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三十一 Sull'orlo di una crisi di nervi

Quello stesso pomeriggio Yuseong tornò a casa come una furia. La sua mente non aveva smesso di riprodurre quel dannato bacio neanche per un secondo. Era come se poteva sentire ancora le morbide labbra di Jungkook sulle sue. L'aveva davvero baciato lei per primo? E Jungkook davvero aveva ricambiato.

«Ho baciato Jungkook!» sbraitò non appena la porta d'ingresso si chiuse con un tonfo alle sue spalle. Le guance erano ancora di un rosso acceso e lo sguardo era sconvolto.

Sobbalzò quando sentì delle esclamazioni sorprese provenire dal divano. Non sapeva perché ma credeva di essere sola. In realtà non sapeva neanche perché aveva urlato, era solo così confusa e sconvolta.

«Jungkook? Jeon Jungkook? Jungkook il mio amico ballerino? Jungkook il tuo alunno?!» domandò Taehyung alzandosi di scatto dal divano.

«Jungkook quel ragazzo tanto carino e innocente?» domandò Seokjin inarcando un sopracciglio.

«Il fratello di Nari?» chiese stranito Yoongi.

«Aspettate, chi è Jungkook?» domandò confuso Hoseok mentre sorseggiava il suo tè.

Yuseong li guardò sbalordita quasi sull'orlo di una crisi di nervi. «Sì cazzo, proprio lui. Ma poi mi spiegate che cazzo state facendo tutti a casa mia? Una riunione?» sbraitò togliendosi le scarpe e passandosi le mani nei capelli e sul viso.

«Woah, woah, stellina. Calmiamoci, okay? Vuoi una camomilla? Siediti e spiegaci cos'è successo e come mai eri a casa di Jungkook» disse con calma Taehyung prendendo la sorella per le spalle e facendola sedere accanto a Hoseok sul divano mentre lui andava a sedersi intorno al tavolo insieme a Yoongi.

«No, niente camomilla» sospirò pesantemente l'insegnante universitaria premendosi due dita sulle tempie. Stava per esplodere. «Una cosa alla volta per favore, sto impazzendo» sussurrò stringendo gli occhi. Se Jungkook l'aveva presa piuttosto tranquillamente, ad eccezione per un piccolo stato di confusione iniziale ed il pianto a causa di Taehyung, Yuseong invece l'aveva presa non male ma malissimo.

«Prima di tutto chi è questo Jungkook? Scusatemi ma sono nuovo» si giustificò il ragazzo dai capelli rossi aggrottando la fronte. Seokjin, seduto accanto a lui di proposito, si perse a guardare il suo profilo approfittando dell'attenzione di tutti rivolta verso Yuseong.

«Jungkook è un mio alunno del corso di astronomia ed è anche molto amico di Taehyung, fanno ballo insieme» spiegò in breve l'unica ragazza presente nella stanza. Hoseok annuì rimanendo abbastanza sorpreso nel sapere che era un suo alunno.

«Ora raccontaci tutto», Yuseong fu sorpresa dal sentire quelle parole uscire dalla bocca del loro strambo vicino.

«Che c'è, qui non succede mai niente. Voglio un po' di gossip. Ero venuto anche a trovare il vostro nuovo coinquilino» si giustificò l'uomo dai capelli color menta alzando le mani in segno di resa.

Ciò riuscì a strappare una risata alla protagonista del racconto la quale scosse la testa divertita iniziando allora a raccontare in breve. «Ero andata a casa di Jungkook per...» si bloccò lanciando uno sguardo a Taehyung. Non poteva dire la verità, quella era una decisione che Jungkook avrebbe dovuto prendere da sé. «consegnargli un file della lezione di oggi dato che non era venuto a lezione. Gli stavo spiegando di cosa trattava e...lui era così vicino e le sue labbra erano così piene, così rosse, così invitanti...vi giuro non so cosa mi sia preso ma l'ho fatto e basta» sospirò sprofondando sul divano.

«E lui?» chiese Taehyung con gli occhi grandi come due palline da golf.

«E lui...ha ricambiato. E mi sarei spinta anche oltre se sua sorella non fosse entrata in salotto vedendoci. Dio, devo ringraziare quella ragazzina. Chissà in quale dannato guaio mi sarei cacciata altrimenti» disse Yuseong mordendosi il labbro inferiore.

