15.
VITA REALE
Quella mattina, come nei giorni precedenti mi ero svegliata strana, spossata, in un primo momento avevo pensato che fosse tutto dovuto allo stress, il mio lavoro era un continuo andare e venire, ero sempre in movimento ma insomma, facevo questo da anni, era praticamente impossibile, così, per togliermi ogni dubbio, decisi di passare in farmacia a comprare un test di gravidanza.
"Allora? Quanto dice di aspettare?" Mi chiese impaziente Ludovico continuando a fare avanti e indietro per i pochi metri quadrati del bagno.
"Cinque minuti" Affermai piatta.
"Ne sono passati dieci, forza vedi" Provó a parlare ma lo bloccai scuotendo la testa.
"No, aspettiamo ancora un po', devo ancora realizzare quello che sto facendo, dio e se dovesse essere vero?"
"Perché invece di fare supposizioni non vediamo e basta?" Chiese ovvio, cercai di fermarlo ma fu più veloce di me, con un passo si avvicinò al lavandino afferrando tra le sue mani il test per poi guardarlo e guardarmi.
"Allora?" Chiesi curiosa mentre il suo sguardo si addolciva, no, non poteva essere pensai avvicinandomi a lui strappandogli il test dalle mani, non potevamo avere un figlio, non eravamo pronti, non stavamo nemmeno insieme, le nostre vite erano incasinate e lui aveva appena diciotto anni, era tutto così fottutamente sbagliato, il mio migliore amico sospirò per poi prendere posto accanto a me, sul pavimento, entrambi consapevoli che il peggio sarebbe arrivato di lì a poco.
CHAT DI WHATSAPP
Tu
Mattia, dobbiamo parlare
Mattia
Dimmi
Tu
Non qui, a quattrocchi
Mattia
Non posso Giorgia
Mattia
Sono incasinato con il nuovo pezzo
Tu
👍🏻
Mattia
Non prendertela
Mattia
Non posso lasciare Milano
Tu
Nessuno ha detto questo
Tu
Sono salita per qualche giorno
Mattia
Bene, allora ci vediamo domani alle quattro
Mattia
Non tardare che poi ho da fare
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