Mefistofelico
Era nascosta sotto il letto, aspettando che quei passi si allontanassero, che quel tanfo di alcol cessasse e il silenzio confortante la inghiottisse nuovamente. Ascoltava solo il suo respiro, che tratteneva a stento per non svelare il suo nascondiglio. Aveva implorato le lacrime di non scendere... non ancora. Ma anche quella notte la porta si aprì, lentamente, e la punta degli scarponi si affacciò nel buio abbagliante della stanza. Il respiro le mori' in gola e il ricordo, che avrebbe dovuto anche sorridere a quegli occhi mefistofelici le provocò la nausea. Il diavolo in persona veniva a darle la buonanotte!
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