Memoriae
È dal giorno in cui Oliver mi ha obbligato a fare quella relazione che mi sento una merda.
Sono passati due giorni e sono due giorni di fila che cerco di evitare qualunque essere umano esistente.
Sono seduto davanti alla finestra di camera mia che da al parco che ci divide dal dormitorio femminile.
Sto fumando una sigaretta mentre rileggo per la milionesima volta la relazione sull'Odissea.
Sono quattro pagine fitte, fitte.
Se la deve fare andare bene altrimenti me ne infischio e ciao, ciao.
Spengo la sigaretta e la butto nel cestino.
Sento bussare alla porta.
Guardo l'ora, sono le 17.
"Chi è? "Chiedo prima di aprire la porta.
"Jimmy, l'essere umano che vive nella stanza davanti alla tua, ho una consegna per te"Sorrido quasi incosciente, oltre a saluti di circostanza non avevo parlato un granché con lui.
Apro la porta e vedo Jimmy con in mano un gabbia.
"Te ne eri dimenticato?"Mi chiede.
Sento un abbaio.
"OLLY! "Jimmy entra e libera Olly nella mia stanza.
Olly mi salta addosso e inizia a leccarmi la faccia.
Troppo. Affetto.
"Okay okay, sono felice di vederti anch'io"Accarezzo la testa di Olly il quale inizia a scodinzolare.
È felice.
"Hai comprato il suo cibo? "Mi chiede Jimmy.
...
Ehm no.
Scuoto la testa mentre mi siedo sul letto e Olly sale sulle mie cosce e si accuccia.
Ora sono un cuscino, eh?
"Ringraziami più tardi"Dice Jimmy andandosene via.
Guardo Olly perplesso.
"Tu ne sai qualcosa? "Chiedo.
Mi guarda con la lingua di fuori.
"Scommetto di no"Dico continuando ad accarezzare la sua testa.
Jimmy torna con un sacco di croccantini per cani e due ciotole.
"Dammi una mano Sfaticato"Mi alzo e prendo il sacco.
Ha pensato a tutto, diamine, fossi io così.
"Non so come ringraziarti... "Dico.
"Non farlo"Dice.
"Invece devo... "Mi guardo in giro.
"Hai già mangiato qualcosa? "Chiedo.
"No, non è l'ora di cena e poi sai che Steve si incazza se non mangiamo tutti insieme"
Ah già...
Svuoto un po' di cibo nella ciotola di Olly e dell'acqua.
"Tra qualche giorno eleggeranno il nostro responsabile, dovremo iniziare a stare più attenti... "Dice Jimmy.
"Sì... "Jimmy esce dalla mia stanza e decido di seguirlo.
Guardo Olly che ha appena finito di bere.
Gli faccio cenno di seguirmi e lui non se lo fa ripetere due volte.
Chiudo la stanza e poi raggiungo Jimmy nell'ala comune.
"Sicuro che non ci sia nulla di cui tu abbia bisogno? "Chiedo.
"Una villa, ce l'hai?"Mi chiede.
"No! "Dico.
"Allora sei inutile"lo dice in un tono che mi fa ridere.
Vedo Jeremiah e Tom discutere animatamente su qualcosa mentre la musica viene riprodotta dal giradischi.
"Tom, Jeremy"Richiama Jimmy la loro attenzione.
Tom indossa ancora le scarpe con i tacchetti e Jeremiah indossa solo il costume, sono entrambi appena tornati dalle loro attività sportive.
"Questo portoricano di figa non vuole ammettere che quest'anno vinceranno i Chicago Bulls"Dice Tom.
"Ma sì, cosa vuoi che ne sappia un Ispanico di Basket"Dice Steve arrivando e buttando la sua tracolla sul divano.
"Disse il cinese"Dice Jeremiah.
"Sono cinese per metà, mio padre è Americano"
"Va bene, non scassate, non interessa a nessuno il Basket, non vedete che c'è un cane qui? "Dice Jimmy indicando Olly che scodinzola accanto a me.
Tom si regge il petto quasi come se Jimmy avesse bestemmiato.
"Diamine, è vero! Che bello, ma ciao! "Dice Steve accarezzando Olly.
Tom si avvicina e osserva Olly.
"Dimmi almeno tu che i Chicago Bulls sono meglio"Dice Tom.
