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London

Leggete il my space per favore
«Sai che c'é di nuovo Federico? Adesso la colazione la paghi a tutti e due, io me ne vado e tu alla guardia medica ci vai da solo!» urlo e esco dal bar asciugandomi l'ultima lacrima.
É mezzogiorno, ho fatto troppo tardi, saranno arrivate le zie di Lorenzo e io sono ancora qua, poi tra un ora si mangia.
A: Moro Cazzuto
idiota, di ad Alessandra e a mio padre che sto venendo x
invio un messaggio a Lorenzo, tra l'altro devo ancora cambiare il nome, solo che questo è figo.
La risposta non tarda ad arrivare.
Da: Moro Cazzuto
Ah, okay, menomale che me lo hai scritto, già ti stavando denunciando e firmando le carte per andare a chi la visto.
mi metto a ridere e continuo a camminare.
Dopo quasi tre isolati arrivo a casa.
«Cavoli America era ora!» mi sgrida mio padre.
«Vieni che già siamo tutti a tavola, che figura di merda!»
«Papà! non si dicono le parolaccie» rido e gli do un leggero schiaffo, lui rotea gli occhi e mi manda sonoramente a quel paese.
Mangiamo per tipo due ore e subito dopo io salgo sopra e mi butto sul letto come una barbona (?).
«Posso entrare personcina bella?»
«Si mongolo»
Dalla porta entra la persona piú bella di questo mondo, ovvero Lorenzo.
«Allora, pronta per stasera?» chiede e si stende vicino a me girando la stessa nella mia direzione.
«Pronta? Prontissima, solo che i nostri genitori? Staremo via quattro giorni, sono comunque tanti»
«Gli spiegerà tutto la nonna, a lei l'ho detto. Ovviamente quando torneremo saranno incazzati come solo Dio sa, ma ne sarà valsa la pena»
«Ci sto Ostuni»
Mi sorride e io ricambio. Mi bacia e nel mio stomaco ci sono una mandria di elefanti ballerini su centinaia di bicchieri di vetro, e questo per dire che non si capisce niente.
Gli metto le mani sulle guancie e infilo la lingua nella sua bocca, lui ricambia.
Salgo lentamente con le mani dalle guancie ai capelli e li tiro leggermente facendolo gemere.
Approfitto per morderglibil labbro.
Si fa un pò male, credo, e per vendicarsi si mette a cavalcioni su di me.
Mi passa un dito dal linguine fino alla bocca e io gemo un pò tropp forte, infatti penso che mi abbiano sentito, però non succede niente.
Mi bacia di nuovo e poi si stacca stendendosi al mio fianco e prendendomi la mano.
«Lorenzo?»
«Mh?»
«Il tuo amichetto é leggermente gonfio»
«Chi? Il mio amichetto? E chi- Ah! Beh, colpa tua brutta troia» mi dice sorridendo come un cretino.
«Troia chiami tua sorella!»
«Sei tu mia sorella!»
«Vaffanculo» rispondo e mi butto su di lui per fargli il solletico.
Dopo un pò si lamenta e tutto quello che dice sembra un preghiera.
«Smettila America!»
«La smetto solo se mi dici che mi ami»
«Okay, okay, ti amo» dice e io smetto«ma hai un nome orribile»
«Beh, lo so.» rispondo.
«Non hai un secondo nome? almeno ti chiamo con quello? America é vomitevole»
«Beh, si ce l'avrei, quello di mia madre, se vuoi puoi chiamarni come lei»
«Se magari me lo dici eheh»
«Guen»
«Sul serio? Beh, sempre meglio di America.»
«Eh già»
«Piacere Guen, sono Lorenzo, il ragazzo che probilmente ti rovinerà la vita»
«Piacere Lorenzo, sono Guen. Una ragazza» dico ridendo leggermente.
«La mia ragazza» mi sorride e mi appoggia sulla scrivania.
«baciami ti prego» dico a Lorenzo.
«Con piacere Guen, anche se ci siamo appena conosciuti»
Allargo le gambe e lui ci si mette in mezzo.
Appoggia le sue mani sul mio bacino e poi mi bacia.
Un bacio casto.
Ci stacchiamo dopo qualche minuto e lui mi sorride.
«Sono le quattro che facciamo?»
«Guardiamo Annabelle, sotto le coperte, abbracciati a cagarci sotto?»
«Ci sto»
Metto il cd di Annbelle nel computer di camera mia e ci mettiamo sotto le coperte appoggiati con la schiena ai cuscini del letto
«AAAAH!» urlo dalla paura, chiudo gli occhi e mi metto con la testa sulla pancia di Lorenzo.
«Ssh, é solo un film» mi dice Lorenzo accarezzandomi i capelli.
Passa un altra ora piú o meno e finisce il film. Da oggi in poi non dormo piú.
«Lore che ore sono?»chiedo
«le sei e mezzo»
«Ancora? che due coglioni» rispondo a mia volta sbadigliando.
«Vabbe', credo che dormirò, svegliamo all'ora di cena»
Dico e mi addormento.
*due ore dopo*
«America é pronta la cena» é mio padre.
«Vengo»
Scendo dal letto e vado in bagno, mi lavo la faccia e poi scendo.
