CAPITOLO 14
La testa mi fa ancora male e il mio stomaco chiede aiuto. Mi ci è voluto un secondo per capire che questa non è la mia stanza, né il mio letto. Poi mi accorgo che una mano è appoggiata sul mio fianco e quando mi giro per capire chi sia vedo Jim. È praticamente nudo, con addosso solo i boxer. Non ricordo niente di cosa sia successo ieri sera e la paura mi assale quando valuto l'opzione che abbiamo fatto sesso. Mi sto sforzando di ricordare, ma continua ad esserci il vuoto nella mia testa. Guardo una sveglia vicino il comodino e mi accorgo che sono le 11.30. E Laura dov'è? Dove mi trovo? Perché sto dormendo con Jim? Mentre mi agito sempre più, Jim emette un suono strano e apre gli occhi sorridendomi.
"Buongiorno piccola!" Sembra così tranquillo che vorrei ammazzarlo.
"Jim perché cazzo mi trovo qua? Cosa è successo ieri sera? Non dirmi che abbiamo..."
"Jasmine 'sta calma. Non abbiamo fatto niente: eri più ubriaca di Laura e Rick ha pensato che fosse meglio farvi dormire qui. Ovviamente non potevo lasciarvi sole quindi sono rimasto a dormire con voi. Tutto qui!"
"Vuoi dire solo con me?"
"No no intendo con voi due!" Mente la sua testa è ancora appoggiata sul cuscino e i suoi occhi mezzi chiusi, indica una ragazza distesa a terra su un piccolo lenzuolo e ho capito cosa intendesse. Laura sembra appena scesa dalle montagne russe e i suoi capelli disordinati e il trucco colante lo dimostrano.
"Perché non hai fatto dormire lei sul letto con me?" Di certo non era la domanda giusta da fare, ma ero comunque curiosa.
"Perché volevo dormire con te e poi è stata lei a distendersi a terra e ad addormentarsi in due secondi. Non mi ha dato nemmeno il tempo di esitare." La sua risposta è stata così sincera da mettermi in soggezione.
"E perché volevi dormire con me?" Sí, forse dovevo stare zitta.
"Non lo so!" Mi guarda le labbra, poi gli occhi, poi di nuovo le labbra.
"Okay direi che è il momento di tornare a casa!" Mi avvicino a Laura completamente addormentata.
"Laura! Lauraa! Laura cazzo svegliati!" Qualche bastonata e la mia amica si sveglia. Dopo averle spiegato cosa fosse successo, ci prepariamo per tornare a casa.
Una volta ringraziato Rick per la serata e l'ospitalità dell'ultimo minuto, Jim ci ha accompagnato con la sua macchina vicino il palazzo. Laura sale subito nell'appartamento per iniziare a cucinare ed io e Jim rimaniamo a parlare vicino l'ingresso.
"Senti, hai detto che ero ubriaca, ma non ricordo di aver bevuto così tanto. Avevo sorseggiato qualche sorso di vino e basta!" Una volta controllati i messaggi sul suo cellulare, mi guarda negli occhi.
"Cazzo Jasmine, non ricordi sul serio di aver bevuto così tanto? Ad un certo punto ti ho dovuta fermare perché volevi buttarti in piscina per quanto fossi ubriaca!" Sorride divertito, ma la mia memoria è ancora corta.
"Ascolta piccola devo andare! Il mio coinquilino si starà chiedendo che fine ho fatto. Ci sentiamo allora!" Mi bacia sulla guancia dolcemente e si avvia verso casa. Sinceramente avrei scommesso che mi avesse chiesto di uscire o qualcosa del genere, ma la devo smettere di farmi i film mentali. È meglio così. L'unico uomo del mia vita sarà sempre e solo Richard. Nessun altro prenderà il suo posto.
"Salite pure! Io faccio le scale!" L'ascensore è troppo piccolo per 3 persone e un cane, quindi ho preferito che fossero i signori Orlando ad entrarci. Due amabili vecchietti innamorati, gentili e sempre sorridenti, costantemente in compagnia del loro cagnolino.
"Grazie mille ragazza!" Mentre mi dirigo verso le scale la signora mi chiama e mi stupisco che sappia il mio nome.
"Mi dica signora Orlando!"
"Vienici a trovare qualche volta! Infondo sai dove abitiamo!" È così gentile e dolce.
"Oh certo! Lo farò, grazie per l'invito!" Non so se ci andrò davvero, ma infondo non fa mai male mostrare un po' di altruismo nei confronti di quei amabili vecchietti. I miei pensieri sono interrotti dal meraviglioso profumo che cosparge la cucina e mi accorgo che ho una fame da lupi dopo la sbronza di ieri.
"Pronto tra 20 minuti!" Laura è la chef di casa e sa cucinare divinamente. Sono stata fortunata a trovare una coinquilina del genere.
"Perfetto!" Mi dirigo in stanza per chiamare i mie genitori, o meglio mia madre, finché il pranzo non sarà pronto.
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