This fucking night sono stata in ospedale dalle 23:15 alle 5:30 (inutile dire che ho un sonno pazzesco) perché la mia sorellina è caduta dal cavallo e ha sbattuto forte la gamba.
Dato che ero a cena con delle mie amiche i miei mi chiamano per dirmi che stavano venendo a prendermi e io non avevo né le cuffie né un libro, perciò sapevo già che mi sarei annoiata.

Arrivati lì abbiamo dovuto aspettare molto e di fronte a noi c'era una ragazza con un pigiama rosso a cui faceva male il braccio. Ad accompagnarla c'era il suo ragazzo, sua madre e una persona, non altissima, capelli corti, occhiali neri, felpa grigia, jeans strappati e scarpe stra fighe. Anche il suo giubbotto era bello. Inizialmente,dato l'abbigliamento e la felpa abbondante,non sapevo bene se fosse femmina o no,ma ho avuto la conferma quando ha parlato e si è sistemata la felpa che, tirandosi, aveva messo in mostra le curve del seno (non sono ancora certa che fosse una ragazza, poteva benissimo essere un ragazzo trans. Sorry) Stava ridendo con l'altra ragazza e, quando ha alzato gli occhi incorniciando il mio sguardo, mi ha sorriso. Passa tempo, tra sguardi e sorrisi,ma nessuna delle due ha il coraggio di parlare all'altra. O per lo meno, io non ho avuto coraggio, lxi era lì insieme alla ragazza col pigiama perciò aveva da divertirsi.
Ad una certa ora il ragazzo di pigiama girl, la madre e questa bellissima persona se ne sono andati e ho pensato di aver sprecato e perso un occasione d'oro. Chiamano in sala mia sorella e la tipa in pigiama e mia mamma mi fa "sai che la ragazza con il pigiama è la sorella di X il compagno di Matilde?"
Cedimento. Ho avuto un barlume di speranza di poter rincontrare la persona misteriosa tramite mia sorella,ma il compagno in questione è un brutto tipo e mia sorella non vuole avere nulla a che fare con lui. E quindi nulla, occasione persa.

Mia madre e mia sorella rimangono dentro e io e papà usciamo in sala d'attesa. Apro la porta e...la persona era lì,mi vede e mi saluta con un cenno della testa. Entusiasmata seguo papà alla macchinetta dell'Acqua e sbircio in direzione di chi mi interessava,che continuava ad alternare sorrisi rivolti a me a sguardi al suo cellulare. Vado mi siedo in un posto difronte a lxi. Dopo un po' mi alzo per andare alle macchinette a prendere qualcosa. Non avevo realmente fame, volevo offrire qualcosa a LXI,ma i soldi non andavano bene e per ciò nulla.Mentre mio papà si addormenta io continuo a fissarlx e a camminare in giro in attesa che mia mamma e mia sorella escano. È la mia occasione, mi alzo, faccio un giro intorno e mi siedo...di nuovo al mio posto. Non ho avuto il coraggio di sedermi accanto a lxi e intraprendere una conversazione...

Esce la ragazza in pigiama. Esce mia sorella. Passano due orette e, purtroppo e per fortuna per loro, portano alla ragazza in pigiama i risultati delle lastre. Allora loro si alzano, si mettono il giubbotto e...la persona carina mi guarda e mi dice "ciao". Così, come se ci conoscessimo, come se avessimo parlato tutto il tempo. Come se avesse capito che mi interessava spiccicare almeno una parola. E così, come era apparsx dal nulla, uscì dalla porta e non lx rivedrò mai più. Temo.

Se riuscissi a scoprire il suo nome... Mia sorella è un'arma a doppio taglio in questo momento,ma non voglio obbligarla a parlare con un ragazzino antipatico...

E nulla.