Smiling
Lorenzo esce.
Io rimango lí, immobile per qualche minuto, poi riprendendo "coscenza" finisco di farmi la doccia.
Quando esco i vetri sono tutti appannati.
Ho la fissa di scrivere sui vetri quindi lo faccio.
Chiudo gli occhi e lascio che quello che dice il mio cuore lo scrivano le mie dita.
Scrivo e quando apro gli occhi.
«cazzo...non può essere, io non dovrei scrivere queste cose»
Ho scritto Lorenzo.
Devo smatterla.
Mi asciugo i capelli e esco dalla doccia.
Metto il pigiama, che tra l'altro é fighissimo.
É nero con scritto sulla maglia TURN OFF.
Lego i capelli in una coda, cosí si rileva il succhiotto di Lorenzo. Merda.
Non slego i capelli tanto ci siamo solo io e lui.
Scendo al piano di sotto e mentre sono a metà delle scale mi ricordo di una cosa
«porca troia!»
«che é successo adesso?» risponde Lorenzo da sotto.
«mi sono dimenticata che dovevo andare a comprare la pizza! La fanno anche a Domicilio?»
«ma allora sei scema con la botta, mi pare ovvio, mica stiamo su Marte»
«ah, grazie per la simpatia -continuo- dammi 'sto cazzo di numero!»
mi da il numero, che tra l'altro mi ha fatto cercare su Pagine Bianche, e chiamo.
Dopo la telefonata avviso Lorenzo che la pizza arrivava tra 10 minuti.
Vado di sopra e Prendo Maze Runner.
Poi scendo di nuovo e inizio a leggere
«ohò, sai anche leggere»
«secondo me l'unico che non sa leggere sei tu»
«vabbé, che leggi?»
«Maze Runner la rivelazione»
«Wow, io sto leggendo la fuga!»
«sul serio?!»
«Giuro»
Iniziamo a ridere lí, sul divano.
Poi lui inizia a farmi il solletico.
«Lorenzo basta!» dico ridendo.
Quel bastardo mi sta facendo il solletico e non la vuole smettere.
«Mare...perchè dovrei?»
«Lorè sto a morì» sono quasi senza fiato, non riesco a smettere di ridere.
«okay, okay, la smetto»
Alla fine bussano al campanello.
Vado ad aprire, ho le guange rosse e i capelli leggermente scompigliati.
«ecco la vostra pizza»
Il signore che porta la pizza é sulla trentina e invece di guardarmi, magari, in faccia mi guarda il collo.
All'inizio penso sia una specie di vampiro, poi mi ricordo del succhiotto.
Faccio finta di grattarmi il collo per coprirlo.
«No, aspetta, sei la sorellasgra di Lorenzo Ostuni?» chiede il fattorino.
«si perché?» dico io tenendo sempre la mano sul collo.
«É un mio grande amico, posso chiamarlo?»
Non gli rispondo nemmeno che lui già urla
«A Loré, da quanto tempo!»
«Oí Giò, come stai?»
«bene, e tu a quanto vedo, non stai messo male» mi lancia un'occhiata.
Si dicono qualcosa nell'orecchio e dopo Lorenzo dice:
«No, é solo la mia -imita le virgolette- sorella, non potrei fargli niente.»
Rimango quasi stupida, non era lui quella che poteva fare di tutto mentre ero sotto la doccia? Bah.
«va bene, ciao ragazzi»
«ciao» gli chiudo la porta e in fretta raggiungo il divano.
Dopo la pizza chiedo: «che ti ha detto?»
«niente di che, che sei scopabile e mi ha chiesto se avevo già fatto qualcosa» fa una piccola risata.
«pf, ma perfavore, non ha visto probabilmente con chi stava parlando il tizio.»
«guarda che stava parlando con me, e io ho il coraggio di fare tutto, anche questo...»
Si avvicina alle mie labbra e senza esitare mi ci fiondo anche io.
Quel bacio dura molti minuti, e alla fine quasi non vogliamo staccarci.
Io, dal mio canto, sono convinta che é attraziobe sessuale, niente di piú...
Spazio a mois
Cioé, davvero ragazze non so come ringraziarvi, siete sempre di piú e io boh, sono molto contenta che la storia vi piaccia. Non ho parole, solo grazie.
-Fiona ❤
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