Ed un altro anno era passato lento e noioso,privo di qualsiasi bellezza,almeno era così che il principe dei demoni lo aveva trascorso.

Quel giorno era il più triste per lui,perché in quella data la sua amata Rin era morta come ogni umano faceva.

A lui era sembrato troppo presto,davvero troppo presto,avevano trascorso insieme gran parte della vita della corvina,eppure lui desiderava ancora averla al suo fianco,anche se aveva detto che era pronto a lasciarla andare quando il tempo sarebbe giunto.

Ma lui mentiva, mentiva a se stesso e al suo cuore,perché se avesse potuto l'avrebbe tenuta stretta a se per l'eternità.

Ma non odiava l'amore,no,anzi ringraziava la donna per averglielo insegnato,perché la sua vita prima era monotona e dolorosa,forse così la sua anima poteva essere salvata.

Camminava a passo lento verso la periferia del villaggio,il solo splendeva,gli uccellini cantavano e gli alberi erano in fiore,probabilmente a Rin quel posto piaceva molto dato che aveva deciso di farsi seppellire lì, accanto a Kagome.

Arrivò davanti alla tomba della creatura che aveva visto crescere al suo fianco e una piccola lacrima gli rigò il volto mentre sorrideva malinconico appoggiando un bellissimo bouquet a terra.

Si mise in ginocchio e accarezzò il terreno chiudendo gli occhi, non disse nulla,sapeva che lei non lo avrebbe sentito,che lei era già nel mondo dei morti e aveva lasciato da tanto tempo quel mondo,ma rimase lì a ricordare per un tempo molto lungo,tanto che il sole era già tramontato.

Si alzò in piedi e si voltò,appena lo fece il suo sorriso scomparve e nei suoi occhi tornò quel velo di dolore che si portava dentro.

Si guardò attorno,suo fratello non c'era nonostante fosse sempre alla tomba di Kagome oppure con i suoi figli,ma non passava giorno nel quale lui non visitasse quel luogo.

Sesshomaru lo sapeva bene dato che anche lui faceva la medesima cosa,ma non ci passava troppo tempo perché faceva male ricordare che la sua amata Rin era morta.

Iniziò a camminare e si allontanò da quel luogo iniziano uno dei suoi soliti viaggi senza meta,camminare lo aiutava a liberarsi dal dolore mentre si lasciava annegare in quel mare di ricordi capaci di fargli venire il batticuore.

Il ricordo di quelle dolci parole che si erano scambiati,di quelle notti che li aveva visti uniti e la tristezza infinita nello sguardo della donna conscia di non poter avere figli,tutto ciò gli faceva sembrare che lei fosse ancora al suo fianco.

-Non ti dimenticherò mai Rin- disse in risposta ad uno dei suoi ricordi,la bambina aveva chiesto se una volta lui si sarebbe dimenticato di lei,il demone si era limitato a rispondere che non doveva dire sciocchezze e aveva ripreso a camminare non volendo rispondere chiaramente.

Ben presto il cielo si coloro di nero e dei piccoli puntini luminosi iniziavano a ricoprire quella tela formando disegni mozzafiato che catturarono l'attenzione del suo sguardo ambrato triste.

-Sesshomaru non pensi sia ora di trovarti una moglie?-
-Madre,lasciami in pace,non ho la minima intenzione di sposarmi-
-Figlio,non è buoni che un demone del tuo rango sia legato ad una morta- -Madre- disse il demone guardandola freddamente, era un tono che non ammetteva repliche,un tono freddo e spietato.

Lui amava solo lei e le sarebbe rimasto fedele,per sempre.