«Oh mia cara, hai già un piede nella fossa. È un tuo alunno, non dovrebbe neanche esserci questo tipo di rapporto di amicizia tra voi» la rimproverò dolcemente il suo migliore amico, Seokjin.

Yoongi, sentendosi preso in parte in causa, storse il naso. «Non è un crimine stringere un legame di amicizia con un proprio alunno al di fuori della scuola fino a quando non va ad intaccare l'andamento scolastico dell'alunno in questione» brontolò.

«No, certo ma bisogna stare attenti a non andare troppo oltre e Yuseong ha superato un po' il limite» controbatté Seokjin.

«Ti prego dimmi che non hai baciato quella ragazzina, Yoongi» disse esasperato Taehyung spostando lo sguardo su Yoongi. Fu sollevato quando il maggiore scosse prontamente la testa borbottando una serie di "no".

«Facciamo un passo indietro. Lui ha ricambiato? Gli hai chiesto come mai? Significherà qualcosa per lui?» domandò Hoseok sempre più intrigato dalla storia. Sembrava quasi una delle serie tv melodrammatiche nelle quali avrebbe voluto recitare un giorno.

«No, non ne ho avuto il tempo. Sono scappata via andando nel panico. Non sono sicura di voler affrontare questo argomento con lui. È davvero imbarazzante. Dovrei ammettere ad alta voce ciò che non volevo ammettere a me stessa in queste ultime settimane» fece una smorfia sofferente.

«E cosa non volevi ammettere a te stessa, stellina?» domandò Taehyung con un ghigno dipinto sulle labbra.

Yuseong sbuffò sonoramente guardando in basso sulle proprie mani. «Che sono attratta da lui» sussurrò impercettibilmente.

«Come?» chiese Taehyung non avendola sentita sul serio.

«Sono attratta da lui» borbottò Yuseong nuovamente.

«Non riesco a sentirti».

«Sono attratta da lui, dannazione!» esclamò esasperata. Yeontan a quel trambusto sobbalzò nella sua cuccetta e si guardò intorno spaesato prima di tornare a dormire tranquillamente.

«Lo sapevo» cantilenò Taehyung sorridendo vittorioso. «Avevo i miei sospetti da tempo in realtà, ecco perché quel giorno alla mia mostra d'arte sono riuscito a farlo cadere su di te». Yuseong spalancò gli occhi. Stavano facendo a scarica barile per tutto quel tempo per caso? Che situazione assurda.

«Attratta da lui fisicamente?» domandò Yoongi portandosi una mano sotto al mento guardando attentamente la sua vicina di casa.

«In che altro modo altrimenti. Non penso che mi piaccia in senso romantico. Semplicemente lo trovo fisicamente molto, molto attraente» ammise arrossendo leggermente come una dannata liceale.

«Diventate amici con benefici allora» intervenne Hoseok facendo spallucce.

«Hoseok!» esclamò sbalordita Yuseong.

«No, assolutamente. È anti-etico» scosse la testa Seokjin guardando seriamente Yuseong.

«Io concordo con il pomodoro eccentrico. Dovete solo stare attenti a non farvi scoprire e tu dovrai comportarti come al solito in classe» disse Yoongi con nonchalance ricevendo un sorriso splendente dal nuovo arrivato. Seokjin giurò di aver sentito le gambe tremare a quella visione angelica.

«Lo dici solo perché-» Taehyung venne immediatamente fermato dalla voce scocciata di Yoongi.

«Non sono un cazzo di pedofilo, Taehyung. Per chi mi hai preso? Non voglio farmi una ragazzina» sbraitò guardandolo malissimo.

Taehyung alzò le mani in segno di resa soffocando una risatina. «Okay, scusami, scusami. Non volevo insinuare niente» disse velocemente posando di nuovo lo sguardo sulla sorella che sembrava esasperata. Anzi, sicuramente lo era.

«Non voglio essere licenziata sinceramente. Penso che sopprimerò queste sensazioni e lo ignorerò» borbottò inespressiva guardando il vuoto davanti a sé.

«Yoongi, come vanno le tue voglie da maniaco pedofilo?» domandò poco dopo Seokjin capendo la gran soggezione che stava provando Yuseong. E aveva pensato bene di spostare tutta l'attenzione sul pianista.

«Credo di non aver capito» Hoseok aggrottò la fronte voltandosi verso il più grande nella stanza.

