ROMEO

Avete presente quando siete bambini e arriva Natale?

L'emozione di aprire i regali, di sentire quella magia, il cuore che batte forte nel petto appena si apre gli occhi al mattino?

Ecco. Io e esattamente così che mi sento in questo momento.

Ho appena aperto gli occhi, ho appena visto  il cielo azzurro dalla mia finestra, ed un sorriso si è dipinto sul mio volto.

Oggi sposerò la donna che amo, la sola che mi abbia mai rapito cuore, mente e anima.

Spero che vada tutto per il meglio, spero che i nostri genitori capiranno, spero che si potrà mettere finalmente la parola fine a tanto odio.

Perché l'odio genera solo altro odio, non serve a niente, serve solo a diventare bestie senza intelletto, pronte solo a sguainare parole cariche d'ira, come spade pronte alla lotta. Ed è assolutamente inutile, se ne ricava solo dolore e sangue.

Decido di scacciare via questi tetri pensieri e mi alzo dal mio letto per andare sotto la doccia.

Oggi mi sposo con la mia amata Juliet, oggi è un giorno di festa, un giorno d'amore, i brutti pensieri avranno modo di arrivare, ma non oggi.

Una volta vestito esco da camera mia e scendo giù in cucina.

L'odore del caffè inebria le mie narici con la sua dolce fragranza, le note di questi chicchi fatti arrivare direttamente dal Brasile mi danno un senso di piacevole torpore e benessere.

"Buongiorno, Romeo" mi dice mio cugino Massimo mentre ne versa in tre tazze lavorate di porcellana.

"Buongiorno, cugino. E Bruno dov'è?" gli chiedo mentre mi siedo a tavola con lui.
"Dorme ancora, io non avevo più sonno, così sono sceso a fare un buon caffè miscelando i chicchi freschi" mi dice mentre nel suo mette due cucchiaini di zucchero, mentre io lo preferisco amaro per gustarne appieno il sapore.

"Non dovresti mettere zucchero, sai che ti fa male" lo rimprovero con modo.
"Tranquillo, tra poco vado un attimo a casa e farò l'insulina" mi dice tranquillamente.
"Massimo, sei diabetico fin da ragazzo, mi preoccupo solo per te"
"E tu non farlo, dolce Romeo, me la so cavare perfettamente da solo"
"Va bene" gli dico rassegnato.
"Emozionato? Oggi è il grande giorno eh?" mi chiede sorridendo.
"Sì, molto, non vedo l'ora di essere marito e moglie" gli dico sorridendo.
"anch'io, per voi" mi dice   per poi alzarsi.
"Io vado a farmi l'insulina, a dopo!" mi dice prendendo le chiavi della sua macchina.
"A dopo" gli dico mentre finisco di bere il mio caffè.

Dopo poco sento dei passi scendere le scale e vedo Bruno che si guarda attorno
"Buongiorno, Massimo è andato a casa a fare l'insulina" gli dico mentre gli passo la sua tazza.
"Capisco, grazie. Beh, vorrà dire che andremo noi per l'ultima prova del tuo completo, emozionato?" mi chiede.
"Sì, non vedo l'ora giuro, mando un messaggio alla mia futura sposa e andiamo" gli dico mentre prendo il mio cellulare e le invio il messaggio.
"Fatto?" mi chiede sulla porta con le chiavi in mano della sua auto.

"Sì, andiamo!" gli dico dopo aver letto la sua risposta e con un sorriso da ebete sul mio volto esco di casa mia per raggiungere la sua auto.

Saliamo e in breve tempo arriviamo al negozio di abiti da sposo.

È un negozio semplice ma molto elegante e curato, il personale è affabile e molto gentile e questa credo che sia una delle cose più importanti. Quando ci si sposa si cerca un clima familiare e non solo gente che ti lecca il fondoschiena perché hai i soldi.

Appena entriamo dentro subito arriva Herry, il proprietario, un uomo sulla cinquantina davvero gentile e sorridente.

"Good morning, Romeo" mi dice con il suo elegante accento inglese, si è trasferito qui da Londra dieci anni fa e ha aperto questo negozio.
"Good morning a te, sono qui per l'ultima prova" gli dico sorridendo.

Mi fa portare subito il completo da sua moglie Emily, una donna meravigliosa e gentile. e mentre io entro in camerino per provarlo loro due si mettono a parlare con Bruno.

Una volta messo il mio elegante completo nero con camicia bianca esco fuori per fermi vedere anche da loro.

"Che cosa ve ne pare?" gli chiedo mentre mi sistemo i gemelli con la mia iniziale incisa al polsino.

"Oh, very elegant!" mi dice Herry soddisfatto.
"Stai veramente molto bene, percfet !" mi dice dolcemente sua moglie Emily.
"Caro cugino, appena Juliet ti vedrà si innamorerà nuovamente di te" mi dice Bruno alzando il pollice all'insù.
"Grazie!" dico loro sorridendo.

Torno in camerino per rimettermi i miei vestiti e dopo aver saldato il conto salutiamo Herry e sua moglie per lasciare il negozio e dirigerci verso l'auto di mio cugino.

"Che ne pensi di passare a prendere Massimo a casa?" mi chiede.
"Buona idea e..." non faccio in tempo a finire la frase che mi squilla il cellulare e appena vedo il nome di mio cugino sul display rispondo subito.

"Ehi, stiamo passando a..."
"Romeo, c'è un problema!" mi dice agitato e subito mi allarmo.

"Che è successo?" gli chiedo e guardo subito Bruno che appena vede la mia espressione viene vicino a me.

"Juliet, l'ho incontra vicino a casa mia, stava per incontrare Tiziano dove fa scherma , adesso la sto aspettando fuori ma non mi sento tranquillo"
"Massimo, entra dentro, dammi l'indirizzo di dove siete, arriviamo subito!"
Mi manda la posizione e subito salgo in macchina mettendomi al posto di guida e Bruno si siede accanto a me senza dire una parola.

Corro praticamente e in una ventina di minuti arriviamo.

Scendo velocemente dell'auto e senza aspettare Bruno corro dentro.

Corro per questo tetro corridoio e appena sento un grido mi si gela il sangue, il suo grido.

"Juliet!"sussurro.

Corro in direzione della sua voce e appena entro dentro resto letteralmente scioccato da quello che vedo.

" Fermi! "ho solo il tempo di gridare...

Eccoci ad un altro capitolo 🥺
Che cosa ne pensate 🤔
Grazie a tutti voi di seguire la mia storia 😍
A domani mattina con il prossimo capitolo... Dove tutto cambia, arriva il 2 atto 😔
A domani 😘❤️