Ci sono ancora i parenti e altra gente.
Mentre scendo mi ricordo di una cosa: Jared!
Ovvio come ho fatto a dimenticarmi di lui?
Mi rigiro e risalgo sopra mentre urlo ad Alessandra di aspettarmi.
Prendo il telefono e scrivo un messaggio a jared.
A: My Bæ
Honey, tomorrow i'm in London! ❤
*tesoro, domani sono a londra*
Butto il telefono suo letto e, praticamente, corro le scale e mi siedo trasformandomi in flash per qualche secondo.
Mangiamo il pollo con le patate.
Risalgo sopra perché senza cellulare non riesco a vivere e trovo la risposta di Jared.
Da: My Bæ
Fantastic, See you tomorrow sunshine
*Fantastico, a domani*
*Altre due ore dopo*
Da dietro l'armadio prendo la valigia, poi sento qualcuno bussare alla porta e mi metto istintivamente davanti alla valigia per coprirla pensando fosse mio padre o Alessandra, invece é Lorenzo.
«Pronta Guen?» dice e ride leggermente.
«Pronta, stanno già dormendo?»
«Si, anche se sembra strano, si»
«Okay, allora andiamo»
Scendiamo le scale cercando di non fare il minimo rumore e usciamo.
Arriviamo davanti alla macchina e posiamo le valigie nel porta bagagli e io mi siedo avanti nel posto del passeggero.
«Ehm Ehm»
Mi chiama Lorenzo.
«Si?» dico.
«Vedi, io non so guidare» risponde e si gratta la nuca.
«Si, okay, bello scherzo, ora vai a guidare»
«Guarda che non é uno scherzo» dice col tono serio e ci credo. «Quindi mi stai dicendo che devo guidare?»
«Si, beh, se lo sai fare»
«Eh, ho il foglio rosa, ma me la cavo bene»
Lorenzi sorride io cambio posto.
Metto in moto la macchina, poi tiro il freno a mano, metto la retromarcia e appena esco dal vialetto di casa nostra inserisco la seconda.
Ci mettiamo mezz'ora per arrivare all'areoporto di Torino, ma ci arriviamo illesi.
Dopo aver fatto il check-in e aver ripreso le valigie saliamo sull'aereo, spegniamo i cellulari e la voce metallica ci dice che il volo sta per partire.
Le successive due ore le passo annoiandomi e giocando a tris sulle mie braccia.
L'aereo sta per atterrare, potete togliere le cinture di sicurezza.
é d nuovo l'hostess che parla da non-so-dove.
Scendiamo dall'aereo e recuperiamo i bagagli.
Quando usciamo dall'aereoporto chiamiamo un taxi a cui spiego la via dell'hotel, alla fine quando arriviamo lo pago con le sterline che mi sono rimaste e che avevo ancora nel portafoglio poiché dovevo ancora cambiare l'euro.
Cosa che facciamo appena trovaimo una banca.
Qui in Inghilterra sono per noi nuovamente le otto di sera e all'hotel stanno mangiando ma noi ci ritiriamo nelle camere e dormiamo.
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Il giorno dopo mi sveglia Lorenzo dicendomi che per la colazione non é rimasto quasi niente.
Metto uno skinny jeans scuro con uno strappo sul ginocchio, un maglione bianco monospalla e le vans nere.
Scendiamo a fare colazione e io prendo un toast col burro d'arachidi e il latte mentre Lorenzo, poiché é la prima volta che si trova a Londra mangia l'uovo con il bacon.
Ci mettiamo più o meno dieci minuti per mangiare poi torniamo in camera.
«Allora che facciamo oggi?» mi chiede Lorenzo e poi aggiunge «Sei tu l'esperta sul territorio ora»
«Esatto, e non hai la minima idea di dove io ti stia per portare»
Prendiamo i cellulari e i soldi poi usciamo dall'hotel e saliamo su un bus, si quelli tipici di londra a due piani.
Arriviamo davanti all'edificio che voglio far visitare a Lorenzo, dove siamo noi é il retro per non rovinare la sorpresa.
Prendo una benda da dentro lo zainetto che mi sono portata e bendo Lorenzo.
«Adesso andiamo d'avanti, poi ti tolgo la benda.
Camminiamo per circa cinque minuti e piú poiché é immenso.
«Bene, ora tolgo»
Slaccio la benda con le mani leggermente tremanti e poi la reazione di Lorenzo non poteva essere piú bella.
«America, io ti amo»
Siamo a.......

Nel prossimo capitolo lo sapremo.
Ragazze/i io mi voglio scusare, ma proprio parecchio.
Non avete idea di quanto abbia rimandato questo capitolo.
Scrivevo una parte e dopo poof la mia immaginazione andava a puttanes.
Spero solo che il capitolo vi piaccia.
Spero anche che non troviate molti errori poiché non voglio rileggere più di 1500 parole e niente.
Commenatate che vorrei sapere la vostra opinione.
Fiona vi ama. ❤

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