Mi risveglio.... Mi sento così strana, forse ho battuto la testa. Mi giro e noto che c'è un ragazzo con gli occhi azzurri e i capelli biondi che mi sta fissando. Devo ammettere che è molto carino.
Gar :Ehi,ciao amore,ben svegliata.
Dice sorridendo.
Io : Amore a chi?
Gar : A te. Rachel.
Io : Ascolta ,io non so di cosa tu stia parlando.
Gar : Ma come?! Io e te siamo sposati.
Io : Sposati? Ascolta,sei carino,ma non così oltre.
Gar : Cosa?! Avremo anche un figlio!!
Io : Ma ti sembra che io vada in giro e il giorno dopo abbia un figlio,con te???!!
Gar : No. Ma tu sei mia moglie. Rachel.
Ti ricordi? Ci siamo conosciuti quando andavamo al liceo e ti ho salvato da dei teppisti pervertiti!!!
Io : Forse si sta confondendo. E lei chi è?
Gar : Come chi sono??!! Sono Garfield!! Garfield Mark Logan!!!
Io : Non mi ricordo di te.
Lo guardai in faccia. Era disperato,sembrava che stesse per impazzire. Avrei voluto dirgli che mi dispiaceva per il fatto di non ricordarmi di lui,perché di sicuro era un bravo ragazzo,ma proprio non mi ricordo niente di niente.
Mi guardò di nuovo:
Gar : E i nostri amici?E la tua famiglia? Sai chi sei tu?
Io : Io? Non lo so chi sono i miei amici,neanche la mia famiglia. E io,chi sono io?
Si girò dall'altro lato e anche se non vuole che si noti,lui piange. Sta piangendo. Di tristezza? Disperazione? Delusione? Non so il perché, ma ho visto che tiene molto a me.
Io : Forse....
Si volta ,asciugandosi le ultime lacrime.
Gar : Cosa?
Io : Puoi aiutarmi a ricordare.
Dico accarezzandogli una guancia ,per calmarlo.
Lui per tutta risposta,mi abbraccia,come se fosse rassicurato dalla mia volontà.
Inf : Signori,potete tornare a casa.
Ma prima di ardarsene,quel ragazzo si  dirige verso l'infermiere e vedo che gli parla:
Gar : Mia moglie, ha perso la memoria a causa di quella caduta.
Inf : Signore,noi non possiamo fare niente.
Gar : Come non potete fare niente??!!
Inf : Mi dispiace signore.
Gar : Lei come si sentirebbe al mio posto??!!!
Inf : Signore,si calmi.
Gar : Io non mi calmo finché non farete qualcosa!!!
L'infermiere corre verso la porta e scappa.
Guardo il ragazzo. Prima guarda la porta,poi guarda me.
Si accascia a terra e comincia a piangere e a tremare.
Mi alzo e mi metto vicino a lui e lo abbraccio.
Lui mi stringe forte,sta per parlare ma lo blocco con uno"shhh".
Sembra disperato e mi rifiuto di vederlo così, anche se non mi ricordo di lui.
..........
Usciamo dall'ospedale e lui mi porta nella nostra "casa".
Gar : Ecco,questa è casa nostra.
Io : È molto carina.
Faccio un giro e guardo alcune foto.
Io : Scusami..ehm.
Gar : Garfield.
Io : Garfield, chi sono loro?
Gar : I nostri amici. Iella,Richard,Kori,Victor.
Io : E lei?
Dico prendendo un'altra foto.
Mi sorride,socchiudendo gli occhi azzurri;
Gar : Lei.....lei è Chloe,tua sorella.
Io : Mia sorella? Ma non mi somiglia per niente.
Mi prese le mani e mi sorrise.
Gar : Già. Per niente.
Mi libero dalla presa e continuo a girare tra le foto.
Io : E queste due ragazze?
Vedo il suo broncio,per la brusca risposta,da parte mia.
Mi avvicino e gli sorriso.
Gli torna il sorriso;
Gar : Queste due vipere sono Clio,la sorellastra di Chloe e questa brutta rovina-rapporti di Tara,la ragazza che ci ha fatto lasciare qualche anno fa. Hanno ucciso loro Chloe.
Mi viene un tonfo al cuore.
Io : Loro hanno ucciso Chloe???!!!
Per tutta risposta mi annuisce e io lo abbraccio forte. Forse non mi ricordo di lui ma i suoi abbracci e la sua compagnia mi fanno sentire....speciale. Si stacca e mettendomi le mani sulle guance ,mi bacia. Un bacio così dolce e sincero che è impossibile che sia finto il suo affetto,verso i miei confronti. Mi stacco dopo un po' e....non so come,riesco a rivivere tutto il mio passato e il mio presente. Mi ricordo tutto;dell'amore verso Garfield, dei miei amici,di Chloe e delle vipere,della mia famiglia, il mio passato....tutto. Solo ora mi accorgo che mi sta sventolando una mano sugli occhi.
Gar : Piccola,ci sei?
Mi sveglio da quello stato sognante,lo guardo poi lo bacio. È paralizzato, ma reagisce dopo un momento interminabile;
Gar : Se tornata. È l'unica cosa che riesco a dirgli prima di dargli un fortissimo abbraccio.