia il posto di Jungkook erano vuoti.
Quel pomeriggio in periferia era tranquillo, troppo tranquillo, stranamente tranquillo. Solitamente non c'era silenzio per così tanto tempo dato che Yoongi in un modo o nell'altro riusciva a fare casino. Non era neanche andato Jungkook dai Kim e Nari non era andata da Yoongi per le sue lezioni di piano. Yuseong era quasi sul punto di chiamare qualcuno dei nominati ma Taehyung l'aveva fermata informandola del fatto che quel sabato alla Chosun High School c'era un piccolo festival.
Così allora avevano approfittato di quella rara pace per invitare Seokjin a casa loro e passare un pomeriggio insieme. Come al solito avevano passato il tempo a vedere un film per poi giocare a carte come dei perfetti vecchietti che però si erano divertiti. Taehyung poi aveva preso il suo sketch book e aveva fatto un ritratto a Yuseong e Seokjin insieme.
Quando il sole stava per tramontare il maggiore dei tre Kim se ne andò per tornare a casa sua e leggere un buon libro in pace prima di mettersi a letto. Uscì di casa e fece per raggiungere la sua auto quando una figura in mezzo alla strada catturò la sua attenzione. Era un ragazzo poco più basso di lui con una zazzera rossiccia in testa e degli abiti addosso dai colori sgargianti. Si stava guardando intorno spaesato. Ma ciò che colpì maggiormente Seokjin fu una grande valigia viola che il ragazzo teneva salda in mano.
Che diamine ci fa un ragazzo in campagna con una valigia in mano? Pensò Seokjin indeciso se andare da lui o ignorarlo e lasciarlo al suo deludente destino. Alla fine la sua parte bonaria ebbe la meglio e si avvicinò al ragazzo a passo incerto. «Uhm, mi scusi, ha bisogno di aiuto?» domandò a qualche centimetro da lui.
E quando il misterioso ragazzo si girò, Seokjin rimase completamente senza fiato: era bellissimo. Aveva dei lineamenti dolci, quasi simili a quelli di un bambino, ed il sorriso...ah il suo sorriso. Sembrava brillare di luce propria, grazie anche ai denti bianchissimi. Il più alto per un momento si ritrovò a pensare che non fosse reale ma un angelo mandato dal Signore per ucciderlo.
«Salve! Sa per caso se questa è casa di Kim Yuseong e Kim Taehyung?» domandò il ragazzo con voce squillante e con quel magnifico sorriso appiccicato sulle labbra che formavano un cuore.
Seokjin si riprese sbattendo più volte le palpebre e balbettò qualcosa di incomprensibile prima di formulare una frase di senso compiuto. «S-sì, è proprio questa qui davanti. Glieli devo chiamare?» mormorò rigirandosi nervosamente le chiavi della macchina tra le mani.
L'allegro ragazzo scosse la testa voltandosi verso la casa dei due fratelli. «Non si preoccupi, posso andare da solo. Grazie mille» lo ringraziò con un profondo inchino prima di incamminarsi verso la casa. Ma neanche entrò nel vialetto che la porta di casa si spalancò rivelando Taehyung con in mano la giacca di Seokjin.
«Hey Jin hai lasciato la-» lasciò la frase in sospeso quando i suoi occhietti vispi si posarono sul ragazzo davanti a lui. Separò le labbra prima che proprio queste si estendessero in un gran sorriso smagliante. «Hoseokie hyung!» esclamò correndo verso di lui e avvolgendolo in un caloroso abbraccio.
«Tae!» esclamò il ragazzo dai capelli rossi ricambiando immediatamente l'abbraccio. «Come sei cambiato!» ridacchiò facendo un passo indietro per osservarlo meglio. Taehyung ridacchiò spostando lo sguardo oltre la spalla del nuovo arrivato notando Seokjin lì impalato a guardare la scena confuso.
«Jin hyung, la giacca» sorrise il più piccolo porgendo al ragazzo l'indumento. Il bibliotecario l'afferrò imbarazzato ringraziando il suo amico con un piccolo sorriso. «Oh, lui è Hoseok un caro amico mio e di Yuseong. Viene da Gwangju, lo abbiamo conosciuto qualche anno fa in una vacanza» lo presentò a Seokjin sorridendo.
