Prologo. Ti piacerebbe?
NdA. La storia ha come protagonisti Charles, Jamie (già protagonista di Prima Pagina) e Lev (già protagonista di Supernova 1054). Questo è il plot twist che tutti aspettavamo, non possiamo negarlo. Ha senso? No, non ha senso. Non cercate nemmeno di trovare un senso. Ci saranno riferimenti alle due storie, molte cose invece saranno diverse, soprattutto nella storyline di Lev e Charles. Nella storie ci saranno scene di sesso, alcune volte spinte, e uso di linguaggio volgare. Amen, iniziamo!
***
A volte scopiamo e sento tremare l'edificio
A volte ho meno passione di un fuoco d'artificio grigio
Sembra quasi che il cervello, un po' per rendermi un prodigio
Mi tolga la cupidigia per par condicio
***
Il telefono di Charles sta continuando a squillare, distraendo Jamie, che seduto alla sua scrivania sta cercando di scrivere l'epilogo del suo nuovo romanzo. Charles è sotto la doccia e a lui non va proprio di alzarsi. Cerca di ignorare il cellulare, però è terribilmente fastidioso, quindi finisce per andare a rispondere. Rimane a guardare il nome che c'è scritto sul display, alzando un sopracciglio, perché non sa chi sia.
Lev.
«Pronto?» risponde.
«Ehi, ciao», si sente dire da una voce squillante, che immeditatamente associa ad un bel faccino e questa combo non gli piace per niente. «Sono io, Lev».
«E io sono Jamie», gli fa sapere con una smorfia, come se potesse vederlo.
«Oh, sì...Jamie. Ciao Jamie». Il ragazzo fa una pausa, deluso dal fatto che non gli abbia risposto Charles, questo si riesce a percepire forte e chiaro. «Magari lo chiamo dopo».
«Si sta facendo la doccia, non dovrebbe metterci molto», dice Jamie, mettendosi a camminare per la stanza. «Io comunque sono il suo fidanzato», precisa.
«Sì, lo so chi sei Jamie Richards, ho letto tutti i tuoi libri», ammette Lev, ridendo. Oh, bene quindi Lev sa chi è, mentre lui non sa chi cazzo sia questo Lev! Perché si sente terribilmente minacciato da qualcuno che Charles non ha mai nemmeno nominato?! «Devo andare, digli che lo chiamo dopo, d'accordo?» gli chiede Lev, ma lui non fa nemmeno in tempo a rispondere, visto che mette giù.
Un po' confuso, rimane davanti alla porta del bagno, con il telefono stretto in mano. Non appena Charles esce, ancora mezzo nudo e bagnato, si affretta ad informarlo che: «Ha chiamato Lev». Charles si immobilizza, smettendo di tamponarsi i capelli e scambiandosi uno sguardo con Jamie, al quale non ha mai parlato di Lev. Forse perché Lev fa parte di una vita passata, ed è lì che avrebbe voluto che rimanesse. Invece ha chiamato. Perché cazzo ha chiamato? Non si vedono da almeno tre anni, l'ultima volta era venuto a vederlo correre, non stava ancora con Jamie, era l'estate prima che si conoscessero.
Con Lev è sempre stato come andare sulle montagne russe, un infinità di alti e bassi, a tutta velocità, fino a sentirti lo stomaco sottosopra. E a dire la verità anche con Jamie non è tanto diverso, in questo si assomigliano molto. Sono in grado di amplificare tutto, ogni sensazione, ogni tocco, ogni battito.
Se si dovessero conoscere sarebbe la fine. Una catastrofe!
«Lev?»
«Sì, Lev», ripete Jamie, avvicinandosi a lui e dandogli il cellulare. Ha un'espressione seria sul volto, lo sguardo attento, fermo, come a voler trovare qualcosa che lo possa aiutare a capire di più su questa storia. «Chi è Lev?» decide di chiedere alla fine, divorato dalla curiosità ma anche dalla gelosia. Soprattutto dalla gelosia.
«Un amico», mente Charles. «Anzi, eravamo amici tanto, tantissimo tempo fa. Correva anche lui, ma poi ha avuto un brutto incidente e alla fine ha mollato, dedicandosi alla musica. Fa il pianista. Non lo vedo da anni, e credimi che sono sorpreso quanto te che abbia chiamato».
«Non mi hai mai detto niente di lui. Siete stati insieme o qualcosa del genere?» vuole sapere Jamie, che ha fiutato qualcosa dal modo in cui la voce di Charles si è inclinata quando ha detto "un amico".
«Qualcosa del genere», sussurra Charles e Jamie si mette a ridere nervosamente. Charles gli appoggia una mano dietro collo, accarezzandoglielo, ma Jamie si premura a scostarsi subito. «Ma è passato un sacco di tempo, avevamo quindici anni!» Meglio che lui non sappia cos'è successo tre anni fa.
«Oddio, è stato tipo...il tuo primo amore?!»
«Ma vuoi farmi una colpa solo perché ho avuto delle storie prima di te?»
