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Davide e Golia

Oggi per la prima volta sono fiero di me stesso.

Questa sensazione durerà poco ma almeno sono sicuro di averglielo sbattuto in faccia a quello stronzo.

Finisco di fare i corsi della giornata e l'unica cosa che voglio fare è andare dritto al mio letto e dormire per non pensare a quello lì.

Passiamo insieme un estate fantastica in cui io scopro di riuscire a vivere la mia sessualità senza vergognarmi.
Poi te ne vai e lasci in me un vuoto, te ne vai e le lettere sono tante, poi iniziano a diminuire gradualmente finché, dopo quella maledetta chiamata che cambia tutto.
Ti sposi e ti dimentichi di me.

Pretendi che io finga che nulla sia mai accaduto.

Ma che uomo spregevole puoi essere diventato?

Pensa davvero che non mi sia accorto del fatto che lui sia ogni giorno sempre più imbronciato? Triste?

Esco dalla camera dopo aver condiviso con Olly i miei problemi.
È un bravo ascoltatore.

Gli metto l'acqua nella ciotola e i croccantini, dopo di che mi dirigo fuori verso la sala.

Non c'è nessuno.

Mi siedo sul divano e inizio a leggere un libro casuale che mi capita sotto mano: Agatha Christie, Piccoli omicidi.

Chissà di chi è...

"Buon pomeriggio Elio"Sento Tom buttare il borsone per terra.
Lo guardo sorridendo, è sicuramente appena tornato da un allenamento.

"È già arrivato Jimmy?"Mi chiede.

Scuoto la testa.

"Che palle, in ogni caso... Come è andata con Mr.Siete dei casi persi? "Roteo gli occhi mentre mi siedo per fare posto a Tom.

"Mi ha praticamente riso in faccia"Dico non poco irritato.

"Che stronzo, aspetta che lo senta Jeremiah, farà su un casino epocale"Dice Tom.

"No, non fa nulla, tanto ci sta già trattando come studenti di seconda categoria"Dico sincero.
Gli hanno riempito la testa di cazzate alle riunioni e ora è convinto che siamo tutti dei delinquenti.

"Domani ci andiamo tutti insieme da quello stronzo, hai il corso con lui? "Annuisco, stavo anche giusto pensando di cambiarlo e facilitarmi la vita.

Sentiamo il Walkie-talkie in funzione.

"C'è qualcuno? "sentiamo chiedere.

Io e Tom ci guardiamo un attimo e risponde lui.

"Qui è Tom che risponde, cosa succede Robby? Passo"

"Elio ha consegnato le contro notifiche? Passo"

"Sì, l'ho fatto, ciao Robby, passo"Rispondo semplicemente.

"Sta arrivando il professore e sembra tutto tranne che felice, Passo"Dice Robby.

"E tu dove sei? Cazzo, dobbiamo mettere apposto, ci siamo solo io e Elio al dormitorio! Va bene, muoviti Robby, anzi cerca quegli idioti di Jeremiah, Jimmy e il cinese, grazie, passo e chiudo" Tom mette il walkie-talkie in tasca e sospira.

"Camera tua è già sistemata?"Mi chiede Tom mentre mi lancia il libro delle regole che poggio sul pianoforte.

"Ovvio che no, come può? Ho avuto la mattinata piena di corsi! C'è pure Olly in camera..."

"Dove diamine sono tutti quando necessiti di loro?" Tom sposta l'armadio e mi aiuta a mettere apposto i libri e altre cose.

Passo molto velocemente l'aspirapolvere in sala e nel corridoio che porta alle stanze.

Vedo Jimmy uscire dalla porta nascosta che porta direttamente fuori al parcheggio.

"Jimmy, muoviti" Lo prendo per il polso.

"Ciao anche a te... "Abbassa un attimo le cuffie del walkman mentre si lascia trascinare.

