Cavallo di Troia
Fallimenti, ripetuti fallimenti, sono segnalibri sulla strada della realizzazione. Uno fallisce andando avanti verso il successo.
Charles Franklin Kettering
Mi sono torturato tutta la notte per quello che mi ha detto Jimmy.
Cosa intendeva dire?
Che cosa ha capito?
Sento bussare alla porta.
Mi sveglio di colpo, santo cielo, è tardissimo!
Apro la porta e vedo Steve agitato.
"HANNO ELETTO LO STRONZO RESPONSABILE! "Urla con lo spazzolino in bocca.
Tutti corrono avanti indietro.
"DOVE METTO OLLY? "Olly abbaia.
"Shhhh"Diciamo io e Steve all'unisono a Olly.
Jimmy entra in stanza con una gabbia.
"Entra bello, dai"Dice Jimmy mentre Olly entra nella gabbia.
"Farai silenzio per trenta minuti? Ti porto in macchina mia, okay?"Dice Jimmy a Olly.
"Muoviti"Dice Steve a Jimmy e poi sofferma nuovamente lo sguardo su di me.
"Alle dieci ho il corso di Storia della musica Classica"Dico mentre Esco dalla stanza di fretta con Steve che mi accompagna in bagno.
Confusione anche qui.
Un ragazzo mi spintona.
"Ehi scusami"Dice.
"Ma perché tutta questa preoccupazione? Del resto e solo una vista-"
Mi guardano tutti.
"Ti ho già detto che ci odiano? Siamo il dormitorio più controllato dell'intero campus"Mi racconta Steve mentre mi lavo i denti.
"Questo perché quattro anno fa una testa di cazzo ha incendiato tutto questo dormitorio"dice Jeremiah mentre si sistema i capelli nello specchio accanto al mio.
"Qualcuno ha del dentrificio? "Sento Tom chiedere dalla porta di ingresso del bagno.
Gli lanciano come minimo dieci tubetti.
Scoppiamo a ridere per l'espressione stupita di Tom.
"Come siete benevoli oggi"
Sento un rumore appartenente a un Walkie-talkie.
"Steve, mi ricevi? "Chiede una voce.
"Dimmi tutto Robby, che cazzo succede? "
Silenzio e tutti ad ascoltare cosa dice Robby, non lo conosco bene però passa tutto il tempo a leggere fumetti di supereroi.
È un tipo simpatico e socievole anche se non sembra.
Ha i capelli rossi e un sacco di lentiggini ed è un tipo esile, come me.
Quando gli altri corrono noi li guardiamo e li sfottiamo.
"Sappiamo chi è il nostro responsabile... Merda... Sta arrivando, spero che siate pronti"
Ci guardiamo e iniziamo a velocizzarci.
No, non eravamo per niente pronti.
"FORZA SU, ALLA SALA COMUNE E COMPORTATEVI NORMALMENTE"
"SISSIGNORE"Corro in camera e nascondo cibo e ciotola del cane.
Mi metto una maglietta a caso, un paio di pantaloni della tuta e prendo il primo libro che mi capita sott'occhio e corro in sala.
Gli AC/DC Riecheggiano nel dormitorio mentre, lì dove c'era l'entrata per la cucina abusiva, ora c'è un armadio e libri.
Jimmy arriva e si siede accanto a me.
Sentiamo suonare al campanello, la prima volta che lo sento suonare!
Steve ci fa cenno di fare i normali.
"Che leggi? "Mi chiede.
"Boh, ho scelto un libro a caso..."
L'Iliade di Omero.
"Ahh, la guerra di Troia, dammi qua"Dice.
Ma-
"In Italia la parola Troia vuol dire puttana"Dico.
Alcuni dei ragazzi che stanno la nostra ascoltando ridono.
"Questa me la segno così quando vedo la mia ex le urlo TROIA"Dice Tom facendo ridere tutti.
Incombe il silenzio quando vediamo il nostro responsabile.
Jeremiah cambia disco e mette Thriller di Micheal Jackson.
"Non sono io il vostro responsabile, tranquilli"È un uomo sulla quarantina, mi pare di averlo visto due volte.
Vedo i ragazzi esultare silenziosamente facendo il balletto di Thriller.
"Prego Oliver, entra pure"Che mi venga un colpo.
Il mio cuore perde un battito.
Riprendo il libro dalle mani di Jimmy e mi copro il viso facendo finta di nulla.
"Buongiorno ragazzi, sono Oliver Wail, mi hanno comunicato che siete un caso perso"Dice Oliver.
Oh, all'improvviso Achille non è niente male...
"Quindi ci avete già etichettato come tali? "Chiede Steve interrompendo Oliver.
Abbasso il libro, oh questa devo godermela.
Jimmy si mette le mani dietro la testa e ridacchia.
"Vogliamo l'assicurazione sanitaria! "Dice Tom con una vocina stridula che fa ridere tutti.
"Mi hanno dato questo faldone da leggere con tutti i vostri dati, sì, a quanto pare vi hanno già etichettato come nemici pubblici"
"Voglio vedere la mia foto"Dice Jeremiah.
"Avranno messo la tua da piccolo con l'apparecchio grosso come una decapottabile "dice Steve.
Ridiamo.