«Beh, sembra importante. Avresti potuto dirmelo!»
Proprio mentre discutono, il telefono di Charles riprende a squillare. Guardano entrambi lo schermo, vedendo il nome di Lev. Si scambiano uno sguardo veloce, Jamie serrando la mascella, Charles facendogli segno di restare calmo.
«Ciao Lev», risponde. Jamie, incapace di darsi un contegno, si attacca a sua volta al telefono, dalla parte opposta rispetto a Charles.
«Percy!»
«Percy», gli fa il verso Jamie, alzando gli occhi al cielo. Charles gli dà un pizzicotto contro il fianco, tirandoselo vicino quando prova ad allontanarsi. Si mette a sedere sul bordo del letto, con Jamie sulle gambe, che finisce per cingergli il collo, sempre in ascolto.
«Settimana prossima farò qualche concerto a Londra e so che ora vivi lì. Non ci vediamo da tantissimo e pensavo che potevamo incontrarci», gli dice. «Ho così tante cose da raccontarti!» Charles non riesce a trattenere un sorriso, tornando serio quando Jamie gli colpisce il braccio con un pugno.
«Posso venire anch'io, non è un problema, vero?» chiede Jamie, prendendo il telefono.
«Oh...Jamie», sussurra Lev. «No, certo che no. Arrivo dopodomani, alloggerò al Plaza, perché non pranziamo lì insieme?»
«Sì, sembra ottimo», dice Jamie, prima che Charles si riprenda il telefono.
«Quindi ci vediamo dopodomani?» chiede il pilota,
«Sì, non vedo l'ora di vederti Percy», fa sapere Lev, prima di mettere giù.
«Oh cazzo, questo è Lev?» chiede Jamie, che nel mentre si è alzato ed è andato a recuperare il telefono. Adesso è sul suo profilo Instagram ed è...sì, Lev è decisamente uno schianto e Jamie, se proprio dev'essere onesto con se stesso, una botta gliela darebbe volentieri. «Lui...è molto bello», sussurra, guardando una sua foto, mentre è al piano, con i capelli castani leggermente lunghi spettinati e le braccia tese in avanti, fasciate da una maglietta che mette in evidenza il suo fisico.
«Siete belli tutti e due, ma siete belli in modo differente», dice Charles, prendendogli il viso tra le mani e lasciandogli un bacio sulle labbra.
«Quindi ti piacciamo entrambi». Non è una domanda questa, è un'affermazione. Charles si lascia sfuggire una risata, cercando di capire dove vuole andare a parare il suo ragazzo. «E dimmi, Percy, se tu potessi avere entrambi? Ti piacerebbe? Perché se ti piacciamo entrambi, allora...» chiede Jamie contro il collo tempestato di brividi di Charles. La sua mano scivola lenta nei suoi pantaloni, trovandolo parzialmente duro. Gli stringe il cazzo tra le dita, muovendole finché non va totalmente in erezione. «Sì, ti piacerebbe», risponde sicuro di sé Jamie, togliendo la mano. Fa un passo indietro, guardando Charles, che adesso è totalmente rosso in faccia e ha un rigonfiamento ben visibile nei pantaloni.
Un secondo dopo si ritrova schiacciato contro il materasso, con il sedere per aria. Charles si sputa un po' si saliva sulle dita, portandole alla sua apertura e preparandolo velocemente ad accoglierlo dentro.
«E a te cosa piacerebbe Jay?» chiede, sforbiciando con le dita al suo interno. In tutta risposta, Jamie geme, tenendosi stretto ad una piega del lenzuola. Lo penetra senza preavviso, con una spinta veloce e altrettanto velocemente esce, ripetendo i movimenti. Jamie ansima a gran voce, chiedendogli di scoparlo più forte e viene accontentato, muovendo a sua volta il bacino, finché non raggiungono entrambi l'orgasmo.
Questa è la prima sveltina da un po', in effetti ultimamente sono sempre troppo impegnati per improvvisare e finisco sempre per fare sesso la sera, quando sono entrambi consapevoli che succederà. Questa scopata, del tutto fuori programma, è stata eccitante da morire anche se è durata poco. E è solo grazie a Lev se sono finiti per scopare...
«Ti ha eccitato il fatto di pensare a me e Lev, insieme? Puoi dirmelo, non mi arrabbio, voglio solo capire se-». Jamie si interrompe improvvisamente, mentre sono sdraiati sul letto, a guardare il soffitto. Charles gira la testa nella sua direzione, cercando il suo sguardo. «Non mi scopavi così da tempo...mi è mancato».
«Cosa stai cercando di dirmi, Jay?» Jamie si gira su un fianco, sollevandosi sul gomito e appoggiando la testa contro il palmo della mano. L'altra mano invece la porta verso il petto di Charles, accarezzandoglielo. Non gli risponde a parole, però Charles capisce.
Nello spazio, da qualche parte ad anni luce di distanza, è appena scoppiata una cazzo di Ipernova.
Si salvi chi può!
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