"Dobbiamo portare via Olly, sta per tornare il professore..."Dico poi entrando in stanza dove Olly sta dormendo sul letto.
Mi dispiace rovinare il suo sonno.

"Ancora? Ma che cazzo, come fate a saperlo?"

"Robby ci ha avvisato in tempo, e meno male... Olly svegliati, su"Olly si sveglia mentre gli metto il guinzaglio.

"Mi dispiace ma dobbiamo portarti altrove... "Lui abbaia e io gli accarezzo il muso.

Lo so che è stanco, lo sono anch'io.

"Sistema qua, ci penso io a Olly"Annuisco e lo ringrazio.

Nascondo i croccantini e le ciotole.

Sto iniziando a pensare che dovrei costruire qualcosa che non ci debba sempre obbligare a portare Olly fuori.

Inizia a dispiacermi.

Jimmy arriva subito dopo e ovviamente anche lui mi chiede per le contro notifiche.

"Io gliele ho consegnate, lui mi ha riso in faccia"Racconto sbrigativamente.

"Ma con... Che bastardo, allora, dobbiamo uscire io e te"Dice poi Jimmy guardando l'ora, sono le 5.

Raggiungiamo Tom che ha finito di sistemare la sala.

"Suona qualcosa, vai"Mi dice Jimmy poi.

Non mi viene nulla in mente su due piedi così inizio a suonare per Elisa.
I ragazzi si mettono lì in sala a fare finta di nulla.

Qualche minuto dopo arriva Oliver da solo, io non stacco gli occhi dai tasti mentre sento Tom sbadigliare e lo guardo ridendo.

"Siete in tre"Dice Oliver all'improvviso.

"Sì, stanno facendo tutti corsi supplementari oppure sport e attività" Sento Jimmy rispondere e quando finisco di suonare sento l'applauso di entrambi i miei amici.

Mi inchino ringraziandoli e non rivolgo nemmeno uno sguardo a Oliver mentre inizio a intonare la sonata n°14 "moonlight" Di Beethoven, anche perché non c'è altra melodia che non descriva al meglio i miei sentimenti in questo momento.

"Vuole qualcosa? "Chiede Jimmy.

"Mi avete portato delle contro richiami o sbaglio?"Chiede Oliver.

"Sì, ma non le rispondiamo di certo a nulla se non c'è il nostro avvocato"Dice molto schietto Tom.

"Perlman, puoi smetterla di suonare per un attimo?"Mi chiede Oliver.
Mi fermo bruscamente.

"No"dico senza nemmeno guardarlo e poi continuo.

"Il vostro avvocato sarebbe Gomez? Sul serio? "

"Sì, e se non le dispiace ci stavamo godendo la musica di Elio, quindi se vuole farci un richiamo faccia pure, ma siamo tutti stanchi e vorremmo solo rilassarci"Dice Jimmy venendo accanto a me e passandomi un foglio sotto il naso.

Ti sta guardando malissimo.

E poi lo stropiccia mentre suono qualcos'altro.

"Sono andato dal redattore capo a mostrare le vostri contro richiami, provvederà a essere più severo"Mi fermo di colpo e mi giro per guardarlo.

"Come? Ma che c'entra il redattore in tutto questo?! "

"Io sono mandato dalla scuola, quindi tutto ciò che voi date a me io sono obbligato a darlo a loro"

Vediamo Billy entrare accompagnato da Jeremiah e Steve.

"Qual'è il problema adesso?"Chiede Steve a me e poi guarda male Oliver.

"Potete parlare ora che il vostro avvocato è presente o ci vediamo direttamente al processo?"Jimmy è seduto su un sedia accanto alla mia e lo sto sentendo imprecare a bassa voce.

"Lei ci odia, a preiscindere! Non credo che anche se volessimo parlarle lei ci perderebbe sul serio, quindi sì, noi non professermo più parola"Dice Tom a Oliver senza guardarlo e leggendo una rivista sportiva.

