JULIET

Stamattina mi sono alzata alle prime luci dell'alba. Mi sono buttata in doccia e quando sono tornata in stanza per asciugarmi e vestirmi il mio Romeo era seduto sul letto che mi guardava preoccupato. Gli ho detto che non avevo più sonno e mentre si sta facendo la doccia io cerco di calmare l'ansia che sento da ieri.

"Amore mio, stai bene davvero?" mi chiede dopo essersi vestito, notando che non gli sono saltata addosso come al solito.

"Sì. Amore mio, tranquillo" gli dico mentre vado da lui e lo stringo forte a me.

"So che qualcosa ti turba. Ti conosco troppo bene ormai. Ma qui sei al sicuro" mi dice prendendomi dolcemente il viso tra le mani per baciarmi con amore e passione ed io ricambio e in questo momento esatto dimentico ogni paura. Siamo solo io e l'amore mio.

"Ti amo, mio Romeo"
"ti amo, mia bellissima Juliet"
"senti..." non faccio in tempo a finire la frase che il suo cellulare squilla.

"Scusa, arrivo subito... Pronto!" lo vedo scuotere la testa per poi fissarmi sbuffando.

"Tutto ok?" gli chiedo preoccupata.

"Era dall'azienda. A quanto pare gli servono dei documenti per uno spettacolo. Vado un attimo da Bruno e mando una email. Torno subito... Tu aspettami qui ok?" mi dice premuroso.

"Va bene, a dopo amore"
"A dopo, amore mio"
Mi bacia dolcemente sulle labbra prima di lasciare la stanza che io chiudo subito dopo.

Sospiro e mi siedo sul letto. Prendo in mano il mio cellulare e guardo qualche video per distrarmi finché non sento bussare alla porta.

Appoggio il cellulare sul comodino e vado piano verso la porta.

"Chi è?" chiedo quasi nervosa, in allerta.

"Servizio in camera" mi risponde una voce maschile da dietro la porta.

"Io non ho ordinato nulla" dico ferma davanti la porta senza aprirla.

"È da parte dei signori per voi. Devo portarla via?"

Apro la porta e davanti a me c'è un uomo sulla trentina molto alto, biondo e dagli occhi di ghiaccio.

Vedo che non ha nessun carrello ma una pistola che mi punta.

"Grida e t'ammazzo! Tutto chiaro?" mi dice con freddezza e io faccio di sì con la testa.

"Chi sei? Perché stai facendo questo?" gli chiedo terrorizzata. Le mie a quanto pare non erano paranoie. Qualcuno mi stava spiando.

Si avvicina sempre con la pistola in mano e mi afferra il mento per potermi guardare meglio in faccia.

"Sei davvero molto bella. Adesso tu vieni con me. O vuoi che faccia saltare la bomba che ho messo qui e tutti... Boom" mi dice cattivo e io tremo dalla paura.

"Ti prego non..."
"Sssth.. Non temere. Non voglio farti del male. Vieni!" mi afferra saldamente per un braccio e mi porta verso l'ascensore e fuori da casa fino alla sua macchina. Una Mercedes nera.

"JULIET!" sento la voce del mio Romeo e appena mi volto lo vedo che corre verso di noi.

"ROMEO!"grido ma lo sconosciuto mette in moto prima che lui possa raggiungerci.

" Ti prego fermati! "
" Non posso tesoro, mi dispiace "
" Chi sei? Chi accidenti sei? E cosa vuoi da noi, da me?"gli chiedo spaventata.

Lui guarda lo specchietto e lo vedo sorridere.

" A quanto pare il tuo uomo non molla. Bene. Si correrà un po' "dice duro e guardando dallo specchietto retrovisore mio vedo la macchina del mio Romeo che ci corre dietro.

ROMEO

Arrivo nella stanza di Bruno e Aurora e busso aspettando che vengano ad aprirmi.

Dopo poco lui mi apre e mi fissa.

" Romeo, come mai sei qui a quest'ora?"
"Mi è arrivata una chiamata dall'azienda. A te no?"
"No"
"Come? Per lo spettacolo?"
"Romeo, tu non lo sai perché sei tornato da poco. Ma al momento non abbiamo spettacoli in programma"
"Cosa?" gli dico e un brivido mi invade l'intero corpo.

"Cazzo! Juliet!" lascio la stanza correndo e arrivo fino alla nostra stanza che trovo vuota.

Guardo nel bagno, sul balcone, ma niente. È sparita.

"Non dovevo lasciarla sola. Non dovevo!" grido e sento la voce di Bruno dietro di me.

"Che sta succedendo... Dov'è..." non fa in tempo a finire la frase che sentiamo l'allarme anti incendio e subito corriamo giù e trovo i miei zii con i miei genitori e Aurora.

"Che sta succedendo?" chiedo mentre mi guardo attorno.

"C'è una bomba! Ho chiamato gli artificieri. Dobbiamo uscire ma... Dov'è Juliet?" mi chiede mio zio preoccupato.

"Mi è arrivata una falsa chiamata dall'azienda. Lhanno rapita. Devo andare!" corro fuori e istintivamente vado nel angolo più nascosto nel hotel. Dove di solito passano i corrieri per le provviste e la vedo.

Un uomo alto e biondo che non ho mai visto la costringe con una pistola puntata alla testa a salire e fa velocemente il giro mentre io sto già correndo verso di loro.

"JULIET!" grido e lei si volta verso di me e mette le sue mani sul vetro.

"ROMEO!" urla disperata prima che quel maledetto metta in moto.

"NO! Cazzo! No!" grido mentre corro alla mia macchina che per fortuna non è distante e salgo velocemente dentro.

Metto in moto e attivo la chiamata automatica.

"Polizia. Vorrei segnalare un rapimento e..." do tutti i dati mentre non decellero e riesco ad avvicinarmi a quella maledetta Mercedes nera.

Si accorge che gli sto alle costole perché lo vedo eccellerare e andare più veloce.

"Maledetto, se le succede qualcosa io..." non finisco la frase che premo il piede sul acceleratore.

Cerca di depistarmi passando in mezzo a due camion.

"Ah, sì? Davvero?" non sa minimamente con chi ha a che fare. Mi metto su due ruote e passo in mezzo ai due camion tornando dietro di loro.

Lo vedo andare ancora più veloce ma io non mollo, lo seguirò fino anche in capo al mondo per salvare la mia donna.

Non aver paura amore mio. Io ti salverò. Ad ogni costo.

Eccoci ad un altro capitolo 😱
Che cosa ne pensate? Romeo riuscirà a salvare Juliet? 🤔Grazie a tutti voi di seguire la mia storia 😍
A domani mattina con il prossimo capitolo 😘❤️