Capitolo 19 = L'esercito di Silente
***SPAZIO AUTRICE***
Ragazze/i prima di leggere il capitolo, volevo dirvi che quello che scrivo è solamente ispirato a Harry Potter e ambientato nei diversi libri, ma gli avvenimenti, gli incantesimi e tutto il resto li decido io, facendo ovviamente fede a quello originale; i fatti si susseguono ma come voglio io. Detto ciò, buona lettura!
Il sabato era uno dei primi giorni di ottobre ed era freddo. Pioveva, ma Harry era deciso a fare la riunione per le lezioni pratiche di Difesa Contro Le Arti Oscure. Hermione e Ginny avevano girato la voce fra Grifondoro e Tassorosso, la Casa con cui avevamo un rapporto molto socievole, mentre Luna parlò coi Corvonero.
Io, invece, mi occupai dell'organizzazione delle lezioni, insieme a Dean.
Decidemmo i primi argomenti da rendere pratici, fra cui Expelliarmus ed Expecto Patronus.
Io sapevo già mettere in pratica il primo incantesimo, per via delle lezioni avanzate a BeauxBatons.
Ripensando a tutti i miei amici, scesi le scale e mi diressi verso l'entrata principale di Hogwarts.
Attesi Dean, accomodandomi su una panca. Lui arrivò circa un minuto e mezzo più tardi, e subito mi sorrise.
-Ciao Mary, buongiorno-, mormorò Dean baciandomi una guancia.
Camminammo lentamente verso i professori e Silente, poi ci fermammo.
-A che ora tornate?-, chiese la McGranitt.
-Per le dodici-, rispose Dean, poi sorrise e ci incamminammo.
Arrivammo al treno e incontrammo Harry, Ron, Hermione, Neville e Luna.
-Ehi! Ciao ragazzi!-, esclamai io abbracciando Herm e Luna.
-Ciao Mary, ciao Dean-, disse Neville.
Lentamente salimmo sul treno e prendemmo posto.
Venti minuti dopo, ci alzammo. Uscii dalla cabina e scesi dal treno, ma poggiai male il piede, così mi ritrovai fra le braccia di...Malfoy.
-Scu..scusa-, mormorai allontanandomi da lui.
-È tutto okay, vai tranquilla-, disse lui, rimettendomi in piedi.
Lo fissai a lungo, con le gote arrossate e lo sguardo fisso.
-Toglile le mani di dosso-, ringhiò Dean.
Voltai la testa e notai il suo sguardo furioso. Draco si staccò da me e alzò le mani in segno di resa.
-Hai ragione, questa volta. Uhm, ciao-, disse prima di andarsene.
Dean mi guardò, poi se ne andò verso Harry e gli altri.
Lo inseguii e subito gli presi la mano.
-Lo sai benissimo che a me non piace-, dissi.
-Certo, lo so, ma gli altri no. Pensano che tu stia con lui, non con me-.
-Dean! Ma che dici? Sei solamente geloso!-.
Lui non rispose, così io entrai nel bar insieme agli altri. Hermione si affiancò a me e mi toccò una spalla.
-Tutto ok?-, chiese.
-Dean è pericolosamente geloso di Draco-, risposi.
Lei sospirò, ma si limitò a tacere.
Sapevo bene cosa stava per dire, ma non osai parlare.
Mi sedetti in un tavolo e a poco a poco alcuni studenti entrarono nel bar.
Quando Cho Chang, una di Corvonero, che mi stava particolarmente antipatica, entrò dalla porta, Harry arrossí violentemente.
-Ehi, Harry!-, lo salutò lei.
-Ci..ciao Cho!-, rispose balbettando.
Sorrisi, poi d'un tratto Harry cominciò a parlare.
-La Umbridge non ci sta insegnando in modo perfetto la sua materia. Il fatto che il ministero creda che Lord Voldemort non sia in circolazione, ricade su di noi. Abbiamo intenzione di mettere in pratica ciò che la Humbridge spiega. Mary è ad un livello avanzato, quindi potremo chiedere a lei, se avremo bisogno. Detto ciò, chiunque voglia partecipare, può firmare qua-.
Hermione allungò un foglio di pergamena dove c'erano tracciate solo alcune parole: Contro la Umbridge.
Avevamo cercato un nome decente, ma alla fine Harry aveva scritto quello, contando di cambiarlo in futuro.
A turno, ragazzine e ragazzini di Tassorosso e Corvonero, firmarono guardando tutti noi.
Dopo di loro, Ginny firmò insieme al suo fidanzato e vidi Ron arrossire di gelosia.
Firmò anche lui, seguito da Hermione e da Harry.
Lentamente mi avvicinai e presi la penna datomi da Neville. Tracciai sulla carta Mary Spencer Montgomery, poi diedi la penna a Dean.
———
La mattina passò velocemente: io ed Hermione passeggiammo a Hogsmeade, entrando in quale negozio, di tanto in tanto.
