«sei bellissima, lo sai?» chiede Emanuele.
Arrosisco ovvio.
«anche tu» trovato il coraggio per dire quelle parole mi prende le mani e mi ribacia. In quel bacio c'é qualcosa di vero, ma sono ancora convinta che non ci conisciamo abbastanza.
«sai, ti penso tuttu i giorni, sei diventata una droga.»
lo interrompo.
«ma non mi conosci..»
«lo so, é per questo che ti ho fatto venire qui, io voglio conoscerti, vuoi essere la mia ragazza?»
un pò banale come dichiarazione, penso.
Quella richiesta mi provoca un pò di dolore, come se io non dovessi stare con lui, ma il mio istinto dice cosí.
«si» senza nessuna emozione.
il resto del pomeriggio Emanuele mi fa vedere Torino, ed é arrivato finalmente il momenti di tornare a casa.
Sulla soglia mi bacia, percepisco la sua eccitazione, ma io non provo niente per ora.
Delicatamente mi mette vicino alla porta e spinge in modo abbastanza violento la lingua dentro la mia bocca.
Mi appoggio alla porta piú pesantemente per non cadere, quando sento un crac.
La porta si apre, io cado a terra e mi faccio male, mentre Emanuele si ritrova a parlare animatamente con Lorenzo.
«Senti, tu non hai il permesso di sbatterti mia sorella davanti alla porta! capito?»
lo guardo sbalordita.
«é pur sempre la mia ragazza Lorenzo, non avevi detto che non ti importava?»
Lorenzo non risponde.
«oh, scusa, allora da un giorno all'altro la sorellastra é diventata importante.»
«oh nonono, solo che io gli stronzi li combatto col silenzio, ora ciao.»
Emanuele é offeso, quindi se ne va.
Appena svolta l'angolo Lorenzo mi gurda.
«devi solo ringraziarmi.»
lo guardo sarcastica, ma sul serio?!
«oh, grazie mio eroe, come farei senza di te»
dico strafottente.
«lo sai che lui poteva metterti incinta vero?»
«guarda non mi sarebbe dispiaciutio.»
Invece si, ci tengo alla mia verginità. Lo so é strano.
«come vuoi, ora alzati, entra e fai da mangiare, mamma e Dylan non ci sono.»
«qualcosa potresti farla anche tu.» Lorenzo se ne va e io decido che dopo andrò a prendere la pizza.
Intanto vado in bagno, mi tolgo i panni e mi butto sotto la doccia.
Sono passati dieci minuti, credo di sentire un rumore.
Poi la portiera della doccia si apre.
Rimango immobile, poi quando realizzo che danvanti a me c'é Lorenzo che mi guarda fisso cerco in tutti i modi di coprirmi.
Mi giro dandogli le spalle.
«vai via!» urlo.
in risposta ricevo un «wow»
giro la testa e vedo che ha la bocca aperta.
«chiudi la bocca entrano le mosche.»
sghignazza e si avvicina a me.
mi mette una mano sulla spalla e poi si avvicina al mio orecchio.
Un brivido. Se ne accorge, ma non dice niente.
«non hai idea di tutte le cose che potrei farti in questo momento.»
«oh, illuminami» dico scherzando. Poi continuo.
«Dio Mio vuoi uscire da questa cazzo di doccia!»
«perché dovrei?»
«perché sono nuda? Non lo trovi un motivo valido?!»
«sei cosí..si, sexy»
il calore si inpossessa di me.
Mi poggia le labbra nell'incavo del collo e inizia a succhiare avidamente.
Mi ritrovo alla fine un succhiotto viola sul collo, e fa malissimo.
Ma in qualche modo sono contenta che sia stato lui a farmelo...

MADOO, MI SENTO REALIZZATA.
QUESTO CAPITOLO MI PIACE TROPPO.
SE VI É PIACIUTO LASCIATE UNA STELLINA PER FAVORE E SE AVETE QUALCOSA DA DIRMI UNA PAROLINA NEI COMMENTI.
-Fiona