Me la pagheranno, me la pagheranno molto cara.

Non so dove abbiano trovato il coraggio per ribellarsi, ma si pentiranno di quello che hanno fatto, nessuno può permettersi di andare contro le decisioni di Rayan Betterson, nessuno! 

Li ritroverò, a qualunque costo, saranno di nuovo sotto il mio potere.

Devo fare in modo che nessuno scopra la scomparsa dei gemelli, i giornalisti aspettano solamente un altro scandalo ed io non ho intenzione di accontentarli, la nostra famiglia è già stata messa troppe volte in ridicolo.

Ho bisogno comunque di un piano ben congegnato, odio ammetterlo, ma quei due ragazzini sono intelligenti e sono sicuro che non sarà semplice trovarli.

"Joanne! Vieni qui, mi serve il tuo aiuto."

Mia moglie entra dalla porta del soggiorno. E' elegante come al solito nel suo tailleur grigio perla impreziosito da una spilla dorata a forma di armonica appuntato sul bavero della giacca.

"Cosa c'è? Sono in ritardo! Lo sai che oggi ho l'intervista in vista delle elezioni. Permettimi di interpretare il ruolo della futura first lady ogni tanto."

Esclama ammiccandomi, ma io sono troppo preoccupato per reagire alla sua provocazione.

"Comprendo i tuoi impegni." Le rispondo sorseggiando un bicchiere di whisky nonostante siano solo le otto del mattino. "Però io e te avremmo un piccolo problema: due figli scomparsi da ieri notte."

Mentre proferisco queste parole il mio sguardo è più duro della pietra e il volto di Joanne si fa tenebroso.

"Lo so, non passa un minuto che io non me lo ricordi." Mi dice seria. "Ma cosa hai intenzione di fare? Non possiamo interpellarle le autorità, altrimenti tutto il paese scoprirebbe l'accaduto nel giro di ventiquattro ore. Tra un mese ci saranno le elezioni Rayan, non possiamo permetterci di comprometterle per questa sciocchezza."

Perché ha sempre maledettamente ragione? Mi fa andare su tutte le furie non avere la situazione sotto controllo.

"Credi che io non lo sappia? Le elezioni si stanno avvicinando, ma come riusciremo a tenere nascosta la scomparsa dei gemelli fino ad allora?"

"Semplice, non dovremo farlo!"

A volte non la comprendo, ma forse è proprio per questo che l'ho sposata, una luce di sfida si accende nei suoi occhi e capisco che ha avuto un'idea.

"Spiegati meglio ..."

"E' semplice, ieri notte tu eri troppo, diciamo, infervorato per osservare in maniera oggettiva e critica la fuga di Jay e Cloe e non hai notato un particolare essenziale: non sono scappati da soli."

"Cosa stai insinuando?"

Certo che non sono stato obbiettivo, ero impegnato a lottare con la gabbia di fuoco che quello stupido di mio figlio ha creato per intrappolarmi! Non è stata proprio una situazione semplice da gestire, al contrario della sua, non mi sembra che ci voglia un particolare impegno a rimanere rintanati in casa senza fare nulla!

"Dico solamente, che sono riusciti a fuggire così velocemente solo tramite l'ausilio del teletrasporto, e chi è l'unico ad essere risultato un Traslatore alla cerimonia d'Escelta di quest'anno?"

"Chendal Foster ..."

"Esatto!" Mi risponde soddisfatta. "Vedo che hai capito in fretta, e se oggi non hai nulla di particolarmente importante da fare ti consiglio di andare a scambiare due chiacchiere con il nostro amico impiccione."

Mi da un bacio sulla guancia prima di afferrare il cappotto dalla gruccia e uscire di casa.

Rimango per qualche secondo pietrificato sulla poltrona.

Finalmente ho una traccia da seguire, quel ragazzino sa dove si sono nascosti Jay e Cloe e io troverò il modo di farmelo rivelare, con le buone o con le cattive maniere.

Qualcosa mi dice che il nostro amico Chendal stia per ricevere una visitina che gli risulterà non molto gradita.

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E' tutta la notte che tento di prendere sonno, ma non è per nulla semplice. La Curia purtroppo non è stata costruita per ricevere degli ospiti permanenti e le sedie della sala d'Escelta sono a dir poco delle trappole mortali. Oltretutto siamo entrambi preoccupati a causa delle ultime ore dense di nuovi avvenimenti, ed io non posso far a meno di pensare a Meredith, ogni minuto il suo viso mi riaffiora nella mente. 

All'improvviso sento Cloe sospirare profondamente e percepisco il suo corpo tremare per colpa di singhiozzi sommessi.

"Cosa ti succede, c'è qualcosa che non va?" Le chiedo.

"Non lo so." Mi risponde cercando di frenare le sue lacrime silenziose. "Ho tante domande e pensieri che mi frullano nella testa."

Probabilmente le tensioni accumulate nelle ultime ore sono scoppiate in questo momento di tranquillità facendola vacillare. E' sempre negli attimi sereni che la nostra mente fa riaffiorare i pensieri che più ci terrorizzano.

"Prova a parlarmene, magari ti posso aiutare." Le dico cercando di tranquillizzarla.

"Riguardano i nostri genitori ... Sapevamo che il loro obbiettivo è sempre stato quello di trasformarsi in persone di prestigio, ma non pensavo che potessero addirittura rinchiudermi, cercando di dimenticarmi del tutto. Sono arrivata a chiedermi se la mia nascita non sia stata un errore... insomma due gemelli non si erano visti da un sacco di tempo, è pur sempre un'anomalia in Carma ... magari io non dovrei nemmeno esistere!"

Sono rattristato dai pensieri di Cloe e mi fa male vederla così.

"Come puoi dire questo? Niente succede per caso Cloe! I nostri genitori sono pazzi, non ti far influenzare dai loro strambi ragionamenti! Tu sei perfetta così come sei, con tutte le tue rarità! Io non ti vorrei in nessun altro modo! Hai capito?"

"Grazie Jay." Mi dice con gli occhi più lucidi di prima, ed io devo fare attenzione a non commuovermi.

"Adesso riposiamoci, domani sarà un'altra lunga giornata."

"Ok, buona notte!"

Mentre cammino scorgo nuovamente i muri riflettenti e mi soffermo ad osservare le fiamme verdi incise sul mio collo. 

Basta! 

Tormentarmi non serve a nulla! Il passato non si può cambiare perciò è inutile che io continui a rimuginarci sopra. Devo assolutamente distrarmi, sgombrare la mente per qualche secondo, altrimenti rischierò d'impazzire.

Dai Jay, sei nella Curia di notte, ci sono così tante cose da vedere e da scoprire. Il mio subconscio mi risolleva dai brutti pensieri, per fortuna dentro di me c'è qualcosa che mi aiuta a combattere.

Penso che tutti abbiano sempre desiderato sbirciare negli archivi segreti della Curia e quale momento migliore di questo?

Insomma è il luogo dove sono custoditi i segreti di Exanta, le risposte a tutte le domande sul nostro mondo ... mica male eh?

La vita d'ognuno di noi racchiusa in quattro mura, pazzesco e spaventoso allo stesso tempo.

La porta dell'archivio riguardante l'iniziazioni è chiusa, ma ormai le serrature non mi fanno più paura ... basta un po' di concentrazione e il gioco è fatto, insomma, se non sono elettroniche ... ma quell'episodio isolato è stato solamente un incidente di percorso, che non si ripeterà più.

Entro nella stanza misteriosa e i miei occhi vengono immediatamente strabiliati dall'ordine maniacale che domina tutta la sala.

Le cartelle con le diverse boccette collegate ai ragazzi delle iniziazioni sono state sottoposte a due catalogazioni differenti: la prima per anno e la seconda per ordine alfabetico. La sala è talmente lunga che al mio sguardo appare infinita.

Ormai sono entrato e sarebbe stupido da parte mia non dare nemmeno un'occhiata ai documenti che mi riguardano! Raggiungo la lettera B e trovo sotto la boccetta ormai vuota il mio fascicolo ben rilegato: inizio a sfogliarlo e con meraviglia vedo la mia vita animarsi davanti a me, le immagini e le parole diventano tridimensionali sotto i miei occhi stupiti!

Ogni momento della mia esistenza mi appare perfetto, proprio come l'ho vissuto ... Strabiliante! Chiudo il fascicolo con rabbia crescente, spaventato da tanto controllo insospettato.

Non ne guarderò altri, non ho il permesso di mettere il naso nella vita altrui!

Certo che però, Cloe è mia sorella, non si arrabbierà se consulto il suo dossiet, solo per curiosità.

Mi avvicino alla sezione che la riguarda e prendo fra le mani il libro della sua vita, lo apro ... nulla! Non vedo assolutamente niente!

Sorrido tra me e me, i funzionari della Curia non sono stupidi come pensavo!

Ognuno può consultare solamente i dati che lo riguardano, molto intelligenti, questa volta devo riconoscerlo!

E' meglio che torni da Cloe adesso, altrimenti potrei farmi sopraffare dalla curiosità mettendo sottosopra l'intera stanza. Senza preavviso però mi blocco perché un particolare attira la mia attenzione.

Sono esterrefatto, il mio cervello va in tilt e io non riesco a spiegarmi questo strano fenomeno!

Perché la boccetta di Cloe non è vuota come tutte le altre?

Un pensiero s'intrufola nel mio cervello ... è stato un errore! Le hanno somministrato la pozione sbagliata!

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Sto sognando ... questo rumore costante e assordante allo stesso tempo non può provenire proprio dalla porta di casa mia.

Ieri notte i quattro teletrasporti mi hanno sfinito. Ho acquistato i miei nuovi poteri solamente da un paio di giorni e per me non è ancora semplice gestirli al meglio, devono maturare prima che io riesca ad utilizzarli senza affaticarmi troppo.

Il suono assordante e continuo di qualcuno che batte alla porta non si vuole fermare e a questo punto sono sempre più incline a pensare che non esista solamente nel mio cervello, adesso spero solo che mia mamma si trovi in una giornata particolarmente positiva e che vada lei ad aprire, perché io non riuscirò ad alzarmi dal letto prima di oggi pomeriggio.

Sento il cigolio della porta d'entrata e tiro un sospiro di sollievo girandomi dall'altro lato del letto. Cerco di riprendere sonno, ma le voci troppo alte provenienti dal salotto attirano la mia attenzione.

"Salve Sofia, come stai?"

"Ciao Rayan, bene grazie, che bella sorpresa! Cosa ti porta qui alle nove del mattino?"

Rayan ... Mi viene in mente solamente una persona che possiede quel nome ... il candidato alla presidenza di Carma alias padre di Jay e Cloe.

I miei occhi si sbarrano completamente e mi metto a sedere sul letto. Perché è venuto, ieri notte non può avermi riconosciuto! Devo inventarmi qualcosa, e anche in fretta.

"Veramente sono qui per scambiare quattro chicchere con tuo figlio, se per te va bene. "

"Certo, nessun problema spero solo che non abbia combinato niente di grave." La sento ridere nervosamente. "Vado a chiamarlo subito."

"Non farlo scendere, mi spiace scomodarlo, se mi indichi dov'è la sua stanza, salgo io."

Mamma, ti prego, mandalo via ... non farlo salire.

Dannazione, spero di uscire vivo dal dibattito che mi aspetta.

"Grazie mille!"

Sento i passi pesanti di Rayan Better avvicinarsi alla porta di camera mia.

Potrei scappare, ma poi come spiegherei ai miei genitori la mia improvvisa scomparsa?

Loro non devono sapere nulla su ieri notte. Nessuno deve sapere niente di ieri notte e se fuggissi non farei altro che confermare i dubbi che Rayan cova già sul mio conto.

La porta si spalanca con furia prima che io possa anche solo pensare ad un piano di riserva e il padre di Jay e Cloe si staglia davanti a me in tutta la sua altezza.

"Ciao Chendal ... che ne dici se facciamo quattro chiacchiere?"