«Beh, Hoseok caro, devi sapere che anche Yoongi ha iniziato ad avere una certa attrazione verso una sua alunna. Non so se l'hai vista venire qui da quando sei arrivato» spiegò il bibliotecario con tutta la tranquillità del mondo.

«Cristo santo!« urlò Yoongi facendo ridere sguaiatamente Seokjin.

«Scusami, stavo scherzando, mentina. Il discorso che ti ho fatto quella volta qui dentro ovviamente rimane tale» gli sorrise gentilmente.

Yoongi alzò gli occhi al cielo sistemandosi nervosamente gli occhiali sul naso guardandosi un po' intorno. Nari era l'unica persona che riusciva a metterlo a disagio. Ciò feriva un po' il suo orgoglio: com'era possibile che una ragazzina avesse un effetto del genere su di lui? «Sto cercando di ignorare tutto questo. Forse è solo il disperato bisogno di avere una donna al mio fianco. È da molto che non ho...ecco, non ho dei rapporti. E sinceramente mi faccio schifo da solo nel sapere che il mio corpo reagisce in un determinato modo a causa di una ragazzina».

«Wow, che intrico di emozioni. Mi sembra di vivere un k-drama!» esclamò Hoseok posando entrambe le mani sulle proprie guance guardando interessato l'uomo davanti a sé. Yoongi però gli rivolse un'occhiataccia facendolo zittire immediatamente. Quell'uomo faceva venire i brividi di paura se voleva.

«Yoongi, è il tuo corpo. Purtroppo non puoi farci niente se reagisci così alla presenza di una ragazzina. Tu...magari prova a fare qualcosa. Vedi se sei ricambiato!» provò Taehyung parlando con dolcezza per paura della reazione improvvisa del maggiore.

«Dimmi che stai scherzando, Taehyung. Non puoi dirmi una cosa del genere! La spaventerei, mi denuncerebbe e io finirei dietro le sbarre fino a cinquant'anni» Yoongi spalancò gli occhi immaginandosi già con le manette ai polsi.

«Ma non puoi saperlo se non provi! Okay forse ti stiamo aiutando a finire in prigione ma non possiamo esserne sicuri! Non ti stiamo dicendo di violentarla, solo avvicinarti facendo finta di volerla baciare e se riceverai un calcio nelle palle inventerai una scusa» Yuseong scrollò le spalle portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

«Voi siete pazzi, come potete dire una cosa simile?» Yoongi li guardò sbigottito.

«Perché sappiamo che a Nari piaci tu» disse Taehyung pentendosene subito dopo, ma ormai il danno era stato fatto. L'uomo dai capelli colorati si voltò lentamente verso di lui guardandolo ancora più sorpreso. Poche erano le volte che Yoongi abbandonava la sua maschera apatica. «Sì beh tempo fa Jungkook l'ha scoperto, Yuseong era presente e mi ha riferito tutto. Jungkook me l'ha detto comunque non appena abbiamo avuto lezione assieme» spiegò Taehyung grattandosi un braccio.

«Oh...wow...uhm okay. Cioè immagino che allora questo...non so...cambi le cose? Non lo so» sussurrò Yoongi abbastanza sconvolto. Dopo ciò calò il silenzio nella stanza che venne rotto solo qualche minuto dopo da Seokjin.

«Io penso di andare a casa. È stata una bella seduta ragazzi, la prossima volta ampliamo il nostro circolo degli alcolisti anonimi» scherzò il ragazzo alzandosi dal divano andando a prepararsi. Seguì una risata generale, poi qualcosa che fece fermare per un attimo il cuore di Seokjin.

«Jin, hai da fare?» domandò il più piccolo andando dietro al bibliotecario.

Seokjin sobbalzò ritrovandoselo improvvisamente così vicino e ci mise un po' ad elaborare la domanda. Scosse la testa lentamente guardandolo imbambolato.

Hoseok se ne accorse e rise. «Mi piacerebbe fare un giro in città, non ancora ho avuto modo di visitarla. E poi dovrei ad andare ad iscrivermi ad un provino per una recita. Ti dispiacerebbe accompagnarmi?» .

Seokjin non dovette pensarci due volte che la testa già si stava muovendo su e giù in segno di affermazione. «Sì-cioè, no, no, non mi dispiacerebbe affatto» balbettò abbottonandosi la giacca dopo essersi infilato velocemente le scarpe.

