Equilibrio Indifferente
Fisso un punto imprecisato, guardando nella traiettoria in cui lei è appena andata via.
L'unica sensazione che avverto è un dolore straziante che non è prodotto da una ferita superficiale, ma da una profonda e penetrante verità ho appena lasciato andare la donna che amo.
Le fitte di dolore continuano a percorrere ogni centimetro del mio corpo lasciandomi indifferente alla vita.
Stavo morendo, ma nessuno sembrava accorgersene, nessuno attorno a me riusciva a vedere quando stessi soffrendo, il viavai delle persone che continuavano a camminare indaffarate nelle loro faccende non potevano immaginare che stavano partecipando inconsapevolmente alla mia disfatta.
Continuavo a darmi mille colpe consapevole che tutte mi appartenevano, odiavo me stesso per il male che avevo fatto a quella meravigliosa creatura, odiavo anche l'amore immenso e travolgente che aveva annientato ogni mia razionalità e infine odiavo il riecheggio dei ricordi che mi impedivano di respirare.
Ogni angolo di questa città era impregnata di noi, delle nostre passeggiate dei nostri abbracci delle nostre risate ma ricordare tutto questo ora era asfissiante.
Un'unica parola prende consapevolezza dentro me,
<Non è giusto> .
Ho accettato un ricatto per salvargli la vita, ma lei questo non potrà mai saperlo.
Ho destinato il mio cuore a girovagare in Ande desolate che non rivedranno mai più la felicità.
Ed ora è proprio il mio cuore che me ne sta chiedendo conto, ma non ho risposte da dargli tranne la gioia di saperla viva.
Prima o poi mi dimenticherà e potrà rifarsi una vita inseguendo quel sogno che avevamo desiderato insieme.
Ricordo un professore di fisica che mi spiego il concetto di equilibrio indifferente dov'è una forza esterna che esercita pressione cambia la situazione dell'oggetto, ed è esattamente ciò che proverà in questo momento.
Il mio arrivo ha smosso i fili della sua vita ed ora la situazione è diversa da ciò che era prima, ma quest evoluzione la farà diventare più forte è più consapevole di ciò che davvero vuole.
È una magra consolazione ma nella mia testa ancora sento l'imbarazzo del chirurgo nel dirmi che dietro al ritardo di un donatore per Danica c'erano le pressioni di mio padre.
Era diventato azionista dell'ospedale solo per farci del male e impedirmi di donarle il mio rene essendo io compatibile.
Avevo il diritto di decidere della mia vita e soprattutto di chi prendermi cura.
La sera prima dell'incidente gli avevo promesso che avrei fatto di tutto per proteggerla ma ora mister Colton non me lo permetteva.
Imbavagliai il mio orgoglio e lo supplicai per giorni che muovesse le acque, ero disposto anche a smettere di suonare e dedicarmi i suoi affari se solo avesse accettato di fare il permesso di procedere.
Ma la sua avidità voleva altro da me, voleva distruggermi, e so bene che quando vuole qualcosa non c'è nulla che lo possa fermare.
Le sue parole sono stampate ancora nella mia mente e inorridisco ogni volta e ci penso.
"Se vuoi dare un pezzo del tuo corpo a quel insignificante ragazza non te lo impedirò ma devi promettermi che la lascerai e sposerai Enny.
Inoltre ti occuperai del colosso economico che diventeremo unendo le nostre due famiglie e non ci saranno ripensamenti altrimenti distruggerò la vita della tua amichetta, e sai che ho il potere di farlo."
"Ti prego non chiedermi questo io non amo questa ragazza ma l'unica donna che voglio al mio fianco e Danica.
Lei non è uguale alle altre è una donna eccezionale, che mi ha ridato la voglia di vivere.
Ti prego concedimi la possibilità di donargli di nuovo la vita come lei ha fatto a me."
"La scelta è tua Noah, Se le vuoi salvare la vita sposa Enny."
"Ti supplico farò ciò che vuoi ma non posso lasciare la donna che amo."
"Allora preparati a dirle addio perché non acconsentirò mai al trapianto né in questo ospedale né in qualsiasi altra parte del mondo e sai bene che ho mezzi per farlo."
"Sei un uomo disumano che pensa solo ai propri interessi, e nulla può arrivare alla tua coscienza.
Sono qui in ginocchio davanti a te e ti sto supplicando di salvare la donna che amo ma il tuo unico pensiero è beneficiare del dolore altrui per i tuoi sporchi affari.
Va bene accetto.
Ma ho anch'io delle condizioni, Enny dovrà sapere che è un matrimonio imposto e che amo un'altra donna, inoltre non mi sposterò da qui quindi se vuole sposarmi dovrà abituarsi a vivere a Cerignola."
"Perché vuoi vivere in questo lurido paese ?"
"Semplicemente perché quello che tu sei disprezzando È l'unico posto in cui mi hanno amato davvero e poi perché potrò vegliare su Danica finché morte non ci separi.
Hai il potere di farmi sposare un estranea, ma il mio cuore apparterrà per sempre a lei.
Ora chiama immediatamente l'ospedale e fai procedere con l'espianto del mio rene."
"Fa pure come credi, se è qui che vuoi vivere va bene, ma ricorda che non voglio scandali tu rimarrai impegnato con Enny, quello che decidi di fare con la tua mantenuta saranno solo affari vostri, ma davanti al mondo intero tu sarai un marito devoto e premuroso."
Vorrei potergli sferrare un pugno, per aver solo nominato infangato la mia Danica.
Ma il mio amore per lei è più forte del disprezzo che provo per lui, e per evitare cambi di programma gli dico semplicemente che sono felice che la mamma sia morta, in questo modo non ha visto che uomo orrendo ha sposato.
Vado via, giurando a me stesso che troverò una soluzione il vero amore non può soccombere di fronte alle ingiustizie.
Come fermamente stabilito nel pomeriggio l'ospedale mi chiama, ed entro le 24 ore il tutto era risolto, naturalmente non prima di aver firmato un accordo segreto con mio padre.
Entrambi ci impegnavamo in ciò che verbalmente avevamo decretato, io mi sarei sposato, lui sarebbe diventato ancora più ricco, ma ciò che contava e che la mia Danica sarebbe tornata a sorridere.
PS molte di voi avevano capito che nell'aria c'era un ricatto, siete state molto brave e intuitive.
Aspetto i vostri commenti per me fonte d'ispirazione.
Vi abbraccio tutte.
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