Paulo pov's

<Ehi ciao> affermo quando Vale suona alla porta.
<Ciao> la faccio accomodare e noto che ha con sé due buste del Mc. <Senti so che magari sono fatti tuoi, però perché vuoi mollare il calcio?>
Sapevo che avrebbe fatto questa domanda. Prima di parlare ci penso alcuni minuti poi affermo:
<Ho sbagliato tutto, con tutti, nella mia vita privata e nel campo. Non sono più buono nemmeno a segnare, quindi che senso a continuare? È meglio per tutti se me ne vado, è colpa mia se ti sei sentita sola quando è morta Mariam.
Sono un disastro e quindi ho deciso di andarmene.>
Rimane pietrificata. Forse non dovevo dirlo così, forse non so più nemmeno esprimermi bene.

Faccio per alzarmi e andare a prendere una birra, ma mi prende per il polso e posa delicatamente le sue labbra sulle mie.
<Che stai facendo?> domando staccandomi da lei.
<Secondo te?> assume un tono di superiorità <Io ti amo ancora ed è inutile respingermi perché so che è lo stesso per te. Sai al funerale ho visto come combattevi con l'impulso di venire da me...>
Scoppio a piangere. Come fa ad amarmi ancora?
<Scusa... Scusa> sussurro tra le lacrime <Mi dispiace... Sono stato un cretino...>
<Sì lo sei stato. Ma sei il mio cretino> mi bacia di nuovo <Ti prego, però attiva di nuovo il profilo Instagram se no non ti posso taggata e romperti le palle...> rido.
La stendo sul divano e inizio a baciarla lentamente partendo dalla bocca e scendendo sempre più giù.

@paulodybala ha riattivato il profilo