Qualcuno bussa alla porta, chi può essere a quest'ora?

Siccome stanno tutti dormendo sono obbligata ad alzarmi lentamente dal divano e avvicinarmi all'ingresso.

"Chi è?" Chiedo piano.

Silenzio.
Magari è solo uno stupido scherzo di qualche ragazzino che non riesce a prendere sonno. Sto per tornare al mio giaciglio riposante quando un "pss" di troppo mi obbliga a fermarmi.

Allora c'è veramente qualcuno fuori dall'appartamento. Un brivido mi percorre la schiena, chi mai può essere appostato sul nostro pianerottolo alle quattro di notte?

"Se non mi dici immediatamente chi sei non ti faccio entrare, sono stata chiara?" Esclamo con un tono di voce leggermente più alto del precedente e che non ammette assolutamente repliche.

"Mi scusi signorina, la prego, apra la porta ... è importante!"

"Chi sei?" Ripeto, con la curiosità che però inizia a farsi spazio nella mia mente.

Non ottengo alcuna risposta, e allora, anche se sono consapevole di essere una dannata incosciente, faccio scattare la serratura.

Davanti a me si materializza un ragazzo alto vestito completamente di indumenti neri, deve avere pressappoco la mia età perché gli occhi chiari tradiscono l'espressione dura rivelando la sua giovinezza; sono proprio quei magnifici occhi a ricordarmi qualcosa ...

"Ei ... ma tu sei lo stesso ragazzo che ieri sera mi ha sequestrato!" Esclamo, con la rabbia che inizia a ribollirmi nello stomaco.

Un sorrisetto si delinea sul volto dello sconosciuto.

"Allora si ricorda di me." Esclama con una reazione fin troppo allegra per essere un semplice estraneo.

"Pura fortuna." Mi difendo, imbarazzata. Lui allora non riesce a trattenere una sogghigno.

"Potrebbe per favore farmi entrare chiudendo la porta? Passerei dei guai seri se le guardie scoprissero che sono venuto qui."

Io lo fisso scettica prima di decidere di spostarmi.

"E chi mi dice che tu non sia un serial killer?"

"Assolutamente nessuno!" Afferma a sorpresa. "Ma credo che le basterebbe urlare per svegliare i suoi amici, penso che sarebbe facile per un Fiammingo come suo fratello mettermi KO."

Probabilmente sta solo blaterando, ma non posso negare che ci sia del vero in quello che dice. La curiosità ha di nuovo il sopravvento sulla mia mente, perciò pur di conoscere cosa quest'estraneo deve rivelarmi di tanto importante, chiudo velocemente la porta.

"Forza, svelami i tuoi segreti, e per favore dammi del tu, avrai si e no la mia età." Mi sento un po' stupida, perché in fondo sto parlando con uno perfetto sconosciuto, ma c'è qualcosa nei suoi bei lineamenti a spingermi a fidarmi di lui.

"Prima di tutto piacere, mi chiamo Kile e sono una guardia del parlamento da circa un anno."

"Felice di conoscerti Kile, io sono Cloe e ..."
"So già chi sei!" Mi dice interrompendomi con tono brusco, ma chi si crede di essere? "Ed è proprio perché sei una Betterson che sto per rivelarti alcune cose." Sussurra. "Sono a conoscenza del patto che il presidente vi ha proposto." Esclama con lo sguardo magnetico ricco di tensione.

"Ma come?" Domando, ma lui mi zittisce di nuovo con una mano.

"Per favore lasciami finire, non ho molto tempo. Sono venuto per darvi un consiglio ... non fidatevi! So che odiate i vostri genitori e a ragione, ma Arache farà di tutto per incastrare anche voi al processo, l'ho sentito con queste orecchie, voi gli fate paura e non ci penserà due volte ad eliminarvi. Credimi, la corruzione ormai sta pian piano logorando le fondamenta di questo governo e può essere fermata solamente da un cambiamento radicale."

Io sono sconvolta, un conto è solamente sospettarlo, ben altro è sentirselo dire.

"E tu mi staresti confidando tutto questo perché?" Gli chiedo scettica. Lui mi fissa per qualche secondo allibito e io mi sento quasi in colpa per la mia diffidenza.

"Ma che domanda è? Non voglio che salga alla presidenza del nostro paese un corrotto macchinatore! Mi sembra abbastanza logico."

Esclama, ma so dentro di me che non mi sta dicendo tutta la verità perché le sue guance si tingono di un adorabile sfumatura rossa. Adorabile ... dannazione Cloe, riprenditi!

"Ok, adesso devo andare." Esclama deciso. Prima di aprire la porta però si gira verso di me e mi prende per le spalle. "Promettimi che penserai a quello che ti ho detto." Sussurra guardandomi negli occhi.

Io non posso far altro che annuire, perché, anche se ha appena tradito il suo presidente, anche se non so spiegarmene il motivo, io mi fido di questo ragazzo.

NOTA AUTRICE: 

Spero che l'arrivo di questo nuovo personaggio vi piaccia ;) 

Cosa pensate di Kile? Preparatevi... perché nel secondo volume sentirete ancora parlare di lui :)