SOGNI
JULIET
Sto camminando da non so quanto.
Tutto intorno a me è confuso. Sfumato. Dove sono? Perché sono qui?
Improvvisamente davanti a me vedo una figura. All'inizio è molto confusa. Poi. Ne noto sempre meglio i tratti.
È un uomo. Alto. Muscoloso. Bellissimo.
I suoi capelli sono lunghi fino alle spalle e castani. Il viso sembra scolpito da quanto è perfetto. E gli occhi. Quegli occhi scuri e profondi come la notte. Mi stregano.
"chi sei?" gli chiedo mentre mi avvicino a lui. Ma all'improvviso mi sento come cadere giù. Tutto diventa nero e freddo come... La morte.
Apro gli occhi e mi tiro su di scatto. Mi porto una mano sul petto. Il cuore mi batte forte ed ho il respiro affannato. Come dopo una corsa.
Era un sogno!
Un bellissimo e allo stesso tempo terrificante sogno.
Ma chi era quel uomo?
Mi alzo e vado sul mio balcone per respirare l'aria fresca dell'alba. Il sole deve ancora sorgere e tutto è muto e fermo.
"ahimè... Chi sei tu? Chi sei? Tu che sei entrato nei miei sogni e nei miei pensieri. Sei il mio Romeo? O sei l'inganno della mia mente. Ci si può innamorare di un sogno? Se sei lì fuori vieni da me mio Romeo. Ed io ti darò tutta me stessa!".
Il sole ormai è nel cielo quando mi riprendo dai miei pensieri.
Vado nel mio bagno privato e velocemente mi lavo i denti e faccio una bella doccia calda. Mi asciugo, metto la mia crema viso e corpo e mi vesto comoda per scendere a fare colazione.
"ma buongiorno mio tesoro!" sento la voce di mio cugino e quando mi volto lo vedo comodamente seduto sul nostro divano.
"ma buongiorno a te Tiziano! Fai colazione da noi?" gli chiedo sorridendo mentre mi siedo a tavola e noto che Aurora ha già messo un vero e proprio banchetto. Sembra di essere in una pasticceria. Dal dolce al salato. C'è di tutto.
Lui si siede accanto a me e dopo poco vedo arrivare i miei genitori, Maurizio e Beatrice Conti.
"buongiorno amore mio. Buongiorno caro nipote" ci dice mia madre sorridendoci dolcemente.
"buongiorno principessa. Buongiorno figliolo!" ci dice calorosamente mio padre.
Ci mettiamo tutti a fare colazione quando mio padre prende la parola.
"domani sera sarà sabato. Abbiamo deciso di dare una festa alla nostra villa delle cerimonie. E sarà aperta a tutti!"
"a tutti zio? Anche ai Marchi?" gli chiede mio cugino indignato
"esattamente nipote. La cosa non piace nemmeno a me. Ma il commissario è stato chiaro! Non voglio dare alito a dei problemi e rovinare il nostro buon nome"
"IO NON LO ACCETTO!" gli urla Tiziano sbattendo la mano sul tavolo facendomi sussultare
"nipote! Così è! E così sarà! Sono stato abbastanza chiaro?" gli dice duro mio padre
"trasparente!" gli risponde mio cugino e la colazione prosegue in silenzio.
Finita la colazione sto per raggiungere la mia stanza ma mio cugino mi chiama. Così mi fermo e mi volto verso di lui.
"dimmi?"
"Juliet. Alla festa voglio che mi stai sempre vicina. Non mi fido di quei maledetti"
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.
"mi sembra proprio che tu stia esagerando Tiziano. E comunque so come comportarmi. Non sono una bambina!" gli dico scocciata.
"lo so. Ma per me lo sarai sempre. Ti ho cresciuta tesoro mio" mentre lo dice mi accarezza dolcemente la gota destra e io gli prendo la mano e gliela stringo
"andrà tutto bene" gli sorrido e corro per le scale chiamando Aurora. Voglio che mi aiuti con l'abito per domani sera.
"che ne pensi di questo gioia?" mi chiede dolcemente con il vestito in mano.
"è bellissimo ma vorrei... È un bel rosa ma io cerco... Questo!" dico andando verso il mio armadio. Ho trovato l'abito perfetto per domani sera.
ROMEO
Sto camminando da non so quanto. Tutto intorno a me è sfumato e confuso. Dove accidenti sono finito?