Olly abbaia.
"Visto?! Bravo"
"Elio, buongiorno, non ti ha visto nessuno oggi"Dice Steve.
"Avevo... Troppa roba da fare"
"La droga non fa bene"Dice Jeremiah.
Rido divertito.
"Non di quella roba... "Dico ridendo.
"OH ISSA! "Sentiamo i ragazzi entrare in tre portandosi dietro un pianoforte.
Guardo Jeremiah, Steve e Tom per capire se loro ne sapessero qualcosa.
Jimmy ride.
"Dove stra cazzo lo mettiamo? "Chiede Tom.
"Leviamo quella roba lì, che cazzo è poi? "Chiede Steve indicando una pianta finta.
"Che ne so, nessuno qua dentro studia botanica"dice Jimmy.
Jimmy prende la pianta finta e la sposta.
Olly prende un piatto che era nascosto dietro la pianta e lo sposta.
"Il cane fa più roba di te"dice Tom a Jeremiah.
Scoppiamo tutti a ridere.
Posizionano il piano non molto lontano dalla finestra.
"Perché questo piano? "Chiedo gurdandolo.
"Perché hai detto che sai suonare, semplice"Dice Steve attaccando una lista vicino alla finestra intitolato :GENERE DI MUSICA.
"Quando hai voglia la sera se ti va suonerai... Questa è la lista dei ragazzi con richieste"
"Suona quasi come un obbligo Steve"Dice Jimmy.
"Oh, scusami, riformulo.... Suona oppure ti picchio"sorrido.
"Certo... Anzi, credo di dovervi ringraziare tutti"
Tom finge di piangere mentre accarezza Olly.
"Perché anche Jeremiah non era così... "Dice Tom.
Cerco una sedia e la metto davanti al piano.
Soffio sui tasti impolverati e faccio la scala delle note.
Okay, il piano sembra funzionare bene.
Mi applaudono.
"Opera d'arte"Dice Steve fingendosi commosso.
"Ma ho fatto solo la scala delle note"Dico ridendo.
"Sì, quasiasi cosa fosse è stata meravigliosa"
Scuoto la testa ridendo.
Inizio a suonare il brano a cui sto lavorando da questa estate.
Ma non è nemmeno ancora ultimata...
Infatti mi blocco.
"Ehi? Che succede? Era bella! "Dice Tom.
"Davvero? È solo un bozzetto... "
"Stai scherzando? È bella anche se malinconica, come si chiama?"Mi chiede Steve.
"Kisses Back, l'ho scritta quest'estate ma fa totalmente schifo... "
"Ma stai scherzando? È meravigliosa! "
"Forse, aspetta... "Dice Robert, lui studia letteratura, l'ho scoperto più tardi che frequenta con me lo stesso corso di Oliver, solo di terzo anno.
"Cambierei la parte finale, più malinconica e da tagliarsi le vene"Dice Robert sistemandosi gli occhiali da vista e i capelli biondi.
"A chi l'hai dedicata? "Chiede Jimmy.
"Ad una persona che non riesco a dimenticare"Dico.
"Oh, ma che ha fatto questa persona per avere l'onore di ricevere una canzone? "
"Farmi innamorare e lasciarmi"Dico freddo mentre cerco un foglio per apportare le modifiche.
Silenzio.
Mi guardo intorno.
"È storia passata ormai"Dico rassicurando i ragazzi.
"È bello il brano... "Dice Jeremiah mettendo una mano sulla mia spalla.
"Ha delle parole? "Chiede Tom.
"Sì, in teoria sì, però non ci tengo a cantarle"
Robert mi porta un manifesto.
"Poi cantarla al concorso di benvenuto, impazziranno"Dice Robert.
Tutti concordano con Robert.
"Non lo so... "Dico perplesso.
Il brano è ancora da arrangiare e le parole della canzone pure.
Poi avrò mai il coraggio si suonarla difronte a centinaia di sconosciuti?
"Ecco qua, Elio Perlman iscritto al concorso"dice Tom.
Ma...
"Sicuramente vincerai! Non fare quella faccia Elio, ti aiuteremo noi! "
"Quando è il concorso? "
"Questo fine settimana... Ma non ti preoccupare, sarà facile per te!"
Lo guardo male.
"Non ce la farò mai! "Corro in camera per prendere lo spartito del brano per modificarlo mentre gli altri mi fanno il tifo.
