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Capitolo 52: il Boccino d'Oro.

Quando aprii gli occhi, mi ritrovai in una foresta, stesa su alcune foglie ed erba.

Tastai il terreno per trovare i miei amici e afferrai una scarpa di Ron.

Improvvisamente sentii che questa cominciò a muoversi, provocandomi alcune ferite sulla mano.

La ritrassi velocemente e mi misi a sedere. Harry mi fissò, poi notai che stava osservando Ron.

Mi voltai e gridai, vedendo che il suo braccio era completamente staccato dal resto del corpo e il sangue continuava a sgocciolare da ogni parte possibile.

-Harry, presto-, piagnucolò Hermione. -Nella mia borsa. Essenza di Dittamo-, balbettò.

Harry si alzò e corse verso la borsa mentre io mi avvicinai, cercando di non sforzare troppo il braccio. 

-Cos'è successo?-, chiesi io.

-Si è Spaccato!-, balbettò Hermione fra le lacrime, poi prese la pozione dalle mani di Harry e la versò sul braccio dell'amico, il quale continuava a dimenarsi dal dolore.

Presi una mano di Ron e la strinsi forte, cercando di tranquillizzarlo, ma lui sembrava fosse in un altro mondo.

Harry si accorse del mio braccio, così si avvicinò e lo prese. Chiusi un occhio per il dolore, poi lo sentii mormorare:-Brachium Emendo-.

Pochi istanti dopo non percepii più dolore, era come se il mio braccio non avesse mai subito nulla di grave. Lo ringraziai con un sorriso, poi Ron riprese a respirare normalmente.

-Come stai, Ron?-, chiesi io.

-Uno schifo-, rispose lui. -Dove siamo?-, domandò poi alzandosi a sedere.

-Nei boschi dove hanno tenuto la Coppa del Mondo di Quidditch-, rispose Hermione. -Cercavo un posto riparato, nascosto ed è stato...-.

-...il primo che ti è venuto in mente-, concluse Harry, osservando la natura in apparenza deserta. 

-Credi che dovremmo andare via?-, domandai ad Harry, notando la tua espressione preoccupata.

-Non lo so-, rispose lui, voltandosi verso di noi e abbassando lo sguardo. -Non possiamo certo tornare a Grimmuald Place. Yaxley sarà all'interno e pure altri Mangiamorte...-.

Harry era arrabbiato, si capiva, era normale e plausibile. Mi alzai in piedi e aiutai Ron a camminare, facendolo sedere con la schiena contro un albero, poi Hermione mi guardò.

-Dobbiamo restare qua per forza, quindi... Mary, mi aiuti con gli incantesimi di protezione?-, domandò.

Annuii e presi la mia bacchetta dalla tasca. Ci allontanammo dai due ragazzi e stendemmo il braccio con la bacchetta tesa.

Poco dopo dalle nostre bocche uscirono diversi incantesimi: Cave Inimicum, Protega Maxima, Protego Totalum, Repello Babbanum, Salvio Hexia, poi tornammo indietro, verso Harry e Ron, il quale si stava lentamente riprendendo.

Hermione afferrò la borsa e mormorò:-Accio tenda!-, e una strana borsettina marrone schizzò fuori. La lanciò ad Harry e lui con un incantesimo la aprì. Hermione mi obbligò a sedermi a riposare con Ron, così senza nemmeno farlo apposta, mi appisolai.

___

Quando mi svegliai, notai che intorno a me era tutto completamente buio.

C'erano solo alcune candele accese qua e là. Ero stesa su un letto a castello, nella parte bassa, e Ron in quella sopra.

Lo dedussi dal fatto che stava russando provocando un rumore simile a quello di un treno sulle rotaie.

Mi alzai e sentii profumo di thé. Raggiunsi Hermione e Harry nella cucina e subito loro mi guardarono, chiedendomi se stessi bene.

Annuii, poi andai a versare del thé anche nella mia tazza. Mi sedetti con loro e Hermione sospirò.

-Allora... ce l'hai?-, chiese Harry.

Hermione storse un sopracciglio. -Di che parli, Harry?-.

-Il Medaglione! L'Horcrux!-, replicò Harry alzandosi in piedi.

Risi. -Per quale motivo credi che stavamo scappando dai Mangiamorte?-.

-Be', Yaxley voleva ucciderti, immagino-, si difese pronto Harry. -Aah, una cosa. Non metterti contro quell'uomo, credo sia... troppo forte, per te-.

-E chi si mette contro di lui. Gli ho solo dato una lezioncina. La prossima dirà "donna dai facili costumi" alla madre di qualcun altro-, replicai io alzandomi.

Harry ed Hermione si scambiarono un'occhiata. -Su questo hai pienamente ragione. Li avrei ammazzati, cavolo!-.