Ad un tratto, uscendo da un negozio ci scontrammo con una coppia. Alzai lo sguardo e vidi Dora.
-Mamma! Papà!-, esclamai io.
Remus mi abbracciò fortissimo, mentre Dora mi baciò.
-Non sapevo che fossi a Hogsmeade! Che cosa avete fatto?-.
Ci guardammo con espressione dubbiosa, poi balbettai uno "shopping" poco convinto. Remus fissò Hermione con indecisione, poi annuì sorridendo.
-Volete andare a mangiare qualcosa?-, chiese Dora.
-Veramente dovremmo tornare a scuola per mezzogiorno...-, rispose Hermione.
-Oh, va bene. Perché non tornate tutti a casa per il compleanno di Remus? Molly sta organizzando qualcosa-, disse Dora.
-Mi sembra una buona idea. Chiederò alla McGranitt o a Silente. Ora dobbiamo andare. Ciao mamma, ciao papà!-.
Mi abbracciarono, poi riprendemmo a camminare.
-È bello che tu li chiami mamma e papà-, mormorò Hermione, entrando in stazione.
-A loro fa piacere, e anche a me-, dissi.
-È un modo per considerarla tua madre anche se non è vero?-, chiese timida.
-Ormai ho quasi accettato il fatto che lei non tornerà più. Ho ancora la piccola speranza di trovare mio padre-.
-Devi metterti sotto e cercarlo, se lo vuoi davvero. Penso che dovresti fare delle ricerche in giro, per esempio al Ministero-.
-Con la Umbridge in giro? No, è meglio di no-, risposi io, chiudendo la conversazione.
Salimmo sul treno e notai lo scompartimento di Harry e Ron. Ci sedemmo subito, evitando di perdere tempo.
-Dean e gli altri?-, chiese Ron.
-Dean è arrabbiato con me. Gli altri non lo so-, risposi.
-Pensi sia sul treno?-, domandò Harry.
-Sì-, risposi.
Per tutto il viaggio tacemmo. Ripensai a ciò che aveva detto Hermione: cercare mio padre.
Il primo luogo che dovevo visitare era casa mia, ma da lì non ci abitava più nessuno da anni.
In secondo luogo, dovevo visitare il San Mungo, e vedere se era stata effettuata una visita il giorno in cui nacqui.
Probabilmente avrei visto i soliti nomi, tipo James e Lily Potter, Sirius Black, Remus Lupin e forse anche Silente...
Sinceramente non ne ero certa, ma volevo scoprire chi fossero stati i miei primi visitatori.
Lentamente, scesi dal treno e mi diressi subito in camera, insieme ad Hermione. Decisi di raccontarle la mia idea, così dopo pranzo ci accampammo nel giardino, sotto un albero.
-Forse c'è segnato un nome che non conosci. O forse uno che conosci bene ma non sai che è tuo padre-, ragionò lei.
-Mh, forse hai ragione. Mia madre non mi ha mai raccontato niente sulla mia nascita-.
-Cosa ti ha detto su tuo padre?-, domandò dopo un istante di silenzio.
Tacqui un secondo, poi parlai.
-Quando mia madre si trasferì a Hogwarts, aveva undici anni. La sua prima migliore amica fu Lily. Passarono tantissimo tempo insieme e approfondirono il loro rapporto in tutti i campi. All'inizio del quarto anno, mia madre conobbe Peter Minus. Dovevano svolgere un compito assieme, così iniziarono a conoscersi meglio. Tuttavia, a lei interessava James Potter, così semplicemente si concentrò su di lui. Al quinto anno, aprì una sorta di gruppo riservato, i cui partecipanti erano James, Minus, Lily, Sirius, Remus e mia madre. Quando lei capì che però James voleva Lily, frequentò Remus, fino a diventare il suo migliore amico, e da lui partì poi l'amicizia con mio padre-.
Hermione non rispose, poi alzò la testa e quasi gridò:-Ho capito!-.
-Cosa?-.
-Perché credi che tua madre abbia chiesto a Remus di diventare il tuo tutore?-.
-Ehm, era il suo migliore amico-.
Hermione scosse la testa. -Avere un padre lupo mannaro non è la stessa cosa di averne uno mago. Forse... Lui è davvero tuo padre, ma per non "rovinarti la vita" ha deciso di non farlo sapere in giro-.
-Herm!-, strillai. -Ma che dici?-.
-Tutto torna! Tua madre l'avrà lasciato e lui si sarà fidanzato con Tonks!-.
Scossi la testa: il primo ragionamento aveva anche senso, ma il secondo proprio no.
-Okay, cerchiamo di calmarci
A Natale tornerò a casa e chiederò a Remus di spiegarmi che rapporto c'era fra lui e mia madre-.
Hermione annuì, poi risalimmo verso il castello.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro