One shot.
Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai.
Ti volterai senza vedermi ma io sarò lì.
Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni.
Vorrei essere una nuvola bianca in un cielo infinito per seguirti ovunque e amarti ogni istante.
Se sei un sogno non svegliarmi.
Vorrei vivere nel tuo respiro.
Mentre ti guardo muoio per te,
il tuo sogno sarà di sognare me.
Ti amo perché ti vedo riflessa
in tutto quello che c'è di bello.
Dimmi dove sei stanotte.
Ancora nei miei sogni?
Ho sentito una carezza sul viso arrivare fino al cuore, vorrei arrivare fino al cielo
e con i raggi del sole scriverti ti amo.
Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
tra i tuoi capelli per poter sentire anche da lontano il tuo profumo!
Vorrei fare con te quello
che la primavera fa con i ciliegi.
Pablo Neruda- Il bacio
[Qualche anno dopo...]
Pov's Mohamed
"Omar, quante volte ti ho detto di non lasciare i tuoi calzini sporchi in giro per casa?"
"Che sta succedendo?" Chiedo divertito rivolgendo uno sguardo alla mia ragazza che immediatamente si avvicina alla mia figura, rubandomi un bacio.
"Tuo figlio pensa di stare in un albergo" Spiega alzando di nuovo la voce, con la speranza di farsi sentire dal bambino.
"È un'adolescente, scommetto che lo facevi anche tu alla sua età"
"Certo ma non è una giustificazione, perché non ci parli tu? Magari ti ascolta e cogli anche l'occasione per passarci più tempo dato che in questi giorni sei sempre indaffarato" Afferma dolcemente avvicinandosi, cerca di non turbarmi peccato che il suo discorso non mi va giù.
"Mi stai dando la colpa?"
"No nient'affatto dico solo che"
"Non voglio sentire quello che dici Cloe, sai benissimo che sto lavorando come un pazzo ai nuovi pezzi ma nonostante tu lo sappia non fai altro che darmi contro, quando cazzo mi lascerai in pace eh?" Domando incazzato per poi dare un pugno al bancone della cucina, gemo per il dolore, alcune vecchie croste si aprono facendomi uscire il sangue, la sento sussultare e poi allontanarsi sempre di più dalla mia figura.
"Cloe aspetta, io" Scappa da me, sono pronto a rincorrerla ma mio figlio mi blocca.
"Papà ma che sta succedendo? Dove sta andando adesso? Non mi dire che si va a cambiare, non di nuovo, è da mezzogiorno che cambia vestito sono le due e noi siamo ancora qui, stiamo facendo tardi, voglio vedere Rayan"
"Omar ascoltami bene, sediamoci sul divano, ormai sei un'adolescente, devi iniziare a prenderti qualche responsabilità, non può fare tutto la mamma, ora mi vuoi spiegare perché hai fatto tutto questo casino?" Gli domando calmo indicando il pavimento.
"Ieri quando sono tornato dalla partita ero stanchissimo, mi sono tolto le scarpe e ho lasciato i calzini a terra, mi dispiace papà, non volevo farla arrabbiare" Afferma con voce triste, sospiro, più lo guardo e più lo vedo simile al me di qualche anno fa, prima che conoscessi sua madre, so che non commetterà mai i miei stessi errori, per fortuna lui ha delle figure stabili accanto, due genitori su cui potrà sempre contare, io avevo solo mia madre e so come ci si sente a non avere un padre ed è proprio per questo che dal primo giorno che l'ho visto in braccio a Cloe ho giurato che per lui sarei stato migliore di mio padre, che gli avrei insegnato a parlare, a camminare, a scrivere, a giocare a calcio, a cantare, insomma, a fare tutte quelle cose che fanno i padri.
Ricordo ancora quando Cloe mi ha confessato di essere incinta, eravamo tutti in studio, io, Billi, Zaccaria e Keta, stavamo chiudendo una traccia del disco, rimasi sorpreso nel vederla lì, dietro al vetro trasparente a sorridermi, erano anni che non la vedevo sorridere, avevo fatto di tutto per tirarle su il morale e ora me la ritrovavo lì, a sorridere e a scherzare insieme a Bobo.
"Ehi, che ci fai qui? Pensavo fossi a casa" Le chiedo felice accarezzandole il viso per poi stringerla tra le mia braccia.
"Ero a casa ma mi annoiavo così ho pensato di farti una sorpresa e poi ho bisogno di parlarti"
"Ci sei riuscita, vieni andiamoci a sedere" Affermo prendendola per mano, accompagnandola sui divanetti in pelle nera dello studio, sotto lo sguardo attento dei ragazzi.
"Allora? Cosa mi devi dire?" Le chiedo curioso, la vedo sorridere per poi frugare nella borsa e afferrare una scatola bianca con un fiocco rosso.
"Cos'è? Il mio regalo di compleanno anticipato? Guarda che manca una settimana" Rido rigirando tra le mani la scatola.
"Potrebbe essere ma non farti domande, aprila e basta" Guardo i miei amici con un cipiglio confuso, loro scuotono la testa increduli quanto me incitandomi ad aprirlo.
"Dai, diteci, siamo tutti curiosi" Chiede impaziente Zaccaria, non rispondo continuo a fissare la scatola con le lacrime agli occhi e per la prima volta non ho paura a farmi vedere in questo stato.
"Sto per diventare padre" Affermo a voce bassa per farmi sentire solo da lei che acconsente commossa abbracciandomi, i ragazzi urlano, saltano, festeggiano ma non li sento, è come se tutti fossero scomparsi e fossimo rimasti solo io, Cloe e la felicità che ha portato questo bambino.
"Lo so campione, appena la vedi scendere chiedile scusa e la prossima volta che sei stanco vai subito a letto senza fare la sosta in salone"
"Ah ah adesso Omar va in punizione" Cantilena Yasmin, la piccola di casa, facendogli qualche pernacchia.
"Stai zitta bamboccia"
"Ehi ehi ora ci calmiamo eh, qui nessuno andrà in punizione, Omar che cosa ti ho appena detto? Vado a chiamare vostra madre così andiamo alla festa, intanto voi prendete le giacche, senza litigare possibilmente" Acconsentono per poi dirigersi in silenzio verso l'attaccapanni, mi faccio coraggio e a passo svelto raggiungo la nostra camera, la porta è socchiusa, posso sentire la sua voce spezzata e i suoi singhiozzi, odio vederla così e mi odio ancora di più quando so di essere stato io a ridurla così.
"No Daiana non capisci, io non ce la faccio più, mi sembra di sbagliare tutto, di non essere all'altezza, sei sicura? D'accordo, non so come ringraziarti, sì sì, digli che stiamo arrivando" Ascolto tutto in silenzio, dallo stipite della porta, la vedo riattaccare per poi guardarsi allo specchio e sistemarsi meglio quel vestitino rosa che le sta così bene.
"Omar aveva paura cambiassi vestito, sono contento di rivederti con lo stesso, ti sta bene" Affermo sincero facendola voltare di scatto nella mia direzione.
"Da quanto sei lì?" Chiede agitata.
"Un po', ascolta, prima io non volevo dirti quelle cose"
"Tu non vuoi mai dire niente Mohamed ma alla fine dici sempre tutto, mi sono stancata di stare male per te" Afferma sarcastica puntandomi un dito contro per poi avvicinarsi all'armadio e afferrare la borsa della palestra buttandoci dentro, in fretta e alla rinfusa, qualche vestito, sento la paura di perderla farsi sempre più vicina, ingoio il groppo in gola intervenendo.
"Ti prego, fermati un attimo, parliamone" Avanzo verso di lei afferrandola per i polsi, per un attimo i nostri occhi si incontrano, le supplico con tutto me stesso di non andare via, ma forse gli sguardi non bastano più.
"No, non ho più intenzione di ascoltare le tue cazzate e lasciami!"