"Siete molto maturi a quanto vedo"Dice Oliver.

"Senta, lei cosa vuole da noi? A lei, noi, non sta simpatico e a lei non stiamo simpatici, cosa vuole sapere? Che vuole? Tanto le nostre condotte inviate al redattore sono messe peggio di prima"Parla Jeremiah diretto.

"Oggi Elio mi ha dato tutte queste controrichiami come se la cosa avrebbe potuto cambiare la situazione, le ho lette tutte, una ad una, e non ce ne una sensata, lo capite? Per esempio La stanza dei voi due, Miller Yang e Scott...
Era indecente, siete in due e la vostra camera sembra un campo di guerra"Parla a Steve e Jimmy.

"Ma lei ha per caso scritto che era a sorpresa? Cosa si aspettava?"Chiede Steve irritato.

"Le vostre stanze devono essere decorose, la stessa cosa vale per tutti gli altri che si sono lamentati. Le vostre camere erano in condizioni pietose e dovreste solo ringraziarmi del fatto che adesso non vi stia facendo un richiamo per il vostro modo maleducato di rispondermi"

"Questo è abuso di potere, lo sa vero? "Chiede Jeremiah.

"Non sto abusando del mio potere, vi sto semplicemente illustrando come stanno le cose.
Assumetevi le vostre responsabilità, avete 20 anni e non più 3..."

"Ha finito?"Chiede infine Jimmy.

Oliver lo guarda malissimo.

"Domani vi voglio davanti al preside a illustrare i vostri problemi, tutti quanti"Dice poi Oliver.

"Non ci sarò, mi rifiuto categoricamente, Ma che abbiamo fatto di male? Lei sta abusando del suo potere, potevamo risolverla tra di noi ma lei non ne ha le palle"Dice poi Jimmy lasciando tutti a bocca aperta.

Oliver si avvicina a Jimmy e lo guarda.

"Non sono un tuo amico, ne tanto meno sono un tuo famigliare, tu mi hai risposto male e tu sai bene cosa succede a chi parla troppo"Poi guarda me, quindi parlo troppo.

"Oh ma che vuole?" Jimmy fa per spingerlo me io li separo immediatamente.

"Jimmy, basta... "Dico poi mentre cerco di calmarlo.

"Non me ne frega un cazzo, questo qua viene e si crede di essere chissà chi! Non me ne frega proprio un cazzo"Cerco di calmarlo e Oliver è già uscito a fare chissà che cosa.

"Robby, va a vedere dove va quello lì, Jeremiah, vai a vedere se puoi riuscire a fermare il prof e poi Jimmy, potevi trattenerti"

"È uno sbruffone, altro che rilassarmi un po'! Avrà i suoi problemi personali e li ha riversati su di noi, non ha ragione di nulla! Hai un problema? Vieni e ce ne parli come abbiamo fatto noi"

"Tom? Ci sei? "Si sente il walkie-talkie.

"Dimmi tutto"Dice Tom ascoltando Robby.

"Credo Il professore stia andando a parlare con i responsabili"Dice subito Robby.

"Cosa? "Chiede Steve prendendo in mano il Walkie-talkie.

"Sì, vorrà farlo sospendere"Sentiamo poi Jeremiah preoccupato.

"È pazzo... No ragazzi, dobbiamo fermarlo! "Dice Steve.

Corro subito fuori alla ricerca di Oliver.
Grazie al cielo lo hanno già fermato Rob e Jeremiah.

"Professore"Dico poi.
Oliver e i ragazzi si girano verso di me.

"Non lo faccia, siamo tutti stanchi e il caldo non aiuta, ci dimentichiamo di giornata, che dite? "

"Oggi chiudo un occhio, ma voglio sentire anche sentire le scuse di Scott, altrimenti dovrò ricorrere a provvedimenti seri"Sospiro profondamente.
Ci mancava solo questa.

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