15.
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Erano passati tre mesi da quando Sami e Angelica avevano smesso di parlare, il primo, aveva passato intere settimane in studio a lavorare all'album che sarebbe uscito in inverno mentre la seconda si era rifugiata nel suo lavoro.
"Sono a casa" Urlai chiudendomi la porta alle spalle, sfilandomi il giubbotto.
"Appena in tempo per prepararti" Guardai Cloe confusa.
"Prepararmi per cosa?"
"I ragazzi hanno organizzato una serata in discoteca, devi tornare in pista amica mia" Scossi la testa.
"Assolutamente no, sto bene così e poi non ho voglia di rivederlo" Affermai sdraiandomi sul divano mentre sentivo la mia amica sbuffare e raggiungermi.
"Non ci sarà, Mohamed me lo ha promesso" Sospirai per poi cedere all'invito, alla fine cosa c'era di sbagliato? Erano passati mesi, mesi in cui ero stata male, avevo bisogno di divertirmi con i miei amici, me lo meritavo.
Al nostro arrivo il locale era affollato, la musica alta e l'odore sgradevole, mi sistemai il vestitino, un po' troppo scollato per i miei gusti per poi buttarmi in pista con le mie amiche, ci stavamo divertendo, ma a rovinare il momento era stato Sami che si era buttato addosso al ragazzo gentile con cui parlavo da qualche minuto e lo aveva iniziato a prendere a pugni, al punto che erano dovuti intervenire i buttafuori.
"Fra ma che ti è successo la dentro? Non pensavamo nemmeno che venissi" Ancora una volta Valerio sembrava leggermi nel pensiero, era deluso dal suo amico che aveva rovinato la serata a tutti, presi parola nel discorso.
"Già, cosa ti salta in mente? Quante volte ancora devo ripeterti che devi lasciarmi stare?" Sputai incazzata, guardandolo negli occhi, rossi come il fuoco, era palesemente fatto.
"Tu stanne fuori, ti fai toccare da tipi sconosciuti per di più in discoteca" Mi urlò contro, in risposta mi avvicinai alla sua figura tirandogli uno schiaffo, senza pensare ai nostri amici che stavano assistendo attenti ad un'altra delle nostre innumerevoli discussioni.
"Io faccio quello che mi pare, hai smesso di avere voce in capitolo sulla mia vita da quando sei uscito con quella, mi fai schifo" Lo guardai con disprezzo per poi raggiungere la macchina di Daiana, le ragazze in silenzio mi seguirono, ero soddisfatta di come ero riuscita a gestire la situazione ma una volta arrivata a casa scoppiai in un pianto liberatorio, lo odiavo ma allo stesso tempo mi mancava.
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