JULIET

Il cuore. Il mio cuore si è appena spezzato nel petto.

I miei genitori che un tempo erano amorevoli con me, adesso mi guardano con disprezzo. Come se io non fossi più io. E solo perché amo un uomo. Mi dispiace per loro, ma io al mio Romeo non rinuncerò mai.

Appena usciamo dalla villa Romeo mi mette giù, mi prende il viso tra le sue mani calde e porta i miei occhi dolcemente nei suoi.

"Mi dispiace, amore mio. Mi dispiace davvero tanto" mentre lo dice mi asciuga con le dita le lacrime che stanno ancora scendendo.

"Amore mio, non è colpa tua. Io ti amo da morire e starò sempre con te" gli dico mentre porto le mie mani sul suo petto e mi stringo forte a lui.

"Anch'io ti amo da morire, non ti lascerò mai più da sola. È una promessa, mia Juliet" mi dice dolcemente mentre mi stringe forte a sé.

"Mi dispiace molto tesoro, ma con noi avrai una famiglia. Non sei sola. Non siete soli" ci dice dolcemente sua madre e io le sorrido riconoscente.

"Perché non dormite tutti da noi stanotte. Abbiamo tante stanze libere" ci propone suo padre e noi accettiamo volentieri l'invito.

"Stavo pensando... Perché non andiamo ad Asiago dai miei genitori. Abbiamo una villa in montagna lì. Con una vista pazzesca. Ci farebbe bene staccare un po'. E quando torniamo celebreremo il vostro matrimonio" propone Bruno.

"Mi sembra un ottima idea, così vedrò anche mio fratello" dice entusiasta il padre del mio Romeo.

"Mi sembra ottimo. Poi essendo estate non ci sarà nemmeno la neve ed il percorso per arrivare là sarà più agevole" dice sua madre.

"Io verrò ma... Voglio che il matrimonio sia tra un mese esatto. Basta aspettare" dice serio il mio uomo.

"Assolutamente sì. Adesso andiamo che comincia a fare freddo" ci dice suo padre e andiamo ognuno alla propria auto. Io con il mio Romeo, Aurora con Bruno e i genitori di lui con la loro auto.

Prima di salire mi volto un ultima volta in direzione della villa dei miei genitori. Nuove lacrime escono dai miei occhi. Avrei voluto andare all'altare con mio padre e vedere mia madre emozionata quando metterò l'abito bianco. Avrei sempre voluto questo e la fine di questo odio insensato. Ma purtroppo, non è possibile.

"Amore mio, vieni qui" il mio Romeo mi porta tra le sue braccia e mi bacia con amore e io rispondo con lo stesso sentimento sentendomi subito meglio tra le braccia dell'uomo che io amo più di me stessa.

"Non ci arrenderemo. Un giorno capiranno" mi sussurra sulle labbra accarezzandomi delicatamente il viso.

"Sì. Andiamo adesso" gli dico sorridendogli dolcemente.

Durante il tragitto sto appoggiata sulla sua spalla e lui mi tiene stretta la mano lasciandola solo per mettere il cambio. E questo mi fa stare davvero bene.

ROMEO

Arriviamo alla villa dei miei genitori ed una volta dentro vedo Aurora andare preoccupata dalla mia Juliet.

"So che è tardi, ma non hai fame? Vuoi latte e biscotti?" le chiede premurosa come una madre e sono davvero felice che abbia lei accanto.

"Tranquilla, Aurora, sto bene, davvero, ti ringrazio" le risponde dolcemente l'amore della mia vita.

"Sono d'accordo con lei invece. Dopo in camera te li faccio portare" le dico sorridendo e la vedo arrossire felice.

La prendo per mano e dopo aver salutato tutti la porto nella mia vecchia stanza.

"Benvenuta!" le dico sorridendo una volta entrati dentro.

"Oh, wow, che bella. Così il piccolo Romeo dormiva qui?" mi chiede indicando il mio letto matrimoniale.

"Esattamente. Beh, non tanto piccolo. Ho dormito qui fino ai miei vent'anni" le rispondo invitandola a sedersi sul letto.

Si siede e dopo poco arriva Aurora con del latte e biscotti. La ringrazio ed una volta rimasti soli mi siedo accanto alla mia Juliet.

"Cerca di mangiare, amore mio" le dico dolcemente.

"Sì! Tieni" Me ne porge uno che accetto volentieri e sono felice di vedere che mangia e beve tutto il latte caldo.

"Questo ti aiuterà a dormire, hai avuto una serata molto pesante, amore mio, ma io sono qui. Accanto a te. Non ti lascio mai" le dico con amore accarezzandole il viso.

"Grazie, amore mio. Sei tutta la mia vita" mi sussurra con le lacrime agli occhi.

"Amore, non piangere, ti prego"
"Piango perché sono felice di riaverti accanto a me. Piango perché non vedo l'ora di essere tua moglie. E anche per aver perso i miei genitori, mi odiano".

"Non penso proprio che ti odino. Nessuno potrebbe mai farlo. Sono solo arrabbiati e testardi. Ma un giorno capiranno. Non temere" le dico dolcemente mentre la porto tra le mie braccia e la stringo forte a me.

"Adesso a nanna" le dico mentre la metto sotto le coperte e la copro per non farle prendere freddo.

"Grazie, amore mio, ti amo tantissimo" mi sussurra mentre chiude gli occhi e sento il suo respiro più calmo.

"Ti amo anch'io, mia Juliet, ti amo da impazzire" le sussurro accarezzandole delicatamente la gota rosea.

La vedo sorridere e poco dopo si addormenta serena sentendomi vicino e sotto le mie carezze delicate.

Mi metto anch'io sotto le coperte e la porto sul mio petto stretta a me.

Chiudo gli occhi e cerco di prendere sonno anch'io.

Stasera avrei voluto che le cose andassero diversamente. Così non è stato purtroppo. Ma io non mi arrenderò mai. La sposerò. La renderò la donna più felice del mondo.

Avremo dei figli e faremo il nostro spettacolo a teatro. Non le farò mancare mai niente, sopratutto l'amore.

Spero che queste gita ad Asiago le faccia bene e la faccia distrarre un po'. E appena torneremo le metterò l'anello al dito.

Noto che ha rimesso all'aulare sinistro l'anello che le feci cinque anni fa. Lo aveva messo in una collana per nasconderlo ai suoi.

Sorrido perché da oggi non ci nasconderemo più. E non saremo mai più separati.

Eccoci ad un altro capitolo 🥰
Che cosa ne pensate 😁
Grazie a tutte voi di seguire la mia storia 😍
A lunedì mattina con il prossimo capitolo, buona epifania 😘❤️