Hoseok gli rivolse il suo sorriso luminoso e lo ringraziò preparandosi in fretta. «Okay ragazzi, noi andiamo! Torno per l'ora di cena!» esclamò il rosso prima di uscire di casa affiancato da un Seokjin incredulo ed in preda alla tachicardia. Non poteva credere di star per passare del tempo da solo con il ragazzo per il quale aveva decisamente avuto un colpo di fulmine. Sarebbe stato il pomeriggio più bello della sua vita.




I due si separarono quando il sole aveva iniziato a tramontare da poco e la stanchezza iniziava a farsi sentire. Seokjin, sempre con il sorriso dipinto sul volto e il batticuore, aveva mostrato a Hoseok parte del centro in poche ore. Avevano camminato molto e Hoseok era rimasto meravigliato dai numerosi grattacieli e dalla vita frenetica di una città così grande come Busan.

Si era soffermato ad osservare numerose vetrine confessando a Seokjin il suo amore per i negozi. Poi Seokjin l'aveva condotto al Daydream sorridendo nel vedere che finalmente si era riempito. Non c'era Namjoon per cui aveva evitato battibecchi infantili. Avevano preso un frullato e Hoseok aveva continuato il suo piccolo tour guidato dal maggiore, visitando qualche parco nei dintorni e guardando da lontano la biblioteca della famiglia di Seokjin.

Hoseok aveva confessato di non essere un grande appassionato di lettura ma che sicuramente avrebbe fatto un salto in quella biblioteca ogni tanto per tenergli compagnia. Poi, quando Hoseok aveva aggiunto che Seokjin era un ragazzo davvero simpatico e amabile, il maggiore aveva rischiato l'infarto.

Infine avevano raggiunto la meta desiderata fin dall'inizio da Hoseok e si era iscritto ad un provino che si sarebbe tenuto in quello stesso teatro due settimane più tardi. Poi erano tornati sotto il condominio di Seokjin e quest'ultimo, facendo il gentiluomo, aveva chiamato un taxi per Hoseok per condurlo fino alla metro.

«Ti ringrazio per questo mini tour, Jin. Mi piacerebbe rifarlo uno di questi pomeriggi» sorrise teneramente Hoseok lanciando un'occhiata al taxi che da pochi secondi si era fermato proprio dietro di lui.

Seokjin spalancò gli occhi poggiando la schiena contro il portone del condominio nel quale abitava. «Mi stai chiedendo di uscire insieme?» domandò con un filo di voce. Hoseok stava azzardando molto, rischiando di mettersi a nudo davanti ad un ragazzo che conosceva da poco meno di una settimana e Seokjin questo l'aveva capito molto bene, aveva visto lo sguardo spaventato del rosso che però cercava di nascondere con un sorriso.

«Se per te non è un problema. Sono stato davvero bene con te in queste ore e...in questi giorni che sei venuto a casa di Yuseong e Taehyung ho potuto conoscerti un po'» disse, ora la sua voce era più timida ed insicura non vedendo nessun cenno positivo da parte del più grande.

Seokjin rimase in silenzio fissandolo per dei secondi che all'altro parvero interminabili. Stava ancora elaborando il tutto. Poi un enorme sorriso si stese sulle sue labbra carnose facendo tirare un sospiro di sollievo al rosso. «Sì, mi piacerebbe davvero tanto Hoseok» rispose finalmente.

«Perfetto! Ti lascio il mio numero, d'accordo? Così possiamo organizzarci meglio» Hoseok sorrise ampiamente prendendo poi il cellulare che Seokjin gli aveva steso  senza esitazione. Egli gli registrò il proprio numero per poi salutarlo con un veloce bacio sulla guancia prima di entrare nel taxi e sparire qualche minuto dopo.

Seokjin, quando salì le scale entrando nel suo appartamento e successivamente nella sua camera, sentiva ancora il cuore battergli forte ed un dolce calore alla bocca dello stomaco. Sentiva ancora di essere in un altro mondo. Sembrava un sogno. Un sogno bellissimo.

OHAYOO
Sono consapevole del fatto che questo non era il capitolo dedicato a Seokjin ma ho deciso che non sempre rispetterò lo schema che avevo creato all'inizio.
Anche perché abbiamo superato la metà della storia quindi  le cose non andranno più così lente.

Grazie alle poche anime che seguono questa storia e che ogni tanto si fanno vive votando i capitoli. Sappiate che lo apprezzo tantissimo✨
-盖亚🌺

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