Hoseok, quindi è questo il suo nome. Il maggiore sorrise e fece un piccolo inchino imbarazzato guardando Hoseok. «Kim Seokjin, sono il migliore amico dei due fratelli combina guai» ridacchiò contagiando anche il ragazzo con la valigia.
«Jung Hoseok, amico dei due combina guai e aspirante attore» sorrise fiero Hoseok facendo a sua volta un piccolo inchino. Seokjin lo guardò meravigliato e stupefatto.
«Aspirante attore? Wow...mi sento così inutile. Io sono solo un bibliotecario annoiato dalla vita» borbottò ridendo.
«Oh hyung, andiamo, non sei inutile» lo guardò male Taehyung dandogli un leggero spintone. Seokjin sorrise divertito posando di nuovo lo sguardo su Hoseok trovandolo già a guardarlo, gesto che lo fece arrossire.
«Non è male essere un bibliotecario, eh. Mi piacciono i libri» ammise facendo aprire l'altro in un gran sorriso. Fece per dire qualcosa ma l'urlo di Yuseong lo fermò. La giovane insegnante si buttò sopra il suo amico stringendolo in un abbraccio quasi soffocante e facendo così sbilanciare di poco Hoseok.
Seokjin scoppiò a ridere poi fece dei passi indietro. «Meglio che torni a casa. Ci vediamo ragazzi. È stato un piacere conoscerti Hoseok» sorrise salutando i tre prima di tornare alla sua macchina con una strana sensazione nel petto.
Il ragazzo dai capelli castano scuro era ormai sotto casa e stava per aprire il portone del condominio quando una voce femminile, che conosceva fin troppo bene, gli arrivò alle orecchie spaventandolo a morte. «Ciao Jin!», Seokjin fece un balzo all'indietro puntando gli occhi scuri sulla ragazza davanti a lui la quale aveva un enorme sorriso sul volto.
«Oh, Younjung...ciao» mormorò stringendo in mano le chiavi di casa facendo un sorriso tirato. «Come mai qui? Sotto casa mia?».
La ragazza fece spallucce portandosi dietro l'orecchio una ciocca nera di capelli. «Volevo vederti così ho citofonato ma i tuoi mi hanno detto che non eri in casa così ho pensato di aspettarti qui» sorrise la ragazza. Younjung faceva tutto con estrema innocenza nei confronti di Seokjin: dettata dai sentimenti che provava per il ragazzo più grande compiva gesti un po' troppo esagerati ma la poveretta non se ne rendeva conto, credeva che così facendo avrebbe conquistato il cuore del suo amato.
Ciò che non sapeva era che per Seokjin la più giovane stava iniziando a risultare esageratamente appiccicosa e forse un po' invadente. Insomma, chi avrebbe aspettato per chissà quanto tempo sotto casa di qualcuno? Era un po' da folli.
Il bibliotecario aveva cercato in tutti i modi di farle capire indirettamente che non era interessato a lei ma a quanto pare non aveva recepito il messaggio.
«Oh, beh eccomi qui. Devi dirmi qualcosa in particolare? Vuoi un nuovo libro?» domandò poggiando la mano sulla maniglia del portone.
«Oh, no, no. Volevo solo sapere come stavi, oggi non sono venuta in biblioteca» sorrise lei facendo un passo verso il ragazzo che invece si appiattì contro il portone guardandola incerto.
«È un gesto...carino da parte tua, Younjung. Mi dispiace dirtelo ma ho del lavoro da sbrigare quindi non potremo passare del tempo insieme» mormorò cercando di essere il più gentile possibile. Non voleva assolutamente essere brusco, non era nella sua indole, ma qualcosa gli diceva che avrebbe dovuto esserlo per mettere in chiaro le cose.
«Non preoccuparti, va bene così» sorrise dolcemente Younjung. Quasi faceva male a Seokjin doverla rifiutare. Era una ragazza gentile e meravigliosa ma...non era il suo tipo. In realtà le ragazze in generale non erano il suo tipo, ma questo non lo sapeva ancora nessuno ed era il suo piccolo segreto.
