24.
@daianarossi ha appena aggiunto qualcosa alla sua storia
⤵️ @babygang_1 ha risposto alla tua storia
babygang_1
Sono qui fuori, mi apri?
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Daiana sospira non appena legge il messaggio, prende coraggio e apre la porta, ritrovandosi davanti agli occhi il moro, che senza dire niente, entra nella suite. La rossa non ha intenzione di parlarci né tanto meno di discuterci, così lo lascia da solo, nel piccolo salone a riflettere.
Il ragazzo indugia qualche minuto sul da farsi ma poi si convince a raggiungerla in camera, quando entra nella stanza della rossa, questa dorme, coperta da qualche lenzuolo, così a piccoli passi si avvicina al letto a una piazza, sdraiandosi accanto a lei. Il viso è rilassato, illuminato dalla luna e cosparso di lentiggini, Zaccaria sorride ricordando che bastano anche pochi raggi di sole per farla riempire di tutti quei puntini marroni che la ragazza odia così tanto, ma che lui al contrario, adora, non riesce ad immaginarsela senza.
Le accarezza i capelli, che ricadono delicati sulla canotta di seta color panna, spostando qualche ciocca di troppo dal suo viso, la vede girarsi su un fianco per poi sentire le braccia attorno al suo busto e le mani stringergli forte la maglietta nera.
Sorride a quel gesto irrazionale, che probabilmente da sveglia non avrebbe mai fatto, poi porta lo sguardo sulla sua pancia, ancora troppo piatta e istintivamente anche le sue mani finiscono su quest'ultima, che accarezza delicatamente, per paura di fargli del male.
Quando la rossa si sveglia il suo corpo e quello del moro sono aggrovigliati tra le lenzuola, le mani del ragazzo poggiano ancora sulla sua pancia e nella mano destra stringe il cellulare, che Daiana afferra, facendo attenzione a non svegliarlo. Non appena ha il telefono tra le mani questo si sblocca sotto lo sguardo confuso della ragazza, probabilmente Zaccaria ha messo il suo riconoscimento facciale. Sulla schermata compare un lungo messaggio, scritto nelle note, la rossa si tira su di poco, iniziando a leggere, lasciando di tanto in tanto uno sguardo al moro.
La nostra storia è iniziata che eravamo dei ragazzini, io non facevo altro che combinare casini mentre tu stavi per realizzare il tuo sogno, è buffo pensare a come in pochi anni le cose possano cambiare. In cella ho pensato molte volte al giorno in cui ti avrei rivisto, a cosa ti avrei detto, ho provato così tante volte a mettermi seduto sulla scrivania, con un foglio bianco sotto il naso, ma appena impugnavo la penna mi sentivo un emerito coglione, perché sapevo che avevo perso la tua fiducia, che non sarebbe bastata una lettera e qualche parola giusta a sistemare tutto, infatti avevi lasciato Milano. Avevo intuito dove fossi andata, anche se tuo padre temporeggiava sul dirmi la verità io lo sapevo, tua madre diceva sempre che quando ti sentivi giù di morale lei prenotava il primo volo disponibile diretto per Parigi e improvvisamente ti tornava il buon umore. Ricordo ancora la prima volta che mi ci hai portato, ti brillavano gli occhi, non ti avevo mai vista in quel modo e mi promisi che avrei fatto di tutto per vederti sempre così, felice e spensierata, ma non faccio altro che deluderti e ti comprendo quando mi dici che non vuoi vedermi né parlarmi, nemmeno io lo vorrei fare se fossi al tuo posto. Sei così bella e sapere che sei la madre dei miei figli mi rende così orgoglioso e fiero di te, voglio esserci per loro, per te, voglio essere diverso da mio padre, so come ci si sente quando non hai nessuno accanto su cui contare e devi fare tutto da solo, non voglio che loro si sentano così, spero che vorrai avermi al tuo fianco sempre, ti amo cherié.
Daiana si asciuga le ultime lacrime per poi spegnere il cellulare e posarlo sul comodino in legno al lato del letto, quando una voce la riporta con i piedi per terra.
"Oi, che sta succedendo? Perché stai piangendo?"Le chiede preoccupato il ragazzo, che ancora assonnato la scruta.
"Non ti preoccupare, torniamo a dormire"Zaccaria scuote la testa prendendole il viso tra le mani, bloccando così le sue intenzioni.
"Mi preoccupo invece, parlami"
"Ho letto quello che hai scritto su di me" Gli confessa Daiana, il ragazzo sbianca ma poi cerca di riprendersi dal momento schiarendo la voce.
"C'erano molti errori vero?"
"Un po', ma non mi importa, anche io sono felice di averti al mio fianco" Afferma la rossa spingendosi contro le sue labbra, baciandolo.
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