vado a casa. Entro mio padre e  Alessandra sono avvinghiati, io entro facendo sbattere la porta e rompendo il loro momento.
lancio un urlo di disperazione, i due si spaventano. Già mi ero affezionata troppo a lui.
«vaffanculo!»
«che è successo?»mi chiede Alessandra.
«non sono cazzi tuoi» lo so, sono molto raffinata. Voglio solo essere lasciata in pace.
Decido di dirgli dopo scusa.
Salgo le scale e vado in camera chiudendo la porta a chiave.
Mi guardi allo specchio...non l'avessi mai fatto.
Ho l'occhio gonfio e iniettato di sangue.
Alzo la maglia, sul torace ho dei graffi che bruciano e da cui sgorga sangue a non finire.
Sulle costole ho dei lividi di un viola intenso, e sulle gambe altrettanto.
Piango, già per la terza volta che sono qui, già non ce la faccio piú.
Non sono mai stata una ragazza forte, infatti appena avevo il momento di piangere lo facevo. Non piansi nemmeno al funerale di mia nonna.
Vado in bagno, faccio una doccia attenta a non far bagnare i capelli e quando esco dopo aver messo la biancheria, infilo un pantaloncino e una canottiera e infine mi butto sul letto.
Ogni movimento mi risulta difficile il triplo.
Bussano alla porta.
«chi è?» chiedo.
«sono Lorenzo»
non rispondo, non voglio sentire una parola in più pronunciata da lui.
«allora, niente, volevo solo dirti che sei un ingenua. Lorenzo Ostuni non è dolce, Lorenzo Ostuni non si innamora dopo mezza giornata, Lorenzo Ostuni non è un ingenuo. Vedi di cambiare il tuo modo di pensare, lo dico per te.»
quelle parole mi feriscono, ma come ha detti lui devi cambiare il nio modo di pensare. Non tutte le persone sono buone.
Mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto:
Da X: «Senti, non ero a scuola, ma ho saputo ciò che è successo. Come ti senti?»
Eccolo, il cosí detto SORRISO CHE NASCE ANCHE QUANDO UN MOTIVO NON C'È.
Non ho idea di chi sia, ma il fatto che si sia preoccupato mi provoca sollievio
rispondo: «niente, sono solo degli 'acciacchi' passeranno...ma chi sei?»
X: «mi fa piacere tu non la pensi in modo drammatico»
X:«scusa, che scemo! sono Emanuele. :)»
'codue. Emanuele?!
non me lo sarei mai aspettata.
non rispondo, mi ricordo che lui è stato il primo a ridere di me.
Chiudo gli occhi e dormo per circa un'ora, poi scendo a mangiare.
Siamo tutti e quattro a tavola e c'è un silenzio imbarazzante.
Alessandra e mio padre rabbrividiscono alla mia vista.
«scusa per oggi Alessandra»
«non fa ninete, capisco, puoi chiamarmi Ale»
le sorrido, anche se è un sorriso sforzato, ma è il migliore che mi sia mai uscito.
«Allora, Mare, vai d'accordo con Lorenzo?»
inizio a tossire, mi sto quasi trozzando.
«mh, si, diciamo che è molto umano»
lo guardo con uno sguardo misto tra tristezza e odio.
«bene» risponde Ale.
il resto della cena lo passiamo in silenzio.
poi andiamo a guardare la tv.
Mi è stato chiesto di scegliere un film, ed io ho scelto Harry Potter conquistandomi un sorriso da parte di Lorenzo.
Quel sorriso...

HELLO GUYS.
HOW ARE YOU?
I'M FINE. :)
SONO DIVENTATA UN INGLESINA YEE.
COMMENTATE E VOTATE PER FAVORE, VOGLIO SAPERE LE VOSTRE IMPRESSIONI.
VE SE AMAA. ❤