Oliver sembra divertito.
È impossibile non affezionarsi a questi ragazzi.
"Ci sono delle lezioni che dovrò darvi sulla rabbia e l'educazione stradale -"
Lamenti.
"Professore, con tutto il dovuto rispetto, io avrei altro da fare, le sembro un tipo violento? "Dice Tom alzandosi.
"No, ma girano voci-"
"Siamo dei bravi ragazzi, andiamo prof, ci guardi... Veniamo da famiglie disagiate e mio padre vende la droga per vivere, ma non mi sembra che io venda droga-"Inizia Steve prendendolo in giro.
"Ma i miei grammi di coca, a proposito, muso giallo? "Dice Tom reggendogli il gioco.
"Dopo, dopo"
"Bene... Devo controllare le vostre stanze... "Oliver prende un quaderno e una penna.
"Perché? Non vuole della Maria?"lo istiga ancora Steve.
"La smetta di corrompermi Miller Yang, non è divertente"Dice Oliver sarcastico mentre vaga per la sala.
Lo fissiamo tutti attentamente.
"Un piano? Qua? "Dice notando il piano che ho tirato a lucido ieri prima dello spettacolo per l'agitazione.
"Sì, abbiamo una matricola a cui piace suonarlo"dice Steve.
Lo guardo male.
"Ah sì? Quindi tra di voi ci sono anche quelli che non hanno già la fedina penale sporca"
Sorrido alla battuta.
"Lei che insegna? Comicità? "Chiede Tom.
Sento risate soffocate.
"No, ma vedo che te sei già inoltrato per questo percorso, bravo"Dice dandogli una pacca.
Un "uhh" di sottofondo.
Ecco, mai attaccare briga con Oliver.
"E chi sarebbe la matricola?Strano, pensavo che qui le matricole non ci fossero"
"È il nostro Italo-francese-americano e ebreo di fiducia"ecco, se non avesse detto "Ebreo" magari me la sarei cavata.
Mi sento ossevato.
Abbasso lentamente il libro e guardo Oliver che mi guarda sorpreso.
...
"Salve"Dico per poi rimettermi a leggere di Agamennone.
"È timido"Dice Jeremiah.
"Ieri è stato così carino che ha offerto il pranzo a tutti"ancora applausi, ho la testa piena da ieri.
"È mio studente"Dice poi Oliver sfiorando il piano.
Osservo ogni suo movimento.
"Oh... OHHH, E tu non ce lo hai detto? "Chiede Tom.
"Beh, eravate tutti impegnati, non pensavo fosse importante"Dico sinceramente.
Vedo Tom correre e portarsi a spasso Olly ogni giorno, Jeremiah studiare come un fossennato.
"E poi non corre buon sangue"Sussurra Steve che l'altra volta ha visto il mio corpo rabbrividire.
Mi guarda ancora e girovaga.
"Congratulazioni per ieri"Dice poi.
Lo seguiamo lentamente.
Controlla le stanze, le lavagnette sulle porte con i nomi.
Poi arriva alla mia.
Finestra aperta, libri sparsi in giro.
"Potrebbe essere più ordinata"Dice poi.
Lo guardo a braccia conserte.
"Magari la prossima volta degnatevi di avvisare"
"No Elio, altrimenti non si chiamerebbero Ispezioni a sorpresa "dice poi.
"Ma allora non dovreste pretendere tanto-"Sto per alterarmi.
"Elio! "Jimmy mi chiama dalla sua stanza.
"Arrivo "dico sbottando.
Entro in stanza loro che è peggio ridotta della mia.
"Stavi attaccando briga? "
"Mi stava facendo innervosire "dico poi.
"Un ammonimento per aver contestato le mie opinioni"Dice Oliver entrando nella stanza dandomi un foglio.
COS?
"Ma andiamo professore, è solo una matricola! "Mi difende Steve.
Scuoto la testa per dirgli di lasciare stare.
"Questo è abuso di potere"Dice Jeremiah che grazie a te e ai tuoi studi in giurisprudenza.
"Forse hai ragione, questa stanza è messa male, ammonimento a anche a... Oh, Miller Yang e Clark"
...
"La metta lì, insieme alle altre"Dice Steve fregandosene .
"Non è giusto"Dice Jeremiah.
"Zitto prima che lo metta pure a te"Oliver esce e sono stupito.
Chiudo la porta.
"Questo è inaccettabile "Dico.
"Benvenuto nel dormitorio dell'ala sud del campus dove la parola giustizia non esiste" mi passa una birra.
"Bevi e manda giù come i problemi, non ci pensare"dice Steve.
"Non ce l'hai come professore "Dico.
"Che insegna poi quello? "Chiede Jeremiah.
"Letteratura interpretativa"
"Oh, sai che noia"dice Jimmy sbadigliando.
"Già... "Prendo la birra ed esco dalla stanza.
Incontro ancora Oliver, nascondo la birra e entro sbattendo e chiudendo la porta.
Mi siedo sul letto e accendo una sigaretta.
Oliver è cambiato, ha una moglie, un futuro brillante come scrittore o professore...
E io continuo a piangermi addosso pensando a lui.
Al modo in cui accarezzava il piano.
Mi sento così stupido e oggi devo rivederlo ancora.
Continua...
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