Improvvisamente davanti a me appare una figura di donna. All'inizio i suoi lineamenti sono confusi. Ma poi. Pian piano la vedo sempre meglio.
È minuta ma perfettamente in ogni dettaglio. I suoi capelli sono castani e lunghi fino alla vita. Il suo volto potrebbe essere stato dipinto da un pittore da quanto è perfetto. E quelle labbra così rosee e carnose. Mi attirano al peccato. Ed i suoi occhi. Quegli occhi color nocciola. Mi stregano. È bella. Così bella che potrei morire. Per lei.
"chi sei?" le chiedo mentre mi avvicino a lei.
Ma improvvisamente mi sento cadere giù. Diventa tutto nero e freddo come... La morte.
Mi tiro su e mi porto la mano al petto. Il mio cuore batte forte ed ho il respiro affannato.
Era un sogno! Ho sognato per la seconda volta quel volto. Ma stavolta l'ho vista meglio. Ho potuto ammirare la bellezza dei suoi occhi.
Mi tiro su e vado verso la mia finestra che apro per prendere un po d'aria fresca dell'alba.
Il sole non è ancora sorto e tutto è fermo e muto.
"chi sei tu? Che col favore della notte invadi i miei pensieri? Sei la mia Giulietta? Sei reale? O sei l'inganno della mia mente? Sei così perfetta. Ci si può innamorare di un sogno? Se esisti fatti trovare mio angelo. Ed io. Ti darò tutto me stesso!"
Torno dentro che il sole è già nel cielo.
Mi butto nel mio bagno privato e mi lavo velocemente i denti. Poi mi faccio una bella doccia tiepida e una volta asciutto mi vesto e raccolgo i miei capelli in un codino ordinato.
Vado in cucina e metto su il caffè quando sento bussare alla porta.
"ROMEO!!!!" appena sento che è mio cugino Massimo sbuffo
"Non ci sono!" gli dico tranquillamente senza aprire
"Ma dai?... ROMEO!!! ROMEO!!!" grida e fa quella voce stridula che io non sopporto.
"va bene! Va bene ti apro!" gli dico scocciato aprendo la porta per farlo entrare.
Appena dentro si butta sul mio divano
"ti sembra questo il modo di trattare sangue del tuo sangue?" mi chiede mentre mi fissa con i suoi occhi azzurri e si sistema i lunghi capelli neri.
"ehi! Ci sono anch'io. E ho portato il pranzo!" dice entrando mio cugino Bruno. Lui è castano con occhi marroni come me. Ma tutti e tre portiamo i capelli lunghi.
"pranzo?" chiedo confuso. Ma per quanto mi sono perso nei miei pensieri?
"hai sognato di nuovo quel volto?" mi chiede Bruno mettendo le pizze in tavola
"volto?" chiede Massimo curioso
"sono due notti che sogno la mia Giulietta!" dico loro sorridendo mentre mi siedo a tavola.
"non ti fidare della regina della notte. Quella entra nelle nostre menti e ci manipola facendoci credere cose non reali Romeo" mi dice Massimo
"io invece credo che sia una cosa tipo... Un segno del destino" mi dice Bruno
"non lo so. So solo che vorrei vederla!" dico loro ed il mio cuore batte come non aveva mai fatto in tutta la mia vita.
"ho sentito che i Conti daranno una festa domani sera. Nella loro villa delle cerimonie, ed è aperta a tutti" ci dice Bruno
"io non credo che sia una buona idea andarci" dico loro
"e perché no? Dai andiamo a divertirci e vedere quante ci aprono le..."
"Massimo! Non siamo più adolescenti arrapati! E cresci un po!" gli dico duro
"e poi non mi piace che parli delle donne così lo sai" aggiungo.
"va bene. Ma noi ci andremo" dice ed io sorrido. Chissà? Magari a quella festa. La vedrò?.
Eccoci ad un altro capitolo 🥰
Che cosa ne pensate 😁
Grazie a tutti voi di seguire la mia storia 😍
A domani mattina con il prossimo capitolo 😘❤️
Vi volevo dire che per un po' la mia amica Sunny_girl98 non pubblicherà le nostre 2 storie in corso. Purtroppo sta passando un brutto momento familiare con un vicino e doloroso lutto. Torneremo appena starà meglio. 🙏
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