Mancano 4 giorni...
(-3 giorni)
Oggi mi sono alzato presto, ho portato Olly da Tom e i due sono andati a correre insieme.
Ho terminato i corsi della mattina e ho chiesto a Meg di incontrarci al parco che divide i nostri dormitori.
Le ho parlato della canzone e mi ha aiutato, con il suo clarinetto, a sistemare delle cose.
È una ragazza fantastica, mi ha offerto il suo aiuto senza chiedere nulla in cambio, anzi no, una barretta di cioccolato me l'ha chiesta.
"La suonerai davvero? È davvero fantastica! Per il testo? "
"Ci sto lavorando... "Dico.
"E come inizia? Sono curiosa! "
"Rivoglio i miei baci indietro... E qualcosa del genere, riprenderò tutti i baci che ti ho dato...uhm..."Prendo la chitarra e inizio a fare gli accordi.
"Di cosa parli? "
"Di quanto vorrei riavere tutto ciò che ho dato, il fatto di avere dato tutto me per poi ricevere un pugno in faccia... "
(-2 giorni)
Sono le 20 di sera e sto suonando qualche brano per i ragazzi in aula comune.
Veniamo interrotti da Steve che porta uno scatolone in mezzo alla sala.
"Domani attaccate queste lavagnette alle porte"dice Steve.
"Ma perché? "Chiede Tom mentre accarezza Olly che dorme sull sue cosce.
"Perché quelle dell'anno scorso erano indecenti e sporche, vi prego di non imbrattarle di merda"
Ne consegna uno a ogni possessore di stanza.
"Ecco qua Elio, sarai il bastardo con più spazio disponibile su cui scrivere"Sorrido effetivamente lui ha ragione, sono l'unico che non ha un compagno di stanza, beh, ovviamente apparte Olly.
La serata prosegue tra battute e musica.
Sono davvero felice di avere dei compagni di dormitorio così, per un attimo mi fanno dimenticare la mia parte triste e solitaria.
(-1 giorno)
È pomeriggio e oggi, che è Sabato, ho avuto un corso soltanto di mattina.
Sono al parco fuori dal campus con Olly e fisso e fisso ancora lo spartito e le parole del brano.
Mi ripeto a me stesso che non riuscirò mai a cantarla, che sverrò prima e mi porteranno all'ospedale.
Olly mi porta un bastone.
"Bravo cagnone, ora vai e riportamelo"rilancio il bastone non molto distante.
Prendo dalla mia tasca il pacchetto di sigarette e mi stupisco del fatto che non l'abbia terminato...
Sono troppo impegnato per fare qualsiasi cosa...
Sto per accendere la sigaretta quando vedo in lontananza una figura che mi sembra famigliare.
Mi strofino gli occhi per vedere meglio.
La figura è accompagnata da qualcun'altro, una donna.
"Ma no, ma ti pare... "La voce. Quella voce.
Oliver.
Per un attimo mi immobilizzo, non riesco a pensare.
Lui è lì...
Merda, non può vedermi!
Mi metto il cappuccio e richiamo Olly.
Olly arriva ma non abbiamo il tempo di alzarci o di andarcene.
Oliver ci passa davanti con questa donna, è castana ed è molto più bassa di lui.
Si tengono per mano mentre chiacchierano.
Sia mai che...
Olly grazie al cielo non si è mosso, un mio movimento, un mio singolo movimento avrebbe mandato qualsiasi cosa a puttane.
"Dai andiamo"Gli sussurro mettendogli il guinzaglio.
"Ce ne andiamo dall'altra direzione, opposta alla sua.
Stringo forte lo spartito e butto l'intero pacchetto di sigarette.
Un senso di gelosia mi sta divorando.
E inizio a tremare, mi sento il petto più pesante.
Mi appoggio a un albero e, nascosto dal cappuccio, inizio a piangere.
Mi sento così stupido, stupido.
Perché continuo a volerlo più della mia anima? Perché?
Guardo lo spartito che imbratto di lacrime.
Faccio un respiro profondo e guardo il sole in alto nel cielo.
Devo trovare il coraggio per domani, per me stesso.
Devo provare a voltare pagina e iniziare almeno a raccogliere i pezzi del mio cuore sparsi e sepolti orami da troppo tempo.
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