Paulo pov's

Alle 18:00 puntuale sono in Piazza Vittorio Veneto e vedendola arrivare provo a baciarla, ma si ritrae abbassando lo sguardo.
Okay, questo mese sono stato molto impegnato con il calcio e non sono stato molto a casa, ma ci ho sempre parlato, messaggiato e ogni volta che potevo andavo da lei. Ma c'è bisogno di fare così?

Ci accomodiamo su una panchina e questa volta è lei a parlare per prima.
<Paulo... Il nostro rapporto non va più... È cambiato... E per questo non ce la faccio a vederlo così... Io ti lascio... > cerco di ribattere, ma non mi da il tempo <Non è colpa tua, è mia... In questo mese nel quale eri quasi sempre assente ti ho tradito... Quindi lasciami in pace...>
<Vale...> provo a fermarla afferrandole un polso, ma si scosta e con le lacrime che gli rigano il volto dice:
<Ti prego non cercarmi più Paulo>
Vedo che sale in auto e mi viene voglia di inseguirla, ma capisco di non potere.

Ho passato la notte a meditare sulle sue parole, al tradimento il quale so per certo che non c'è stato,  quindi il motivo che la spinta a lasciarmi è un altro.

Forse lo zio?

No. Non penso perché ha iniziato ad approvare la nostra relazione.

Allora chi può mai essere?

A Vinovo sento il mister e le amiche, ma nessuno l'ha vista. Anzi tutti si preoccupano per me, visto le occhiaie che ho.

<Che è successo?> chiede Pjanic
<Mi ha lasciato. Ha detto che mi ha tradito e che il nostro rapporto non va più> Mi viene da piangere, ma mi trattengo. Non vi va di essere visto piangere a Vinovo. <Stasera parto e me ne vado a Londra, ho bisogno di staccare un po' da tutto.>
<Va bene amico. Io sono con te.> Mi abbraccia salutandoci.

Cosa sarà successo?