«Ora devo andare, scrivimi qualche volta» disse di getto infilando la chiave nel portone aprendolo.
«Non ho il tuo numero» disse la venticinquenne speranzosa di ricevere il numero dell'altro quella volta. Ma Seokjin desiderava tutto il contrario.
«Oh, okay ciao» rispose in fretta entrando e chiudendo il portone immediatamente alle sue spalle sospirando pesantemente.
Younjung rimase lì ferma a fissare la porta appena chiusa sentendo il suo cuore spezzarsi lentamente a quel gesto. Seokjin non era mai stato così brusco nei suoi confronti...che gli fosse successo qualcosa? Una vocina nella sua testa le stava chiaramente dicendo che quello era stato un rifiuto bello e buono ma lei non voleva crederci.
Seokjin, non appena aveva messo piede in casa sua, si era buttato esausto sul suo letto. Non aveva neanche fame. I suoi genitori non c'erano per cui avrebbe potuto stare in pace per un po'. Si spogliò ed in fretta si mise il pigiama e si buttò nuovamente sul letto che cigolò.
Puntò gli occhi sul soffitto bianco avente qualche crepa e sospirò pesantemente. Era stata una giornata divertente ma allo stesso tempo pesante. Un sorriso spontaneo nacque sulle sue labbra quando ripensò all'incontro imbarazzante ma anche bizzarro. Ripensò al sorriso smagliante del ragazzo che a quanto pare conosceva i suoi migliori amici. Com'è che si chiamava? Jung Hoseok. Lo trovava molto bello come nome. A dire il vero trovava molto bello lui e basta.
Si mise seduto di scatto quando un'idea gli balenò in mente. Afferrò il cellulare e il pollice premette automaticamente sull'icona di instagram. Ci mise svariati minuti prima di trovare il profilo giusto ma quando lo trovò esulto silenziosamente.
Iniziò a scorrere le sue foto stando ben attento a non premere il dito sul cuore alla fine del post -non voleva assolutamente essere preso per uno stalker-. Le foto che postava Hoseok raffiguravano per lo più se stesso sorridente da qualche parte della città, fiori, attori che molto probabilmente stimava, cuccioli di cani in un piccolo canile e addirittura aveva trovato un video di Hoseok mentre recitava una parte di un k-drama che non conosceva.
Doveva ammetterlo: Hoseok faceva piuttosto schifo come attore ma lo aveva fatto ridere.
Si accorse di essere andato un po' troppo in basso sul profilo quando arrivò ad una foto postata il 9 agosto del 2009. Riconobbe subito i suoi due migliori amici che all'epoca avevano 14 e 12 anni. Si conoscono da veramente molto tempo allora, constatò il bibliotecario osservando quella foto.
Sospirò spegnendo poi il cellulare quando sentì gli occhi bruciare a causa della stanchezza. Si mise sotto le coperte e chiuse gli occhi mentre un piccolo sorriso aleggiava sulle sue labbra carnose continuando a sentire quel piacevole calore al petto.
Che fosse stato un colpo di fulmine? Non lo sapeva. Ma ciò che sapeva era che quel Jung Hoseok non era di certo passato inosservato ai suoi occhi ed al suo cuore. Avrebbe sicuramente fatto di tutto per poterlo rivedere e scambiarci due chiacchiere.
OHAYOO
Finalmente la compagnia dei sette è al completo! Vi aspettavate la comparsa di Hoseok in questo modo?
Io inizialmente avevo progettato di farlo incontrare con Yuseong in campagna in un modo piuttosto bizzarro e divertente ma alla fine è uscito ciò e mi è piaciuto molto di più ad essere sincera.
A quanto pare il nuovo arrivato ha anche fatto breccia nel cuore di Seokjin. Chissà come andranno le cose d'ora in avanti :).
+
Povera Younjung che è stata rifiutata da Jin in un modo un po' sgarbato però infondo infondo mi ha fatto ridere. Lei è perdutamente innamorata del nostro bibliotecario ma non sa che a lui piace la banana 🤭. Chissà anche per lei come andranno a finire le cose. Magari è la volta buona per Namjoon di farsi avanti, o magari no.
A lunedì prossimo mon amour! Passate una buona giornata✨
-盖亚🌺
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