-Ma l'ho fatto io, Hermione, quindi non ci pensare più-, tagliai corto e lei annuì, con gli occhi lucidi.

Qualche istante dopo tirò fuori dalla borsa il Medaglione e Harry lo prese fra le mani, facendolo ciondolare da una parte all'altra, come il pendolo di un orologio.

Harry ed Hermione provarono a colpirlo e tutto quel trambusto svegliò Ron, il quale arrivò nella cucina stropicciandosi un occhio.

I due rimasero dietro al Medaglione fino a mezzanotte probabilmente, ma senza riuscire ad aprirlo. Alla fine, Ron chiese cosa ne avremmo fatto di quell'oggetto.

-Dobbiamo tenerlo al sicuro finché non scopriamo come si distrugge-, rispose Harry, mentre lo osservava ancora, con molta attenzione.

Per tutta la notte, rimasi a sorvegliare la tenda e i dintorni, mentre Ron si riposava e Harry ed Hermione dormivano.

La notte passò tranquilla, silenziosa, e senza nessun disturbo: probabilmente i Mangiamorte non ci avevano rintracciato e quello per noi era un bene, almeno in quel momento per la condizione di Ron.

Alle prime luci dell'alba, fu lui a venire al mio fianco, sedendosi. Gli rivolsi un sorriso, poi mi offrì un abbraccio per riscaldarmi, visto che purtroppo il mio maglioncino non poteva ripararmi più di tanto.

-Volevo parlarti, visto che Harry ed Hermione stanno dormendo-, mormorò Ron.

Voltai la testa per guardarlo e annuii, sorridendo, come per farlo parlare. Lui abbassò lo sguardo, poi osservò uno scoiattolo davanti a lui che stava frugando sotto le foglie. -Immagino che tu abbia notato già da tempo che cosa provo per... per...-.

-Hermione-, conclusi io. -Certo, Ron, che l'ho notato, non sono scema. Se vuoi un consiglio, stai cercando la persona sbagliata, perché credo di essere la meno indicata dopo tutte le batoste che ho ricevuto dall'unico ragazzo che ho veramente amato in vita mia-.

Lui sorrise, poi disse:-Amato? Perché parli al passato? Si sa che... insomma, che non l'hai mai dimenticato. Posso capirti, io. Hermione è stato il mio primo amore e sempre lo sarà, mentre per te vale la stessa cosa, ma Malofy è il protagonista-.

-A dir la verità, io non so che cosa provo per Draco. Prima di vederlo puntare la bacchetta contro Silente, ero innamorata di lui, poi ho perso tutto: ho sentito come un vetro che si spezzava e quel vetro era la vetrata dei nostri ricordi migliori-.

Ron incrociò il mio sguardo e subito dopo sorrise. -Ti giuro che se usciremo vivi da questa situazione ti troverò un marito adatto-.

-Oh be', grazie. Credo che tuo fratello abbia una specie di cotta per me, da quando abbiamo ballato insieme al matrimonio-.

Ron ghignò. -Non sarebbe male averti come parente, in fondo è come se lo fossi, no?-.

-Lo sono, forse. Siamo amici, migliori amici, e per tua madre sono sempre stata una figlia... direi che lei è la terza madre che ho avuto in tutta la mia vita-.

Ron sorrise. -Sorellastra?-.

Sorrisi, poi lo strinsi di più, senza rispondere. Improvvisamente, Hermione ci chiamò. Entrammo nella tenda e notammo Harry con il boccino d'oro in mano. Lui sorrideva e guardava la pallina dorata con adorazione.

-Ricordate quando vi avevo detto che il Boccino d'Oro ha una memoria tattile?-, chiese Hermione sorridendo.

Annuimmo insieme. -Ecco... Quando Harry l'ha toccato, avrebbe dovuto aprirsi, ma non è stato così, perché lui il suo primo Boccino...-.

-...l'ha quasi ingoiato!-, concludemmo in coro io e Ron.

-Esatto!-, esclamò Hermione. -E' apparsa una scritta:  "mi apro alla chiusura", ma nessuno di noi due sa cosa significa-.

-Lo scopriremo, Hermione-, la rassicurò Harry. -Forza, abbiamo tutti da fare. Ron, Mary, andate a cercare qualcosa da mangiare; io farò la guardai e tu Hermione continua a studiare, non si sa mai che magari trovi qualcosa di interessante sugli Horcrux-.

Harry si alzò e uscì dalla tenda. Tutti e tre ci guardammo in modo perplesso, capendo che la notizia del Boccino l'aveva finalmente reso felice.

___

ciao, eccomi con il nuovo capitolo. ne posto un altro, visto che mi sono liberata in fretta dei miei impegni, quindi attendete in pace!

-Tessa.

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