"Quello che hai detto prima al telefono a Daiana è una cazzata" Affermo sedendomi sul bordo del letto.
"Ah giusto dimenticavo, adesso ascolti anche le mie telefonate, sei patetico"
"Ero lì, è capitato, volevo risolvere e sono ancora intenzionato a farlo"
"Beh io no, non ne ho intenzione" Non mi guarda più, continua a sistemare i suoi vestiti nel borsone, non posso perderla, se perdo lei perdo anche la mia vita.
"Io credo che tu sia la mamma migliore del mondo e non lo dico perché sono di parte, ma perché è così, ci sai fare, sei brava, quando rientro tardi rimango qualche minuto ad osservarti sulla porta della cucina, sei lì che cerchi in tutti i modi di mandarli a letto e la cosa bella è che le tue tattiche funzionano sempre, alla fine loro sono contenti e io rimango ancora una volta sorpreso della donna che sei, non te ne andare, io ti amo Cloe, non posso perderti" Dico quasi in lacrime per poi alzarmi dal letto e stringerla tra le mie braccia, inizialmente resta rigida, mi respinge, poi cede, mi abbraccia, quel suo profumo di ciliegia mi invade le narici e i suoi capelli biondi mi stuzzicano il viso, li sposto leggermente per guardarla meglio.
"Non sai quanta voglia ho di toglierti questo vestito" Le sussurro sulle labbra, lei sorride e scuote la testa.
"Tieni a bada i tuoi ormoni, ci sono i bambini di la e poi stiamo facendo tardi"
"Me ne fotto del tempo" Affermo ridendo
fiondandomi sulle sue labbra, le mie mani non perdono tempo a scorrere su tutto il suo corpo, mi soffermo sui glutei stringendoli un po', sento il suo respiro aumentare a contatto con la mia erezione, sto per dire qualcosa ma una voce ci interrompe e imbarazzata si allontana da me.
"Mamma"
"Amore mio"
"Quand'è che andiamo?"
"Tra pochissimo, hai fatto il disegno per lo zio Omar?" Le chiede abbassandosi alla sua altezza, scompigliandole di poco i capelli.
"Si, ho disegnato anche gli unicorni, papà ti ha dato il nostro regalo?"
"Ehm no, Mohamed di che regalo sta parlando?"
"Ma niente, Zaccaria mi sta tartassando di chiamate, stanno arrivando, sarà meglio muoversi, siamo sempre in ritardo" Dico sbrigativo smanettando al cellulare, cercando di cambiare discorso.
"Io non mi muovo da qui finché non mi dite cosa avete combinato"
"Yasmin" La guardo cercando di convincerla a non dire niente ma è praticamente impossibile.
"Papà vuole sposarti, mi ha promesso che ci saranno anche i cavalli" Afferma emozionata per poi correre via dalla camera, la mia ragazza mi guarda incredula, mi abbasso sedendomi anche io sul pavimento.
"È vero quello che ha detto?" Acconsento per poi frugare nella tasca del pantalone della tuta estraendo una scatolina rossa in velluto, commossa si porta le mani alla bocca.
"Sposami Cloe" Acconsente fiondandosi poi sulle mie labbra, le sue dita finiscono sull'elastico della mia tuta mandandomi subito in panne.
"Abbiamo meno di cinque minuti" Dico sbrigativo sfilandole il vestito
Fine.
Ciaoo, come state? Anche questo viaggio si è concluso, avevo intenzione di scrivere di più ma questo è forse il finale migliore per Cloe e Mohamed, due ragazzi che hanno dovuto affrontare tanti ostacoli ma ne sono usciti vincitori sempre insieme.
Vi ringrazio per tutte le stelline, i commenti e il supporto che mi date ogni giorno, spero come sempre di avervi lasciato qualcosa.
Di questi personaggi ne sentiremo parlare ancora per molto nella mia nuova storia che trovate già sul mio profilo, fatemi sapere cosa ne pensate, baci ❤️
-G
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