Erano entrambi nell'aldilà, dove la luce è esclusa,un modo buio,freddo e pieno di disperazione.

Entrambi,Kilyo e Naraku,erano fra i dannati per peccati di cuore,coloro che avevano fatto cose spregevoli per amore,il mezzo demone si era dannato d'amore per la sacerdotessa sventuramorte
Tutto ciò che aveva fatto,lo aveva fatto per lei,per poterla avere al suo fianco e questo la corvina lo aveva compreso nell'eternità della morte che li vedeva assieme in mezzo ad un'eterna neve che ricordava loro il tempo che avevano perso inseguendo sogni che non sarebbero mai divenuti in realtà.

Quando alla fine avrebbero potuto essere felici,insieme e,magari,con una famiglia come tante altre, eppure l'odio aveva offuscato la loro vista,il dolore manovrati e la morte li aveva accolti nel suo freddo braccio d'eterno rimpianto.

I due erano l'uno affianco all'altro distesi su quel soffice manto candido,immobili che aspettavano di essere ricoperti dai freddi fiocchi di neve per l'eternità, un tempo tremendamente e spaventosamente lungo.

Entrambi avrebbero voluto stringere la mano dell'altro poco distante ma avevano paura,paura di un rifiuto che li avrebbe tormentati per l'avvenire in quel buio luogo.

Kikyo aveva paura che il mezzo demone avesse cessato di provare dei sentimenti per lei,realizzando quanto in realtà fosse patetica e sognatrice,sognava infatti una storia d'amore come quella che si raccontano ai bambini.

Naruku,invece,aveva paura che la donna continuasse a nutrire dei forti sentimenti verso il mezzo demone cane,era spaventato di sentirsi dire chiaramente che lei non era interessata a lui, che lo odiasse perché in fin dei conti era stato proprio lui a portarla lentamente alla morte.

Eppure,in quel buio e gelido mondo cera un pò di pietà,la pietà data solo a chi si pente e a chi rivela un cuore disposto al cambiamento.

Un lieve raggio di luce illuminò le due anime in quel buio assoluto dando loro la forza di cui avevano bisogno,entrambi avvicinarono le loro fredde mani e fecero incrociare le loro dita in una disperata dichiarazione d'amore.

Quello fu il gesto che sostituiva quelle due magiche parole,quel ti amo che in quel mondo fatto di rimpianto non poteva essere detto,ma con quel gesto avevano dimostrato quello che il loro cuore aveva capito in quel tempo così lungo e senza fine.

I due ruotarono il loro volto guardandosi,si guardarono negli occhi e videro la sincerità e l'amore che gli erano state negate per così tanto tempo nella loro vita tormentata che li aveva destinati a delle morti dolorose chi solo nell'animo chi anche nel corpo.

Ad ogni centimetro che percorrevano i loro corpi spirituali un forte dolore li invadeva,ma valeva la pena di soffrire se avrebbero potuto toccarsi,abbracciarsi e consolarsi.

Lentamente i due si ritrovarono solo a qualche millimetro di distanza,non un attimo avevano smesso di rassicurarsi con  lo sguardo e con una presa sempre più salda per esprimere la loro determinazione di raggiungersi e amarsi perché non era troppo tardi,avevano ancora una speranza,gli era stata regalata un'occasione che non avrebbero sprecato come invece avevano fatto in vita,troppo impegnati a far soffrire gli altri e a perseguire i loro egoistici desideri che li avevano confusi e avevano offuscato loro la vista su quello che davvero era importante.

Erano rimasti entrambi ancorati al passato e solo con la morte se ne erano distaccati e avevano compreso quello che davvero i loro cuori volevano e provavano.

Entrambi si voltarono sul fianco in modo da potersi guardare e abbracciare mentre la neve cadeva lenta su di loro.

Le loro labbra si sfiorarono e sussurrarono quelle due parole in quel luogo proibite provando un immenso dolore ma con il sorriso sulle labbra,potevano amarsi e lo avrebbero fatto per l'eternità sotto quel flebile raggio di luce che gli aveva dato la forza di andare contro il destino.

Si potevano amare e continuano a farlo tuttora in quella gelida eternità.