Continuo a ripetermi che sarà solo un chiarimento, una precisazione per acquistare di nuovo la mia lucidità, eppure l'adrenalina continua a circolare impazzita nel mio corpo.
So che da insensati essere così agitati in fondo per parlare chiaro bisogna avere la coscienza pulita e la mia e perfetta come il vello degli dei.
Mentre la mia testa farnetica ripensando a quello che ho appena detto mi viene in mente il mito del vello d'oro che si dice avesse il potere di guarire le ferite.
In questo momento mi servirebbe davvero per cicatrizzare il cuore che continua a sanguinare.
Arrivo al parco della Mezzaluna, e da lontano vedo  La Torre dell' hotel che altro non è che una scala antincendio adornata a Torre per rendere più sofisticato un posto già meraviglioso.
Man mano che attraverso il viale che mi porterà diritto all'hotel il cuore sembra impazzito e mi suggerisce scenari improponibili, che in sintesi vedono me e Noah riconciliati.
Arrivo in pochissimo tempo davanti a quella porta scorrevole avvicinandomi alla reception, questa volta decido di farmi annunciare visto l'ultima volta quello che è successo.
Guardandomi attorno mentre aspetto mi rendo conto che in ogni angolo di questo albergo ho dei ricordi, e tranne quel giorno che vorrei dimenticare il resto dei miei pensieri e solo positivo.
Ci sono attimi che non cancellerò mai tatuati nel profondo della mia mente e del mio cuore.
Mentre sono concentrata a ripercorrere la mia storia con Noah, una voce che riconosco immobilizza ogni mia facoltà razionale.

"Che piacere rivederla sana e salva signorina Danica."

Il facoltoso signor Colton si era degnato di rivolgermi la parola, nonostante la cattiva opinione che avesse di me, come ben descriveva a Lana quel giorno.
Ma la  mia educazione imponeva di rispondergli in maniera gentile quindi con un finto sorriso getto fuori la prima cosa che mi passa per la testa.

"Buongiorno signor Colton, ero qui per suo figlio ma sono felice di poterla salutare"

"So esattamente perché sei venuta, ed è per questo che sono sceso per parlarti sinceramente.
Fra te e Noah non potrà mai esserci nulla, è stato solo un gioco che aveva come finalità punirmi.
Ma ora è tutto risolto con mio figlio, e quindi devi dimenticarlo perché lui non prova nulla per te."

Le sue parole sono spietate e ingiuste, ma provengono da un uomo che suo figlio definiva egoista è cattivo, quindi cerco di respirare e di trovare un appiglio per non piangere.

" Signor Colton la rispetto essendo lei più grande di me, ma credo che queste cose suo figlio me le debba dire di persona, quindi se mi permette ora vado da lui."

"Piccola ingenua, lui non vuole più vederti ecco perché ha mandato me. Ma non preoccuparti sarai ripagata per il tuo fastidio, mio figlio ha insistito per lasciarti una cospicua eredità, intre la casa acquistata insieme è già a tuo nome.
Credo che ne sia valsa la pena fare gli occhi dolci a mio figlio ti sei sistemata per il resto della vita."

"Signor Colton, le può tenersi i soldi e la casa perché non è mai stato questo quello che ho cercato da Noah."

"E cosa vorresti il suo amore ?
Vorresti vivere felice con lui in quella bettola di casa?
Apri gli occhi ragazzina Noah si è già stancato di te ed è abituato a ben altro infatti è tornato con la sua fidanzata di sempre ed ora stanno progettando un futuro insieme."

"Non credo ad una sola parola di quello che sta dicendo."

"Se non mi credi parlaci pure è al comune di Cerignola per compilare i documenti che servono per l'imminente matrimonio con la figlia di un mio carissimo collega, come ti dicevo i ragazzi si conoscono da una vita ma la parentesi vendetta l'aveva fatti allontanare.
Ma ora che tra noi è tutto chiarito il loro amore è più forte che mai e vogliono sposarsi subito, e lo faranno qui in Italia proprio qui a Cerignola.
Se vuoi ti farò avere un invito per il matrimonio dell'anno."

A queste ultime cattiverie non ebbi la forza di rispondere, sollevai semplicemente il capo che fino a quel momento avevo tenuto basso per timore che si accorgesse di quanto stessi soffrendo.
Mi voltai verso di lui e con un filo di voce gli dissi che tutto era da vedere.
Vidi che rimase stupito,dalla mia determinazione, le sue pupille si dilatarono per scorgere ancora meglio il mio coraggio.
Probabilmente anche lui non si aspettava questo mio ennesimo gesto.
Mi voltai senza salutare mentre le urla di dolore e di sconfitta continuavano a rimbombare nella mia testa.
Mi diressi diritto al comune, mi meritavo una spiegazione ed ora era arrivato il momento di averla.
Il mio passo era deciso ma il mio cuore tremava ad ogni metro che mi separava dal comune.
Rimasi tesa per tutto il tragitto con il fiato corto che mi impediva di respirare e cacciare via questa ansia chi mi opprimeva il petto.
L'inquietudine di immaginarlo con un'altra ragazza mi procurava un turbamento terribile, quindi decisi di concentrarmi sul Noah che avevo conosciuto.
Quel ragazzo così attento ai miei bisogni così affettuoso non poteva aver solo giocato.
Immaginai per un attimo la sera precedente all'incidente, eravamo a casa mia e mentre accarezzavo i suoi capelli morbidi e folti dolcemente e guardavo quegli occhi che mi penetravano scongiurando ogni mia paura, mi rassicuro sul fatto che non ci saremo mai lasciati è che lui mi avrebbe sempre protetta.
Quel Noah non mi stava mentendo lo sentivo in ogni piccola particella del mio corpo e sono sicura che c'è una spiegazione a tutto.
Ancora pochi passi e tutto sarebbe chiarito, perché peggio di un incomprensione sarebbe scoprire una bugia.